Siracusa, al Museo Paolo Orsi “Memoria Viva”: omaggio a Pasolini con il collettivo VAN

La parola come gesto di libertà, memoria e ribellione. Il 2 novembre alle ore 18, al Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa, va in scena “Memoria Viva: omaggio a Pier Paolo Pasolini”. Si tratta di una performance teatrale firmata dal collettivo VAN – Verso Altre Narrazioni, nell’ambito del progetto “Memory of the Time II: Archia”.
In scena Gabriele Rametta e Fabiola Leone, con le musiche di Andrea Di Falco, per dare voce al tema centrale della performance: la condizione del “diverso”, di chi sceglie di non conformarsi ai canoni e alle aspettative sociali.
A cinquant’anni dalla morte dell’intellettuale friulano, “Memoria Viva” propone un linguaggio tra poesia, teatro e riflessione civile.
“La forza poetica di Pasolini parla ancora a ogni generazione. Ci riconosciamo nel suo senso di estraneità politica e culturale. È una lezione che ci invita a costruire, con le nostre forze, una vita piena e libera”, spiega la direttrice artistica Ornella Matragna.
L’evento rientra nel ciclo Archia, progetto culturale ideato da Andrea Pacelli e promosso da VAN con il sostegno del Comune di Siracusa, del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, del Ministero della Cultura e in collaborazione con MADE Program, Omissis – Osservatorio Drammaturgico e Theatron 2.0.
Archia, nato nel ventesimo anniversario del riconoscimento UNESCO di Siracusa e Pantalica, trasforma la città in un palcoscenico diffuso dove storia, arte e memoria dialogano. Prossimo appuntamento: dal 5 dicembre, a Palazzo Bellomo, la mostra fotografica “Attraverso la Collezione” curata dal MADE Program.




Siracusa ricorda le vittime del lavoro. Il dolore di Zaira: “Sicurezza anche sulle strade”

Celebrata anche a Siracusa la 75ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. La ricorrenza è occasione di riflessione e memoria, ma soprattutto di impegno per una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il programma siracusano, promosso dalla sede territoriale dell’Anmil, si è aperto alle 10.30 con una celebrazione nella chiesa del Sacro Cuore. Subito dopo, presso il Monumento ai Caduti sul Lavoro in piazzale Carmelo Ganci, si è tenuta la deposizione della corona d’alloro e la benedizione delle nuove tavole della memoria.
Le targhe, che riportano i nomi dei caduti sul lavoro della provincia di Siracusa, sono state ripristinate grazie al contributo del Comune dopo un atto di vandalismo che le aveva danneggiate.
Alla cerimonia hanno preso parte le autorità politiche, civili e militari del territorio. Toccante il momento di raccoglimento e condivisione dedicato al ricordo e alla consapevolezza. A cuore aperto anche l’intervento di Zaira Salerno, moglie di Adriano Corvaglia che perse la vita in un incidente mentre tornava dal lavoro. Il suo è uno dei nomi presenti sulle targhe della memora. “Ho preso parola perché ho ritenuto doveroso far presente che la sicurezza dev’essere anche sulle strade e non solo sui luoghi di lavoro. Ma soprattutto ho sottolineato come, dopo 18 mesi, il ponte dal quale è volato mio marito sia ancora privo di guardrail a norma e delimitato solamente dai new jersey in plastica. Così la strada continua ad essere non sicura ed ogni giorno è percorsa da molti lavoratori provenienti dal polo industriale”. Il vicesindaco Edy Bandiera, presente alla cerimonia, ha assicurato che la vicenda sarà adeguatamente attenzionata.
Nel suo intervento, il presidente territoriale dell’Anmil di Siracusa, Matteo La Spina, ha ricordato con parole forti la drammatica realtà del fenomeno. “Viviamo in una nazione che conta, solo nelle statistiche ufficiali, un morto sul lavoro ogni otto ore”, ha detto.
La Spina ha poi sottolineato la necessità di non fermarsi alle cifre, ma di guardare anche a coloro che restano invisibili. “In questa Giornata ci siamo ripromessi di non limitarci a questa atroce statistica giornaliera, bensì di estenderla a quanti non ottengono neanche il diritto di rientrarvi a pieno titolo: i non assicurati Inail, i lavoratori del sommerso, gli autonomi, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, i volontari. E vogliamo ricordare anche le vittime di malattie professionali cadute nell’oblio: i morti per amianto, per l’inquinamento, per le sostanze nocive che mietono vite dopo anni di silenziosa esposizione”.




