Affidato a Interbus il trasporto degli studenti pendolari di Solarino e Sortino

Affidato Interbus, concessionaria regionale, il trasporto degli studenti pendolari di Solarino e Sortino. A comunicarlo è Giuseppe Carta, presidente della IV commissione Territorio, Ambiente e Mobilità e sindaco di Melilli. “A seguito della riunione urgente tenutasi stamane in Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità, per coprire il trasporto degli studenti pendolari della provincia di Siracusa, si è deciso di affidare il servizio alle società esterne – dice Carta – Già operative le tratte Sortino, Siracusa e Solarino. Nelle prossime ore si procederà a coprire il servizio anche negli altri comuni della provincia. – Ringrazio il presidente Renato Schifani e l’assessore alle infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò per l’importante contributo fornito alla risoluzione del problema.”




All’Assemblea di Confindustria trattato il tema del Polo Industriale di Siracusa

All’Assemblea di Confindustria, che si è svolta questa mattina, il polo industriale di Siracusa è stato citato nella relazione del Presidente Emanuele Orsini. “Non dobbiamo dimenticare che oggi le transizioni, energetica, ambientale e digitale, pongono fondamentali quesiti: industriali, politici ed etici che non possiamo più ignorare”, sottolinea il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, nella sua relazione all’assemblea annuale. “Lo dico con chiarezza, in accordo con i colleghi delle Confindustrie europee”, – continua – Il Green Deal è impregnato di troppi errori che hanno messo e mettono a rischio l’industria. Noi riteniamo che questo non sia l’obiettivo di nessuno. La decarbonizzazione inseguita anche al prezzo della deindustrializzazione è una debacle. E ancora il MIMIT si adopera per sbloccare importanti iniziative, in Sicilia il rilancio di un sito strategico come quello di Priolo, indispensabile per il nostro sistema”.
“Sono d’accordo con Orsini, ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – lo ringrazio per essere stato molto chiaro su questo, sui risultati disastrosi frutto di un approccio ideologico del green deal europeo: decarbonizzazione al prezzo di deindustrializzazione, ha detto, è una debacle, è così. Confermando “l’impegno per correggere queste scelte”.
“Lo studio che stiamo portando avanti con Ambrosetti – ha commentato il Presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale, presente a Roma all’Assemblea di Confindustria – va in questa direzione. Grazie al Presidente Orsini che sappiamo essere vicino a noi e al Governo che crede nella conversione e nel rilancio del nostro polo industriale”.




Addio a Totò Schillaci, il ricordo. “Uomo vero, al De Simone si emozionò insieme a noi”

La morte di Totò Schillaci getta un velo di tristezza su questo mercoledì di metà settembre. L’amato, amatissimo eroe delle mitiche notti magiche del mondiale del 1990 era un simbolo, un’icona. Siciliano di Palermo, orgoglio e riscatto di una terra che del sacrificio sa farne valore. Ecco allora la gavetta nel calcio minore, poi l’esplosione con Juve, Inter e infine la Nazionale.
Se ne è andato a 59 anni, strappato alla vita da un tumore al colon che aveva affrontato a viso aperto, ingaggiando una battaglia coraggiosa con il suo spirito indomito e un cuore generoso. Oggi l’Italia, non solo quella del calcio, lo piange.
Una perdita anche per suoi nuovi amici siracusani, i ragazzi speciali della Fondazione Sant’Angela Merici. Accanto a loro, nell’ultimo anno, lo si poteva frequentemente incontrare. Come quella volta al De Simone, era dicembre del 2023, con gli applausi di tutto il pubblico siracusano per Totò, testimonial di “Together for Inclusion”.
“Sin da quando è arrivato si è messo subito a disposizione, regalando sorrisi ed una gioia immensa ai nostri ragazzi”, racconta oggi Gaetano Migliore che, insieme a Lino Russo, ha creato un felice movimento di inclusione attraverso lo sport. “Ho incontrato un uomo vero, una campione nella sport e nella vita, una persona con una grande umiltà. Ci ha regalato emozioni che difficilmente potremo dimenticare. Mi resterà impresso il suo modo garbato di relazionarsi con i ragazzi, il vederlo parlare con loro di calcio, della vita, di cosa lo sport gli ha dato togliendolo dalla strada, facendo capire l’importanza dello sport e delle opportunità che si creano praticandolo. Mi ha colpito anche il modo in cui motivava i ragazzi a non arrendersi mai, a non perdere mai la speranza
davanti alle difficoltà della vita, a credere sempre in se stessi e di non permettere a nessuno di dire ‘Non puoi farcela’”.
Indelebile il suo sguardo. Non solo quegli iconici occhi spiritati, no. Quello sguardo che trasudava emozione. “Ho l’immagine dei suoi occhi pieni di gioia nel condividere quei momenti con i ragazzi. Vedere un Campione del suo calibro, abituato a palcoscenici internazionali, entrare al De Simone davanti ad uno stadio gremito ed emozionarsi è stato un momento unico”.
E poi le parole, quelle pronunciate poco prima di andare via da Siracusa. “Sai Gaetano, questi ragazzi mi hanno riempito il cuore di luce immensa”. Ciao Totò.




