Carta dedicata a te, 500 euro per fare la spesa: entro il 19 ottobre gli elenchi dei beneficiari

Saranno definitivi entro il 19 ottobre gli elenchi dei beneficiari della Carta dedicata a te 2025. Il Comune di Siracusa ha completato le operazioni richieste dall’Inps. I Servizi
Sociali hanno validato, come richiesto dall’istituto di previdenza, la validazione degli elenchi entro i trenta giorni previsti dalla normativa, nel periodo tra il 10 settembre ed il 9 ottobre scorso. L’INPS definirà tutto entro i successivi dieci giorni e trasmetterà a Poste Italiana gli elenchi per la successiva emissione e consegna delle carte prepagate. Conterranno 500 euro da utilizzare per acquisti di beni alimentari di prima necessità negli esercizi commerciali aderenti, come negli anni precedenti. Le carte non potranno essere utilizzate, però, al contrario dell’anno passato, per l’acquisto di carburante e nemmeno per abbonamenti per il trasporto pubblico. Come sempre, niente alcolici e niente prodotti che nulla hanno a che fare con i bisogni principali delle famiglie. I nuclei familiari beneficiari hanno un Isee che non superi i 15 mila euro e contare almeno tre componenti, con minori.
“Il Comune di Siracusa ha adempiuto con puntualità e rapidità a tutte le procedure richieste,
rispettando e anticipando le scadenze fissate da INPS – dichiara l’assessore alle Politiche
Sociali Marco Zappulla –. Siamo ora all’interno dei dieci giorni successivi al 9 ottobre,
periodo in cui l’INPS, come previsto dalla circolare, sta completando le operazioni di
consolidamento nazionale prima di trasmettere ai Comuni gli elenchi definitivi dei beneficiari.
L’elenco dei beneficiari siracusani sarà pubblicato dal Comune solo quando risulterà
ufficialmente definitivo e consolidato da INPS e già associato ai codici delle carte prepagate,
così da fornire ai cittadini informazioni certe, definitive e immediatamente utili al rilascio delle carte prepagate. Non appena riceveremo l’elenco definitivo, provvederemo a informare i
cittadini, anche a mezzo stampa e social, dell’avvenuta pubblicazione sul sito istituzionale
del Comune, garantendo in ogni caso la riservatezza dei beneficiari.”




Ortigia, Borgata e zona Umbertina: arrivano gli agenti della Municipale in bicicletta

Da oggi attivo anche un servizio di pattugliamento con agenti della Polizia Municipale in bicicletta. Quattro mezzi a pedali, personalizzati con i colori d’istituto, saranno utilizzati per rafforzare i servizi di controllo e presidio in alcune aree di Siracusa.
“Le pattuglie in bici – spiega l’assessore Sergio Imbrò – saranno impiegate in particolare in Borgata, zona Umbertina e agli ingressi di Ortigia, aree in cui la mobilità, tra vicoli e viuzze, rende strategico l’utilizzo di mezzi agili ed ecologici. Le biciclette ci consentiranno di presidiare con più efficacia spazi in cui è difficile spostarsi con le auto. Un passo in più che testimonia la voglia di fare e la professionalità degli agenti, chiamati ogni giorno a gestire quei problemi che incidono direttamente sulla vita dei cittadini”.
Anche il sindaco Francesco Italia saluta con favore l’avvio del nuovo servizio. “Grazie ad un organico recentemente potenziato con nuove unità, vogliamo dare un ulteriore segnale concreto della volontà di migliorare i servizi sul territorio, adattandoli alle diverse esigenze della città”.




Borsa di studio Turi Volanti, il Gagini premia la studentessa Erica Zagra

E’ Erica Zagra, studentessa della sezione figurativo grafico-pittorico del Liceo Artistico “Antonello Gagini”, la vincitrice della sesta borsa di studio intitolata a Turi Volanti, del valore di 5.000 euro. La cerimonia di consegna si terrà giovedì 16 ottobre alle ore 10.00 presso l’aula magna dell’Istituto, in via Piazza Armerina.
L’iniziativa, nata per sostenere gli alunni più meritevoli del Liceo Artistico, è resa possibile grazie alla donazione di 50.000 euro effettuata dallo stesso Turi Volanti, artista floridiano scomparso, che ha voluto destinare questa somma a favore dei giovani talenti dell’arte siracusana.
Volanti, figura centrale del panorama culturale siciliano tra gli anni Settanta e Novanta, fu fondatore di riviste come “Acquaforte”, “Climiti” e “Anapos” oltre che autore di poesie e prose in cui l’arte dialogava costantemente con la parola. Al Gagini ha inoltre donato numerose opere, oggi parte della pinacoteca dell’Istituto.




