Maltempo, allerta meteo arancione in Sicilia. Attese piogge intense

Il Dipartimento regionale di Protezione Civile ha diramato un’allerta meteo arancione per la giornata di domani, sabato 19 ottobre. Si intensifica il maltempo, con una prevista generica diminuzione delle temperature in tutte le province e la possibilità di precipitazioni, anche intense.
Nella nota diffusa come ogni pomeriggio dagli uffici di Palermo, si prevedono nelle prossime ore precipitazioni “diffuse, anche a prevalente carattere di rovescio o temporale, sui settori occidentali, centro-meridionali e ionici, con quantitativi cumulati da moderati a elevati; da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui restanti settori, con quantitativi cumulati generalmente moderati”. I venti saranno “da forti a burrasca sud-orientali sui settori ionici e sulla zona dello Stretto di Messina; forti nord-occidentali sui settori occidentali”.
L’alta pressione sul Mediterraneo orientale potrebbe favorire una situazione di blocco e piogge sulla Sicilia a più riprese, con la possibilità anche di fenomeni intensi.




Fiera del Mercoledì scandalo. Melfi chiede più multe, Gibilisco replica: “Dimentica che…”

“L’assessore Gibilisco la smetta di minacciare la chiusura della fiera del mercoledì. Non è questa la soluzione per risolvere il problema dell’abbandono dei rifiuti”. Il consigliere comunale Matteo Melfi (Sud chiama Nord) si schiera dalla parte degli ambulanti. Nonostante le tristi scene che si ripetono ogni mercoledì, al termine del più grande appuntamento mercatale del siracusano, Melfi non condivide l’idea di sospendere a tempo la fiera per richiamare al rispetto di regole di decoro e pulizia gli oltre 300 venditori ambulanti.
“Per reprimere le cattive abitudini di alcuni – sottolinea Melfi – non si può penalizzare chi opera nel rispetto delle leggi. Si colpirebbero centinaia di operatori che lasciano in ordine i loro spazi al termine della giornata lavorativa. Bisogna agire secondo quanto prevede la legge, elevando sanzioni e dunque colpendo i portafogli di chi si rende responsabile di tali condotte. A tal proposito – continua il consigliere comunale – vorrei chiedere a Gibilisco quante multe la Polizia ambientale, di cui lui è l’assessore di riferimento, ha elevato nei confronti di questi indisciplinati che lasciano i rifiuti per strada. Secondo le informazioni in mio possesso, neanche una. La responsabilità di questa situazione dunque è anche da attribuire a chi non fa rispettare la legge. Gli strumenti per sradicare le cattive abitudini ci sono, occorre solo avvalersene. Evidentemente, però, l’assessore preferisce scelte eclatanti e assolutamente inique.”
L’assessore alla Polizia Municipale ha prospettato in giunta la chiusura temporanea con ordinanza della fiera del mercoledì, incassando il favore di diversi altri assessori tra cui Salvo Cavarra. Contrario invece Edy Bandiera che ritiene si debba prima procedere con i controlli della Municipale, le multe e poi – in caso – sospendere la fiera.
“Mi sorprende questa uscita del consigliere Melfi. Forse ha dimenticato che abbiamo fatto qualche sopralluogo insieme e sensibilizzato più volte i venditori al rispetto dei luoghi…”, dice Gibilisco. “Se vogliono le multe, faremo le multe. Applicheremo alla lettera il regolamento che prevede una sanzione pari a mille euro. E sarà un colpo durissimo per gli ambulanti, forse più di una o due settimane di chiusura per richiamare tutti all’ordine. Schiereremo da mercoledì 20 agenti in borghese, poi però mi spiegherete come facciamo a dire che un cartone o una busta di plastica per terra appartiene a una bancarella piuttosto che ad un’altra? Ce ne sono 300 e tutte pressochè attaccate”, conclude l’assessore Gibilisco.
Di soluzioni di buon senso ne sono state cercate e tentate diverse negli anni. La situazione, purtroppo, è sempre andata peggiorando. Forse è il caso di tentare strade nuove, con coraggio e decisione.




Autodromo di Siracusa, all’orizzonte un nuovo gruppo interessato all’acquisto

“Saltata” la vendita dell’ex autodromo di Siracusa all’australiana Methaphor Corporation Pty, pare esserci all’orizzonte un nuovo gruppo interessato all’acquisto della struttura di proprietà della ex Provincia Regionale di Siracusa. Richieste di approfondimenti tecnici e di sopralluoghi giunte all’Organismo di Liquidazione Straordinario che gestisce il fallimento dell’ente locale, sembrerebbero confermare l’interesse dei nuovi compratori.
Qualcosa di più concreto rispetto ai sondaggi di un gruppo maltese che, nelle settimane scorse, è poi “scomparso” dai radar. Segnali che la struttura sportiva siracusana destinata al motorismo, sebbene non in condizioni ideali, riscuota ancora qualche attenzione internazionale.
Dopo diverse aste andate deserte, a luglio dello scorso anno era stata accolta l’offerta della Methaphor che aveva proposto l’acquisto per 3.050.000 euro. Dopo l’entusiasmo iniziale – la notizia finì anche su quotidiani e riviste nazionali di settore – la doccia fredda: nei mesi seguenti, infatti, l’accordo non si è mai concretizzato, per cui niente cessione definitiva.
L’autodromo è tornato così tra i beni alineabili e in vendita. Ancora qualche settimana, però, e potrebbe arrivare l’attesa novità.




