Federazione tra il movimento cittadino “Salvo Oliva Sindaco” e il MPA a Solarino

“Una nuova compagine politica affinché torni nuovamente il confronto democratico e la programmazione. Una nuova fase per i solarinesi propedeutica alla messa in atto di un cambiamento concreto”. A dirlo è l’on. Giuseppe Carta che commenta così la natura dell’accordo appena suggellato. All’incontro, che si è tenuto ieri a Solarino, hanno preso parte: Milo Carpinteri, Giuseppe Pelligra (Presidente del consiglio comunale), on. Giuseppe Carta, Salvo Oliva (coordinatore Movimento cittadino per Solarino), Paolo Terranova (coordinatore MPA Solarino), Mariaconcetta Pricone (Vice presidente consiglio comunale) e Sebastiano Scorpo (ex sindaco).
“Così come è stato eletto Giuseppe Pelligra presidente del consiglio comunale allo stesso modo Salvo Oliva, già candidato sindaco, resta per noi capo della maggioranza consiliare – chiarisce Carta – Sgombriamo quindi ogni dubbio, su eventuali leadership e future alleanze. Nessun cambiamento rispetto agli accordi pregressi. Questa nuova unione tra moderati serve per ripristinare quella socialità politica venuta meno con la caduta del consiglio comunale. Importanti novità seguiranno nei prossimi consigli comunali per il bene della comunità solarinese”.




“Ordini del giorno approvati ma ignorati dall’amministrazione comunale” : FdI chiede spiegazioni

“Gli ordini del giorno, soprattutto quelli presentati dall’opposizione, restano lettera morta a Siracusa”. Lo sostengono i consiglieri di Fratelli d’Italia, Paolo Romano e Paolo Cavallaro, firmatari di un’interrogazione con la quale chiedono spiegazioni all’amministrazione comunale retta dal sindaco, Francesco Italia. “Il consiglio comunale- la loro premessa- è un organo istituzionale fondamentale per la programmazione e l’indirizzo politico-amministrativo del Comune di Siracusa. Molti ordini del giorno presentati dai consiglieri, specialmente da quelli appartenenti all’opposizione, sono stati approvati dal Consiglio Comunale ma non vengono attuati o messi in esecuzione”.
Secondo Romano e Cavallaro “questo stato di cose rischia di svilire gravemente il ruolo del Consiglio Comunale, svuotandolo della sua funzione di programmazione e di indirizzo politico”. Un elemento che, tra le altre conseguenze, secondo i due consiglieri di minoranza, “disillude la cittadinanza che ha riposto fiducia nell’operato dei rappresentati eletti”. Gli esponenti di Fratelli d’Italia chiedono “per quale motivo gli ordini del giorno non vengono attuati, quali iniziative intenda adottare l’amministrazione per garantire il loro rispetto e quali tempi sono eventualmente previsti per l’attuazione degli ordini del giorno relativi a questioni fondamentali per lo sviluppo della città, come il nuovo Piano Regolatore Generale e la revisione dei tributi comunali”.




Reale (Confindustria): “Eni primo esempio di transizione a Priolo, sia questo l’effetto domino”