Siracusa, mercato immobiliare in leggera flessione ma resta tra i più dinamici della Sicilia

Nel primo semestre del 2025 il mercato immobiliare siracusano ha registrato una lieve flessione, ma continua a mantenersi tra i più attivi dell’Isola. Secondo l’analisi di Abitare Co., società specializzata in intermediazione e servizi immobiliari, nel periodo gennaio–giugno le compravendite di abitazioni a Siracusa sono state 816, con una variazione del -3% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Rapportando le transazioni alla popolazione maggiorenne, il capoluogo aretuseo conta 83 compravendite ogni 10mila residenti, un valore che colloca Siracusa al terzo posto in Sicilia dopo Trapani (94) e Catania (85), davanti a Ragusa (81) e Caltanissetta (76).
Un dato che, nonostante la leggera contrazione, conferma la tenuta del mercato immobiliare locale, trainato da una domanda costante di seconde case e da investitori attratti dal fascino storico e paesaggistico della città.
A livello regionale, la Sicilia ha totalizzato nel semestre 25.917 compravendite, in crescita del +7,3% rispetto al 2024. Tuttavia, considerando il rapporto con la popolazione maggiorenne, l’Isola si posiziona al 14° posto in Italia con 64 compravendite ogni 10mila residenti, segno di un mercato che cresce ma in modo più contenuto rispetto ad altre regioni.
“Spesso i centri medio-piccoli, come Siracusa, mostrano una vivacità superiore alle grandi città grazie a una maggiore accessibilità dei prezzi e a un’offerta più diversificata”, spiega Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co. “Il mercato locale beneficia inoltre dell’interesse turistico e della qualità della vita, fattori che attirano acquirenti anche da fuori regione”.
Il confronto con gli altri capoluoghi siciliani mostra un quadro eterogeneo. Trapani emerge come la piazza più vivace, Catania cresce a doppia cifra (+14,9%), mentre Palermo, pur avendo il maggior numero di transazioni (3.539), risulta meno dinamica rispetto agli abitanti, con 68 compravendite ogni 10mila residenti.




Amenta: “Quando una donna trova il coraggio di denunciare, lo Stato deve agire subito”

“Una comunità sgomenta, una giovane madre in ospedale e una violenza che non riusciamo più a comprendere né a fermare”. Sono le parole amare del sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, il giorno dopo il drammatico accoltellamento della 33enne Maria Carola, aggredita dall’ex compagno, un 34enne di Avola, arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
La vittima è ricoverata all’ospedale Umberto I di Siracusa, dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. C’è ottimismo da parte dei medici, le ferite al torace ed all’addome – seppur numerose e profonde – non hanno compromesso organi o funzioni vitali. “Si sta provando a salvare la vita ad una mamma di due bambini”, ha detto Amenta prima di definire l’aggressione “un gesto di una viltà e di una vigliaccheria disarmante”.
Il primo cittadino di Canicattini non nasconde la rabbia e la preoccupazione per “una violenza ormai fuori controllo, che si insinua anche nelle comunità più tranquille”. E punta il dito contro l’abuso di droghe e il degrado sociale. “Non è comprensibile una violenza di questo tipo, se non determinata da una cattiva salute mentale o dall’uso di sostanze che fanno diventare aggressivi in modo incredibile. Oggi c’è in giro qualcosa che non riusciamo più a controllare: troppi stupefacenti, troppe armi. Le nostre città la notte sembrano popolate da zombie”.
Ma il cuore dell’intervento del primo cittadino è un appello preciso al legislatore nazionale, affinchè vengano modificate le norme sulla tutela delle donne e rendere immediato l’intervento dopo una denuncia. “Quando una donna trova il coraggio di denunciare, lo Stato deve agire subito. Bisogna intervenire subito, mettere al sicuro la vita di chi denuncia e poi capire chi ha torto o ragione”, dice Amenta in diretta su FMITALIA. “Non possiamo più aspettare i tempi lunghi della burocrazia: la società è cambiata, le leggi devono cambiare con essa”.
Secondo Amenta, il sistema di prevenzione è “fermo a vent’anni fa” ed oggi è incapace di rispondere alla nuova realtà sociale. “Viviamo in una società pericolosissima – ribadisce – dove l’uso di sostanze, la disponibilità di armi e la perdita di valori rendono tutto più instabile. Servono norme rapide, semplici e strumenti che permettano alle forze dell’ordine di intervenire prima che sia troppo tardi. Non possiamo più nascondere la testa sotto la sabbia. Serve prevenzione, serve collaborazione tra istituzioni, serve una presa di coscienza collettiva. Nessuno può permettersi il lusso di togliere la vita a un’altra persona. Una vita umana non è solo una tragedia individuale, trascina nel baratro un’intera comunità”.




