Riserva (terrestre) Capo Murro di Porco, verso l’istituzione: ecco cosa cambierà

Prende forma la riserva terrestre naturale orientata Capo Murro di Porco e Penisola Maddalena ed è stato avviato l’iter istruttorio, propedeutico all’istituzione. I suoi confini sono stati tracciati dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente- Dipartimento, con una parte di tutela massima, la cosiddetta area A ed una pre-riserva (Area B). Predisposto anche un regolamento sulle attività ammesse e su quelle non consentite.La riserva ha un’estensione totale di 577,5 ettari: 231,79 per la zona A e 345,76 ettari per la pre-riserva.  Il regolamento redatto vieta, tra le altre attività, nella zona A la realizzazione di nuove costruzioni e  qualsiasi attività comportante trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, inclusa l’apertura di nuove strade o piste; la demolizione e ricostruzione degli immobili esistenti, fatta eccezione per i casi di comprovata precarietà;a collocazione di strutture prefabbricate anche mobili e di roulottes;esercitare qualsiasi attività industriale;realizzare discariche e qualsiasi altro impianto di smaltimento di rifiuti nonché scaricare terra o qualsiasi altro materiale solido o liquido;realizzare qualsiasi lavorazione agricola o movimento di terra entro una distanza di 5 metri attorno a sorgive, stagni e zone umide anche temporanee, sponde dei valloni; introdurre armi da caccia ed esercitare caccia e uccellagione;molestare o catturare animali vertebrati o invertebrati, raccogliere, disturbare o distruggere nidi, uova, tane e giacigli. La raccolta di vegetali commestibili spontanei sarà regolamentata dall’ente gestore in ordine ai tempi, quantità e specie. Consentito effettuare sugli immobili esistenti gli interventi di manutenzione ordinaria, di manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia. Saranno però sottoposti  a preventiva comunicazione all’Ente gestore ed al competente Distaccamento del Corpo Forestale. L’area della Penisola Maddalena viene quindi inserita nel Piano Regionale Parchi e riserve, ritenuta di notevole interesse pubblico. Come spiegato nelle motivazioni, ” è un’area prettamente rocciosa costituita da calcari miocenici fortemente influenzata da fattori marini (vento, aerosol, salinità). La vegetazione è di tipo prettamente costiero ancora ben conservata e ben tipizzata floristicamente rappresentata da comunità alofile di scogliera a Crithmum e Limonium, da garighe a Thymus capitatus ed Helichrysum siculum e dalla macchia a Chamaerops humilis e Sarcopoterium spinosum. In alcuni tratti più depressi si rinvengono delle aree periodicamente sommerse in cui si insedia una vegetazione igrofila avente il suo optimum nel periodo estivo, di estremo interesse scientifico e caratterizzata da un’elevata fragilità ecologica. Il suo valore naturalistico è elevato in quanto vi si localizzano comunità rare nel resto della costa siracusana”. Sono presenti numerosi habitat di interesse comunitario, inclusi degli  stagni temporanei mediterranei, piccola area umida naturale  in prossimità del Capo, è caratterizzata da fragilità ecologica. Per quanto riguarda gli aspetti faunistici, l’area rappresenta, per diverse specie di animali, un’unica unità ecologica.




Priolo. Alloggi a canone sostenibile, Giarratana: “La misura esclude i più fragili”

“I criteri scelti dall’amministrazione comunale per la selezione dei beneficiari dei nuovi alloggi assegnati lasciano irrisolti i veri nodi della crisi abitativa che investe la città”. Critica la posizione del capogruppo di Grande Sicilia al consiglio comunale di Noto, Diego Giarratana dopo la consegna delle chiavi ai destinatari dei 12 alloggi acquistati dal Comune e che dovrebbero alleggerire il peso di un affitto. Si tratta di persone con uno stipendio ma che potranno beneficiare di un canone più accessibile.
Pur riconoscendo l’importanza di misure che alleggeriscano il carico degli affitti per molte famiglie Giarratana esprime delle perplessità.
“Non andiamo certo contro i cittadini che beneficeranno di questi alloggi – dichiara il capogruppo di Grande Sicilia – Oggi sappiamo quanto sia difficile, anche per chi ha uno stipendio, sostenere un affitto. Un canone più accessibile è sicuramente un aiuto concreto. Il vero problema è che ci sono tante famiglie che una casa non riescono nemmeno a trovarla, che vivono una crisi abitativa ed economica senza precedenti. L’Amministrazione avrebbe dovuto pensare a una politica più ampia e inclusiva, capace di dare risposte anche a chi è completamente escluso dal mercato immobiliare.”
Secondo il consigliere, l’amministrazione comunale avrebbe scelto una strada limitata e non risolutiva.
“Il criterio che lega l’assegnazione degli alloggi solo a chi possiede un contratto a tempo indeterminato taglia fuori chi si trova nelle condizioni più fragili- fa notare- È una scelta riduttiva, che non affronta il cuore del problema. Un’Amministrazione dovrebbe avere una visione, pensare a prospettive concrete per tutti i cittadini, non solo a misure parziali che rischiano di esasperare le fratture sociali.” Giarratana ribadisce la necessità di un cambio di passo. “La politica abitativa deve diventare uno strumento di coesione sociale, non di esclusione. Il nostro compito è stare vicino alle famiglie che fanno fatica ogni giorno-conclude- senza trascurare chi, pur lavorando, ha bisogno di un affitto sostenibile. L’Amministrazione deve saper guardare oltre e dare risposte reali a una crisi che tocca in profondità la nostra comunità.”




