Zona industriale, i sindacati in Ars: “il futuro passa dalle sorti del depuratore Ias”

Il futuro della zona industriale di Siracusa passa dalle sorti del depuratore consortile Ias. Ne sono convinti i sindacati che hanno ribadito il concetto durante l’audizione in Commissione Ars Ambiente e Territorio. Convocati dal presidente Carta, hanno ribadito le preoccupazioni. “Il depuratore è un asset strategico per l’area industriale siracusana: senza di esso – spiega Andrea Bottaro, segretario regionale Uiltec – l’intero sistema industriale rischia un colpo mortale, soprattutto in un momento di grande difficoltà, con molte aziende che stanno ridimensionando le loro attività”. Riferimento anche allo stop dell’impianto Igcc di Isab per almeno due mesi, a causa del crollo della richiesta.
Sul fronte depurazione, seguendo le prescrizioni imposte, le aziende industriali si preparano a smarcarsi costruendo proprio impianti interni: Sonatrach già nel 2025, le altre a partire dal 2026. Il depuratore consortile così diventerebbe troppo costoso e difficile da gestire, con un futuro ad uso civile complicato anche solo da immaginare. “Crediamo fermamente che ci possa essere un futuro industriale per il depuratore, puntando sul riutilizzo delle acque, sulla dissalazione e su progetti di lungo termine che diano prospettiva e stabilità all’area industriale siracusana”, spiega ancora Bottaro.
“Abbiamo bisogno di tavoli di confronto veri con i governi: regionale e nazionale. E di un supporto tangibile da parte di quella politica che ha a cuore il futuro della nostra industria e del nostro territorio”.




Mercato ittico, la gestione passa da un bando europeo. “Occasione per operatori locali”

Inaugurato nei giorni dl G7 Agricoltura, il rinnovato Mercato Ittico di Siracusa attende ora di trovare un gestore. Per vederlo in piena attività e magari raggiungerlo per acquistare del pesce o del prodotto ittico lavorato oppure ancora consumare qualche pietanza al ristorante interno, bisognerà attendere qualche mese. L’obiettivo di Palazzo Vermexio è quello di pubblicare il bando per l’affidamento della gestione entro la fine dell’anno.
In queste settimane, gli uffici lavorano al perfezionamento delle procedure burocratiche ed amministrative propedeutiche. Sarà necessario anche un passaggio in Consiglio comunale, per l’approvazione della proposta di integrazione al Programma triennale acquisti beni e servizi, trattandosi di un affidamento superiore alla soglia dei 149mila euro prevista per legge.
E’ già stato chiarito che Palazzo Vermexio farà ricorso alla formula del bando europeo. L’auspicio è, però, tutto contenuto nelle parole del vicesindaco Edy Bandiera. “Mi auguro che gli operatori locali, anche in forma associata, sappiano cogliere questa grande opportunità”. Come dire che sarebbe un peccato vedere affidata a realtà provenienti da altri territori la gestione della riqualificata struttura, nata a metà del secolo scorso per premiare e valorizzare l’attività della marineria siracusana.




Settembre, tredicesimo mese consecutivo di anomalia termica: a Siracusa massima di 36,8 °C