Amore criminale, la psicologa: “Relazioni tossiche e possesso, serve educazione sentimentale”

E’ successo un’altra volta. Ancora un uomo che aggredisce una donna, quella che diceva di amare. Sotto shock la comunità di Canicattini Bagni, con il pensiero che corre alle tragedie di Laura Petrolito (17 marzo del 2018) e Maria Ton (16 giugno 2014). E sullo sfondo, quella fastidiosa sensazione che forse si poteva evitare l’ultimo feroce atto. C’erano i segnali e, si apprende, anche una denuncia per minacce.
E quella domanda che agita i pensieri: perchè? “I segnali di escalation vengono spesso sottovalutati”, risponde la psicologa Marta Mancuso. “Al netto degli aspetti giuridici, si tratta di un qualcosa vissuto come un vero e proprio affronto personale. Da quanto osserviamo noi – spiega la professionista che opera nel recupero di uomini autori di violenza – le persone che rispondono con condotte aggressive al termine della relazione, manifestano una totale incapacità di vedere la donna come una persona libera e sul proprio stesso piano. E questo è aggravato drammaticamente nei casi in cui ci sia la presenza, non importa se reale o immaginaria, di un altro uomo”.
L’autostima vacilla, in storie personali di uomini con un presente ed un passato di abbandoni. “L’esercizio del potere, attraverso una relazione violenta e controllante, aiuta a mantenere in piedi un’immagine identitaria molto precaria, poco resiliente, pronta a crollare facilmente. Dall’esperienza sul campo – aggiunge la dottoressa Mancuso – il pensiero di massima che un uomo autore di violenza formula quando una donna decide di interrompere la relazione è ‘sicuramente c’è un altro’, verbalizzato e vissuto con un’angoscia malcelata che parla della necessità atavica di affermazione ‘territoriale’ del maschio, che in una logica antica ancora operativa domina”.
Alla donna non vengono riconosciuti gli stessi diritti che invece l’uomo riconosce a se stesso, sottacendo invece “la paura costante di essere tradito, abbandonato, ingannato e un attaccamento tanto rigido da diventare mortifero”.
Ancora nel 2025, la legittimazione delle donne come esseri umani sullo stesso piano degli uomini “viene vissuta come una minaccia che fa persino storcere il naso, anche a molti trentenni. Pensate a quanti ragazzi sono pronti a giurare oggi che ‘non ci sono più le femmine di una volta’, che ‘una volta era meglio’ e che ‘il mondo è perso ormai’. La cosa allarmante – analizza Marta Mancuso – è che queste dinamiche dilagano tra i giovanissimi e parliamo anche di molti minori”.
E’ venuta meno l’educazione emotiva. “Come professionista, credo debba essere urgentemente introdotta a scuola, a partire dall’età dell’infanzia. Perché dove c’è ascolto non c’è violenza. E l’ascolto, prima che dell’altro, dobbiamo imparare ad averlo di noi stessi”.




Tentato femminicidio di Canicattini, il Codacons: “Codice rosso, falle nella prevenzione”