Amianto, vittoria storica per un ex operaio siracusano: la Corte d’Appello condanna l’Inps

La Corte d’Appello di Catania, in sede di rinvio dalla Corte di Cassazione, ha condannato l’Inps a riconoscere i benefici contributivi per il prepensionamento da esposizione all’amianto ad un ex operaio del polo industriale siracusano. Si tratta di Salvatore Patania, per anni a lavoro nello stabilimento Enichem di Priolo Gargallo.
La decisione dei giudici accoglie le tesi dell’avvocato Ezio Bonanni, legale del lavoratore e presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che aveva già ottenuto l’annullamento della precedente sentenza della stessa Corte d’Appello, e segna un passaggio fondamentale nella giurisprudenza in materia di esposizione professionale all’amianto, stabilendo che il periodo di rischio deve essere determinato in base alle effettive condizioni di lavoro e alla data delle bonifiche nei siti contaminati.
Patania ha lavorato per oltre quindici anni come operaio montatore in un contesto industriale che sarebbe stato fortemente caratterizzato dalla presenza di amianto. Solo dopo il pensionamento e la diagnosi di nodulità polmonare ha scoperto di essere stato esposto alla “fibra killer”.
Il ricorso del lavoratore era stato respinto in primo grado che in appello, finché l’avvocato Bonanni non ha portato il caso in Cassazione. Qui è stata riconosciuta la validità delle prove documentali che ha portato a ribaltare le due decisioni, affermando un principio fondamentale: “Il termine ultimo di esposizione all’amianto non può essere determinato in base all’entrata in vigore della legge 257/1992, ma deve tener conto delle effettive condizioni di lavoro e delle bonifiche realmente eseguite”. La Suprema Corte ha quindi annullato le sentenze precedenti disponendo un nuovo giudizio, poi conclusosi con la condanna dell’Inps.
La Corte d’Appello di Catania ha riformato le precedenti sentenze, riconoscendo a Patania l’aumento della pensione in media di 400 euro mensili, con gli arretrati degli ultimi 5 anni che ammontano a 25mila euro circa; il diritto alla rivalutazione contributiva; il pagamento delle spese di tutti i gradi di giudizio, per un totale di oltre 17mila euro; il rimborso delle spese generali e di quelle della consulenza tecnica d’ufficio (CTU) del primo grado. “La Corte ha riaffermato un principio essenziale: la tutela del lavoratore non può essere sacrificata dietro formalismi o cavilli. Contano le reali condizioni di rischio, non le date sulle carte”, commenta Bonanni.
“Dopo anni di ingiustizie, questa è una vittoria storica”, esulta Patania. “L’Inps si è accanita contro un lavoratore malato, ma ora la verità è stata riconosciuta. Invito i miei ex colleghi a non arrendersi: la nostra voce deve continuare a farsi sentire”.
L’ONA prosegue il proprio impegno per il prepensionamento dei lavoratori del Polo Petrolchimico Enichem di Priolo-Melilli-Augusta. L’associazione offre assistenza gratuita tramite il sito www.osservatorioamianto.it o il numero verde 800 034 294.




