Campione nella vita, il piccolo Gerardo racconta la sua storia al Città di Melilli

Nella sessione di allenamento di giovedì scorso, i ragazzi del Città di Melilli hanno vissuto un momento che difficilmente dimenticheranno. Non si è trattato soltanto di futsal: con loro c’era anche Gerardo, un bambino di appena otto anni che ha già vinto la partita più importante, quella contro un tumore.
Accompagnato dalla psicologa Veronica Castro, Gerardo ha raccontato la sua storia con la semplicità e la forza che solo i bambini hanno. Tra emozioni e silenzi carichi di significato, ha lanciato un messaggio che vale più di mille allenamenti: “in campo come nella vita, non bisogna mai arrendersi”.
Per i giocatori è stato molto più di un incontro sportivo. È stato un invito a dare sempre il massimo, a non mollare davanti agli ostacoli e a ricordare che la vera vittoria non è solo quella che si conquista sul campo, ma quella che si costruisce ogni giorno con coraggio e speranza. Gerardo ha già segnato il suo gol più bello: vincere la partita più difficile della vita
Il presidente Papale ha voluto ringraziare ancora una volta la dottoressa Castro, la cui presenza anche quest’anno si sta rivelando fondamentale e preziosa. “Il suo contributo-ha detto- non riguarda solo la preparazione mentale dei nostri giocatori. Esperienze come questa ci ricordano quanto il ruolo del club Città di Melilli sia importante non solo dal punto di vista sportivo, ma anche sociale e umano. Vedere Gerardo sabato al Palavillasmundo, accanto alla squadra, è stato un momento di grande emozione. La dedica in partita del goal di capitano Rizzo- promessa durante l’allenamento -lo ha riempito di gioia, e tutta la società spera di rivederlo sempre sugli spalti, presente a ogni partita, come un tifoso speciale e un esempio per tutti noi”.




Proseguono nel riserbo le indagini sulle ruspe alla foce del Ciane. “Riserva da rilanciare”

Sono ancora in corso le indagini relative alla movimentazione sabbia rilevata nelle settimane scorse alla foce dei fiumi Ciane ed Anapo, nel perimetro della Riserva Ciane-Saline. Restano avvolte nel massimo riserbo le prime rilevazioni ed alcune evidenze che sarebbero emerse. Si mantiene abbottonato anche il presidente del Libero Consorzio, l’ente che gestisce la riserva. Michelangelo Giansiracusa conferma massima collaborazione con gli investigatori. “Il Libero Consorzio Comunale di Siracusa ribadisce la massima attenzione verso la Riserva Naturale Fiume Ciane e Saline di Siracusa, patrimonio ambientale e identitario di grande valore per l’intero territorio provinciale. Con gli uomini e i mezzi a disposizione, siamo impegnati nell’azione di vigilanza e monitoraggio dell’area, in un quadro che richiede metodo e continuità operativa”, spiega.
Quanto alle azioni di rilancio della riserva, tutto passa attraverso una programmazione di lungo periodo. Ci sono progettualità per la rete di telerilevamento e monitoraggio degli incendi, già finanziata per 718.400 euro; lavori di riqualificazione e percorso ciclopedonale di collegamento tra Ortigia, la città e la fonte Ciane, già finanziati grazie ad emendamento regionale proposto dal deputato Carlo Gilistro (200.000 euro); proposta di progetto da 5,5 milioni nell’ambito del PR FESR Sicilia 2021–2027 – Azione 2.7.2, presentata e attualmente in fase istruttoria; partecipazione al progetto INTERREG Italia–Malta “WETWISE”, dedicato al restauro delle zone umide costiere di Sicilia e Malta.
“La tutela del Ciane e delle Saline richiede continuità e il rispetto dei ruoli istituzionali”, afferma il presidente Michelangelo Giansiracusa. “Solo attraverso la collaborazione e il lavoro congiunto otterremo nel tempo risultati concreti e duraturi per l’ambiente e per la comunità”.