C’è l’ok della Soprintendenza, si sbloccano i lavori per la mensa della Vittorini

Si sbloccano i lavori per la costruzione della mensa scolastica dell’istituto comprensivo “Elio Vittorini” di Siracusa che, grazie alle novità giunte dalla Soprintendenza ai beni culturali, sarà realizzata senza varianti che avrebbero potuto allungare i tempi. Ne dà notizia l’assessore all’Edilizia scolastica Enzo Pantano.
“In settimana inizierà la rimozione dei cumuli di terra derivanti dagli scavi eseguiti per i saggi e le prime operazioni di cantiere. L’intervento – prosegue l’assessore – consentirà di liberare un’ampia porzione del cortile restituendo quegli spazi necessari a garantire che l’ingresso e l’uscita degli studenti possano svolgersi in piena sicurezza”.
La seconda novità, dice ancora Pantano, arriva “dalla Soprintendenza, che ci ha anticipato il parere positivo per la ripresa delle opere secondo il progetto originario e, quindi, senza necessità di varianti o altro. Saremo così in grado di completare la mensa e di rispettare i tempi previsti dal Pnrr”.
L’assessore ringrazia la Soprintendenza per la collaborazione e l’attenzione riservata alla vicenda. “Insieme al sindaco Francesco Italia – spiega – abbiamo seguito da vicino ogni passaggio dell’iter, nel pieno rispetto delle competenze e con spirito di collaborazione. Siamo lieti che si sia trovato un equilibrio, segno di grande rispetto tra istituzioni”.
Pantano, infine, ricorda che la scuola ed i servizi per studenti e famiglie, come la mensa e il tempo pieno, restano una priorità per l’amministrazione comunale. “Ne sono esempio anche i cantieri avviati a Cassibile e in contrada Isola – conclude – per la realizzazione di due nuovi e moderni poli per l’infanzia”.




Reflui via dal Porto Grande? Gradenigo: “Uscire dalla retorica, serve approccio integrato”

“Il dibattito sul destino dei reflui depurati che confluiscono ancora oggi nel porto grande di Siracusa, con la prospettiva di condurli negli impianti Ias, da un lato è una splendida notizia, dall’altro non si comprende quale sia il reale obiettivo di questa ritrovata e trasversale coscienza”.
Così l’ex assessore comunale Carlo Gradenigo interviene sul tema, oggetto di una seduta aperta del consiglio comunale di Siracusa che si è svolta venerdì sera.
“Lascia basiti -sostiene Gradenigo- l’idea di dismettere un depuratore civile funzionante (Canalicchio) per allacciare i reflui di 3 Comuni “già depurati” ad un altro depuratore non funzionante (IAS) mentre i Comuni privi di depuratore ne costruiscono un terzo ex novo (Augusta). Per salvare 50 posti di lavoro del depuratore di Priolo (IAS) si rischia di lasciare a casa i colleghi di Canalicchio (Siracusa), impegnando 78 milioni di euro tra Augusta e Priolo-prosegue il presidente di Lealtà&Condivisione- per continuare a gettare gli stessi milioni di metri cubi di acqua in mare. Il tutto mentre l’italiana Eni, i russi della Lukoil, i sudafricani della Sasol e gli indiani della Sonatrach che (come riportaro su L’Espresso da un’inchiesta di Antonio Fraschila) per 40 anni avrebbero rilasciato migliaia di tonnellate di idrocarburi e sostanze inquinanti in atmosfera e in mare proprio attraverso il depuratore IAS, sono liberi di lavarsene le mani, costruendo nientepopodimeno che un quarto depuratore tutto loro aggiungendo al danno anche la beffa. Ovvero lasciando alla Regione o ai cittadini che pagheranno il servizio idrico, l’onere di sostenere il costo di 50 lavoratori e famiglie che da settembre 2026 per dette società “non serviranno più””. Gradenigo si mostra critico nei confronti della politica, che “mette le mani in tasca e prova a cacciare fuori i soldi senza mai citare l’importanza del riuso dei reflui in campo agricolo oltre che industriale, l’impossibilità di farlo senza che venga risolto l’alto livello di salinità dell’acqua erogata e soprattutto ignorando tutti i progetti, impianti, fondi e investimenti già previsti dal contratto di gestione SIAM e dal Piano D’Ambito, mai rivendicati nonostante siano lì scritti nero su bianco da 4 anni compresi i progetti per rendere l’acqua potabile ed eliminare i reflui dal Porto Grande”. Gradenigo traccia, infine, quella che ritiene la strada giusta da percorrere: “uscire dalla retorica e ripartire da un approccio integrato del sercizio idrico che non può prescindere dall’ottimizzazione dei tempi e risorse”.




