Casse di legno abbandonate, la Municipale sanziona il “proprietario”: forse una ditta dietro l’illecito

Casse di legno, abbandonate sulla pubblica via, in contrada Targia. Ennesimo episodio di abbandono di rifiuti ingombranti ed ennesimo episodio di inciviltà nel territorio comunale, questa volta con un finale diverso rispetto a molti altri casi analoghi. Il “proprietario” del materiale è stato,infatti, identificato e sanzionato ed entro oggi dovrà provvedere a ripristinare lo stato dei luoghi. Gli agenti della Municipale, nel corso dell’attività di vigilanza potenziata per garantire il decoro urbano, ieri mattina hanno raggiunto il luogo in cui si riscontrava la presenza di materiale lungo la strada, non distante, peraltro, dal Ccr, il centro comunale di raccolta, all’interno del quale è possibile depositare regolarmente ogni tipo di rifiuto. La Sezione Ambientale ha condotto delle verifiche, notando che all’interno delle casse di legno era contenuto un nominativo, riconducibile a quello del destinatario della merce contenuta all’interno delle casse, poi abbandonate. Una volta risaliti all’identità dell’uomo, il cittadino è stato raggiunto e sanzionato. In fase di accertamento, in base alle dichiarazioni rilasciate dal trasgressore, emergerebbe un presunto passaggio del materiale in questione ad una ditta a cui sarebbero state affidate le casse per il successivo e regolare smaltimento.




FOTO. Celebrata la Festa dell’Unità e delle Forze Armate: corona di alloro al Pantheon

Solenne cerimonia a Siracusa per onorare il 4 Novembre, festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate. Questa mattina, infatti, con la partecipazione dei vertici delle Forze dell’Ordine, dei rappresentanti delle più alte cariche civili e militari e della comunità studentesca della provincia, è stata celebrata la festa dell’Unità nazionale e la giornata delle forze armate nel piazzale antistante la Chiesa di San Tommaso al Pantheon di Siracusa. A presidiare la cerimonia commemorativa è stato il Prefetto di Siracusa, Giovanni Signer. Nel corso della manifestazione è avvenuta la deposizione di una corona di alloro ai monumenti ai caduti da parte del Prefetto, del Comandante di Marittimo Sicilia, Ammiraglio Andrea Cottini, e del Sindaco del Comune di Siracusa Francesco Italia, accompagnati da alcuni studenti.

Un ulteriore momento celebrativo è stato costituito dal tradizionale passaggio della Bandiera Nazionale, realizzata dai detenuti della Casa Circondariale di Cavadonna e donata alla Consulta studentesca provinciale per la simbolica custodia dei valori fondanti dell’Unità nazionale. A ricevere questa volta la bandiera è stato l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Leonardo da Vinci” di Floridia.
La cerimonia si è conclusa con la consegna, da parte del Prefetto, delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” a due insigniti e di una “medaglia d’onore alla memoria di un militare italiano deportato e internato in un lager nazista (1943-1945)”.