La Regione premia i Comuni virtuosi: nel siracusano arrivano oltre 120mila euro

La Regione Siciliana premia i Comuni virtuosi con trasferimenti per circa 1 milione e 600 mila euro. L’assessore delle Autonomie locali Andrea Messina e l’assessore dell’Economia Alessandro Dagnino hanno firmato il decreto che riconosce premialità agli enti locali che si sono maggiormente spesi nell’attivazione e nel potenziamento di interventi e servizi di accoglienza turistica. In particolare ai comuni che hanno ricevuto il riconoscimento internazionale di Bandiera Blu da parte della Fondazione per l’educazione ambientale (Fea) andranno complessivi 200 mila euro, 100 mila euro sono destinati ai comuni contrassegnati dalla Bandiera Verde, a seguito di una valutazione dei pediatri italiani, e 50 mila euro a quelli a cui è stata assegnata la Bandiera Lilla da parte dell’omonima cooperativa che dal 2012 individua i comuni che prestano particolare attenzione alle persone con disabilità.
Agli enti che hanno ottenuto il riconoscimento di “plastic free” da parte dell’omonima onlus nazionale sono andati complessivi 100 mila euro. Mentre 800 mila euro sono stati destinati a quelli che hanno ricevuto negli anni il riconoscimento di “Borgo più bello d’Italia” per l’attivazione o il potenziamento di interventi e servizi di accoglienza e promozione turistica e culturale. Ottanta mila euro ciascuno, infine, sono stati riconosciuti ai comuni di Ganci, Montalbano Elicona, Sambuca di Sicilia e Petralia Soprana che hanno ricevuto negli anni il riconoscimento di “Borgo dei Borghi”.
Nel siracusano, Noto ha ottenuto il riconoscimento di “Bandiera Verde” e riceverà 3.666,92 euro. Avola, invece, conquistato il riconoscimento di “Bandiera Lilla”, con una somma ottenuta pari a 7.328,09 euro.
Buccheri, Ferla e Palazzolo Acreide hanno conseguito il riconoscimento di “Borgo più bello
d’Italia”, ottenendo, rispettivamente, un premio in denaro di 27.992,31 euro, 30.272,75 euro e 53.247,68 euro.
“Un riconoscimento in denaro rappresenta un segno tangibile dell’attenzione che il governo regionale presta alle buone pratiche adottate dai Comuni – dice l’assessore Andrea Messina –. L’obiettivo che ci siamo posti, attraverso il trasferimento di risorse relative al bilancio 2024 di parte corrente, è quello di premiare le amministrazioni virtuose e stimolare anche altri comuni ad attivare iniziative capaci di salvaguardare l’ambiente costiero, migliorare la qualità del territorio e dei servizi e promuovere il turismo costiero e la qualità della vita nei nostri centri storici, sempre più riconosciuti a livello internazionale come modello di stile di vita”.