Il Codacons e il Codacons Donna intervengono sul tentato femminicidio di Canicattini Bagni e sollevano dubbi sull’efficacia del Codice Rosso. “Ancora una volta ci troviamo di fronte a una vicenda che mette in luce falle profonde nei meccanismi di prevenzione e protezione. Non basta che una donna trovi il coraggio di denunciare: lo Stato deve essere pronto a garantirle tutela immediata e reale”. Lo dice l’avvocato Federica Prestidonato, presidente di Codacons Donna. “Il Codice Rosso, nato per velocizzare le procedure, rischia di rimanere un contenitore vuoto se non accompagnato da una rete operativa efficiente e da risorse adeguate. Servono risposte concrete e tempestive, non solo buone intenzioni.”
Le due realtà associative intendono richiamare l’attenzione sulle criticità dei meccanismi di tutela previsti dalla normativa vigente e sulla necessità di un intervento più rapido e coordinato da parte delle autorità competenti.
“Se, come riportato dagli organi di stampa, la vittima aveva già sporto denuncia contro l’ex nel mese di settembre – afferma l’avvocato Bruno Messina, Vicepresidente Regionale Codacons – è doveroso chiedersi quali misure siano state effettivamente attivate nei giorni e nelle settimane successive. Il Codice Rosso è davvero uno strumento efficace nei casi in cui la rapidità può salvare una vita?”.
“Si tratta dell’ennesimo atto di violenza inaudita – prosegue Messina – che colpisce una donna indifesa e conferma quanto sia ancora radicata una cultura di sopraffazione e possesso. Ma sostenere la vittima adesso non basta: occorre comprendere se gli strumenti previsti dalla legge siano realmente in grado di prevenire simili tragedie. È necessario migliorare i protocolli di intervento e rafforzare la collaborazione tra Prefetture, Forze dell’Ordine e Centri Antiviolenza, affinché gli inquirenti possano realmente proteggere chi rischia di subire violenza da un ex compagno o da uno spasimante molesto”.
Per Messina, “la tempestività è decisiva. Intervenire subito e in modo coordinato dopo una denuncia può fare la differenza tra la vita e la morte. Servono risposte concrete, una rete stabile tra istituzioni e cittadini e un potenziamento degli strumenti di tutela per evitare che simili episodi si ripetano”.




Gestione emergenza Ecomac, la Regione avvia un accertamento ispettivo

La Regione Siciliana ha disposto l’avvio di un accertamento ispettivo nei confronti dell’Asp di Siracusa, in merito alla gestione dell’emergenza dovuta al rovinoso incendio sviluppatosi nell’impianto di stoccaggio rifiuti Ecomac.
Rispondendo alla richiesta del parlamentare Luca Cannata (FdI) che aveva denunciato “criticità gestionali”, il Presidente della Regione Renato Schifani ha trasmesso agli assessorati e dipartimenti regionali competenti la richiesta di avvio di indagine.
La Regione ha invitato gli uffici preposti ad avviare “ogni adempimento di competenza” per poi relazionare direttamente alla presidenza circa gli esiti. La comunicazione è stata rivolta all’assessorato regionale alla Salute, al Dipartimento di Pianificazione Strategica ed al Dipartimento per le Attività Sanitarie.
L’esponente di FdI aveva trasmesso lo scorso 10 ottobre la richiesta formale richiesta di attivazione di un’indagine ispettiva nei confronti della Direzione Generale dell’Asp di Siracusa. “Le disfunzioni e le omissioni riscontrate – ha attaccato Cannato – risultano allarmanti, perché dimostrano una carenza di preparazione e coordinamento che, in caso di incidente industriale su larga scala, potrebbero determinare conseguenze gravi e irreparabili per la popolazione esposta”, con riferimento alla gestione della vicenda Ecomac.
Alle parole di Cannata aveva replicato lo stesso dg dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone. “L’emergenza seguita all’incendio presso l’impianto Ecomac è stata gestita con tempestività, rigore e trasparenza, nel pieno rispetto del principio di precauzione ed in costante coordinamento con Prefettura, Arpa, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e Comuni interessati e con l’attivazione di un articolato sistema di sorveglianza e prevenzione sanitaria che ha coinvolto in modo integrato tutti i dipartimenti aziendali”, le sue parole. Il dg ha respinto con fermezza ogni accusa di inerzia o omissione nella gestione dell’emergenza sanitaria seguita al grave incendio.
Sulla richiesta di ispezione si era spaccato il centrodestra siracusano, con i deputati regionali Riccardo Gennuso (FI) e Carlo Auteri (DC) che hanno criticato l’iniziativa del parlamentare Cannata, difendendo l’azione dell’Azienda Sanitaria aretusea.