Il presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale, ha parlato su FMITALIA del complesso momento del polo petrolchimico aretuseo. Punto di partenza, l’annunciato nuovo piano industriale di Eni Versalis, con la chiusura dell’impianto cracking di Priolo che sarà sostituito da una bioraffineria e da un impianto di riciclo chimico. “E’ un segnale potenzialmente positivo che la più grande e importante azienda italiana, Eni, nonostante gli ultimi anni di perdita nella chimica, investa in cambiamento. E lo fa non chiudendo o dismettendo, ma con una politica di trasformazione industriale verso la sostenibilità. Se di effetto domino dobbimo parlare, potrebbe allora essere quello positivo: un’azienda apre alla strada del cambiamento e le altre la seguono”, dice il numero uno degli industriali siracusani.
“Guardate – focalizza Reale – è importante che Eni dopo anni di perdite anzichè lasciare investa in cambiamento. Si ferma nel 2026 il cracking perchè non profittevole. E l’azienda mette sul piatto 1 miliardo circa in investimento per Priolo, smantellando impianti col proposito di costruirne altri”. Sul punto, però, sono di diverso avviso i sindacati che hanno già annunciato la loro mobilitazione, preoccupati per il futuro occupazionale dei circa 430 lavoratori Eni Versalis, in un quadro già fosco per l’area industriale siracusana alle prese con i vari rallentamenti produttivi degli impianti.
“Eni applicherà la sua policy: no licenziamenti e neanche cassa integrazione”, anticipa il presidente di Confindustria Siracusa. “L’azienda, ipotizzo, potrebbe proporre ad un tot di lavoratori di Priolo di spostarsi temporaneamente in altri impianti come Gela o Livorno. Questo per il tempo necessario di tornare a regime, con l’avvio dei nuovi impianti. Parliamo di persone e quindi è necessaria una certa delicatezza perchè parliamo di un periodo che potrebbe richiedere sacrifici. E comprendo – aggiunge Gin Piero Reale – la posizione del sindacato, ma l’effetto domino può avvenire in un senso o in un altro. E io voglio vedere come segnale importante l’arrivo del primo esempio di transizione che guarda ai prossimi vent’anni. Anche perchè le altre aziende stanno elaborando i loro piani industriali e trovare la via per la transizione. Anche noi di Confindustria Siracusa, con Ambrosetti, valutiamo fattori abilitanti e sbloccanti del percorso”, aggiunge Reale.
Per quanto con le spalle larghe, davanti ad una trasformazione industriale che richiede miliardi di euro, le aziende industriali chiedono sostegno. “La politica deve aiutarci. Severe un quadro normativo definito, procedure certe e burocrazia amica. La politica non può chiedere di diventare verdi da un giorno all’altro e poi non supportare”. Il presidente di Confindustria Siracusa non lo dice apertamente, ma il supporto da assicurare è anche economico.
Occasione per presentare questi temi sarà il primo appuntamento con il tavolo tecnico permanente per la zona industriale, iniziativa del parlamentare Filippo Scerra a cui hanno aderito gli altri esponenti della deputazione politica nazionale e regionale, insieme ai sindaci, ai sindacati ed alle associazioni datoriali e di categoria. Incontro in programma l’8 novembre, ospitato nella sede dell’AdSP di Augusta. “Parteciparemo con spirito di assoluta collaborazione e volontà di chiarire i termini del problema, dal punto di vista delle aziende”, chiarisce Reale. “Paghiamo l’energia il 40% più di altri paesi, difficile competere così. Dobbiamo correre, essere veloci. La raffinazione è in sofferenza e l’instabilità internazionale non aiuta. Sono momenti difficilissimi, dobbiamo fare partire gli investimenti. E il territorio può e deve incidere in questo percorso. Come Confindustia sappiamo che una transizione così importante non si può fare da soli. Serve sponda politica, sindacale e di tutto il territorio. Ben venga questo incontro”.




Acqua torbida a Palazzolo, il sindaco chiede l’intervento della Protezione Civile: “Da soli non ce la facciamo”