Caso Eni, il Pd aderisce alla mobilitazione per la zona industriale

Il PD aderisce allo sciopero indetto da CGIL e UIL per giorno 12 novembre ed è al fianco del Sindacato e dei lavoratori nel rivendicare la riconversione e un rilancio del polo industriale, in grado di salvaguardare ambiente, salute e lavoro per la nostra comunità. A darne notizia è il commissario provinciale del Partito Democratico provinciale, Antonio Nicita. Sull’annunciata riconversione a due fasi presentata da Eni Versalis e sulle mobilitazioni annunciate dalle forze sindacali il Partito democratico non ha dubbi. “Eni non può limitarsi a chiudere, promettendo qualche investimento a futura memoria come parziale risarcimento. – scrive il gruppo consiliare del Partito Democratico – Ha invece la responsabilità di guidare la riconversione del polo industriale e di indicare anche alle altre aziende un progetto complessivo di sviluppo sostenibile per il nostro territorio. Il Pd ritiene che sia doveroso che il governo Meloni, attraverso l’Eni, dia finalmente seguito agli investimenti produttivi per il nostro polo industriale, esattamente come sta facendo in altre aree del Paese. Senza un piano industriale sostenuto dalle necessarie risorse finanziarie, rischiamo oggi di vedere il polo svuotarsi sempre di più, la nostra economia locale impoverirsi e le macerie rimanere lì per i prossimi anni, in eterna e vana attesa di bonifiche e investimenti che non verranno mai. La crisi industriale non è all’orizzonte ma già è in corso: il futuro incerto del depuratore IAS, gli impianti fermi o ai minimi storici, la carenza di investimenti nella manutenzione, l’annunciata chiusura di Versalis. Non ci sentiamo oggi di credere ciecamente alle promesse di Eni, già disattese in passato, ma vogliamo che si definisca con il territorio un piano industriale che veda la realizzazione delle nuove filiere produttive prima e non dopo la chiusura delle attuali produzioni, salvaguardando gli attuali occupati e aprendo una prospettiva per i giovani in cerca di lavoro. Occorre quindi un confronto serio con il Governo, che definisca non solo il futuro di una grande azienda come l’ENI, ma quale futuro debba avere l’intero polo industriale siracusano. Anche qui, come si sta facendo in altre aree del settentrione, deve essere possibile realizzare una riconversione industriale senza perdere posti di lavoro ma anzi aumentandoli, affinché la transizione ecologica diventi una opportunità per migliorare le condizioni economiche e di vita della comunità provinciale”.
Da mercoledì 30 ottobre si è avviato il calendario di assemblee dei lavoratori della zona industriale di Siracusa, in preparazione dello sciopero del 12 novembre proclamato da Cgil e Uil.
“In assenza di un piano di riconversione energetica ed ecologica che coinvolga l’intero Polo industriale siracusano in tutte le sue articolazioni, nessuno escluso, il progetto di ENI va fermato. Lo abbiamo fatto nel 2015 lo faremo anche stavolta. Sciopero generale dell’intero assetto industriale siracusano il 12 novembre. E’ solo l’inizio. Noi non ci fermeremo”, sottolineavano nei giorni scorsi i segretari Roberto Alosi e Ninetta Siragusa.




Via Tisia di nuovo cantiere, caditoie e pozzetti per evitare allagamenti in caso di pioggia

Annunciati all’indomani dell’acquazzone di fine ottobre che ha fatto finire sott’acqua un ampio tratto della riqualificata via Tisia, comportando l’allagamento anche di alcuni negozi, sono partiti questa mattina i lavori per evitare che una nuova, forte pioggia metta l’area in ginocchio.
La regimentazione delle acque piovane è, storicamente, un problema con una collettazione spesso non sufficiente e mai realmente adeguata alle esigenze. Anche i pluviali dei tanti palazzi residenziali che scaricano direttamente in strada non aiutano.
Allora ecco di nuovo gli operai in strada, all’altezza della nuova rotonda sopraelevata che è considerata essa stessa parte del problema degli allagamenti. I correttivi: alcune caditoie a nastro. Questo dovrebbe bastare per far defluire l’acqua piovana prima che si acconchi pericolosamente. Confluirebbe sotto la rotatoria e da lì sarebbe incanalata naturalmente (per pendenza) verso largo Dicone e via Damone. Nel dettaglio, al momento vengono realizzati altri tre pozzetti di raccolta collegati direttamente alla colonna principale. Fatto questo, si passerà al taglio della pavimentazione per collegare per vie naturali le sedi stradali di via Pitia con via Tisia. Se basterà ad evitare altre scene come quelle di fine ottobre, con i commercianti costretti a ricorrere a sacchi di sabbia per proteggere le loro attività, lo diranno le prossime piogge. Filtra comunque cauto ottimismo tra gli addetti ai lavori.
Questa vicenda dimostra come sia diventato prioritario, in occasione dei progetti di riqualificazione urbana, tenere conto della necessità di adeguare la raccolta e regimentazione delle acque piovane alle nuove e sopravvenute necessità, sospinte anche dal cambiamento climatico. “E’ un aspetto che terremo in considerazione”, ha assicurato il sindaco Italia. “Certo, comporterà un aumento vertiginoso dei costi, ma dobbiamo farlo. E non ci sottrarremo”.