Archeologia, le scuole esplorano in diretta web l’itinerario subacqueo del Plemmirio

Lunedì e martedì prossimi, 17 e 18 novembre, sarà possibile esplorare in diretta i fondali dell’area marina protetta Plemmirio, a Siracusa, e interagire via web con i subacquei che illustreranno l’itinerario culturale sommerso “Le Mazzere”. L’iniziativa, rivolta a istituzioni e scuole, offrirà l’opportunità unica di ammirare i reperti archeologici situati tra i 10 e i 20 metri di profondità e di scoprire il paesaggio sottomarino della zona con tutte le sue ricchezze naturalistiche. Il subacqueo della Soprintendenza del Mare, Salvo Emma, sarà dotato di una maschera granfacciale equipaggiata con sistemi di comunicazione che gli consentiranno di ascoltare le domande dalla superficie e di rispondere.
Il progetto “Marlin” è promosso dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana con la Soprintendenza del Mare, in collaborazione con la startup Immersea srl, con l’itinerario culturale del Consiglio d’Europa “Rotta dei Fenici” e con l’area marina protetta Plemmirio.
“Un’esperienza innovativa – dice l’assessore Francesco Paolo Scarpinato – che permetterà di parlare e porre domande in tempo reale ai subacquei, rendendo accessibile a tutti un mondo solitamente riservato agli esperti di immersione. Un progetto che punta alla diffusione di pratiche di osservazione partecipata e all’utilizzo di tecnologie digitali interattive per la valorizzazione dei siti culturali sommersi siciliani”.
Oltre alla dimensione didattica, l’iniziativa rappresenta un banco di prova per nuovi format di comunicazione scientifica dedicati all’archeologia subacquea, alla divulgazione delle metodologie di monitoraggio e citizen science, e alla promozione di sinergie tra enti di ricerca, università e aree protette per la tutela integrata dell’ambiente marino.
“Superare le barriere – dichiara il Soprintendente del Mare, Ferdinando Maurici – e portare, grazie alle nuove tecnologie, il patrimonio sommerso siciliano nelle scuole, rappresenta un valore aggiunto alla costante opera di valorizzazione e promozione che la soprintendenza porta avanti da oltre vent’anni. È fondamentale che i futuri fruitori del mare e delle sue ricchezze culturali, abbiano consapevolezza della storia che ha attraversato questa parte del Mediterraneo”.
Dopo questo primo appuntamento di presentazione, rivolto alle istituzioni e a un gruppo di scuole selezionate, il progetto “Marlin” sarà progressivamente esteso al mondo scolastico e scientifico, aprendo la possibilità di interagire in diretta, attraverso internet, con realtà e interlocutori di qualsiasi parte del mondo, abbattendo barriere e distanze fisiche.




Primo Media Education Day, 200 studenti protagonisti dell’iniziativa del Corecom Sicilia

Sono stati poco meno di 200 gli studenti protagonisti del primo Media Education Day, il programma di diffusione di buone pratiche digitali per la navigazione in rete e uso consapevole e responsabile dei social promosso dal Corecom Sicilia, il Comitato Regionale per le Comunicazioni, nell’ambito delle funzioni in materia di web e minori delegate dall’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
La prima tappa si è svolta all’Istituto Comprensivo “Elio Vittorini”, guidato dalla Dirigente Pinella Giuffrida (presente in videocollegamento da remoto), dove il Presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria Giaconia e il Commissario dello stesso organismo Aldo Mantineo, assieme al vicedirigente dell’Istituto Marco Vero hanno incontrato gli alunni delle seconde classi per compiere un “viaggio” attraverso la rete utilizzando le pagine dell’Abbecedario della Media Education, la pubblicazione realizzata dal Corecom Sicilia che attraverso ventuno parole-chiave porta i ragazzi a scoprire e riscoprire aspetti, concetti e termini legati al mondo digitale per una corretta fruizione delle innumerevoli risorse che questo offre.
Il secondo appuntamento ha visto invece protagonisti gli studenti della seconda e della quarta classe del Liceo TRED – Transizione Ecologica e Digitale “Luigi Einaudi” che, a conclusione di un percorso formativo di 14 ore (che per effetto di un’intesa Agcom-Ministerio dell’Istruzione e del Merito confluiscono nel portfolio di Cittadinanza Digitale di ciascun alunno) articolato in sette incontri monotematici, hanno conseguito il Patentino Digitale. Dopo aver superato brillantemente la prova finale, realizzata in modalità digital gaming, i 34 studenti alla presenza della Dirigente Egizia Sipala hanno ricevuto dal Presidente Peria Giaconia e dal Commissario e coordinatore del progetto Mantineo il patentino del Corecom Sicilia che attesta la loro capacità nell’utilizzare rete e social in maniera responsabile e consapevole.