Settembre è il tredicesimo mese consecutivo in cui in Sicilia si registra un’anomalia termica positiva. L’ondata di calore partita nella seconda fase del mese ha impedito l’interruzione della lunga serie con temperature al di sopra dei valori stagionali (iniziata nel settembre 2023, ndr).
Secondo i dati della rete regionale Sias, la temperatura massima mensile assoluta più elevata è stata registrata giorno 8 settembre a Partinico, nel palermitano (39,4°C). La temperatura più bassa del mese, il 14 settembre, nella stazione Cesarò Monte Soro, nel messinese: 3,3 °C.
Anche nel siracusano, dal 21 settembre al 30 settembre 2024, si sono registrate temperature oltre media. La temperatura massima registrata a Siracusa è di 36,8 °C, ma il valore provinciale più alto è quello rilevato dalla stazione di Noto con 37,9 °C. Seguono Lentini con 36,1 °C e Francofonte con 35,8 °C.
Gli indici climatici anche a fine settembre hanno confermato una caratterizzazione del 2024 senza particolari variazioni rispetto al mese precedente. I valori che riportano il numero di giorni dell’anno con temperature superiori rispettivamente a 35 °C e a 30 °C continuano ad essere molto elevati, superando quelli del 2003 (erano stati a lungo un riferimento climatico, ndr). Restano tuttavia non superati i valori record del 2021 e del 2022.
L’indice che rappresenta il numero di “notti tropicali”, vale a dire il numero di giorni da inizio anno con temperature minime superiori a 20 °C, ha aumentato il suo divario rispetto ai record precedenti, “con un valore medio regionale pari a 56”, si legge sul sito del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano. “Di nuovo spicca l’anomalia sul settore orientale, dove l’indice è cresciuto sensibilmente arrivando al valore di 86 a Catania, anche grazie all’effetto dei venti di terra in prevalenza dai quadranti occidentali, che hanno impedito significativi cali termici notturni in diversi giorni del mese, anche quando i settori occidentali e tirrenico erano esposti a correnti più fresche. Le elevate temperatura notturne si confermano così come la più rilevante anomalia termica del 2024 osservata finora”, conclude Sias.




Rifiuti, Ccr di via Sturzo e Pizzuta: non bastano i fondi per completarli,il Comune accende un mutuo

Il Comune ricorre ad un mutuo di 423 mila euro per completare i Ccr , centri comunali di raccolta, finanziati con il Pnrr ma dovrebbe trattarsi di un’operazione tecnica, da azzerare quando le somme ottenute con il Piano nazionale di ripartenza e resilienza saranno liquidate. In questa fase servono risorse aggiuntive per evitare che l’iter si possa impantanare. Così, con un emendamento del Movimento per l’Autonomia, il consiglio comunale ha dato l’ok al passaggio che prevede che palazzo Vermexio si rivolga alla Cassa Depositi e Prestiti. Non un impegno a lungo termine,dunque, stando alle previsioni avanzate, ma un escamotage per evitare che la mancanza di fondi immediatamente utilizzabili blocchi l’iter e lasci incompiute le strutture destinate al deposito dei rifiuti differenziati. Si tratta, nel dettaglio, dei Ccr di via Don Luigi Sturzo e della Pizzuta, che rientravano nell’ambito di quei cinque progetti presentati dal Comune e finanziati con il PNRR per oltre 2,6 milioni di euro: tre nuovi centri comunali di raccolta e 9 isole ecologiche intelligenti,oltre ai lavori di ammodernamento del Ccr di Targia. Per il centro di via Don Luigi Sturzo il finanziamento ammontava a circa 718 mila euro, mentre per quello della Pizzuta, a circa 600 mila euro. Idem per il centro comunale di raccolta previsto all’angolo tra via Brancato e via Lauricella (il cui iter, tuttavia, sarebbe indietro rispetto agli altri). Una cosa è certa: tutti i progetti finanziati devono essere realizzati entro la fine del 2026.
I nuovi centri di raccolta saranno dotati delle attrezzature e degli accorgimenti di ultima generazione per rendere il servizio più efficiente e meno impattante per il territorio. I nuovi Ccr potranno ricevere tutte le tipologie di rifiuti urbani, gli inerti da piccole ristrutturazioni, gli pneumatici, gli ingombranti e le 5 tipologie di Raee, cioè i piccoli elettrodomestici. Inoltre, saranno dotati di impianti per lo smaltimento e la depurazione dell’acqua piovana e per l’abbattimento degli odori e saranno circondati da una barriera verde realizzata con piante autoctone.
Con il “via libera” all’accensione del mutuo non è, però, arrivata anche l’immediata esecutività del provvedimento. Occorrerà attendere i cosiddetti tempi tecnici. L’assessore all’Igiene Urbana, Salvo Cavarra conferma, intanto, l’apertura del Centro Comunale di Raccolta di Cassibile entro Natale. “Manca solo l’AUA, Autorizzazione Unica Ambientale che deve essere rilasciata dal Libero Consorzio Comunale, l’ex Provincia Regionale- spiega- Subito dopo inaugureremo una struttura attesa da parecchi anni. Entro l’anno, inoltre, potremo inaugurare le prime due isole ecologiche all’avanguardia inserite nell’ambito dei finanziamenti ottenuti dal Comune con il Pnrr”. L’assessore chiarisce, inoltre, l’aspetto che riguarda il mutuo che l’amministrazione sta per accendere su proposta del Mpa. “Utilizzeremo i circa 400 mila euro del mutuo per completare i lavori ed avviare le strutture- spiega Cavarra- ma non appena arriveranno i finanziamenti del Pnrr estingueremo il debito. Nulla, insomma, che impegni a lungo le casse di palazzo Vermexio”, una sorta di anticipazione, insomma, per evitare che i lavori restino incompleti e che le risorse tornino indietro.




