Anche Thomas Masters artista di fama mondiale sceglie Siracusa

Da Chicago a Siracusa per trarre nuova linfa artistica e al contempo “impepare” di nuova verve l’elite creativa siracusana. Questa è la nuova avventura di Thomas Masters, artista multidisciplinare statunitense, esponente tout court dal 1970 del mondo dell’arte a Chicago. Thomas Masters, pronipote del noto pittore ottocentesco alcamese Giuseppe Renda, comincia la sua carriera artistica distinguendosi come musicista nella New York degli anni ’70. Per ben 26 anni gestisce l’omonima galleria d’arte, curando ed esponendo il lavoro di molti artisti internazionali con sede a Chicago. Appena tre anni fa arriva a Siracusa in vacanza, ne resta folgorato e decide di lasciare gli Stati Uniti per vivere in Sicilia. “La luce di Siracusa, sia in termini architettonici che naturalistici – racconta Thomas Masters – mi ha impressionato così profondamente da decidere di trasferirmi e creare uno studio d’arte in Ortigia. La gente che abita questa città è altrettanto affine al mio sentire e a quello che definisco “illuminazione emotiva”. Amo i siracusani e con loro sono certo faremo grandi progetti insieme”.
Le opere dell’artista statunitense sono spesso definite come astratto-espressioniste, caratterizzate da una forte componente emotiva e da una pittura densa e materica. In Italia è noto soprattutto per la sua mostra personale “This Side Of The Mountain” tenutasi a Milano nel 2015 presso lo spazio Made4Art nel quale presentò lavori in acrilico della serie SOUL-POEMS che indagavano il tema della condizione umana. “La mostra intitolata “Questo lato della montagna” – dichiara Masters – riguardava i numerosi aspetti esperenziali dell’individuo. Ovvero tutto quello che riguarda il vissuto di un uomo in termini di sensazioni, scoperte, testimonianze di eventi patiti o goduti di cui a volte è spettatore altri protagonista.”
Mantenendo continuamente la sua pratica attiva e diversificata, il lavoro di Thomas Masters è stato esposto in centinaia di mostre collettive e personali attraverso la pittura, l’incisione, la scultura, la musica e la parola in tutto il mondo: da New York a Milano, da Puerto Rico a Vancouver, dal Mexico alla Finlandia, dall’India alla Francia. E adesso è la volta di Siracusa.

Foto di Maria Pia Ballarino.




Concerti negli ospedali di Siracusa e Augusta: in provincia il progetto “Musicalmente insieme”

Figurano anche gli ospedali di Siracusa e Augusta tra le strutture sanitarie che nel corso del mese di dicembre ospiteranno dei concerti nell’ambito del progetto “Musicalmente Insieme…Note di vita”. L’obiettivo è creare un ambiente di cura più accogliente e portare momenti di serenità ai degenti, ai loro familiari, al personale sanitario di numerosi ospedali dell’isola in vista delle festività natalizie.Studentesse e studenti della Rete dei licei musicali dell’Isola si esibiranno dal 3 al 22 dicembre in diversi reparti, anche di strutture pediatriche, nell’ambito di “Musicalmente insieme … Note di vita”. Il progetto è partito lo scorso maggio ed è stato finanziato con 65 mila euro dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale. Un’iniziativa nata dalla collaborazione tra l’Ufficio scolastico regionale e gli assessorati regionali dell’Istruzione e della Salute con il fine di valorizzare il ruolo didattico della musica e come strumento per migliorare la qualità della vita negli ambienti ospedalieri.Il programma della seconda fase del progetto prevede 25 concerti tra il 3 e il 22 dicembre in altrettanti ospedali, anche pediatrici, delle province siciliane. I luoghi prescelti per i concerti e le performance di danza sono stati individuati per consentire la più ampia partecipazione di degenti e personale. Il primo Istituto a esibirsi, mercoledì 3 dicembre, alle 11, sarà il liceo musicale Don Giovanni Colletto di Corleone nel reparto di neuropsichiatria infantile dell’ospedale pediatrico Giovanni Di Cristina di Palermo. Il giorno successivo, giovedì 4 dicembre, alle 11, sarà la volta del liceo musicale Felice Bisazza di Messina che si esibirà nell’ospedale Fogliani di Milazzo.La novità di questa seconda fase del progetto è il contributo di alcuni licei artistici che realizzeranno dei lavori da donare agli ospedali. «Questa iniziativa, che l’assessorato dell’Istruzione ha contribuito a realizzare con un finanziamento di oltre 65 mila euro – afferma l’assessore regionale Mimmo Turano – si pone l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone ricoverate in ospedale e consente ai nostri giovani talenti di accrescere competenze artistiche, tecniche e umane, sviluppando empatia. La musica è terapia, allevia il dolore e può portare gioia laddove c’è sofferenza. Consentire ai ragazzi di esibirsi nei luoghi di cura ha un valore sociale ed educativo enorme e il governo Schifani è fiero di sostenere iniziative di questo genere». L’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni sottolinea: «Il progetto ha il grande merito di portare negli ospedali la forza terapeutica della musica, offrendo ai pazienti momenti di sollievo psicologico. Un’occasione di crescita sia per i giovani studenti musicisti impegnati in questa attività di grande umanità, sia per i medici e i sanitari che possono condividere con i pazienti un momento di svago che non può che migliorare complessivamente l’atmosfera nei reparti. Si tratta anche di un segno concreto dell’impegno della Regione per rendere i luoghi della salute più accoglienti e vicini alle persone».«Le esibizioni delle nostre studentesse e dei nostri studenti, nell’ambito di questa lodevole iniziativa, testimoniano ancora una volta il ruolo educativo e pedagogico della scuola nel formare nuovi talenti e al contempo cittadini consapevoli, responsabili e sensibili nei confronti dei soggetti più fragili della nostra società», dice Luca Gatani, dirigente con funzioni vicarie del Direttore generale dell’Usr Sicilia. «Questi concerti – prosegue Gatani – arricchiscono i percorsi di apprendimento sviluppati nel corso dell’intero anno scolastico dai licei a indirizzo musicale presenti in ogni provincia siciliana. A questo proposito, colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale scolastico per il costante impegno nel valorizzare l’identità artistica di ogni liceo».