Incontro tra i sindaci di Siracusa e Ragusa, prove di alleanza per il Sud-Est siciliano

(cs) I sindaci di Siracusa e Ragusa, Francesco Italia e Peppe Cassì, si sono incontrati a Palazzo Vermexio per porre la basi di un dialogo costante tra due realtà che, per storia e posizione geografica, per vocazione turistica e culturale condividono affinità, punti di forza e criticità.
​«Oltre che una stima reciproca – hanno detto Italia e Cassì – abbiamo in comune un modo di fare politica che mette al centro le idee e non le ideologie, la soluzione dei problemi e non i diktat. Anche nel corso di questo incontro sono stati diversi i temi sul tavolo: dalle esigenze della sanità alle sempre più ricorrenti crisi idriche siciliane, dalle prospettive di crescita turistica al tema dei rifiuti che richiede scelte definitive».
​«Siamo convinti – hanno concluso i due sindaci – che condividere metodi, obiettivi e buone pratiche, parlare la stessa lingua e fare squadra, possa aiutare entrambi i territori a rivendicare il proprio ruolo in un contesto regionale finora polarizzato. Ragusa e Siracusa, due comunità virtuose sotto diversi punti di vista, devono avere lo stesso peso delle grandi città metropolitane per discutere tutti insieme dello sviluppo della Sicilia».




Trasporto pubblico urbano, il capolinea spostato da via Rubino a corso Umberto I

Da questa mattina il capolinea dei mezzi che effettuano il servizio urbano del trasporto pubblico locale è stato spostato da via Rubino a corso Umberto I, nel tratto compreso tra le due bretelle del Foro siracusano. Il settore Mobilità e trasporti ha emesso un’ordinanza che modifica il provvedimento in vigore fino a ieri e prevede il divieto di sosta con rimozione obbligatoria dei mezzi privati nel tratto in cui sosteranno gli autobus.




“La Natura non fa Paura–Ragnetto o Scherzetto”, successo per l‘evento alle Saline di Priolo

Successo per la sesta edizione di “La Natura non fa Paura – Ragnetto o Scherzetto” alle Riserva Naturale Orientata Saline di Priolo, gestita dalla Lipu. L’evento, che si è svolto domenica 3 novembre, ha registrato una partecipazione straordinaria, con decine di famiglie e bambini che hanno affollato la riserva in una giornata di festa, divertimento e scoperta della biodiversità locale.
Il successo dell’iniziativa ha testimoniato non solo l’attrattiva della riserva come luogo di incontro e apprendimento, ma anche l’importanza della sensibilizzazione verso il rispetto e la protezione dell’ambiente naturale. Percorsi didattici, giochi tematici e attività interattive hanno permesso ai più piccoli di esplorare il mondo della natura, con un approccio divertente e formativo, calato nell’atmosfera di Halloween e della tradizione siciliana della Festa dei Morti.
“Vedere così tante famiglie e bambini partecipare con entusiasmo è la dimostrazione di quanto sia importante parlare di natura e rispetto del territorio a partire dai più giovani,” ha dichiarato Fabio Cilea, Direttore della Riserva Saline di Priolo. “Attraverso giornate come questa, riusciamo a trasmettere valori fondamentali per il futuro, ricordando che il nostro patrimonio naturale è un bene prezioso da proteggere e valorizzare.”
Tra i protagonisti dell’evento vi sono stati i volontari della Lipu e lo staff della riserva, che con dedizione e passione hanno reso possibile questa giornata speciale. “Organizzare un evento così coinvolgente e vedere la gioia sui volti dei bambini è una grande soddisfazione,” ha detto Vanessa Frizzi, volontaria Lipu e coordinatrice dell’iniziativa. “Ogni attività proposta oggi è stata pensata per avvicinare i più piccoli alla natura, per fare in modo che la rispettino e la amino sin da piccoli.”