“Troppi italiani rinunciano a curarsi, cambiare passo”: affondo dell’Ugl dopo i dati Istat

“I dati diffusi oggi dall’Istat rappresentano un segnale d’allarme che non può essere ignorato: nel 2024, 5,8 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi, pari al 9,9% della popolazione, contro i 4,5 milioni del 2023. È un aumento drammatico che conferma la profonda crisi del nostro Servizio Sanitario Nazionale”.
Ad affrontare il tema è Antonio Galioto dell’Ugl di Siracusa.
“I dati-ricorda- sono stati esposti nell’audizione del presidente Istat Francesco Maria Chelli presso le Commissioni Bilancio di Senato e Camera.
La principale causa di rinuncia alle cure resta l’allungamento delle liste d’attesa, che da anni denunciamo come una vera emergenza nazionale. Riconosciamo che l’intervento del Ministero della Salute per affrontare il problema sia stato lungimirante e necessario, ma i risultati concreti non sono ancora arrivati. Serve un cambio di direzione immediato: le difficoltà organizzative, la carenza di personale e le differenze territoriali continuano a lasciare milioni di cittadini senza risposte”.
Secondo Galioto a questo “si aggiungono le crescenti difficoltà economiche delle famiglie e la scarsa accessibilità delle strutture sanitarie, in particolare non solo nel Mezzogiorno, ma anche nella realtà siciliana che è in continuo degrado: liste senza fine, cittadini costretti a rivolgersi al privato sempre se hanno le possibilità economiche, altrimenti sono costretti a non curarsi . Tutto questo è inaccettabile, ed è inaccettabile che la salute diventi una questione di reddito o di residenza”.
Galioto auspica “seri provvedimenti per le assunzioni di medici e infermieri e per l’adeguamento delle strutture con apparecchiature di nuova generazione per una vera prevenzione, così da evitare, nel caso della Sicilia, i ben noti viaggi della speranza verso altre Regioni”.

Immagine generata con IA




Lettera in redazione: “Campi di sepoltura al cimitero, un insulto alla dignità dei cittadini”

Una lettrice affida a SiracusaOggi.it  il suo sfogo alla luce dello stato in cui versano i campi di sepoltura del cimitero di Siracusa. Racconta dei suoi tentativi di interlocuzione con il Comune e chiede a gran voce che la dignità dei cittadini venga rispettata. Ecco il testo integrale della lettera arrivata in redazione.

Siete mai stati a trovare un vostro caro inumato in uno dei campi di sepoltura a cui si accede dall’ingresso principale del cimitero?
E, se si, ci siete mai stati dopo che sia piovuto, anche a distanza di qualche giorno?
Se la risposta è ancora si, non potrete non essere d’accordo con me: i campi di sepoltura del nostro cimitero versano in condizioni di vero degrado e sono un insulto al decoro della città e alla dignità dei cittadini.
Ho scritto quasi due mesi fa al capo di gabinetto del sindaco, all’assessore al ramo e al dirigente del settore.
Mi ha risposto solo il dott. Francesco Ardita, ufficio rapporti con il cittadino – così si firma -, chiedendomi delle foto, che ho inviato, ad integrazione della segnalazione. Mi ha risposto di aver trasmesso tutto all’ufficio preposto.
Dopo quasi un mese riscrivo dicendo tutta la mia delusione davanti al nulla più assoluto che è stato messo in atto e mi risponde di aver ancora sollecitato l’ufficio, sempre quello preposto.
Sono anche andata personalmente a parlare con il direttore del cimitero che, allargando le braccia, mi ha detto in sostanza che senza risorse non si può far nulla.
Certamente Siracusa è città d’arte, dalla storia millenaria, patrimonio dell’umanità e con spiccata vocazione turistica, set cinematografico e location di tanti spot pubblicitari di marchi prestigiosi, bagnata da un mare meraviglioso, con un clima che ti fa sentire in estate per nove mesi l’anno, e potrei ancora continuare.
E gli altri problemi, mi domando? Le altre necessità, le altre istanze dei cittadini, non sono forse meritevoli di attenzione e vicinanza da parte dell’Amministrazione?
Vorrei ancora avere la possibilità di dare fiducia e poter sperare che questa venga ripagata.
Ma la fiducia è una cosa seria, diceva un vecchio carosello! Chissà!