Prima domenica d’Avvento: il messaggio dell’Arcivescovo Mons. Francesco Lomanto

Ricorre oggi la prima domenica d’Avvento. Come da tradizione l’arcivescovo, mons. Francesco Lomanto si rivolge ai fedeli con un messaggio che raggiunge i cuori di quanto iniziano a prepararsi al “Santo Natale del Signore come fondamento del mistero di Dio nel mistero dell’uomo; fondamento della comunione ecclesiale e fondamento della coscienza missionaria della Chiesa”.
Il messaggio di mons. Lomanto ha lo scopo di “alimentare spiritualmente la nostra preparazione al Natale del Signore e per sostenere il nostro cammino di fede, il nostro servizio pastorale, il nostro impegno di testimonianza cristiana”.
L’accoglienza della venuta del Signore “apre alla comunione ecclesiale e ci sostiene nell’opera comune di trasmissione della fede e di profezia della carità”.
L’arcivescovo ha evidenziato tre linee guida: il Natale del Signore come fondamento del mistero di Dio nel mistero dell’uomo.
“Credere in Dio è vivere davvero una vita che ha dimensioni infinite, perché ci pone dinanzi al mistero di Dio che si dona a noi e ci eleva a Lui. La nostra vita così piccola, così povera in sé, così umile, porta le dimensioni stesse di Dio che si è fatto uomo per vivere in noi. Nel suo Spirito, Egli si è unito a noi, perché la nostra vita diventasse la sua vita, affinché la sua vita diventasse la nostra. E noi, per il mistero del Natale del Signore, siamo immersi in un’estasi di adorazione e di lode” scrive mons. Lomanto.
Ed ancora il Natale del Signore come fondamento della comunione ecclesiale.
“La comunione con Dio ristabilisce la comunione con tutti. La nascita di Gesù rinnova tutti i rapporti degli uomini. La comunione con il Cristo è il fondamento della comunione fraterna e della comunione col mondo” spiega nel suo messaggio l’arcivescovo. “La comunione tra gli uomini ha la sua origine nel cuore di Dio che si dona a noi nell’Incarnazione del suo Figlio Unigenito. Quindi, l’unione fra noi diventa la prova della nostra unione con Cristo: «Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35). Senza l’unione a Cristo e senza la carità verso altri, non possiamo vivere la comunione con Dio. La solidarietà con gli uomini è la condizione della nostra unione con Dio, perché Dio abita nella carità e nell’amore”.
E poi un riferimento alle parole di Papa Leone XIV che ricorda come la comunione ecclesiale “unisce le diversità e crea ponti di unità nella varietà dei carismi, dei doni e dei ministeri. È importante imparare a vivere così la comunione, come unità nella diversità, perché la varietà dei doni, raccordata con la confessione dell’unica fede, contribuisca all’annuncio del Vangelo. Su questa strada siamo chiamati a camminare […], perché di tale fraternità abbiamo tutti bisogno. Ne ha bisogno la Chiesa, ne hanno bisogno le relazioni tra laici e presbiteri, tra i presbiteri e i vescovi, tra i vescovi e il Papa, così come ne hanno bisogno la vita pastorale, il dialogo ecumenico e il rapporto di amicizia che la Chiesa desidera intrattenere con il mondo”.
Infine il Natale del Signore come fondamento della coscienza missionaria della Chiesa.
Il mistero del Natale “fonda la missione cristiana nella testimonianza di ciò che si è contemplato, nell’incontro che si è instaurato con il Dio della vita, nel rapporto personale di fede che si è stabilito (cfr 1Gv 1,3) e, al contempo, indica la finalità di ogni scuola di evangelizzazione nella partecipazione alla vita divina”.
E noi come “testimoni fedeli di Cristo, siamo chiamati a mostrare che la nostra speranza in Lui è viva e che il nostro servizio di carità si edifica già in questo mondo, ma si apre anche nel dono della vita del mondo che verrà. Incrementiamo la nostra fede e continuiamo a camminare insieme nella speranza, per crescere nella comunione con Dio, per costruire la Chiesa sinodale missionaria, per portare a tutti la gioia del Vangelo, la pace di Cristo, la carità divina, per condurre il mondo a Dio e ravvivare la profezia sociale. Viviamo l’intensità della fede, realizziamo la comunione con Dio e con i fratelli, offriamo la nostra testimonianza di carità per accendere negli altri il desiderio di conoscere Dio, di incontrarlo e di amarlo”.




