Tribuna coperta, non troppo coperta. Piove anche sotto la pensilina del De Simone

La pensilina della tribuna coperta del De Simone ritorna al centro delle attenzioni dell’opinione pubblica. La pioggia caduta copiosa durante l’incontro tra Siracusa e Cosenza ha mostrato l’esistenza di qualche problema, con infiltrazioni che hanno raggiunto diversi spettatori. Insomma, per farla breve, pioveva anche sotto la copertura. Tra gli spettatori diversi consiglieri comunali ed il vicesindaco Edy Bandiera. L’accaduto non è passato inosservato e da Palazzo Vermexio, sollecitati, fanno sapere oggi che saranno avviate verifiche.
La pensilina non è più quella originale. Nel 2008 il Comune di Siracusa decise di abbattere la copertura della tribuna centrale (oggi tribuna Siringo, ndr) perché dichiarata pericolante e quindi rischiosa per la sicurezza pubblica. Sindaco all’epoca era Roberto Visentin. La ricostruzione è avvenuta tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. Negli anni successivi si sono comunque verificati problemi legati al maltempo, con forti raffiche di vento che hanno danneggiato i pannelli e la copertura stessa, causando anche la temporanea inagibilità dell’impianto.
Nel febbraio del 2019, la prima caduta di pannelli della copertura a causa del vento. Ad ottobre del 2021 nuovo episodio e nuovi interventi di riparazione. Infine, nel novembre 2022 le forti folate hanno causato il distacco di alcune lastre interne della pensilina della tribuna centrale. Ed ora la lista si allunga con le infiltrazioni piovane direttamente sugli spettatori. Insomma, una tribuna coperta poco…coperta. La pensilina originaria, giudicata a rischio crollo, nella sua lunga storia non aveva mai creato problemi.




“Ti ASPetto a casa”, progetto dell’Asp per le puerpere nel post partum

Si chiama “Ti ASPetto a casa” il progetto avviato dall’Asp di Siracusa nell’ambito del Programma Nazionale “Equità nella Salute” 2021-2027, dedicata all’assistenza multidisciplinare domiciliare per le puerpere e le loro famiglie durante i primi tre mesi di vita del bambino. Il post-partum-spiega l’azienda sanitaria provinciale-  è un periodo di profondi cambiamenti fisici, ormonali ed emotivi per la madre, il partner e l’intero nucleo familiare, spesso caratterizzato da emozioni contrastanti come gioia, stanchezza e ansia. Per affrontare questa fase delicata, il progetto “Ti ASPetto a casa” offre, nelle garanzie dell’Asp, un servizio di assistenza mirato a promuovere il benessere fisico e psicologico della madre, facilitare l’adattamento alla nuova vita familiare e prevenire situazioni di disagio. Il progetto è curato dall’U.O.C. Materno Infantile diretta da Giuseppe Italia, prende maggiormente in considerazione le fasce della popolazione con un ISEE inferiore a 10 mila euro e prevede l’impiego di équipe multidisciplinari composte da ostetriche, psicologi e assistenti sociali che affianca le famiglie offrendo assistenza direttamente a casa o in luoghi dedicati come i Consultori. L’obiettivo principale è prendersi cura del benessere fisico e psicologico della mamma, facilitare l’adattamento ai nuovi ritmi e creare un ambiente di ascolto e vicinanza, rafforzando le risorse di tutta la famiglia. L’équipe offre aiuto pratico e consulenza telefonica, sostegno fondamentale per l’allattamento, consigli sulle cure neonatali e supporto emotivo per affrontare dubbi e paure. L’ostetrica si occupa della salute fisica della mamma, come la gestione della ferita da cesareo o le cure del perineo, mentre lo psicologo è un punto di riferimento per il sostegno del nucleo familiare. L’assistente sociale, infine, aiuta a valutare i bisogni e a fare da ponte con gli altri servizi e le istituzioni. Giuseppe Italia, direttore dell’U.O.C. Materno Infantile dell’Asp di Siracusa e responsabile dell’intervento, sottolinea l’importanza del progetto: “Questa iniziativa si inserisce in continuità con l’attività già consolidata nei nostri Consultori familiari e mira a rafforzare l’assistenza nei primi e cruciali mesi del neonato. Prevedere la visita a casa ci consente di intercettare meglio i bisogni delle neo-famiglie, individuare tempestivamente situazioni di fragilità e sostenere concretamente la mamma, il bambino e l’intero nucleo familiare”. “Questo progetto – dichiara il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone -, realizzato con l’impulso e il sostegno del programma nazionale Equità nella Salute, assieme ad altre iniziative che riguardano le campagne di screening e percorsi di sostegno nella salute mentale, rafforza le azioni che vedono l’Asp di Siracusa costantemente impegnata a migliorare la qualità dei servizi sanitari nel territorio garantendo un accesso più equo in particolare per le fasce più deboli della popolazione. Investire nel sostegno alle famiglie durante i primi mesi di vita di un neonato significa investire nel futuro della nostra comunità e nella stabilità del nucleo familiare, garantendo equità e assistenza di qualità a tutti i nostri cittadini”.Le coppie che partecipano ai Corsi di accompagnamento alla nascita, le donne prese in carico dalle strutture aziendali per la gravidanza e quelle che partoriscono nei presidi ospedalieri della provincia di Siracusa, così come le coppie adottive, vengono informate dell’attivazione del progetto e dopo il consenso, viene stilato un programma di visite.Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare l’Unità operativa complessa Materno Infantile ai seguenti recapiti: Siracusa 0931989537 (direttore Giuseppe Italia), 0931484863, 0931484225, 0931484226, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12, nonché tutti i Consultori familiari della provincia di Siracusa, ai numeri telefonici consultabili nella sezione dedicata ai Consultori del sito internet aziendale www.asp.sr.it