L’intervento immediato della Protezione Civile e del Prefetto, Giovanni Signer, per affrontare con urgenza il problema dell’acqua torbida, che ormai da parecchi giorni affligge Palazzolo Acreide e rappresenta motivo di forte preoccupazione per il Comune. Il sindaco, Salvo Gallo non nasconde la sua apprensione, visto il perdurare di un fenomeno che in passato si è verificato dopo abbondanti piogge per risolversi naturalmente nel giro di qualche ora o di qualche giorno. In questo caso l’acqua continua a restare particolarmente torbida e l’amministrazione comunale non è in grado- lo dice a chiare lettere Gallo- di assicurare una soluzione. “Impossibile anche vedere cosa sia accaduto nel sottosuolo- spiega il sindaco- Nemmeno le videocamere calate nel sottosuolo riescono a catturare immagini utilizzabili. Le ispezioni, quindi, non danno alcun esito”. Con un’ordinanza, il primo cittadino ha vietato l’utilizzo dell’acqua ai fini potabili. “Non ho, tuttavia, interrotto l’erogazione- puntualizza- perché ci sono usi per i quali poter contare sull’acqua, ancorché torbida, è fondamentale. Non ho nemmeno voluto razionarne l’uso, attingendo da altri pozzi. Significherebbe limitare l’erogazione ad un’ora al giorno, con tutte le conseguenze del caso”. L’idea che il sindaco si è fatto è che possa essersi verificata una frana sotterranea, magari a distanza di decine di chilometri. Il serbatoio naturale che si trova a 104 metri si sarebbe, in questo modo, sporcato.Potrebbe essersi creato un percorso sotterraneo delle acque che  potrebbe aver sfondato una vena d’acqua, apportando argilla. Unica soluzione, secondo il sindaco di Palazzolo, staccare dalla rete l’acqua emunta da questi pozzi fino a quando non si sarà ripulita.
“Non possiamo farlo noi- ribadisce Gallo- che ha chiesto un incontro urgente con il prefetto Signer e l’intervento del Dipartimento di Protezione Civile. “Da una settimana ho chiesto alla Protezione civile un modulo di potabilizzazione – racconta ancora Gallo- L’Ato idrico, del resto, non ha ancora preso possesso degli impianti. Il Comune deve essere aiutato”. Al contempo, l’amministrazione comunale ha chiesto autobotti per assicurare acqua potabile alla popolazione. “Serve un intervento importante immediato- tuona Gallo-Tutto questo non mi lascia affatto sereno. Quello che sta accadendo a Palazzolo è molto grave”. Da ieri sera è stato intanto istituito un Coc, centro operativo comunale. La speranza del sindaco è che in giornata possano arrivare rassicurazioni e garanzie di sostegno da parte delle istituzioni che, a tutti i livelli, possono svolgere un ruolo in questa vicenda.




Mobilitazione per la zona industriale, futuro mai così a rischio: transizione o dismissione?

Mai come oggi il futuro della zona industriale di Siracusa appare appeso un filo, tra le speranze future di transizione ed i problemi attuali di produzione. Il piano industriale di Versalis con la fermata nel 2026 del cracking di Priolo; Isab Goi che ha fermato temporaneamente Igcc perchè la produzione di energia elettrica con quel sistema non è al momento conveniente; Sasol con gli impianti che marciano quasi al minimo tecnico; Sonatrach e Sasol con progetti annunciati ma fermi. E poi c’è il tema Ias “destinato a chiudere se non si interviene su nuovi investimenti e nuove tecnologie”, ripetono da settimane i sindacati.
E proprio i sindacati, Cgil e Uil, si preparano alla mobilitazione. Proclamato lo stato di agitazione,
con blocco degli straordinari ed una prima giornata di sciopero per martedì 12 novembre 2024. Questa mattina, intanto, volantinaggio davanti alle portinerie del polo petrolchimico di Siracusa ed in particolare davanti ai cancelli di Eni Versalis. Annunciate tre assemblee dei lavoratori: mercoledì 30 ottobre dalle 8 alle 11 nel piazzale portineria Cr (Versalis, Isab, B2g, Priolo Servizi, Air Liquide e indotto); lunedì 4 novembre dalle 8 alle 11 nel piazzale portineria Sasol (Sonatrach, Sasol e indotto); martedì 5 novembre dalle 8 alle 11 nel piazzale Isab Sud (Isab, Igcc, Air Liquide e indotto).
Ma subito dopo l’agitazione è pronta a raggiunge anche le piazze di Siracusa, Augusta, Priolo e Melilli. “Il ridimensionamento degli attuali assetti industriali produrrà inevitabilmente un effetto domino su molte aziende; a partire dalla Brown2Green (Centrale Elettrica ex Erg Power), Air Liquide, Priolo Servizi, ma anche
sulle molteplici aziende dell’indotto che cominciano già a percepire gravi ripercussioni”, spiegano i sindacati. Fa paura l’impatto sociale di questo “domino”, considerando anche quanto sia importante per l’economia provinciale quanto garantito dal polo petrolchimico in termini di occupazione e stipendi. “L’impatto sociale
per le migliaia di Lavoratrici e Lavoratori e quello economico per l’intero territorio sarebbe insostenibile”, dicono senza mezzi termini i sindacati che temono un’accelerazione nella crisi industriale con lo stop recentemente annunciato dell’impianto etilene di Eni Versalis. E questo “poiché la produzione di etilene è strettamente interconnessa ai cicli produttivi di molte altre aziende. Non vogliamo una lenta e subdola dismissione, ma uno sviluppo sostenibile di questo polo industriale”. Un piano di rilancio, insomma. Con date e scadenze precise ed investimenti certi. E questa volta, puntualizzano i sindacati, i lavoratori devono essere coinvolti in tutti i processi decisionali.