Cordialmente,

Pia Mantineo

 

 

 

Foto: repertorio




IV Pellegrinaggio Nazionale Unitalsi, celebrazioni a Siracusa da domani al 16 novembre

Si terrà da domani,  venerdì 14  novembre a domenica 16  il quarto Pellegrinaggio Nazionale dell’Unitalsi a Siracusa. Gli ammalati, i volontari e i pellegrini dell’Unitalsi trascorreranno tre giorni accanto alla Madonna delle Lacrime, segno di speranza per l’umanità. Tra i tanti momenti comunitari, tutti i fedeli potranno partecipare alle seguenti: venerdì 14 alle ore 17.30, Santa Messa in via degli Orti; sabato 15 alle ore 21.00, alla preghiera del Aux Flambeaux lungo i viali del Santuario; domenica 16 alle ore 9.00 alla Processione da Piazza Euripide, alle ore 10.00 alla Santa Messa in Basilica (trasmessa in diretta Sesta Rete e su Telecittà News), alle ore 15.30 alla Processione Eucaristica lungo i viali del Santuario.Domenica, Giornata Mondiale dei Poveri e Giornata in ricordo delle vittime della strada.Durante tutta la giornata di i fedeli potranno portare in Santuario derrate alimentari che saranno consegnate alle famiglie povere (indigenti o in difficoltà) dalla Casa Carità San Giuseppe del Santuario Madonna delle Lacrime.Alle ore 19.00, sarà celebrata, una Santa Messa per le vittime della strada, presso il Santuario Madonna delle Lacrime, con la partecipazione dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada di Siracusa. All’inizio della Santa Messa, con una preghiera litanica, saranno ricordati i nomi di quanti hanno perso la vita.“Purtroppo, ogni anno, assistiamo impotenti a un numero sempre crescente di morti a causa di incidenti stradali. Il non rispetto del codice della strada e la mancata attenzione verso gli altri – ha ribadito il rettore del Santuario – non è solo un reato, ma è anche un grave peccato contro l’incolumità delle persone. Le Lacrime della Madonna si uniscono nella preghiera alle lacrime di mamme, papà, fratello, sorella e familiari che piangono per la morte dei propri congiunti”.

Ancora domenica,nel giorno in cui la Chiesa fa memoria di San Giuseppe Moscati, l’Associazione Medici Cattolici di Siracusa, alle ore 18.30, si incontrerà nel Santuario Madonna delle Lacrime e parteciperà alla Santa Messa delle ore 19.00 in Basilica. Giuseppe Moscati – modello di santità per quanti vivono la professione medica come una missione – scrisse di suo pugno un appunto di straordinaria fede ed umanità: “Gli ammalati sono le figure di Gesù Cristo. Molti sciagurati, delinquenti, bestemmiatori, vengono a capitare in ospedale per disposizione della misericordia di Dio, che li vuole salvi! Negli ospedali la missione delle suore, dei medici, degli infermieri, è di collaborare a questa infinita misericordia, aiutando, perdonando, sacrificandosi.” [Foglietto scritto da Moscati, datato 17 gennaio 1922, e trovato in un libro dopo la sua morte.]

Questi infine gli appuntamenti per l’Adorazione Eucaristica nel Santuario della Madonna delle Lacrime e nella Casa del Pianto di via degli Orti, organizzati dai gruppi del Santuario (Movimento di preghiera Carismatico Madonna delle Lacrime – Volontari della Casa del Pianto – Gruppo di preghiera Padre Pio – Corale delle Sante Lacrime – Guardie d’onore del Sacro Cuore). Adorazione Eucaristica, presso il Santuario Madonna delle Lacrime:

  • Ogni primo e ultimo mercoledì del mese, alle ore 18.30
  • Ogni secondo mercoledì del mese, alle ore 16.30
  • Ogni giovedì del mese, alle ore 18.30
  • Adorazione Eucaristica, presso la Casa del Pianto di via degli Orti: ogni giovedì e venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00;Ogni primo venerdì del mese, ore 19.30.