Targa per la Guerra Barbaresca, Soprintendenza: “Ok anche se Siracusa non fu rilevante”

Piccola storia curiosa. Su richiesta dell’Ordine navale americano, la commissione toponomastica del Comune di Siracusa ha deliberato l’apposizione di una targa commemorativa sul muraglione del Foro Vittorio Emanuele II, alla Marina. Verrà piazzata nei pressi del magazzino di torre dell’Aquila per commemorare il “sostegno offerto dalla città di Siracusa nel corso della prima guerra Barbaresca”. Un tributo di memoria da parte della U.S. Navy per ricordare la “Barbary War”, la prima guerra combattuta dagli Stati Uniti d’America al di fuori dal territorio americano. Era il 1802 e gli States si trovarono costretti a contrastare le potenze costiere del Maghreb: il Sultanato del Marocco e le reggenze di Algeri, Tripoli e Tunisi. Il Regno di Sicilia offrì agli americani – tra l’altro – l’utilizzo dei porti di Messina, Catania e Siracusa. Una storia poco nota a queste latitudini e che quella targa commemorativa in qualche modo farà emergere.
La richiesta ha ottenuto il parere positivo della Soprintendenza di Siracusa che, però, non nasconde una qual certa sorpresa: “si esprime parere favorevole all’intervento – si legge nel documento – nonostante non sia rilevante il coinvolgimento del porto di Siracusa nell’evento bellico della Prima Guerra Barbaresca”. A quanto pare, però, merita comunque una targa. Anche perchè nel cimitero areligioso nel parco tutto attorno al museo regionale Paolo Orsi, ci sono anche le tombe di alcuni militari statunitensi che perirono in quella guerra.

foto di Christian Chiari




A Palazzo Impellizzeri un ufficio dell’Eureka Institute di Singapore

L’Eureka Institute di Singapore, specializzato in medicina traslazionale, avrà un suo ufficio all’interno di Palazzo Impellizzeri, lo stabile storico assegnato dal Comune all’università di Catania come sua sede a Siracusa. A darne notizia è il sindaco Francesco Italia che si è fatto promotore dell’iniziativa trovando il consenso degli altri attori.
L’inaugurazione avverrà lunedì prossimo, 21 ottobre, alle 12. Parteciperanno il sindaco Italia, il rettore dell’ateneo catanese Francesco Priolo, e il presidente dell’Eureka Institute, il siracusano Salvo Albani.
La medicina traslazionale è un approccio scientifico interdisciplinare che punta al miglioramento della prevenzione, della diagnosi e delle terapie del paziente.




Organi antichi nelle chiese, finanziati i restauri a Ferla e Sortino

Figurano anche due Comuni della provincia di Siracusa tra i destinatari del finanziamento della Regione Siciliana per il restauro di strumenti musicali antichi e di pregio artistico appartenenti ad enti morali ed ecclesiastici. L’assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana ha stanziato una somma di 800 mila euro in totale, ripartita tra le 13 chiese che avevano partecipato al bando. Per la provincia di Siracusa sarà così possibile effettuare l’intervento a Sortino, presso la Chiesa dell’Annunziata Rettoria, per 40 mila euro e a Ferla, a cui sono stati destinati 90 mila euro per la Parrocchia di San Giacomo Apostolo, che custodisce un organo a canne risalente al 1892.
«Grazie alla maggiore dotazione finanziaria voluta dal governo Schifani – sottolinea l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – siamo riusciti a soddisfare un numero maggiore di richieste rispetto agli anni precedenti, assicurando peraltro la triennalità degli interventi. E stiamo già lavorando a un nuovo bando».