Turismo a Siracusa, Amata: “Flussi in crescita con il G7, bene eventi che valorizzano la Sicilia”

Turisti e viaggiatori in aumento a Siracusa nello scorso mese di settembre rispetto al 2023. “I dati registrati dalle associazioni di categoria, come Noi albergatori di Siracusa – dice l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata – riferiscono di quasi un 10 per cento in più di arrivi e di quasi il 15 per cento in più di pernottamenti nel territorio aretuseo. Numeri particolarmente positivi che non possiamo non collegare all’organizzazione a fine settembre del G7 Agricoltura e Pesca a Ortigia. Una scelta, fortemente voluta dal ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, che ha confermato il buon esito delle politiche messe in atto dal mio assessorato per dare corso a un prolungamento della stagione turistica”.
“I numeri sulle presenze registrate a Siracusa durante il G7 – aggiunge l’assessore regionale all’Agricoltura e alla pesca Salvatore Barbagallo – testimoniano la capacità attrattiva della Sicilia e il crescente interesse per i percorsi virtuosi di turismo gastronomico in grado di celebrare il nostro territorio e i nostri sapori”.
Secondo i dati in possesso dell’assessorato al Turismo la crescita dei flussi turistici, anche in bassa stagione, sta interessando tutto il territorio dell’Isola, con un incremento da gennaio a settembre del 4,7 per cento rispetto al 2023, con picchi più elevati proprio nei mesi di gennaio-marzo e settembre.
“Tutto ciò – conclude Amata – costituisce per noi la conferma che il percorso intrapreso è quello corretto. Dobbiamo continuare a programmare, con largo anticipo, eventi e iniziative, organizzate direttamente dalla Regione ma anche da altri enti e istituzioni, che valorizzino al massimo il nostro territorio e, soprattutto, la Sicilia d’inverno”.




Riqualificazione dello Sbarcadero Santa Lucia, Merlino (M5S): “Sui parcheggi servono soluzioni”