Restaurato l’androne di Palazzo Vermexio: domani l’inaugurazione

Nuovo pavimento ed una serie di interventi di riqualificazione che rendono armonioso il contesto architettonico. Sarà inaugurato domani l’androne di Palazzo Vermexio recentemente restaurato. La cerimonia avrà inizio alle 10:00. Ci saranno il sindaco, Francesco Italia e le autorità locali.I lavori rientrano nell’ambito degli interventi finanziati con i Fondi della Legge per Ortigia e destinati, contrariamente a quanto accadeva in passato, alla riqualificazione di spazi pubblici del centro storico. Una scelta sottolineata più volte con orgoglio dal primo cittadino e fortemente contestata dal comitato dei residenti.




Impresa ingegneristica al Porto di Augusta: riemerge il bacino GO53 di 6 mila tonnellate

Una prova ingegneristica di rilievo, definita da chi l’ha portata a termine “di rilievo mondiale e senza precedenti”. Il Cantiere Navale Noè di Augusta è riuscito a far riemergere il GO53, un bacino galleggiante di 6.000 tonnellate, lungo 152 metri e largo 30, precedentemente affondato e acquisito tramite procedura pubblica dalla Marina Militare.
Quando è stato preso in consegna, il GO53 si trovava in uno stato fortemente compromesso: compartimenti danneggiati, falle diffuse, volumi interni instabili e strutture degradate. La riemersione non ha quindi rappresentato un semplice recupero, ma una corsa contro il tempo per evitare nuovi cedimenti, stabilizzare la galleggiabilità e mantenere la struttura in superficie durante l’intera operazione.
I sommozzatori della società Worksub, insieme ai colleghi della Social Work, hanno lavorato in ambienti estremamente pericolosi e difficili da raggiungere, intervenendo sulle zone più degradate e mettendo in sicurezza i punti critici. Le verifiche strutturali curate dallo Studio di Ingegneria Nattero hanno consentito di definire i limiti operativi entro cui era possibile procedere, mentre il pontone Ardito ha eseguito il piano degli ormeggi necessario al trasferimento. I servizi tecnonautici del porto – rimorchiatori, ormeggiatori e piloti – hanno gestito il movimento del bacino con precisione, garantendo condizioni di massima sicurezza nello specchio acqueo in concessione al cantiere.
Il momento più delicato è stato il sollevamento, perché la struttura, pur riemersa, conserva zone che richiedono interventi immediati per evitare nuovi rischi. È stata una fase ad altissima complessità, coordinata dall’ingegnere Emanuele Noè Illuminato.
L’operazione è stata condotta insieme al Comando di Marisicilia, Arsenale Militare di Augusta, Capitaneria di Porto, Maristanav e Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale.
«Riportare a galla il GO53 è stato un intervento impegnativo e unico, reso possibile soprattutto dal lavoro instancabile delle nostre squadre», dichiara Maurizio Illuminato, CEO del Cantiere Navale Noè. «La condizione del bacino richiedeva la massima attenzione: sono le persone del cantiere – competenti, determinate e presenti in ogni fase critica – ad aver reso possibile ciò che, sulla carta, era un margine strettissimo tra successo e fallimento».
Con la riemersione completata, il GO53 entra ora in una fase di ripristino strutturale e funzionale, durante la quale verranno affrontati i danni più gravi e avviati i collaudi e le certificazioni già pianificati.