“Dal ricordo alla preghiera”, anche a Siracusa si celebra la 7ma Giornata delle catacombe

Sabato 12 ottobre si celebra la 7ma Giornata delle catacombe – edizione d’autunno. Quest’anno il tema è “Dal ricordo alla preghiera”, in preparazione al Giubileo del 2025, come voluto da papa Francesco.
A Siracusa, la protagonista sarà la Catacomba di Santa Lucia, un luogo di fede e devozione legato profondamente alla città e alla sua patrona. Un’occasione unica per esplorare il complesso sotterraneo con visite guidate gratuite. In Sicilia saranno coinvolti anche i siti di Porta d’Ossuna a Palermo e Villagrazia di Carini.
La visita alle catacombe cristiane, facendo vivere un’esperienza di incontro le memorie e le testimonianze delle primitive comunità cristiane, ci ricorda persone, eventi, storie significative e importanti anche per il presente. Tale ricordo, percepito e vissuto, non può non suscitare una riflessione profonda e quindi per i credenti la preghiera; una preghiera rivolta al Signore ma anche ai martiri e a quanti hanno testimoniato la loro fede il cui esempio e la cui intercessione ci sostengono nel cammino presente. I visitatori durante la visita saranno invitati a cogliere i tanti ricordi impressi negli ambienti delle catacombe e a fermarsi un momento in silenzio.
Sarà possibile, prenotandosi, accedere gratuitamente e usufruire delle visite guidate.




Il “tesoro” liberty della Capitaneria di Porto, visite guidate per le Giornate d’Autunno del Fai

La vecchia biglietteria della Capitaneria di Porto di Siracusa, con le sue pensiline liberty in ferro battuto, è il fiore all’occhiello delle Giornate d’Autunno del Fai. Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 torna l’importante e amato evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano. In Sicilia, 40 le aperture straordinarie tra luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili. Apriranno al pubblico – anche se solo per due giorni – grazie all’impegno, alla creatività e alla passione dei volontari delle 9 delegazioni del Fai Sicilia.
Speciale partecipazione dei giovani volontari e dei ragazzi delle scuole superiori coinvolti come “apprendisti ciceroni” che, anche a Siracusa, racconteranno le storie e le curiosità di piccoli e grandi tesori “nascosti” come nel caso della Capitaneria di piazzale IV Novembre.
Partecipare alle Giornate FAI non è solo un’occasione per scoprire e per godersi il patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazione attraverso la missione del Fai; ad ogni visita si potrà infatti sostenere la missione del Fai con una donazione.
Le pensiline liberty della vecchia biglietteria della Capitaneria di Porto di Siracusa saranno anche al centro di un lungo servizio all’interno di Linea Verde, trasmissione di Rai Uno, domenica 13 ottobre alle 12.20. Peppone intervisterà il delegato Fai di Siracusa, Sergio Cilea.




Piano regionale dei rifiuti, Gilistro (M5S): “La provincia di Siracusa non è la pattumiera della Sicilia”