Giovanni Signer nuovo prefetto di Siracusa, ad ottobre l’insediamento

Cambia il prefetto a Siracusa. Il Consiglio dei Ministri ha promosso il Questore di Bari, Giovanni Signer, destinandolo a svolgere la sua nuova funzione a Siracusa. Prender il posto di Raffaela Moscarella, insediatasi ad ottobre dello scorso anno e adesso destinata a Benevento.
Signer, 62 anni, dirigente generale di polizia, laureato in Giurisprudenza, ha iniziato la sua carriera alle Volanti di Torino per poi passare al nucleo anti-sequestri della polizia in Calabria. Dal settembre 1990 è stato trasferito alla Questura di Catania, prima al Commissariato di Acireale e poi alla Squadra Mobile di Catania. Dal novembre 1999 ha diretto la Squadra Mobile di Enna per poi tornare, due anni dopo, a Catania occupandosi anche delle indagini sull’uccisione dell’ispettore capo Filippo Raciti. Nel settembre 2012 è stato nominato vicario del Questore di Catania. Promosso dirigente superiore nel 2015, è stato nominato Questore di Savona nel novembre dello stesso anno. Dal primo marzo 2017 al 21 ottobre 2020 è stato Questore di Caltanissetta, poi ha svolto lo stesso ruolo a Brescia fino a 2 novembre del 2022, e l’indomani ha assunto lo stesso incarico a Bari.
L’insediamento a Siracusa previsto nelle prossime settimane, dopo l’appuntamento con il G7 Agricoltura.




E il Codacons boccia la viabilità siracusana, “traffico tentacolare con ciclabili e rotatorie”

La definizione è del Codacons, l’associazione dei consumatori: “Siracusa città delle piste ciclabili, delle rotonde e del traffico tentacolare”. Il presidente della sezione aretusea, Bruno Messina, non ha dubbi. “La circolazione veicolare in entrata ed in uscita è totalmente congestionata, con gravi ripercussioni sui cittadini, turisti, sul passaggio dei mezzi di soccorso e sulle polveri sottili”. La sperimentazione della nuova mobilità nella zona sud e le piste ciclabili sarebbero, secondo il Codacons, la causa dei mali della viabilità. “Promuovere una mobilità sostenibile, attraverso la creazione di piste ciclabili – continua Bruno Messina – non può compromettere la fluidità della circolazione. E’ evidente, però, che a Siracusa il restringimento delle carreggiate, conseguente alla realizzazione dei percorsi per i ciclisti, contribuisce alla congestione del traffico. E l’Amministrazione doveva immaginare tutto ciò, adottando le dovute modifiche prima che si verificasse il problema. D’altra parte, le strade a carreggiata ridotta non solo limitano la capacità di assorbire l’elevato numero di veicoli durante le ore di punta, ma causano anche la riduzione del numero dei luoghi di sosta e rallentamenti legati alla carenza di spazi di manovra. Per non parlare, poi, del fatto che tali restrizioni hanno avuto un impatto negativo anche sulla consegna delle merci presso le attività commerciali, in quanto il mancato rispetto delle regole stradali (auto in doppia fila, auto sugli stalli per carico/scarico merci) e la carenza di controlli da parte delle forze dell’ordine, hanno aggravato ulteriormente una situazione già difficile”.
Le rotonde utilizzate come rimedio “sembrano peggiori del male”. Sarebbe possibile, secondo l’avvocato Messina, vietare, in determinate fasce orarie, la distribuzione delle merci con mezzi pesanti, istituire al contempo nuovi spazi per il carico e scarico e creare luoghi di scambio tra vettura privata e mezzi pubblici utilizzando, ad esempio, gli immensi parcheggi dei due grossi centri commerciali (Archimede e Belvedere) che nei giorni lavorativi rimangono per lo più pieni solo al 20/30%. “Contemporaneamente, si deve pretendere un maggiore rispetto delle regole con un servizio di controllo e vigilanza stradale della Polizia Municipale, privilegiando l’uso di pattuglie in motocicletta e impiegando del personale in posizione statica in corrispondenza di taluni punti nevralgici della città”.
Urgente, poi, sarebbe il ricorso alla creazione “di corridoi preferenziali per il transito dei veicoli di soccorso, degli autobus urbani ed extraurbani, garantendo la loro assoluta transitabilità”. Utili certo, ma almeno per questo ultimo accorgimento è facile muovere l’obiezione che sulle strade del capoluogo a malapena c’è spazio sufficiente per il passaggio delle auto.