Cambia il sistema di raccolta differenziata a Priolo: nuove regole e più controlli

Novità nella raccolta differenziata a Priolo Gargallo. Le annuncia l’amministrazione comunale retta dal sindaco, Pippo Gianni. L’obiettivo è quello di incrementare la percentuale di raccolta differenziata e di migliorare la qualità dei rifiuti conferiti. Gianni ed il vicesindaco Alessandro Biamonte hanno presentato ufficialmente i nuovi calendari della raccolta, validi per utenze domestiche, utenze domestiche food ed utenze domestiche no food.
La principale novità riguarda il fatto che l’indifferenziato sarà raccolto un solo giorno a settimana. Per i pannolini ed i pannoloni, il servizio sarà attivabile presso l’Eco-Sportello di Viale Annunziata 18/F o presso il Comune – Ufficio Ecologia.
La plastica sarà raccolta il martedì, mentre la carta sarà ritirata il giovedì.
Per agevolare i cittadini nel recepimento delle nuove regole, il Comune ha avviato una campagna di sensibilizzazione e informazione tramite brochure,cartellonistica e altri strumenti divulgativi per informare correttamente sulle modalità di conferimento dei rifiuti.
Accanto alla nuova organizzazione del servizio, l’amministrazione comunale annuncia un sensibile potenziamento dei controlli, con una maggiore frequenza delle verifiche sulle utenze commerciali e sul settore food e sanzioni qualora si riscontrassero violazioni alle norme sulla raccolta differenziata.




Esenzione bollo per i mezzi di emergenza O.D.V, rischio stop dal 2026: l’appello dell’Avcs

Il rischio che venga meno l’esenzione bollo per i mezzi di emergenza delle associazioni di volontariato di protezione civile sembra concreto e preoccupa il settore. L’Avcs di Siracusa lancia l’allarme e segnala una criticità che riguarderebbe la maggior parte delle organizzazioni di protezione civile in Sicilia dotate di mezzi di emergenza e soccorso.
“Ad oggi-spiega l’associazione- grazie ad una norma regionale contenuta nella legge n.2 del 22 febbraio 2023 articoli 26 comma 59 e 60 adottata dal Governo siciliano, le O.D.V. hanno beneficiato dell’esenzione del bollo auto per il triennio 2023-2025. Tuttavia, in assenza di un nuovo intervento da parte della Giunta regionale, dal 2026 tale agevolazione non sarà più garantita, con il conseguente obbligo per le associazioni di tornare a sostenere il pagamento del tributo. Questa prospettiva -prosegue l’Avcs – rischia di generare significative difficoltà economiche per le associazioni, che operano quotidianamente sul territorio con risorse limitate, garantendo supporto alla popolazione, gestione delle emergenze e servizi essenziali di soccorso”.
L’associazione rivolge un appello alla Regione Siciliana affinché “la misura venga rifinanziata e stabilizzata per il triennio 2026-2028 riconoscendo il valore sociale, operativo e strategico delle organizzazioni di volontariato di protezione civile”.
«Auspichiamo un intervento tempestivo dei deputati del territorio Siracusano e di tutta la Regione per evitare che costi aggiuntivi possano compromettere l’efficienza e la prontezza dei mezzi impiegati nelle operazioni di soccorso».
L’associazione ribadisce il proprio impegno quotidiano al servizio della comunità, confidando nella sensibilità delle istituzioni regionali per trovare una soluzione rapida ed efficace.