“L’aggiornamento del piano regionale di gestione dei rifiuti certifica il fallimento del sistema. Tutti gli obiettivi precedentemente fissati sono stati mancati. Altro che commissari straordinari e super-poteri, in Sicilia bisogna ricominciare col saper fare le cose normali ogni giorno”. Il deputato regionale Carlo Gilistro (M5s) sbotta così dopo aver esaminato il provvedimento in fase di approvazione.
“Alla voce ‘risultati raggiunti’ si prende atto che ‘i risultati relativi alla raccolta differenziata sono stati inferiori alle aspettative’ con responsabilità attribuibili ai ritardi di Catania e Palermo; si legge poi che ‘anche l’obiettivo di ridurre i rifiuti smaltiti in discarica non è stato raggiunto’ e che ‘la costruzione di impianti di trattamento intermedi ha subito ritardi’ con molti ambiti territoriali che ‘non dispongono ancora di impianti funzionanti, il che ha ostacolato il trattamento efficace dei rifiuti’. Nel piano regionale si accertano inoltre ‘inefficienze organizzative e gestionali’ eppure per questa Sicilia così poco performante il governo Schifani ha la soluzione definitiva: due termovalorizzatori di futura costruzione, con il roboante traguardo di arrivare a conferire appena il 10% dei rifiuti in discarica”.
L’attenzione di Gilistro si sofferma poi sulla manovra per aprire comunque nuove discariche. “Con la scusa dell’ampliamento di impianti esistenti e in corso di autorizzazione, in provincia di Siracusa verrà comunque aperta un’altra discarica: a Pachino (esistente ma non in funzione). Nel Piano però si dice chiaramente che non vanno aperte nuove discariche”, sottolinea Gilistro. “Se la Regione ha scambiato la provincia di Siracusa per la pattumiera della Sicilia, si prepari a proteste eclatanti. A Lentini esiste già un impianto a servizio di tre province ma divenuto in emergenza discarica per oltre 200 comuni siciliani. Questo territorio ha già ampiamente pagato in termini ambientali e non è disposto a subire altri torti. Si guardi ad altri territori, non mancheranno certo modi e spazi nel catanese, nel messinese, nel ragusano. Ma almeno questa volta, giù le mani dal siracusano e da una delle pochissime aree sin qui incontaminate quale è la zona sud della provincia aretusea”.




“Fiocco” ferroviario del porto di Augusta, Scerra (M5S): “Via alla progettazione e realizzazione”

“Sono state avviate da Rfi le procedure per affidare la progettazione e soprattutto la realizzazione del collegamento ferroviario tra il piazzale container del porto commerciale di Augusta e la rete ferroviaria nazionale. Si rafforza così la logistica dell’hub megarese, grazie ad un intervento voluto e finanziato dal governo Conte II, con 85milioni del Pnrr”. A darne notizia è il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra. “Mentre l’esecutivo Meloni continua a togliere alla Sicilia, i fatti confermano la bontà del nostro impianto per la crescita e lo sviluppo infrastrutturale del Sud. Abbiamo difeso con il coltello tra i denti quest’opera, necessaria per l’efficienza dei servizi portuali ad Augusta e per facilitare il movimento di merci e persone”, aggiunge Scerra. “Restiamo in guardia e con gli occhi ben aperti per evitare che il governo dell’autonomia differenziata cucita su misura per il Nord Italia continui a sottrarre risorse e progetti alla Sicilia”.
Una posizione condivisa con il deputato regionale Carlo Gilistro (M5s). “Sembra quasi ci sia un’azione coordinata dei governi nazionale e regionale per rallentare la crescita della portualità siracusana. Ma con l’inserimento del Porto Grande e del porto rifugio Santa Panagia nel perimetro di governance dell’Adsp della Sicilia orientale inizia adesso una nuova storia, sospinta da quegli interventi che il governo Conte ha saputo disegnare per il territorio e che difendiamo a spada tratta per evitare nuovi scippi – attacca Gilistro – come già successo con il definanziamento della ciclovia della Magna Grecia, la Siracusa-Gela e la grande incertezza creata attorno al futuro della zona industriale siracusana”.
Il cosiddetto fiocco ferroviario per collegare l’area retroportuale di Augusta con la rete ferroviaria nasce dalla spinta dell’allora senatore Pino Pisani e del vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, Paolo Ficara entrambi del Movimento 5 Stelle. “Per fortuna – commenta Ficara – si è riusciti a salvare questo intervento dalla tagliola che il governo Meloni opera sistematicamente verso il Sud e la Sicilia. Speriamo si possa vedere realizzato in tempi brevi anche l’altro intervento finanziato grazie al M5s con le risorse del PNRR, cioè il bypass ferroviario della città di Augusta”.