Lotta al crack in Sicilia, arrivano 11 mln di euro. Gilistro (M5S): “Fondi funzionali nelle province più piccole”

Lotta al crack in Sicilia, arrivano 11 mln di euro. Gilistro (M5S): “Mossa fondamentale per aiutare le province più piccole”
“Con il solito errore di prospettiva, si stava rischiando di tagliare fuori le province considerate minori dal progetto di tutela della nuove generazioni introdotto dal ddl anti-crack. L’avvio dei percorsi di prevenzione e contrasto delle dipendenze da sostanze stupefacenti, in quei territori, era demandato nel testo originale del ddl ad un secondo e non meglio precisato momento. Mi sono opposto ad una simile formulazione, ottenendo la modifica dei passaggi che prevedevano l’esclusione delle province più piccole a vantaggio ancora una volta dei soli territori metropolitani. Sono lieto che la mia proposta sia stata accolta all’unanimità dalla Commissione Ars. Su un tema così importante, non si può delegare l’assistenza da fornire ai giovani su base territoriale. Si sarebbe trattato di un’odiosa discriminazione di fronte ad un’emergenza che interessa l’intero territorio regionale, a Siracusa come a Palermo, a Ragusa come a Messina”. Così il deputato regionale del M5S Carlo Gilistro, dopo che la Regione Siciliana ha stanziato 11,2 milioni di euro per il disegno di legge, presto all’esame della commissione bilancio dell’Ars, contro le dipendenze da sostanze stupefacenti, crack in particolare.
“I fondi stanziati sono e saranno più utili e funzionali soprattutto nelle province più piccole, dove i fenomeni di dipendenza sono in proporzione più estesi e dove la politica preventiva e terapeutica in generale ha più chance di successo”, aggiunge Gilistro.
“È chiaro che sul tema delle dipendenze non dobbiamo abbassare la guardia. Ho già evidenziato il problema delle nuove dipendenze da dispositivi digitali ed i loro effetti sui più giovani. Mi aspetto che anche su questo fronte, esistendo già un mio ddl ampiamente condiviso, ci sia presto disponibilità di risorse per avviare iniziative necessarie per proteggere la crescita e lo sviluppo delle nuove generazioni. Solo partendo dalla famiglia, dalla scuola e da una sana genitorialità – conclude Gilistro – potremo arrivare ad una sostanziale riduzione del fenomeno che sta distruggendo il futuro, fisico e mentale, di questi spesso giovanissimi ragazzi”.




Illuminazione sugli attraversamenti pedonali rialzati: il consiglio comunale boccia la proposta

“I nuovi attraversamenti pedonali rialzati sono pericolosi, spesso poco visibili e si traducono in ostacoli anziché in elementi di sicurezza stradale, eppure il consiglio comunale boccia la proposta di illuminarli”.

Il consigliere Damiano De Simone aveva sottoposto all’assise cittadina la proposta di applicare marker stradali carrabili, i cosiddetti “occhi di gatto” per evitare che, come capita, ci si possa accorgere troppo tardi della presenza dell’attraversamento pedonale nel momento. “Prima di arrivare al consiglio comunale- puntualizza De Simone- mi sono confrontato con gli uffici e sono stato  sostenuto dal Siulp, il sindacato della polizia guidato in provincia da Tommaso Bellavia, che ha ampiamente condiviso la proposta. Quando, durante il dibattito in aula, è emersa la volontà di far analizzare gli aspetti tecnici agli uffici di competenza, ho chiesto che si impegnasse quantomeno l’amministrazione ad approfondire la tematica per poi concretizzare il provvedimento. Nemmeno l’aspetto politico ha trovato accoglimento, motivo di profonda delusione e a mio avviso incomprensibile”. Tra le proposte emerse nel corso del dibattito, quella di Fratelli d’Italia, secondo cui, anziché ricorrere ai marker, si potrebbe assicurare l’illuminazione a luce piena sugli attraversamenti in cui la visibilità, soprattutto nelle ore serali o in condizioni meteo avverse, si riduce notevolmente. Dopo il “nulla di fatto” di ieri, non è escluso che la questione possa essere riproposta. “La porterò nuovamente in commissione Mobilità e Trasporti- assicura De Simone- perché occorre garantire la sicurezza stradale in maniera efficace, soprattutto quando ci si rende conto che, al contrario,qualcosa mette a rischio la pubblica incolumità”.