foto di Marcello Bianca




Ancora telecamere a Siracusa:61 occhi elettronici nei luoghi nevralgici

Un sistema integrato di telecamere di videosorveglianza per lettura targhe sta per essere avviato nel territorio di Siracusa. Il Comune, infatti, ha finanziato un progetto per l’installazione di 61 nuovi “occhi elettronici” che consentirà di monitorare in tempo reale tutti i veicoli e i soggetti in transito in determinate zone, a garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica.
“Questo progetto – spiega il sindaco Francesco Italia – andrà ad integrare altri sistemi simili, già attivi o in fase di attivazione, finanziati con fondi ministeriali. Oltre ad essere fonte di rassicurazione dei cittadini in chiave di prevenzione, questi sistemi agevoleranno la repressione di crimini supportando le forze dell’ordine in tutte le attività di controllo”.
Il costo, oltre all’acquisto e all’installazione dei dispositivi, comprende anche la manutenzione per un periodo di 3 anni dall’entrata in funzione. Il progetto prevede sia l’installazione di telecamere per la lettura delle targhe che di telecamere di contesto. Le informazioni rilevate confluiranno automaticamente al Centro elaborazione dati nazionale e il trattamento sarà eseguito nel rispetto della normativa a garanzia della privacy e della riservatezza.
I siti interessati sono: il parcheggio di via Augusto Von Platen, quello di via Mazzanti, il Mercato ortofrutticolo, la Marina, il Ponte Umbertino, via delle Carceri Vecchie, via della Giudecca, riva Forte San Giovannello, contrada Carancino, via Franca Maria Gianni e l’area della Cittadella dello Sport.




Barbara aggressione ai volontari di Protezione Civile, il racconto di Nino: “Sono sotto shock”

Hanno riportato prognosi importanti i tre volontari di Protezione Civile aggrediti sabato scorso a Portopalo, mentre spegnevano un incendio, sviluppatosi in un terreno con sterpaglie. Nino, Antonino e Giuseppe – questi i loro nomi – sono finiti in ospedale con una contusione ad un braccio, una contusione al collo e addirittura per una frattura alla mascella che ha reso necessario il ricovero al San Marco di Catania ed un probabile intervento chirurgico. Il volontario 63enne è quello che ha riportato la prognosi peggiore.
“Sono ancora scosso”, racconta Nino questa mattina mentre si trova ancora in ospedale. “L’aggressione è stata rivolta principalmente nei miei confronti. Quest’uomo muoveva accuse scomposte: prima ci diceva che non dovevamo entrare sulla sua proprietà privata, poi invece perché non siamo intervenuti. Si contraddiceva”, racconta alla redazione di SiracusaOggi.it.
Le fiamme lambivano una casa vacanze. Erano a poche centinaia di metri di distanza. “Il protocollo antiincendio ci dice che si parte da dove ci sono pericoli per abitazioni e persone. Noi di solito filmiamo gli interventi per darne conto in ogni momento. Finito quell’intervento, siamo entrati nel suo terreno perché abbiamo visto che le fiamme lambivano delle serre. Mentre filmavo il volontario con la lancia, ho visto arrivare quest’uomo. Pensavo che avesse bisogno di acqua o di chiedere di spostarci verso un’area più a rischio. Invece – racconta Nino – mi ha strappato la pettorina, dato pugni. I volontari hanno chiuso lo sportello cercando di capire cosa avesse in mente e intanto le fiamme arrivavano verso il camion. L’altro volontario aggredito ha ricevuto all’improvviso un pugno fortissimo, sferrato con tutta la forza mentre era intento a studiare il percorso del fuoco. Non l’ha visto nemmeno arrivare”.
Il pugno lo avrebbe fatto sbattere contro il camion, cadere e perdere i sensi. “Poi è stato aggredito un altro volontario subentrato, anche in questo caso con un fortissimo pugno. Qualcuno, forse un parente, ha poi portato via questo aggressore, gli chiedeva di fermarsi. Noi siamo andati dai carabinieri mentre quest’uomo ci cerca ancora girando in paese. È stato ripreso da telecamere di videosorveglianza”. Nino fa una pausa. “Siamo sotto shock. Abbiamo fatto quest’anno oltre 90 interventi antincendio. Abbiamo salvato numerose famiglie. Abbiamo fatto cose che nella nostra zona non sono mai state fatte. Non siamo eroi ma ci mettiamo a disposizione dei nostri concittadini. Quanto è accaduto ci amareggia profondamente”.
Ma lo spirito di servizio vince su tutto. Ed assicura che torneranno presto a svolgere servizi di Protezione Civile, non appena le condizioni fisiche lo permetteranno.
Proseguono intanto le indagini, con la raccolta di tutti gli elementi di prova disponibili. Nelle prossime ore, atteso un provvedimento da parte delle forze dell’ordine. Intanto, dalla sindaca Rachele Rocca ai vertici della Protezione Civile regionale, sono arrivati ai tre volontari aggrediti gli auguri di pronta guarigione ed una condanna ferma dell’accaduto. “Giù le mani dai volontari di Protezione Civile”, ha detto la sindaca Rocca intervenuta in diretta su FMITALIA.