Aula studio e smart working all’Urban Center, aperta da fine mese: “Uno spazio per i giovani”

Un’aula studio e per lo smart working, a disposizione tre giorni a settimana, all’Urban Center. Il soppalco è stato attrezzato per quest’utilizzo, come preannunciato nelle scorse settimane. Con una cerimonia ufficiale, il nuovo spazio sarà inaugurato lunedì 28 ottobre alle 10:30. L’aula studio inizialmente sarà operativa in via sperimentale tre giorni a settimana, lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 8 alle 20. L’ambiente è dotato di connessione Wi-Fi, impianto di climatizzazione, postazioni informatiche e tablet per attività di studio e ricerca. L’offerta, secondo quanto annunciato dal sindaco, Francesco Italia e dall’assessore alle Politiche Giovanili, Marco Zappulla, si arricchirà successivamente con dei visori 3D di ultima generazione, per “consentire ai ragazzi l’esplorazione del metaverso e migliorare approccio ai lavori digitali”. Il personale dell’Urban Center e i giovani del Servizio Civile di Città Educativa saranno a supporto degli studenti durante le giornate di apertura.
“Per la prima volta- spiega Zappulla – l’amministrazione comunale mette a disposizione dei giovani uno studio comunale.L’aula studio è un’azione concreta e innovativa che rientra in una visione ambiziosa per lo sviluppo e il benessere dei giovani nella nostra città. L’obiettivo è trasformare la sala A dell’Urban Center in un hub giovanile, un centro di aggregazione in cui i giovani possano studiare, lavorare, fare musica, teatro, partecipare a cineforum, convegni, e incontri sull’imprenditorialità, creando connessioni significative tra di loro e con altre realtà associative presenti all’interno della comunità”.
All’iniziativa hanno dato il loro contributo l’associazione “ActionAid”, parte della rete “Amici di Città Educativa”, con il progetto “Costruire Futuro, Insieme! 2”, realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore Rizza.




Troppa sporcizia, la fiera del mercoledì va sospesa? Favorevoli e contrari in giunta comunale

Sono 15 i netturbini che ogni mercoledì vengono impegnati per ripulire piazzale Sgarlata e San Metodio, riempiti da rifiuti vari lasciati dagli operatori del mercato settimanale. Ci mettono tra le due e le tre ore per riportare in condizioni decenti gli spazi pubblici, inseguendo buste e bustine di plastica, raccogliendo resti di frutta e verdura, cartoni e rifiuti vari lasciati direttamente sui luoghi e senza troppo cura.
Una situazione non più tollerabile. Se ne discute da anni ma la soluzione non si trova. Eppure sono state lanciate varie iniziative spot ma non appena si sono spente le attenzioni, tutto è tornato come prima. Al punto che, di fronte alla situazione ormai compromessa, appare necessario un intervento forte e radicale del Comune di Siracusa. Come? Chiudendo con ordinanza la fiera a cui partecipano oltre 300 ambulanti. Un provvedimento deciso, per una o due settimane come chiaro avvertimento: o si rispetta Siracusa ed i siracusani, conferendo in maniera ordinata i rifiuti, oppure qui non si vende.
Una soluzione che incontra il favore dell’assessore alla Polizia Municipale, Giuseppe Gibilisco. L’aveva già prospettata ai colleghi di giunta, indicando in due settimane il periodo di stop in grado di far comprendere a tutti che Palazzo Vermexio non vuole più tollerare certi comportamenti. Anche l’assessore all’Igiene Urbana, Salvo Cavarra, non disegna questo tipo di intervento. “Sarebbe un segnale”, conferma. D’altronde, le operazioni di pulizia straordinaria necessarie ogni settimana per ripulire quegli spazi ridotti a enorme discarica sottraggono 15 netturbini e diversi mezzi all’ordinario servizio a favore del resto della città. Insomma, intollerabile.
Il cerino passa allora alle Attività Produttive, il settore che potrebbe disporre la chiusura temporanea della fiera del mercoledì. L’assessore Edy Bandiera si mostra prudente. “Sono d’accordo che serva un intervento. Ma non possiamo punire tutti a causa della presenza di una cinquantina di operatori commerciali sporcaccioni. Si facciano prima gli altri passaggi”, dice Bandiera. E chiarisce: “ad esempio, vengano alle 13 i Vigili Urbani a seguire le operazioni di smontaggio delle bancarelle. E a tutti quelli che lasciano mostruose quantità di spazzatura non differenziata si facciano le multe e, in caso di recidiva, si sospendano quelle licenze. Se non basta neanche questo, allora valuteremo lo stop della fiera”.
Per la verità, esperimenti di questo tipo sono già stati tentati in passato. Il risultato è sempre lo stesso. Magari, con coraggio, è l’ora di provare qualcosa di più incisivo e che non permetta a nessuno di nascondersi dietro divisi tra civili ed incivili. Il problema, d’altronde, ha una diffusione evidente – basti vedere foto e video – che viene difficile ritenere che la maggioranza sia quella dei “buoni”.