 

 

 

 

 

 

 

 

Immagine generata con IA a titolo esemplificativo

 




Riprendono i lavori in via Eolo, cambia la viabilità

Riprendono i lavori in Ortigia, sul ponteggio utilizzato per effettuare le opere di consolidamento di un tratto del muraglione del lungomare di Levante. Motivo per cui da oggi a venerdì 3 ottobre la circolazione e la sosta dei veicoli nelle vie Nizza e Eolo subiranno delle modifiche.
In dettaglio, via Eolo sarà chiusa chiusa dalle ore 7 alle 16,30. I mezzi in uscita dal centro storico dovranno percorrere via Nizza, dove sarà vietato parcheggiare e che sarà a senso unico alternato. I veicoli che percorrono via Larga potranno svoltare destra o a sinistra a seconda delle indicazioni del personale della ditta che effettua i lavori, presente all’incrocio.




Sortino. Alloggi popolari di via Aldo Moro: Auteri (Dc) “Subito la messa in sicurezza”

“Non possiamo lasciare oltre cento famiglie nell’incertezza. Chiedo a Iacp di attivare subito le procedure per la messa in sicurezza, definendo una timeline certa e trasparente. La tutela dell’incolumità dei residenti viene prima di tutto”. Carlo Auteri, deputato regionale della Democrazia Cristiana, ha inviato all’Istituto Autonomo Case Popolari di Siracusa una segnalazione formale sulle condizioni di grave disagio e rischio negli alloggi popolari di via Aldo Moro a Sortino, chiedendo interventi immediati di messa in sicurezza e un cronoprogramma vincolante per i lavori strutturali. Nella nota indirizzata ai vertici di Iacp, Auteri richiama “i sopralluoghi già effettuati dai quali sono emerse criticità strutturali”. Il deputato regionale ricorda inoltre “il distacco del cappotto da una delle palazzine, episodio che aggrava l’urgenza di un intervento risolutivo e chiede la messa in sicurezza immediata delle aree e delle parti a rischio, con adeguata segnaletica e interdizioni ove necessario, una perizia tecnica aggiornata e pubblicazione degli esiti sul sito istituzionale Iacp per garantire trasparenza verso gli assegnatari, un cronoprogramma dei lavori con fasi, tempi e responsabilità (avvio, aggiudicazione, cantiere, collaudi), il Piano di finanziamento (fondi Iacp, eventuali fondi regionali/nazionali), con l’indicazione di eventuali risorse urgenti per gli interventi più critici e uno sportello di ascolto dedicato ai residenti per segnalazioni e aggiornamenti periodici sullo stato dei lavori”. “L’Iacp ha svolto verifiche importanti, che ringrazio-dichiara Auteri- Adesso serve il passo decisivo: trasformare le verifiche in cantieri reali. Metto a disposizione il mio ufficio per coordinare, con Regione e Iacp, ogni soluzione utile a sbloccare tempi e risorse. Confermo -conclude il deputato regionale della Democrazia Cristiana- la mia piena disponibilità a collaborare con l’istituto e con gli uffici regionali competenti, al fine di accelerare l’iter amministrativo e tecnico per la risoluzione delle criticità, ridando dignità abitativa e sicurezza agli alloggi di Via Aldo Moro”.