Isab, il ministro Urso assicura: “Continuità produttiva, presidio strategico per l’Italia”

Rassicurazioni sulla continuità produttiva della raffineria Isab di Priolo. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso è intervenuto sul tema a margine del Question Time alla Camera. Urso ha garantito che «lo stabilimento è in piena sicurezza a prescindere dalle vicende della proprietà» ed ha posto l’accento sulla volontà del Governo di garantire il futuro dello stabilieìmento come previsto dal decreto legge Isab e dal Golden Power “esercitato con responsabilità e in modo appropriato”. Il ministro ha affrontato anche il tema della salvaguardia dei posti di lavoro e della sicurezza energetica, ricordando che si tratta di assolute priorità strategiche. Resta centrale il tema della transizione e della diversificazione delle fonti di approvvigionamento e degli investimenti, secondo le linee dettate dall’Unione Europea nel segno della decarbonizzazione. Le dichiarazioni di Urso sembrano indirizzate anche al territorio, dopo la manifestazione delle preoccupazioni espresse dal sindacato e dalla politica nuovamente nelle scorse settimane. Urso ha garantito che il Governo intende lavorare per far si che Isab “resti un presidio strategico per l’Italia, un modello di transizione energetica e di tutela occupazionale”




Malumori al Vermexio dopo la seduta sul Tpl, Buccheri: “Il consiglio riacquisti centralità”

Una chiara manifestazione di amarezza ed un giudizio negativo su come il consiglio comunale, nello specifico la maggioranza, ha affrontato la questione trasporto urbano durante la seduta dedicata all’approvazione della relazione illustrativa sulla gestione del Tpl di Siracusa, propedeutica al nuovo bando per l’affidamento pluriennale del servizio. Andrea Buccheri, consigliere a capo del gruppo Francesco Italia Sindaco non ha digerito la bocciatura, da parte della maggioranza, della sua proposta di rinvio della discussione e ne spiega le ragioni sostenendo che “quanto accaduto durante la seduta di lunedì 10 novembre non rappresenta una bella pagina politica per la città di Siracusa. È necessario-la sua sollecitazione- che il consiglio comunale torni a esercitare appieno il proprio ruolo centrale nella vita democratica dell’ente”. Secondo Buccheri,l’episodio non può essere liquidato come semplice dialettica politica o come una normale divergenza di vedute tra maggioranza e opposizione – dichiara Buccheri -. Ciò che è accaduto è, piuttosto, la plastica rappresentazione di una tendenza pericolosa: considerare il consiglio comunale come un inutile passaggio burocratico, un mero organo ratificatore, il sigillo con la ceralacca su decisioni già prese altrove”.
Sul punto, Buccheri manifesta il proprio disaccordo sul ruolo riservato alla commissione consiliare competente e successivamente all’aula, ai quali “non era stata concessa la possibilità di proporre emendamenti, ma solo di prendere atto e ratificare la proposta degli uffici”.
“È bene ricordare che emendare non significa demolire un provvedimento – continua il consigliere comunale -. Spesso le modifiche proposte dagli eletti contengono contributi utili e concreti, più aderenti alle esigenze reali dei cittadini. Durante la seduta consiliare sono emersi elementi nuovi. Dopo il chiarimento, da parte del Segretario Generale, sulla possibilità per l’aula di modificare l’atto, le opposizioni hanno chiesto il rinvio in commissione della delibera, ma la richiesta è stata respinta dagli uffici a causa dell’urgenza del provvedimento”.
Alla luce di quanto successo, Buccheri ha assunto la sua posizione sulla questione: “Comprendendo che lo svolgimento della seduta fosse compromesso, ho ritenuto doveroso assumere una posizione scomoda ma coerente: le minoranze hanno il compito di controllare, vagliare e interrogare la maggioranza; la maggioranza, a sua volta, ha il dovere di governare senza negare alle opposizioni le prerogative che il Testo unico degli enti locali riconosce loro. Ho proposto di differire la trattazione di 48 ore, per consentire alla commissione competente un’ulteriore analisi, con immediato successivo passaggio in aula. Nonostante le rassicurazioni dell’assessore al ramo, l’aula ha infine deciso di bocciare la richiesta di rinvio”.
Sulla centralità e sul ruolo del consiglio comunale, il consigliere comunale aggiunge: “Questa prova di forza segna un arretramento nella centralità che il Consiglio deve recuperare, poiché rappresenta i cittadini, i quartieri, i rioni e le contrade della città. Solo chi ha ricevuto il consenso popolare può conoscere, interpretare e tradurre le istanze del territorio in atti concreti”.
Il punto in oggetto è stato successivamente ritirato per carenza documentale e gli uffici provvederanno a integrarlo.
“È auspicabile – conclude Buccheri – che da questo episodio si tragga una lezione chiara: il Consiglio comunale non abdichi alle proprie prerogative e torni a essere protagonista, migliorando i provvedimenti e garantendo un confronto vero, trasparente e costruttivo”.