“Il polo industriale rischia di spegnersi senza riconversione”, allarme dei metalmeccanici

Si è svolto questa mattina, nella sede della Cassa Edile di Siracusa, l’attivo unitario dei metalmeccanici promosso da Fim, Fiom e Uilm regionali e provinciali, per discutere del futuro del petrolchimico siracusano e delle criticità occupazionali che investono l’intero territorio.
All’incontro hanno preso parte i segretari regionali Piero Nicastro (Fim), Francesco Foti (Fiom) e Vincenzo Comella (Uilm), insieme ai segretari provinciali Angelo Sardella, Antonio Recano e Giorgio Miozzi, oltre a numerosi delegati provenienti dalle principali aziende dell’indotto industriale.
Durante il dibattito, i sindacati hanno ribadito con forza che il polo industriale di Priolo–Augusta–Melilli ha tutte le carte in regola per diventare un modello nazionale di riconversione sostenibile, ma che servono coraggio politico e decisioni tempestive.
“Non possiamo più attendere – affermano Fim, Fiom e Uilm in una nota congiunta –. Manca una strategia chiara per la riconversione del polo industriale, e questo silenzio rischia di compromettere il futuro produttivo e occupazionale di centinaia di famiglie”.
I sindacati annunciano che, nei prossimi giorni, saranno convocate assemblee in tutti i luoghi di lavoro per coinvolgere i metalmeccanici in una mobilitazione unitaria, con l’obiettivo di difendere il territorio e i posti di lavoro.
“Il 2030 è dietro l’angolo – spiegano – e bisogna chiarire subito il percorso di riconversione. Serve governare la transizione con strumenti di formazione e ricollocazione, perché in questi processi ci sono sempre ‘morti e feriti’, e non possiamo permetterlo”.
Preoccupano, inoltre, le condizioni di degrado industriale: impianti fermi, assenza di manutenzione, calo dei livelli di sicurezza. “Un quadro che – denunciano i sindacati – rischia di cancellare 70 anni di storia produttiva e di lasciare migliaia di lavoratori senza prospettive”.
Fim, Fiom e Uilm chiedono con urgenza al governo un piano industriale concreto, con investimenti per una transizione energetica sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che sociale.
“I lavoratori non vogliono essere spettatori passivi – concludono i rappresentanti sindacali – ma protagonisti del cambiamento. Servono risorse, visione e coraggio politico. Il polo siracusano può e deve essere un modello di riconversione, ma il tempo delle promesse è finito”.
L’attivo unitario si è chiuso con un appello alle istituzioni nazionali e regionali: “La transizione energetica non può restare un concetto astratto. È il momento di agire, prima che sia troppo tardi”.




Ciak a Siracusa per un film tratto da un popolare romanzo tedesco. Cambia viabilità in Ortigia