Ortigia è la zona più curata della città? Il Comitato residenti: “Strade sporche e servizi carenti”

Ortigia è considerata da molti siracusani la zona più curata del capoluogo. Eppure, secondo l’opinione diffusa tra i residenti, i problemi sarebbero gli stessi del resto della città. A partire da strade sporche, spazzamento discontinuo e servizi carenti. È il quadro che emerge dal mini-sondaggio promosso dal Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente tra alcuni residenti del centro storico, in merito alla qualità dei servizi di igiene urbana gestiti da Tekra.
I risultati confermano una percezione diffusa che spinge la maggioranza degli intervistati (il numero esatto non è noto, ndr) a sostenere che il servizio di pulizia è “gravemente insufficiente” e il degrado non può essere spiegato soltanto con l’inciviltà di chi abbandona i rifiuti o evade i tributi, ma soprattutto con un sistema di gestione inefficace.
Secondo il sondaggio, lo spazzamento delle strade avviene con scarsa frequenza e in maniera discontinua, con intere aree del centro storico praticamente ignorate, soprattutto lungo i marciapiedi. Il lavaggio stradale è giudicato sporadico, mentre i cestini gettacarte vengono svuotati in ritardo e in modo poco efficace. Anche i servizi informativi e formativi rivolti ai cittadini, previsti dal contratto, risultano assenti. Non va meglio per i cosiddetti servizi compensativi introdotti con la variante contrattuale del 2023 – come il diserbo e la manutenzione del decoro urbano – che, a detta dei residenti, non hanno prodotto miglioramenti concreti.
Due le criticità principali sottolineate dal Comitato: il tasso di evasione della Tari e un’azione di controllo che non appare incisiva nel centro storico.
Al centro delle critiche rimane l’azienda che gestisce il servizio, ovvero Tekra. La variante contrattuale del 2023, pensata come “compensazione” al mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata, è percepita dai cittadini intervistati dal Comitato come un “fallimento”. “L’unico risultato tangibile – sostiene il portavoce Davide Biondini – è stato un aumento di giustificazioni e promesse non mantenute, non certo un miglioramento del servizio”.
Durissimo il giudizio nei confronti dell’amministrazione comunale. “Il degrado del centro storico – dichiarano – è il frutto di una gestione inefficiente, aggravata da controlli inadeguati e da un sistema che non contrasta seriamente né l’abbandono abusivo né l’evasione Tari. È tempo di smetterla con le mezze verità raccontate dal sindaco Francesco Italia. La città merita ben altro”.




Rivogliono i fuochi d’artificio sequestrati, aggressione al vicecomandante: 4 arresti a Melilli

Aggredito da un gruppo di persone, con spinte, ostacolandolo nei movimenti, aprendo il portellone dell’auto di servizio per tornare in possesso di batterie di fuochi poco prima sequestrate. Vittima dell’episodio, lo scorso 17 agosto, è stato il vicecomandante della Polizia Municipale di Melilli, Gaetano Albanese. E’ accaduto durante un servizio di vigilanza in occasione dei funerali di un giovane, vittima di un incidente stradale. Durante tale attività, Cava avrebbe rinvenuto poco distante da alcune abitazioni, cinque batterie di fuochi d’artificio, rimosse per ragioni di sicurezza e riposte nel bagagliaio del veicolo. Il gesto avrebbe causato l’ira di un gruppo di persone che si sarebbero avvicinate al pubblico ufficiale, non accettando le spiegazioni fornite in merito al sequestro preventivo appena operato. Dopo l’aggressione, i soggetti, dopo essersi impossessati nuovamente delle batterie, si sarebbero allontanati a bordo di scooter. Avviate le indagini, la polizia del Commissariato di Priolo, con la Polizia Municipale di Melilli, è risalita ai responsabili dell’episodio, anche avvalendosi delle immagini raccolte dai sistemi di videosorveglianza della zona. I presunti autori dell’aggressione, quattro melillesi, già noti alle forze dell’ordine sono stati arrestai.Per due di loro sono stati disposti i domiciliari, mentre gli altri sono stati condotti in carcere. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa su richiesta della Procura. L’accusa di cui dovranno rispondere è di rapina aggravata in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.




Spiagge libere, la protesta ha raggiunto Ortigia. Ombrelloni e striscioni per il mare libero

La protesta per gli accessi al mare vietati ha raggiunto anche Ortigia. Nel centro storico, ieri mattina, sit in e passeggiata sino a piazza Archimede, organizzata dal Comitato Siracusa Rialzati e dal Partito Comunista Italiano. Il ponte Santa Lucia è diventato il palcoscenico delle rivendicazioni con ombrelloni e striscioni che hanno dato colore e forma all’iniziativa voluta per riaffermare il diritto di accesso al mare, alle spiagge del litorale e alle aree demaniali costiere.
Rilanciata la richiesta di controlli ancora più puntuali, all’indomani della notizia di un cancello giudicato “non conforme” allo Sbarcadero, perchè impedisce l’accesso alla battigia in ogni stagione ed a qualsiasi ora. Alla Prefettura, intanto, inviata una sollecitazione per la convocazione di un tavolo tecnico, “per restituire alla cittadinanza il pieno utilizzo del litorale”.
Marco Gambuzza (PCI) ha intanto annunciato sviluppi significativi riguardo alla spiaggia compresa tra la Pillirina e il Minareto: un’area di proprietà comunale che da anni resta preclusa ai siracusani. Giorgio Nanì La Terra ha invece ricordato come Siracusa, pur essendo città di mare, viva oggi un paradosso: “È come se non fosse bagnata dal mare. Il mare è di tutti e chi ne impedisce la fruizione dovrà rispondere, inclusi coloro che hanno compiti di vigilanza e non intervengono”.