Sulle tracce della salamandra pezzata, nuova missione dell’ambientalista Colnaghi

L’ambientalista siracusano Sebastian Colnaghi prosegue la sua missione per proteggere le specie minacciate in Italia. Durante una recente visita in Piemonte, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola, Colnaghi ha avuto l’emozionante opportunità di osservare la Salamandra pezzata (Salamandra salamandra il suo nome scientifico), un anfibio affascinante e fragile diffuso soprattutto nelle aree collinari e montuose d’Italia.
“È stato un incontro incredibile – racconta Colnaghi -. La Salamandra pezzata è un animale straordinario, facilmente riconoscibile per il suo corpo nero lucido e le vivaci macchie gialle. Tuttavia la sua sopravvivenza è minacciata dalla distruzione degli habitat e dall’inquinamento delle acque”.
Il periodo a cavallo tra la fine dell’estate e l’inizio delle prime piogge autunnali è ideale per avvistare questa salamandra, che preferisce terreni umidi e temperature moderate. Dopo essersi recentemente dedicato all’osservazione della Vipera walser, Colnaghi ha ora rivolto la sua attenzione a questo bizzarro anfibio.
Un aspetto affascinante della Salamandra pezzata è la sua connessione con il folklore europeo. Per secoli, infatti, si è creduto che questo anfibio fosse in grado di sopravvivere al fuoco, un mito alimentato dal fatto che questi animali si rifugiavano nei tronchi d’albero e ne uscivano improvvisamente quando i tronchi venivano bruciati. Anche il celebre naturalista romano Plinio il Vecchio, nella sua opera “Naturalis historia”, menzionò questa credenza.
“Nonostante i miti la Salamandra pezzata è una specie fragile che richiede maggiore protezione – aggiunge l’ambientalista -. È urgente intervenire con misure concrete, come la creazione di riserve naturali, il ripristino degli ambienti degradati e una migliore gestione dei corsi d’acqua”. Colnaghi conclude sottolineando l’importanza delle campagne di sensibilizzazione per coinvolgere le comunità locali: “Solo con un impegno collettivo possiamo garantire la sopravvivenza di questa specie e, con essa, di molti altri tesori naturali”.

 




Domenica e lunedì porte aperte gratuitamente nei luoghi della cultura

Prima domenica del mese con ingresso gratuito nei parchi archeologici e musei regionali e del Comune di Siracusa. L’appuntamento mensile con le porte aperte in tutti i siti culturali raddoppia a novembre perché anche domani, giornata dell’unità nazionale e delle Forze Armate, l’ingresso sarà ancora gratuito alla Neapolis come al museo Paolo Orsi, al Maniace, alla Latomia dei Cappuccini ed alla Galleria Bellomo.
Questi gli orari per le visite gratuite a Siracusa: Castello Maniace dalle 08:30 alle 13.30, ultimo ingresso ore 12.45; al parco archeologico della Neapolis dalle 8.30 alle 16.40, ultimo ingresso ore 15.30; al Museo Paolo Orsi dalle 9 alle 14, ultimo ingresso ore 13, lunedì dall 9 alle 19, ultimo ingresso 18; al Castello Eurialo dalle 8.30 alle 13.40, ultimo ingresso alle 13; solo domenica alla Latomia dei Cappuccini dalle 9.15 alle 17.30; solo lunedì Galleria Bellomo dalle 9 alle 19, ultimo ingresso ore 18.30.




I volontari di Lamba Doria si prendono cura del Pantheon, recuperate le ringhiere

I volontari dell’associazione culturale Lamba Doria si sono occupati del recupero della ringhiera del Pantheon di Siracusa. Le poche attenzioni degli ultimi anni avevano dato campo libero a ruggine ed altri piccoli guai, risolti dall’intervento dell’associazione che, per questa iniziativa, ha ricevuto l’importante gradimento del comandante di MariSicilia, l’ammiraglio Andrea Cottini.
Otto volontari all’opera, per cinque giorni di lavoro che hanno permesso di fare si che il Pantheon si possa presentare in ottime condizioni all’appuntamento con le cerimonie del IV Novembre.
La chiesa di San Tommaso al Pantheon è considerata come il principale sacrario dei caduti della I guerra mondiale: al suo interno riposano le spoglie dei soldati siracusani periti al fronte durante il primo conflitto mondiale. Opera di stile razionalista, venne costruito a partire dal 1919. Nel 1939 venne visitato dal Re Vittorio Emanuele III, in visita ufficiale a Siracusa.