Venduto l’Ex Ente assistenza di via Privitera per 806mila euro

L’immobile “Ex Ente comunale di assistenza” di via Privitera, che in passato ha ospitato l’Istituto musicale, è stato oggi alienato per 806mila euro alla Fimesa spa di Milano.
La vendita è stata effettuata con la procedura di pubblico incanto con il metodo delle offerte segrete esclusivamente in rialzo o almeno pari al prezzo base, cosi come previsto nell’Avviso d’asta e che era di 650mila euro
L’immobile rientrava tra quelli previsti nel “Piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale 2024/2026” approvato di recente dal Consiglio.




Evasione Tari alle stelle, nel mirino case vacanze in Ortigia e affitti in Borgata. E a Mazzarrona…

Il dato potrebbe farvi saltare dalla sedia. A fornirlo è l’assessore all’Igiene Urbana del Comune di Siracusa, Salvo Cavarra. “L’evasione della Tari a Siracusa è al 48%”, ha detto intervistato su FMITALIA. Quasi la metà dei contribuenti, quindi, non paga la tassa sui rifiuti. Oppure, se volessimo cambiare punto di vista, il 52% paga per tutti. Che poi significa che se tutti rispettassero l’obbligo sociale del versamento del tributo, la Tari a Siracusa – è matematica – costerebbe la metà.
“Non è tollerabile”, sottolinea giustamente Cavarra. Il problema è che il dato non è neanche particolarmente nuovo. Nel 2022 l’evasione era al 45% circa, poi scesa al 35% nel 2023 anche per via delle prime azioni di contrasto da parte del settore Tributi ed al controllo esteso a dichiarazioni infedeli (che comunque, in volume, sono molto meno dannose dell’evasione, ndr).
Cosa fare per non dovere più tollerare un simile andazzo che potrebbe altrimetni finire per scoraggiare anche quella sempre più sottile platea di persone perbene? Due le situazioni nel mirino dell’Ambientale e degli assessorati competenti. La prima riguarda case vacanze e B&B. Sicuri che tutte quelle strutture siano note all’ufficio tributi e paghino la Tari? “Per scoprirlo – spiega l’assessore Cavarra – due ispettori da mesi stanno prendendo nota di B&B e case vacanze presenti su internet. Da ottobre inizieremo a convocarli per valutare la loro posizione”. La seconda situazione è relativa alle case della Borgata date in affitto ad extracomunitari. “Abbiamo notato diversi casi in cui gli appartamenti vengono affittate ad esempio per 15 giorni. Ad ogni cambio di inquilini, questi cambiano i mobili e li lasciano fuori: materassi, credenze, comodini. Stiamo intervenendo convocando i proprietari delle abitazioni per spiegare loro, in sintesi, che questo non deve più succedere perchè considereremo loro responsabili”, dice ancora l’assessore.
Queste due fattispecie, secondo le valutazioni degli uffici, sarebbero quelle più impattanti nella creazione di microdiscariche in città. Quanto alle aree popolari, basti il dato di Mazzarrona: “differenzia solo il 10%”, rivela il responsabile dell’igiene urbana a Siracusa. “Si ostinano a non differenziare”, prosegue Cavarra. “Ci siamo andati con i facilitatori, per parlare e provare a capire e spiegare. Dico, non pagate la Tari? Ok, ci penseranno gli uffici e ci sono delle procedure. Ma almeno non create discariche, proprio dove vivete. Non demordiamo. A breve consegneremo nuovi carrellati, li riporteremo nel rione”. Cosa è successo a quelli che già c’erano? “Li hanno bruciati, diciamo che sono stati danneggiati…”.
Nel complesso, la stagione estiva appena trascorsa è stata particolarmente sofferta sul fronte rifiuti. Le immagini di spazzatura su strade e marciapiedi, hanno riempito il web. “Ci vorrebbero due Tekra per fare il servizio a Siracusa…”, dice d’un fiato Cavarra. “Comunque stiamo recuperando. L’estate è sempre una stagione difficile, aumentano i volumi e tutto si complica. Stavamo perdendo su lavaggio, spazzamento e diserbo. Ora stiamo recuperando”.