Una nuova produzione internazionale ha scelto Siracusa come set naturale, per ambientarvi alcune delle scene di un lungometraggio. Può sembrare scontato visto che il titolo del film è “Syrakus” (“A walk to Syracuse” nella versione internazionale), ovvero Siracusa in tedesco, ma con location distribuite tra Germania, Sud Tirolo, Palermo e appunto Siracusa. Dal 7 all’11 ottobre la macchina della Kino Produzioni sarà a lavoro tra vicoli e palazzi di Ortigia. Curiosità per i primi ciak nel centro storico di Siracusa.
Il film è tratto dal romanzo “La passeggiata da Rostock a Siracusa”, di Friedrich C. Delius, pubblicato in Italia da Sellerio Editore. È una storia che narra il viaggio di un uomo, Paul Gompitz, dalla città tedesca di Rostock fino a Siracusa, in Sicilia. Vuole seguire le orme del poeta Johann Gottlieb Seume. Ma Paul vive in quella che, all’epoca, era la DDR, oltre il confine più complicato del mondo e quel simbolo di divisione fisica che era il muro di Berlino. Il suo piano è impossibile da realizzare con mezzi legali. Quindi deve preparare una fuga. L’impresa riflette anche un contesto di unificazione della Germania.
Diretto da Lars Jessen, “Syrakus” è una produzione Pandora Film e Florida Film in collaborazione con ZDF, Arte (Germania) e Kino Produzioni (Italia). Il film gode del supporto anche della Sicilia Film Commission. Collabora anche la Film Commission del Comune di Siracusa, con il suo prezioso supporto per logistica e autorizzazioni.
Per esigenze di ripresa, il settore Mobilità e trasporti ha emesso un’apposita ordinanza. Dalle ore 7 di domani alle 16 di sabato prossimo (11 ottobre) sarà proibita la sosta su 15 stalli del parcheggio di via Nazario Sauro; sempre domani, ma dalle ore 18, alle 16 dell’11, sarà in vigore il divieto di sosta sul lungomare di Ortigia nel tratto tra via delle Sirene e via Maddione, nei pressi del Castello Maniace. Dalle ore 6 di mercoledì 8 alle 16 del 9 ottobre, non sarà possibile parcheggiare in via della Giudecca (dove saranno ammessi i mezzi necessari alle riprese) e in via Logoteta nel tratto compreso tra via della Giudecca e vicolo della Pergole. Dalle ore 8 di mercoledì 8 alle 16 di sabato 11, il divieto di sosta sarà istituito in riva della Darsena e in via Vittorio Veneto nello slargo tra vicolo Bagnara e via Sarpi.
Infine, dalle ore 8 alle 14 del 10 e dell’11 ottobre le riprese interesseranno piazza Duomo e piazza Minerva dove potranno sostare due mezzi della produzione ai quali sarà consentito di precorrere via Picherali in senso inverso.




Canaloni invasi dai rifiuti tra Fanusa e Arenella, rischio alluvioni con l’arrivo delle piogge

Cresce la preoccupazione tra i residenti delle zone della Fanusa e dell’Arenella, dove le opere di recente realizzazione per la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico versano – denuncia l’associazione Pro Arenella – in condizioni di grave degrado. I canaloni costruiti per raccogliere e convogliare le acque meteoriche, fondamentali per prevenire allagamenti e frane, sarebbero oggi ostruiti da spazzatura, arbusti e vegetazione spontanea.
“Le strutture nate per proteggere il territorio e i cittadini – denunciano i residenti – si sono trasformate in trappole potenzialmente pericolose. Con l’arrivo della stagione delle piogge, la mancanza di manutenzione rischia di provocare una vera emergenza”.
I tratti più critici sono stati individuati lungo Via Blanco e nella zona denominata “Torre dell’Acqua” all’Arenella, dove il canalone di raccolta è ormai ridotto a una discarica a cielo aperto. Sacchetti, ingombranti e rifiuti di ogni tipo bloccano il corretto deflusso delle acque piovane, rendendo vano l’intervento di messa in sicurezza costato centinaia di migliaia di euro e pensato per proteggere la popolazione da esondazioni e allagamenti.
I cittadini chiedono con forza un immediato intervento di pulizia e manutenzione su tutti i tratti interessati, insieme all’installazione di protezioni aggiuntive – come reti metalliche o barriere – per impedire nuovi abbandoni da parte dei cosiddetti “criminali ambientali” che continuano a utilizzare i canaloni come discariche.
“Il progetto rappresenta un intervento strategico per il nostro territorio – sottolinea l’associazione Pro Arenella – ma senza una manutenzione costante ed efficace l’opera perde ogni utilità e diventa un pericolo per tutti. Non possiamo permettere che incuria e illegalità vanifichino gli investimenti pubblici”.