Foto: repertorio




Lo sapevi…a Siracusa? Carlo racconta: il colossale Apollo in cima al teatro greco

Lo sapevi che…Nel III secolo a.C.,nella parte alta del teatro greco, c’era “Il Colosso di Siracusa”?
Ecco cosa ci raccontano Plinio Cicerone Svetonio Gellio e il siracusano Flavio Vopisco: “Presso il santuario di Apollo Temenite, sulla sommità del teatro greco a Siracusa, c’era una statua colossale dedicata ad Apollo, alta 15 metri ma col basamento arrivava sicuramente a 20 metri di altezza,in bronzo dorato”. Cicerone descrive la statua come una delle opere d’arte più preziose di Siracusa e accusò Verre di aver tentato di rubarla, anche se non ci riuscì.
Fu l’imperatore Tiberio che, in visita a Siracusa, se ne innamorò e la fece trasportare a Roma per collocarla nella biblioteca del tempio di Augusto. A causa della morte di Tiberio, a inaugurare la statua fu il suo successore Caligola nel 37 d.C.
Tutte le fonti antiche descrivono la statua di Apollo Temenite, in piedi con un aspetto imponente e maestoso. Purtroppo non esistono copie della statua, quindi non abbiamo un’idea precisa del suo aspetto. Tuttavia, alcune monete siracusane dell’epoca rappresentano il Dio Apollo nudo con in mano un arco. É probabile che la statua avesse un aspetto simile. Plinio il vecchio paragona la statua al ben più noto colosso di Rodi; questo confronto ci fa capire che l’Apollo Temenite di Siracusa era considerata una delle opere d’arte più importanti dell’antichità.


Carlo Castello

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Il futuro del porto. Di Sarcina: “Crociere pericolose per Siracusa, ma è unica forma di sviluppo”

“Io sono il primo a considerare le crociere pericolose Siracusa”. Sorpresa, a dirlo non è il rappresentante di un’associazione ambientalista o di un comitato civico a difesa del centro storico. Sono parole del presidente della AdSP della Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina. In diretta su FMITALIA, commentano il progetto per la nuova stazione marittima e la riqualificazione dell’area del molo Sant’Antonio, piazza la dichiarazione a sorpresa.
“Mi spiego. Evidentemente, io sono ben favorevole alle crociere se no non mi sarei imbarcato in questa avventura. Anche perchè, poi, è l’unica forma di sviluppo che il porto di Siracusa può avere nei confronti del mare. Non è che possiamo fare container, immagino. Però a Siracusa lo si deve fare con la massima attenzione, quindi bisogna stare molto attenti ad evitare soprattutto che Ortigia subisca danni per sovraffollamento”, chiarisce Di Sarcina.
Non è solo un problema di impatto visivo, navi grandi o navi piccole. Il punto è proprio è il sovraffollamento turistico, perché quello può diventare un boomerang”.
Ma il crocierismo non può essere vissuto come uno scandalo. Succede anche altrove che le grandi navi si presentino in porto. Meglio se dotato di banchine elettrificate, come a breve anche a Siracusa grazie ad un progetto della Regione Siciliana da svariati milioni di euro. E’ necessario, quindi, che la città assuma nelle sue componenti una dimensione sempre più internazionale. “Dovete difendere il territorio, però volando alto, con ambizione, e non cercando il minimo per sopravvivere”, sferza il presidente Di Sarcina con riferimento anche agli operatori portuali. L’invito, oltre ad ampliare la visione, è ad evitare polemiche inutili. “Ad esempio, sulle tasse, sui canoni demaniali: servono a dare i servizi, servono a migliorare il sistema. Come potremmo sviluppare progetti da 30 milioni di euro, come quello per la stazione marittima, se non si pagassero i canoni nei porti?”, taglia corto il numero uno della AdSP. “E’ un problema di economia banale. Queste cose vanno considerate e Siracusa deve credere in se stessa, a mio giudizio. Mi permetto sommessamente di suggerire a tutte le forze attive di questa città di alzare la testa e di remare verso un futuro di qualità e ad alto livello, non un futuro di sopravvivenza. La sopravvivenza sembra la cosa più facile, la strada più semplice. Però è quella che ti porta, inevitabilmente, verso il declino”.




Deciso a farla finita, satura l’auto di gas: 65enne salvato in extremis dai Vigili del Fuoco

Un uomo di 65 anni si era allontanato dalla sua abitazione, deciso a farla finita. Dentro la sua auto, aveva caricato una bombala di gpl, con il dichiarato intento di togliersi la vita. Appena scattato l’allarme, sono state attivate le ricerche dirette dalla Prefettura e coordinate dai Carabinieri. In poco tempo, l’uomo è stato rintracciato poco distante da Belvedere.
Determinante l’intervento dei Vigili del Fuoco di Siracusa. In traversa Sinerchia, sono intervenuti per estrarre l’uomo dall’abitacolo, già saturo di gas. In stato confusionale, ma ancora vivo è stato affidato ai sanitari del 118. Il mezzo è stato messo in sicurezza.