“Temiamo che sia stato sottovalutato l’impatto che il cantiere di riqualificazione dello Sbarcadero Santa Lucia avrà sulla mobilità cittadina. Con l’allestimento del cantiere, spariranno a decine i primi posti auto. E quando sarà completato il restyling, con un impronta prettamente pedonale data alla zona, saranno centinaia i posti auto in meno. Un serio problema che riguarda non solo i residenti ma quanti quotidianamente utilizzavano quell’area di sosta per muoversi in Borgata o verso Ortigia, anche a piedi, senza ingolfare ulteriormente l’asfittica mobilità per il centro storico. Cosa succederà quando i lavori saranno finiti? Dove potranno sostare tutte quelle auto con la sparizione contemporanea di almeno 200 posti? Mancano informazioni in materia e forse anche idee per un’area alternativa di parcheggio”. A dirlo è la referente del Movimento 5 Stelle di Siracusa, Cristina Merlino, dopo l’annuncio di qualche giorno fa dell’avvio dei lavori di riqualificazione per il nuovo Sbarcadero Santa Lucia. I tempi sono serrati: lo Sbarcadero Santa Lucia dovrà essere riqualificato entro il 20 ottobre del 2025. Individuate tre distinte fasi di intervento, ognuna impegnerà mezzi e operai per quattro mesi. La prima riguarda l’area che dall’ingresso del porto piccolo si allunga a destra verso la Lega Navale. La fase due interessa invece il tratto opposto, verso la diga foranea. Ultima area da riqualificare, quella oggi asfaltata tra le attività esistenti (ristoranti e hotel) e gli approdi.
“Ben vengano le riqualificazioni urbane, ma non è un reato chiedere che siano fatte considerando ogni aspetto e non solo inseguendo presunta bellezza. Il problema del parcheggio è reale e necessita di soluzioni oggi, non a cose compiute. Perché mentre i posti spariranno, le auto invece rimangono. A meno che il Comune di Siracusa non sta pensando ad una metropolitana senza dirlo ai suoi cittadini…”, ironizza Merlino.




Commemorazione dei Defunti, cimitero aperto alle 7 alle 19: ecco come cambia la viabilità

In occasione della Commemorazione dei defunti il Cimitero comunale giovedì 31 ottobre, venerdì 1 e sabato 2 novembre, resterà aperto dalle ore 7 alle 19.
Per quanto riguarda l’accesso sarà solo pedonale e avverrà dai tre cancelli della struttura. La Polizia municipale assicurerà in prossimità degli ingressi un servizio esterno atto ad evitare assembramenti tra i visitatori in entrata ed in uscita. Dal 31 ottobre fino al 2 novembre inoltre sono sospese tutte le tipologie di autorizzazioni di accesso con mezzo proprio. La mobilità all’interno dell’area cimiteriale infatti sarà garantita dal servizio navetta già istituito .
Per permettere un’ordinata circolazione sulle direttrici verso il Cimitero di Siracusa in occasione della Commemorazione dei Defunti, è stata emessa apposita ordinanza di modifica alla viabilità.
Nel dettaglio: venerdì 1 e sabato 2 novembre, dalle 7 alle 19, sarà in vigore il senso unico di marcia in direzione Floridia nel tratto interposto tra l’area d’intersezione di viale Paolo Orsi e via Ascari, fatta eccezione per i mezzi di soccorso e per le forze di polizia, per i bus che effettuano il servizio da e per il cimitero, per i taxi e NCC. Contestualmente viene istituito il divieto di sosta, con rimozione cotta sul lato sinistro nello stesso senso di marcia al fine di creare una corsia riservata al transito dei mezzi di soccorso, delle forze di polizia, dei bus che effettuano il servizio da e per il cimitero, dei taxi e NCC. I veicoli provenienti da Floridia, giunti in corrispondenza dell’intersezione con via Ascari, avranno l’obbligo di svoltare a destra per quest’ultima o a sinistra per via Bandini. Ast, Interbus, Sais e Flixibus come linee extraurbane effettueranno percorsi alternativi.
Dalle 7 alle 13 di sabato 2 novembre, nel tratto antistante il Cimitero Monumentale Inglese, disposto il divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati.
Per il trasporto pubblico locale, nelle giornate di venerdì e sabato, confermato il consueto percorso dei bus dal capolinea di via Rubino al Cimitero dalle 7 alle 19 con transito ogni 30 minuti.