Democrazia Partecipata, il 24 e 25 ottobre si vota anche in presenza: ecco dove

“Per favorire la più ampia partecipazione dei cittadini alle votazioni sui progetti di Democrazia partecipata 2025, sarà possibile esprimere le proprie preferenze anche in presenza, oltre alla già attiva piattaforma on-line. Con la votazione in presenza, rendiamo più semplice e accessibile a tutti la possibilità di contribuire con la propria scelta ai progetti che riguardano la città, presentati dagli stessi cittadini, rafforzando lo spirito di partecipazione e cittadinanza attiva che è alla base di questa iniziativa”. Lo comunica l’assessore Sergio Imbrò, accogliendo così una richiesta che si era levata alla luce di alcune difficoltà riscontrate nelle procedure di autenticazione online.
Nelle giornate del 24 e 25 ottobre, dalle ore 9 alle 14, si potrà votare nei seggi allestiti in più punti della città. Il 24 al liceo Corbino di viale Armando Diaz, al liceo Einaudi di via Canonico Nunzio Agnello e nella sede del settore Politiche sociali, in via Italia 105. Il 25 ottobre, invece, saranno attivi i seggi a Cassibile e Belvedere, nelle rispettive sedi delle circoscrizioni, all’Urban Center di via Nino Bixio 1 ed al Centro anziani di via Foti.
“La scelta delle scuole non è casuale, volendo così rafforzare il messaggio di educazione alla cittadinanza attiva ed alla partecipazione alle decisioni pubbliche, con il coinvolgimento degli studenti dai 16 anni in su, come da regolamento”, aggiunge l’assessore Imbrò.
“Democrazia partecipata – dicono il sindaco Francesco Italia e l’assessore Imbrò – non è solo un esercizio amministrativo, ma un percorso di responsabilità condivisa tra cittadini e istituzioni. Vogliamo che ogni siracusano, giovane o anziano, si senta parte di questo processo decisionale senza che eventuali gap generazionali, di educazione digitale o di difficoltà web possano costituire ostacolo per alcuno”.
In corsa per accedere al finanziamento ci sono 15 progetti. Dallo scorso del 23 settembre e fino alle ore 23,59 del 22 ottobre è possibile votare on line sulla piattaforma https://www.camelot.vote/siracusa
Possono partecipare tutti i residenti a Siracusa a partire da coloro che abbiano compiuto 16 anni di età.
L’assessore Imbrò ha voluto ringraziare i settori Affari istituzionali – Democrazia partecipata, Anagrafe, Polizia municipale e Politiche sociali per il supporto fornito in questa fase, insieme all’Ufficio stampa comunale.




Laboratori analisi, stop esami in esenzione. Spi Cgil: “Quasi interruzione di pubblico servizio”

“Un problema grave, al limite dell’interruzione di pubblico servizio, un furto di salute”.Durissimo l’affondo dello Spi Cgil, il sindacato dei pensionati sullo stop all’erogazioni di prestazioni in esenzione di alcuni laboratori analisi della provincia, che in questo modo protestano contro la Regione e contro l’importo di un budget che non sarebbe a loro dire sufficiente per coprire l’intero anno. Molti laboratori chiedono il pagamento per intero delle analisi richieste dai pazienti, ad eccezione dei pazienti oncologici e delle donne in gravidanza. Enzo Vaccaro, segretario provinciale Spi Cgil non ritiene che la “serrata” dei laboratori sia motivata da ragioni condivisibili ed ammissibili. “E’ una motivazione fuorviante quella fornita – sostiene Vaccaro- A loro dire hanno esaurito il
budget assegnato dall’Azienda Sanitaria ma nei contratti stipulati tra I’ASP di Siracusa e gli erogatori privati accreditati è espressamente previsto che le Strutture/Specialisti si impegnano ad erogare le prestazioni, per singola mensilità, mediamente in proporzione al budget assegnato, in modo tale da garantire per il periodo di riferimento e quindi assicurando le
prestazioni per l’intero anno e con esse l’assistenza sanitaria di propria
competenza. Considerato che le prestazioni di Laboratorio rientrano nei Livelli Essenziali di
Assistenza (LEA) che Costituzionalmente e Legislativamente devono essere garantiti e che il budget assegnato ai Laboratori Analisi dell’ASP di Siracusa nel 2025 è stato calcolato in base al fabbisogno della popolazione,la mancata erogazione delle prestazioni da parte dei Laboratori Analisi appare-ribadisce il sindacato dei pensionati- del tutto immotivata, causa di enorme disagio per le classi sociali meno abbienti che non possono permettersi prestazioni a pagamento, possibili ritardi nella diagnosi di patologie che possono essere causa anche di esiti infausti”.Lo Spi Cgil di Siracusa sollecita, pertanto, le autorità competenti e segnatamente l’Asp, la Regione Siciliana ed il Prefetto di Siracusa, Chiara Armenia, ad intervenire”