Sanità, Faraone: “Pronto Soccorso per 12 ore a Noto, ridicolo”

“Inaccettabile un Pronto Soccorso attivo solo per 12 ore. Come si fa a Noto, nemmeno in Uganda”. Duro l’affondo del deputato Davide Faraone, che ha scritto al presidente della Regione,Renato Schifani, all’Assessore alla Sanità, Daniela Faraoni ed al Direttore Genrale dell’Asp, Alessandro Caltagirone dopo aver visitato, a sorpresa, gli ospedali di Avola e, appunto, il Trigona di Noto. “Molti servizi esistono solo sulla carta- fa sapere Faraone- I medici e gli infermieri sono encomiabili, ma lasciati soli”. La richiesta di Faraone è quella di un intervento urgente sulla rete ospedaliera provinciale, con particolare riferimento alle strutture sanitarie della zona sud e all’utilizzo dei fondi del Pnrr. “Non è una battaglia di campanile – afferma Faraone – ma di giustizia sanitaria. Il comprensorio sud di Siracusa, con oltre 60mila abitanti, può restare senza reparti essenziali pienamente funzionanti.Dai dati ufficiali del Ministero della Salute emerge che il complesso Avola–Noto perde posti letto complessivi, mentre i posti post-acuti non risultano attivi”.
Una riduzione che, secondo Faraone, rappresenta “un arretramento rispetto agli obiettivi di riequilibrio territoriale del PNRR”.
“Quello che ho visto -prosegue Faraone- non coincide con quanto scritto nelle tabelle ministeriali: molti servizi che risultano attivi sulla carta, nella realtà non esistono o funzionano solo parzialmente. I medici e gli infermieri lavorano con straordinaria dedizione, ma senza strumenti e senza personale adeguato. Stanno tenendo in piedi un sistema che la politica sta lasciando cadere.” Tra le principali criticità segnalate: l’Ortopedia non risulta operativa al “Di Maria” di Avola e manca un atto formale che ne confermi il rientro al “Trigona” di Noto; il Pronto soccorso di Noto è ancora attivo solo 12 ore al giorno; i posti letto di riabilitazione e lungodegenza sono solo parzialmente utilizzabili. “Serve un piano serio e trasparente – aggiunge Faraone – che tenga conto della salute dei pazienti e non delle clientele dei politici. Ogni decisione sulla rete ospedaliera deve essere guidata da criteri sanitari, non da logiche di potere o spartizioni di territorio.” Faraone propone sette misure, tra cui il ripristino dell’Ortopedia a Noto, l’apertura H24 del pronto soccorso, l’attivazione completa dei posti letto post-acuti, la creazione di un modulo di ortogeriatria e una verifica ufficiale della rete Avola–Noto per garantire trasparenza e uniformità di servizi.
“Il governo regionale e la direzione dell’Asp – conclude Faraone – devono agire subito per ristabilire un equilibrio sanitario. La somma delle dotazioni di Avola e Noto non deve ridursi, ma assicurare pari diritti e pari salute a tutti i cittadini della provincia.”