Danneggiamenti e richieste di denaro al parcheggio automatizzato di Noto: “Si intervenga con urgenza”

“Da alcuni mesi continui e quotidiani danneggiamenti delle apparecchiature d’ingresso e delle barriere da parte di alcune persone che, a partire dalle ore 10 circa della mattina e per tutta la giornata richiedono somme di denaro a tutti coloro che si accingono ad entrare all’interno del parcheggio automatizzato con tariffa oraria di via Cavour, a Noto”. A denunciarlo, al Prefetto, al Questore e al comandante provinciale dei Carabinieri, è Ugo Caia, l’amministratore unico della società proprietaria dell’impianto, la Caia srl.
“Più volte il nostro personale – continua Caia – ha cercato di allontanare gli ignoti senza ottenere alcun risultato positivo, anzi ricevendo pesanti minacce.
“Durante i primi giorni del mese di settembre ho provato a contattare più volte i Carabinieri della Stazione esponendo i fatti – dice – e inoltre il 24 settembre ho presentato una formale denuncia al commissariato, allegando i fotogrammi delle telecamere di video sorveglianza. Nonostante le segnalazioni e le denunce, i due continuano a stazionare all’interno del parcheggio procurando continui e quotidiani danneggiamenti”. Così Ugo Caia conclude, richiedendo intervento urgenti e risolutivi.




L’Urban Center si trasforma in un hub giovanile: inaugurato il primo spazio di co-working della città

Questa mattina è stato inaugurato all’Urban Center il primo ambiente di co-working della città, uno spazio gratuito e confortevole per studiare e lavorare in smart working. Sarà ospitato nel soppalco della Sala A e inizialmente sarà operativo in via sperimentale tre giorni a settimana, lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 8 alle 20. L’ambiente è dotato di connessione Wi-Fi dedicata, impianto di climatizzazione, postazioni informatiche e tablet per attività di studio e ricerca. L’offerta si arricchirà successivamente con dei visori 3D di ultima generazione, per consentire ai ragazzi l’esplorazione del metaverso e migliorare approccio ai lavori digitali. Il personale dell’Urban Center e i giovani del Servizio Civile di Città Educativa saranno a supporto durante le giornate di apertura. All’evento hanno partecipato il sindaco Francesco Italia e l’assessore allo Politiche sociali Marco Zappulla.
“E’ solo l’inizio di un percorso di crescita e aggregazione che in prospettiva dovrà portare ad una gestione condivisa dell’Urban center. Era uno degli obiettivi presi in campagna elettorale con i giovani della nostra città. Non solo gli studenti ma anche i professionisti che avranno una casa pubblica dove svolgere le loro attività in un contesto di aggregazione”, commenta il primo cittadino siracusano, che poi aggiunge: “Finalmente per i nostri ragazzi non sarà più necessario andare in giro alla ricerca di piccoli spazi a pagamento per poter studiare o lavorare. L’aula studio è un’azione concreta e innovativa che rientra in una visione ambiziosa per lo sviluppo e il benessere dei giovani nella nostra città. Non ci fermiamo qui perché prossimi obiettivi saranno l’incremento della offerta in termini di orari e giornate di apertura, e l’ampliamento degli spazi a disposizione”.
Per l’assessore alle Politiche giovanili Marco Zappulla quella odierno rappresenta “Un momento storico per Siracusa perché, per la prima volta, l’Amministrazione mette a disposizione dei giovani un’aula studio comunale. E’ un’azione concreta ed al tempo stesso innovativa che rientra in una visione ambiziosa per lo sviluppo e il benessere dei giovani nella nostra città. L’obiettivo è trasformare la sala A dell’Urban Center in un hub giovanile, un vero centro di aggregazione dove i giovani possano studiare, lavorare, fare musica, teatro, partecipare a cineforum, convegni, e incontri sull’imprenditorialità, creando connessioni significative tra di loro e con altre realtà associative presenti all’interno della comunità”.
All’iniziativa hanno dato il loro contributo l’associazione “ActionAid”, che è parte della rete “Amici di Città Educativa”, con il progetto “Costruire Futuro, Insieme! 2”, realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore Rizza.