Il Consiglio comunale approva le variazioni di bilancio

Il Consiglio comunale, in prosecuzione di seduta, ha approvato la variazione di bilancio, l’assestamento generale e la presa d’atto della salvaguardia degli equilibri, nonché i rimanenti emendamenti non approvati ieri.
E la seduta è ripresa con la votazione e la successiva approvazione del sesto emendamento, presentato dal sindaco Francesco Italia, di natura prettamente tecnica. Destina i 570mila euro derivanti tra gli altri da imposte, vendita di beni e servizi, proventi derivanti da attività di controllo e repressione degli illeciti, alla gestione di beni demaniali e patrimoniali, nonché alla gestione economica, finanziaria, di programmazione, e al provveditorato.
Il settimo emendamento, sempre a firma del Sindaco, ripartisce i fondi derivanti da trasferimenti correnti di altre Amministrazioni per 282mila euro. La parte più consistente, pari a 248mila euro, andrà al servizio Asacom; il resto per interventi già programmati in materia di istruzione prescolastica per alunni in condizione di disabilità o con disagiate condizioni economiche, per altri interventi sociali a favore di minori, e per asili nido.
Con due distinti emendamenti, il consigliere Matteo Melfi chiedeva l’istituzione di altrettanti capitoli collegati ad eventuali finanziamenti per la realizzazione di mense scolastiche.
Il primo prevede la creazione di un capitolo di 1milione 425, pari al finanziamento inserito nel PNRR per la nuova mensa scolastica presso il Comprensivo Vittorini di via Regia Corte, e all’incarico professionale per l’attività di progettazione. Il secondo dispone l’istituzione di un nuovo capitolo, di 350mila euro, pari al finanziamento chiesto alla Regione, per la realizzazione di una mensa scolastica presso il Comprensivo Archimede, plesso di via Forlanini.
L’ultimo emendamento, a firma Sergio Bonafede, stanzia 20mila euro per l’espletamento delle attività necessarie alla riattivazione dell’Istituto musicale comunale Giuseppe Privitera.




Come procede il contrasto all’abbandono di rifiuti? Rallentato… dal G7 Agricoltura

Sono tante o sono poche? Come leggere il dato relativo alle sanzioni elevate dal nucleo Ambientale della Polizia Municipale di Siracusa dipende, come sempre, dal punto di vista. Nel corso del mese di settembre, poco più di 80 persone sono state multate: la stragrande maggioranza per abbandono di rifiuti o conferimento errato (altri per deiezioni canine, ndr). Se dovessimo basarci semplicemente su una media matematica, venti verbali a settimana – visto l’andazzo cittadino – possono sembrare poca cosa. C’è da tenere in considerazione, però, almeno un fattore: l’apporto dato dalle nuove telecamere itineranti, piazzate nei pressi delle strade dove sorgono micro-discariche. Nel mese di settembre hanno lavorato a mezzo servizio. Per ragioni di sicurezza, infatti, la Questura ne ha disposto l’impiego per una maggiore vigilanza sui luoghi del G7. Solo nei giorni scorsi sono “tornate” pertanto a scrutare quanto accade lungo le strade cittadine, incastrando alle loro responsabilità – con aggiunta di maxi cartelle per il recupero del pagamento Tari eventualmente evaso – quanti sono ancora convinti di poter impunemente buttare i loro rifiuti davanti casa d’altri. Ed anche il numero degli agenti impegnati tra carrellati e discariche è stato minore, per le stesse motivazioni. E’ pertanto lecito attendersi un numero di sanzioni decisamente più elevato sin dal report del mese di ottobre, come si augura anche lo stesso assessore alla Municipale, Giuseppe Gibilisco. Anche perchè i numeri danno la misura del reale peso dell’azione di contrasto realmente avviata e protratta nel tempo.
Intanto, la nuova frontiera degli abbandoni riguarda – purtroppo – le aree a ridosso del capoluogo. Poco fuori dal centro abitato tra contrada Maeggio, Taverna, Cozzo Pantano e Maremonti è un desolante paesaggio di campagna e rifiuti anche speciali. A nord, basta guardare tutto attorno al Ccr di Targia con il vallone trasformato in una colata di spazzatura. L’emergenza inizia a circondare il capoluogo.