Consiglio comunale, domani la seduta: discariche abusive e cultura i temi

Torna in aula domani mattina alle 10:00 il consiglio comunale di Siracusa. Tra i punti all’ordine del giorno figurano tre mozioni, nonché l’approvazione dello statuto e dell’atto costitutivo della Fondazione Siracusa 2033 con il Comune come socio fondatore. La prima mozione,a firma di Leandro Marino e Damiano De Simone focalizza l’attenzione sul tema delle discariche abusive, con la richiesta di un’azione di contrasto più incisiva da parte dell’amministrazione comunale, attraverso l’applicazione del decreto 116 del 2025 che, tra gli altri aspetti, inasprisce le sanzioni. Un’altra mozione, a firma di Ivan Scimonelli, riguarda l’inserimento della manifestazione Agon nel Calendario Patrimoniale cittadino 2026. Infine una mozione del Pd, per il potenziamento del sistema bibliotecario comunale.




Lavori alle caditoie di via Tisia, come cambia la circolazione il 7 e 8 ottobre

Il settore Mobilità del Comune di Siracusa ha emesso un’ordinanza con la quale si istituisce il divieto di transito in Tisia e nelle strade vicine per alcune di domani (7 ottobre) e dell’8 ottobre, per consentire di effettuare dei lavori nelle caditoie.
In dettaglio, dalle 14,30 alle 16,30 di domani, non si potrà circolare in via Tisa, nel tratto tra largo Dicone e via Pitia e in quello tra via Damone e largo Dicone; il divieto non sarà attivo contemporaneamente nei due sensi di marcia. Inoltre, sarà invertita la direzione di transito in via Damone che potrà essere percorsa solo in direzione di viale Polibio; di conseguenza, i mezzi in uscita da ronco a via Damone dovranno svoltare a sinistra.
L’ordinanza riguarda anche viale Polibio dove, dalle ore 9 alle 12 di domani e dell’8 ottobre, tra i civici 42 e 18, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione obbligatoria e il senso unico alternato. Il transito dei mezzi sarà regolato da un dipendente della ditta che effettua i lavori presente sul posto.




Melilli.Via XXIV Reggimento Artiglieria Peloritani: proseguono i lavori

Proseguono i lavori di consolidamento e rifacimento stradale in Via XXIV Reggimento Artiglieria Peloritani, nel territorio comunale di Melilli. Si tratta di un’opera che l’amministrazione comunale, retta dal sindaco Giuseppe Carta ritiene strategica, mirata a migliorare la sicurezza e la qualità della viabilità in una zona altamente frequentata, che comprende il Convento dei Cappuccini e il vicino Campo Sportivo Comunale.
L’intervento, per un valore complessivo di 1.200.000 milioni di euro, è interamente finanziato dalla Regione Siciliana – Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità, attraverso specifico decreto.
“Questo progetto rappresenta un altro passo concreto nella direzione della rigenerazione urbana e del miglioramento delle infrastrutture del nostro territorio,” dichiara il Sindaco Giuseppe Carta. “Investire sulla sicurezza stradale e sulla qualità degli spazi pubblici significa investire sul benessere dei cittadini.”
I lavori sulla sede stradale si inseriscono in un quadro più ampio di interventi, che include la riqualificazione dell’intera area sportiva comunale adiacente. Il progetto, già avviato, prevede il restyling completo dei campi da tennis esistenti; la realizzazione di due nuovi campi da padel; la valorizzazione delle aree esterne, con la creazione di spazi attrezzati e zone di aggregazione; il rifacimento della tribuna e la ristrutturazione di spogliatoi e servizi igienici.
“Tutti gli interventi-conclude Carta- sono concepiti nel pieno rispetto delle normative vigenti, con particolare attenzione a sicurezza, accessibilità e inclusività. L’Amministrazione comunale continuerà a monitorare l’andamento dei lavori e a informare costantemente la cittadinanza sugli sviluppi, con l’obiettivo di restituire alla comunità luoghi pubblici più funzionali, accoglienti e moderni”.