“Consumo di suolo, dati allarmanti in provincia di Siracusa”: Europa Verde chiede un’inversione di rotta

“La provincia di Siracusa seconda in Sicilia per ettari di territorio consumato nel 2024, con 504,64 metri quadrati per abitante”. A sottolineare i dati del rapporto 2025 dell’Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale sul consumo di suolo nei comuni italiani è Europa Verde, attraverso i portavoce provinciali Salvo La Delfa e Giovanna Megna. “Secondo quanto riportato-sottolinea la forza politica ambientalista- la provincia di Siracusa ha consumato fino all’anno 2024 19.371 ettari (pari al 9.19%) del suo suolo, attestandosi al secondo posto in Sicilia (dopo la provincia di Ragusa) per ettari di territorio consumato, con un consumo per abitante siracusano di 504,64 metri quadri”. Per La Delfa e Megna “dai dati riportati dal rapporto è evidente che il trend di incremento di suolo consumato è sempre crescente nella provincia di Siracusa e le previsioni non accennano ad una stabilizzazione né tantomeno ad una riduzione. Le più alte percentuali di suolo consumato (rispetto alla superficie totale) sono per i comuni di Priolo Gargallo, Pachino, Augusta, Portopalo, Solarino e Siracusa, con valori che risultano intorno al 20%”. La richiesta è quella di un’inversione di rotta.
“I dati mostrano una situazione allarmante per il nostro territorio”, dichiarano i coportavoce di Europa Verde Siracusa, “con un impatto sulla frammentazione ecologica e sul microclima urbano e con costi, dovuti alla perdita di servizi ecosistemici, sempre crescenti. Tutto ciò determina un maggiore rischio di dissesto idrogeologico, di frane, di erosione costiera, di riduzione del verde in città”.
Le cause del consumo di suolo, spiega Europa Verde Siracusa, sono molteplici, alcune di tipo permanente, dovute a cambiamenti riconducibili a impermeabilizzazione, o alcune di tipo reversibile, come rimozione di suolo e sua artificializzazione, con una conversione di terreni agricoli in terreni urbanizzati o adattati per impianti fotovoltaici a terra.
“Il lavoro svolto in questi anni dalle amministrazioni locali e regionali è stato insufficiente e, in molti casi, assente, come mostrano anche i dati relativi alla percentuale di terreni ripristinati”, continuano i coportavoce La Delfa e Megna. “Europa Verde – Alleanza Verdi Sinistra sollecita un maggiore impegno e una maggiore determinazione da parte dei sindaci della provincia di Siracusa e, in particolare, del sindaco del capoluogo, mettendo in atto azioni concrete per limitare il consumo di suolo. È necessario passare da una logica di espansione ad una logica della rigenerazione, della riqualificazione e del riutilizzo delle aree costruite esistenti. Siracusa presenta aree edificate e urbanizzate non utilizzate e aree dismesse o degradate che possono trovare una diversa destinazione d’uso e un diverso utilizzo (anche per nuovi impianti fotovoltaici), evitando il consumo di ulteriore terreno e aumentando, in questo modo, la percentuale dei terreni ripristinati”.




Camilleri e Pippo Fava, celebrazioni per i cento anni dalla nascita in Consiglio comunale

Sarà prevalentemente dedicato ai regolamenti comunali il consiglio convocato, dal presidente Alessandro Di Mauro, per martedì prossimo (28 ottobre) alle ore 18.
Secondo quanto previsto dall’ordine del giorno, si discuterà: di un’integrazione al regolamento si centri anziani; di una modifica all’articolo 56 del Canone unico patrimoniale (suolo pubblico) e dell’approvazione del regolamento sulla Consulta per le persone con disabilità.
Ultimo punto in discussione saranno le celebrazioni, per i cento anni della nascita, di Andrea Camilleri e del giornalista Pippo Fava. Gli eventi sono stati proposti, con un atto di indirizzo, dalla commissione consiliare Cultura e si terranno in uno spazio del Comune.