Diversi consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, condividono. “L’amministrazione comunale sospenda subito le licenze agli ambulanti di piazza Sgarlata, almeno per una settimana!”, incalza Paolo Cavallaro (Fdi). “È necessario un segnale forte, per provare a sensibilizzare gli ambulanti al rispetto del territorio e per dare un esempio di fermezza e rispetto delle regole a tutti i cittadini che quotidianamente si impegnano nella corretta raccolta differenziata dei rifiuti. Tutti gli appelli sono caduti nel vuoto e nulla può giustificare questo comportamento, nel silenzio di chi dovrebbe far rispettare le regole”.




Il relamping che lascia al buio Siracusa, ora tocca a via Polibio. Ma le promesse correzioni?

Continua il relamping, ovvero la sostituzione degli impianti di illuminazione pubblica di Siracusa: dalle lampade a incandescenza ai nuovi led. E continuano le polemiche che accompagnano, sin dall’avvio, la complessa operazione che il Comune di Siracusa ha affidato ad Enel X, attuale gestore del servizio.
Dopo le forti lamentele in Borgata, quartiere piombato quasi nell’oscurità con l’arrivo delle padelle a led, tocca adesso ai residenti di via Polibio. “Prima ci hanno tolto i posti auto con la scusa della riqualificazione e ora ci lasciano anche al buio”, si sfogano alcuni. In effetti, quando al pomeriggio scende l’oscurità, l’illuminazione pubblica è crepuscolare. Il sistema cut-off, cioè luce a taglio che cade dritta per dritta dalla lampada alla strada, non arriva ad assicurare buona illuminazione ai lati della via e sui marciapiedi. “Così si alimenta l’insicurezza, per i cittadini e per la circolazione stradale”, raccontano alcuni passanti appena usciti da una delle attività commerciali presenti nella zona.
La scelta del rapporto di 1:1 nella sostituzione dei corpi illuminanti non convince. Era prevedibile che passando dalle vecchie lampade ad incandescenza che spargono luce a 360° al raggio led si sarebbe prodotto un simile risultato. Forse, vedendo l’andazzo, sarebbe convenuto un rapporto doppio: due elementi led per ogni vecchia lampada. Come, ad esempio, è avvenuto in viale Tisia dove strada, marciapiedi e portoni sono ugualmente tutti illuminati (a led).
L’amministrazione comunale ha preso atto del problema. Ed a febbraio scorso aveva annunciato in Consiglio comunale una “rivisitazione” del sistema di illuminazione pubblica. Il vicesindaco, Edy Bandiera, ha riconosciuto l’esigenza di correzioni. Doveva, quindi, essere abbozzato un nuovo percorso da avviare per risolvere il problema e rendere l’illuminazione pubblica efficiente. “Condivido le rimostranze dei cittadini – disse Bandiera in quella occasione – ma l’amministrazione comunale non è inerte sulla questione, tanto che in alcune aree abbiamo già incrementato le luci a led o stiamo progettando interventi risolutivi. In alcuni casi il deficit di illuminazione è importante e prevediamo il raddoppio dei corpi illuminanti. Disponiamo, a seguito di sopralluoghi, di un elenco di strade su cui lavorare”.
A vedere, però, come ad ottobre sono stati condotti i lavori di relamping in via Polibio e corso Gelone, rimane il sospetto che la “correzione” sia ancora solo su carta.




Lavori in autostrada fino a marzo 2025, più sicurezza con il guardrail in calcestruzzo

Lavori sulla Siracusa-Catania, in particolare nel tratto siracusano dove sono in corso le operazioni di sostituzione del vecchio guard-rail metallico. Al suo posto, vengono piazzati i nuovi jersey in cemento e calcestruzzo che offrono una maggiore garanzia di sicurezza. I lavori sono in corso da diverse settimane e, di tratto in tratto, interesseranno tutta la porzione “datata”, sino all’immissione nella Siracusa-Gela.
La presenza di mezzi ed operai sulla sede stradale comporta ancora strettoie e rallentamenti che – specie nelle fasce più trafficate – mettono alla prova la pazienza degli automobilisti di passaggio. Secondo il cronoprogramma, i lavori dovrebbero concludersi entro la prima decade di marzo del 2025. Per tutto il mese di settembre i lavori sono stati sospesi, come richiesto per via del G7 Agricoltura di Siracusa.
L’intervento, spiegano fonti di Polizia Stradale, non potevano essere ulteriormente rinviati. La nuova barriera di sicurezza modulare è una necessità, imposta anche dagli standard europei. Troppe volte, in caso di incidenti, alcuni mezzi, in particolare quelli più pesanti, hanno “superato” la timida opposizione del vecchio spartitraffico metallico, causando molti e comprensibili problemi. Per minimizzare quegli inconvenienti alla voce sicurezza, ecco allora il progetto di sostituzione della barriera divisoria capace di assicurare una maggiore capacità – in caso di sinistro – di prevenzione dei salti nella corsia opposta e conseguente scontro frontale.

foto: Ivan Sortino