CCR Cassibile, i residenti si rivolgono al Garante della Privacy: “Gravi violazioni dei nostri diritti”

Dopo le denunce alla Procura di Siracusa sui problemi urbanistici, ambientali, sanitari e di sicurezza del CCR di via Luciano Rinaldi, i residenti portano avanti la loro battaglia anche per la tutela della privacy e dei dati personali. Nelle scorse ore, il Comitato No CCR Cassibile ha trasmesso una PEC formale al Garante “per la protezione dei dati personali, allegando foto e video che documentano come la collocazione dell’impianto – a ridosso delle abitazioni – determini un rischio concreto e continuativo di trattamento illecito di dati personali, in violazione del Regolamento europeo 2016/679 (GDPR). La vicinanza estrema tra il CCR e le case private -si legge nella nota diffusa- comporta che conversazioni, abitudini familiari e comportamenti dei residenti possano essere quotidianamente captati da operatori e utenti della struttura, senza alcuna misura di protezione. Una situazione che, in un’epoca segnata dalla diffusione incontrollata di immagini e video sui social media, rappresenta una forma di sorveglianza ambientale permanente e un pregiudizio ai diritti fondamentali dei cittadini”. Il Comitato sottolinea inoltre come: “siano violati i principi di integrità, riservatezza e minimizzazione dei dati sanciti dal GDPR; non siano state adottate misure tecniche e organizzative adeguate a garantire la sicurezza dei residenti; l’Amministrazione comunale di Siracusa, nonostante le numerose segnalazioni e richieste formali, abbia mantenuto un silenzio istituzionale che aggrava ulteriormente la situazione”. “Chiediamo al Garante – dichiarano i rappresentanti del comitato – di accertare le violazioni, adottare misure correttive e ripristinare condizioni conformi alla legge. È inaccettabile che cittadini siano esposti non solo a rischi ambientali e sanitari, ma anche a un continuo attentato alla loro vita privata”.Il comitato No CCR Cassibile ribadisce la propria determinazione a tutelare i diritti della comunità con tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento, confermando il carattere civile, sociale e giudiziario della propria azione.




“Le Iene” a Solarino, la troupe di Italia 1 avvistata nella cittadina

“Le Iene” arrivano a Solarino. Ha attirato l’attenzione, ieri pomeriggio, la presenza della troupe della nota trasmissione televisiva di Italia 1. L’inviato e l’operatore video avrebbero raggiunto un imprenditore, che ha rivestito una carica locale all’interno di un partito che aveva però rimesso nei giorni scorsi, nei pressi della villa comunale, ponendogli domande che – secondo indiscrezioni- sarebbero legate a vicende che riguardano esclusivamente la sua attività professionale. Si occupa con la sua azienda di forniture e macchine per palestre.




Un nuovo Tricolore sul ponte sull’Anapo. “Segno di memoria per i caduti in battaglia”

Una nuova bandiera Tricolore sventola sul ponte sul fiume Anapo, a Siracusa. Nel pomeriggio di oggi, 29 settembre, una delegazione dell’associazione culturale Lamba Doria ha sostituito la bandiera italiana ormai lacera, con una nuova, omaggio della presidente onoraria dell’associazione Rosanna Romanisio.
“Con questo gesto di alto valore simbolico, rendiamo omaggio ai Caduti del Ponte sull’Anapo, luogo che il 10 luglio 1943 fu teatro di durissimi combattimenti. Sul ponte caddero, adempiendo al proprio dovere, marinai, vigili del fuoco, fanti, avieri, camicie nere, tra cui un gregario dell’Unione Nazionale Protezione Antiaerea, Nunzio Formisano e Calisto Calcagno, Agente di Pubblica Sicurezza, insieme a tanti altri uomini che accorsero per difendere il patrio suolo da un invasore superiore e di mezzi”, spiegano dall’associazione Lamba Doria.
L’iniziativa dell’Associazione culturale Lamba Doria rappresenta un segno concreto di memoria e riconoscenza verso quanti sacrificarono la propria vita per la difesa della città di Siracusa.