Mick Jagger torna a Siracusa, giro in Ortigia e pranzo al ristorante

Si torna sempre dove si è stati bene. E così ecco di nuovo Mick Jagger a Siracusa. Il leader degli Stones può considerarsi ormai di casa da queste parti ed è nota la sua predilezione per questo angolo di sud est siciliano, per Jagger ormai terra di amici. Come Giovanni Guarneri che oggi a pranzo, poco dopo le 14, ha visto entrare dalla porta del suo ristorante proprio Mick Jagger. Pantalone bianco, come il berretto con visiera, maglione blu e camicia. Per la terza volta, il cantante icona del rock ha scelto la cucina a base di sapori siciliani del Don Camillo. “È stato bello ritrovarsi, in un clima di piacevole familiarità. Hanno chiamato ed in pochi minuti è arrivato Mick Jagger insieme ad un paio di suoi conoscenti”. Pochi dettagli, per rispettarne la prol8vacy. “Devo dire però che il suo italiano è anche più ricco di vocaboli…”, sorride Guarneri.




Francofonte. Si è dimesso il comandante Amato, si dedicherà solo alla Polizia Provinciale

Si è dimesso il comandante della Polizia Locale di Francofonte, Daniel Amato. Una scelta che dipenderebbe da “concomitanti impegni professionali”, visto che dal primo ottobre ricopre il ruolo di comandante della Polizia Provinciale di Siracusa. “La fine di un percorso intenso quello di Francofonte- spiega Amato- caratterizzato da anni di impegno costante e vicinanza alla comunità francofontese. L’ormai ex comandante della Polizia Locale di Francofonte esprime soddisfazione per il lavoro svolto. “Un comandante che svolge il proprio lavoro- sostiene- non deve compiacere né cercare il consenso, ma servire e applicare la legge”. In questo modo Amato commenta anche le critiche rispetto alle scelte compiute. Nel bilancio dell’attività condotta figurano: operazioni di controllo del territorio, di contrasto all’abbandono dei rifiuti, di sicurezza urbana, si deve evidenziare l’apertura del primo “Sportello Rosa” in una polizia locale del nostro contesto provinciale, dedicato all’ascolto di donne e minori vulnerabili nonché l’adozione di strumenti di pianificazione della sicurezza urbana, mai adottati e ideati in passato. Quarant’anni,avvocato, docente universitario di diritto dell’Unione Europea, si è spesso occupato di alta formazione in anticorruzione e pubblica integrità. Si era insediato a Francofonte come comandante del Corpo nel 2022.




Digitale e intelligenza artificiale, confronto a Noto promosso da Confartigianato

Si è svolto al teatro Di Lorenzo di Noto il convegno “Digitale ed Intelligenza Artificiale: verso un futuro sostenibile?”, promosso da Confartigianato Imprese Siracusa. Un appuntamento per approfondire le opportunità e le criticità legate all’innovazione tecnologica e all’uso dell’intelligenza artificiale.
L’incontro ha affrontato temi come la sicurezza digitale, etica, normativa e sostenibilità, proponendo un approccio consapevole alla trasformazione digitale.
Tra i relatori, Maurizio Block, procuratore generale militare presso la Suprema Corte di Cassazione. Nel suo intervento, ha analizzato le implicazioni giuridiche dell’intelligenza artificiale nel contesto imprenditoriale, mentre il generale Giorgio Battisti, presidente della Commissione Militare del Comitato Atlantico Italiano, ha illustrato gli sviluppi del dominio cibernetico nelle moderne operazioni ibride.
Il vice questore Gabriele Piazza, del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, ha evidenziato l’aumento delle frodi informatiche ai danni di imprese e cittadini nella provincia di Siracusa.
Luigi Grasso (ingegnere di Datanetwork) ha ricordato la centralità del digitale in ogni ambito sociale, mentre Francesco Bonaccorso, consulente in sicurezza informatica, ha descritto le principali tecniche di attacco e le misure di prevenzione.
Andrea Scalia, funzionario nazionale di Confartigianato, ha presentato il progetto “G4I – Gate For Innovation”, polo per l’innovazione digitale delle PMI, finanziato dal Mimit, che coinvolge anche Confartigianato Siracusa come spoke territoriale per la Sicilia.
A concludere i lavori è stato il segretario provinciale Vincenzo Caschetto che ha ribadito la necessità di mantenere il fattore umano al centro dei processi di innovazione, sottolineando come l’intelligenza artigiana rappresenti il valore distintivo delle imprese del territorio.