Industria, ad ottobre fermata programmata per B2G. “Oltre la semplice manutenzione”

Nel prossimo mese di ottobre, il Modulo 2 della centrale termoelettrica CCGT di B2G Sicily, a Priolo, sarà interessato da una fermata programmata. Un intervento rafforzato che va oltre la semplice manutenzione, è stato illustrato questa mattina nel corso di un incontro nella sede di Confindustria Siracusa. Ne hanno discusso Giancarlo Bellina, CEO e Presidente della società, Fabio Caudullo, Head of Operation e Salvatore Giastella, Head of Human resources. I rappresentati di B2G Sicily hanno informato il presidente di Confindustria Siracusa Gian Piero Reale e le rappresentanze sindacali.
Le attività inizieranno giorno 1 ottobre, dureranno complessivamente 83 giorni e impiegheranno una forza lavoro con picchi dell’ordine di 250-300 persone al giorno.
“Oltre all’esecuzione delle attività previste dai piani di manutenzione pluriennali sulle apparecchiature principali, questa fermata sarà l’occasione per realizzare investimenti propedeutici al ripristino dell’impianto e ad eseguire interventi straordinari e di routine mirati a migliorarne ulteriormente l’affidabilità e l’efficienza – ha detto Giancarlo Bellina – con l’obiettivo di garantire continuità, sicurezza e performance nel lungo periodo”.
“E’ la dimostrazione di un impegno importante per la sostenibilità operativa e la valorizzazione degli asset industriali”, ha commentato Gian Piero Reale, presidente di Confindustria Siracusa.




Prelievo multiorgano all’ospedale di Lentini, la donazione è vita. “Grazie ai familiari”

All’ospedale di Lentini è stato eseguito un prelievo multiorgano su una donna ricoverata nel reparto di Rianimazione, deceduta in seguito ad una grave emorragia cerebrale. Il fegato e i reni sono stati trasferiti all’Ismett di Palermo, mentre le cornee sono state destinate alla Banca degli occhi di Mestre.
Il gesto è stato possibile grazie alla decisione della famiglia della paziente che, in un momento di grande dolore, ha scelto di dire sì alla donazione, offrendo speranza a chi attende un organo per continuare a vivere.
“Un sincero ringraziamento va ai familiari della donatrice – ha dichiarato il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone – per la forza e l’amore dimostrati verso la vita e il prossimo. La cultura della donazione si diffonde sempre di più grazie alle campagne di sensibilizzazione e alla collaborazione della rete regionale, che consente al personale sanitario di garantire professionalità, sostegno e vicinanza alle famiglie”.
Le procedure di accertamento e il percorso di donazione sono stati coordinati da Graziella Basso, responsabile del Coordinamento per i Prelievi e Trapianti dell’Asp di Siracusa, in collaborazione con il Centro regionale trapianti e l’equipe dell’Ismett di Palermo. Coinvolto l’intero presidio ospedaliero di Lentini, dalla direzione sanitaria guidata da Andrea Conti al personale medico, infermieristico e tecnico della sala operatoria e dei reparti interessati.




Cinghiali nella zona montana: “Trappole vicino ai centri abitati, in futuro autoconsumo”

Trappole con videocamere nelle vicinanze dei centri abitati e – in una fase successiva – la possibilità di autorizzare l’ autoconsumo. In questo modo, i comuni della zona montana,con il Libero Consorzio Comunale,l’Azienda Foreste Demaniali e l’Asp dovrebbero affrontare il problema della presenza di cinghiali,soprattutto nella parte più alta dellla Valle dell’Anapo,tra Buccheri, Ferla,Cassaro, Buscemi e non solo. Nei giorni scorsi si è svolta una riunione all’ex Provincia,ente presieduto da Michelangelo Giansiracusa, peraltro sindaco di Ferla.  “Siamo determinati- spiega il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo- a frenare un fenomeno che altrove ha determinato conseguenze nefaste. L’idea è quella di agire in due fasi. Nell’immediato,attraverso l’utilizzo di trappole con videocamere nelle immediate vicinanze dei centri abitati dei comuni della zona montana, cosi da catturare gli esemplari e abbatterli con i coadiutori che ne danno disponibilità.  Un percorso successio di controllo della fauna selvatica dovrebbe prevedere,invece,lo  stoccaggio degli animali,per il controllo di eventuali malattie infettive da parte dell’Asp e,dopo i dovuti controlli, per consentire l’autoconsumo da parte dei coadiutori o dei cacciatori”. I primi sopralluoghi per individuare i punti in cui collocare le trappole sono stati condotti nei giorni scorsi da parte dell-Azienda Foreste Demaniali, partendo da Buccheri. Si proseguirà con tutti gli altri comuni interessati. “L’obietivo-prosegue Caiazzo- è rimettere in sicurezza in un breve lasso di tempo quei territori. Ci sono stati casi in cui  auto si sono ribaltate per l’impatto diretto con i cinghiali, animali particolarmente pericolosi, soprattutto quando hanno con sé i piccoli. Non si tratta  solo di sicurezza stradale, ma anche di quella dei cittaidni , ad esempio di chi proprio in questo periodo si appresta alla raccolta delle olive o alla cura dei propri fondi.  curando i propri fndi o si appresta alla raccolta delle ulive. dobbiamo evitare conseguenze serie. Nel Messinese, per non andare troppo lontano, persone hanno subito l’attacco da parte dei cinghiali all’interno delle loro proprietà terriere. Dopo la riunione fattiva della scorsa settimana,si respira un certo ottimismo. Probabilmente – la previsione di Caiazzo- andiamo verso una risoluzione,prima parziale e poi definitiva,del problema”.




Stefano Biondo, giovedì udienza d’appello, la sorella: “Sia fatta giustizia”

Udienza d’appello presso il Tribunale di Catania il 25 settembre nell’ambito del processo per la morte di Stefano Biondo, il giovane disabile di 21 anni deceduto nel 2011 per soffocamento meccanico. La sorella, Rossana La Monica, presidente dell’associazione Astrea fondata in memoria del fratello, auspica che “dopo anni di rinvii, attese, silenzi e dolore, mi auguro che questa straziante vicenda giudiziaria possa finalmente giungere a una conclusione giusta e definitiva. È tempo che la verità venga riconosciuta e che la giustizia non sia più rimandata- prosegue-  Stefano non era solo mio fratello. Ero la sua tutrice, la sua voce, il suo rifugio. Mi sono sempre occupata di lui in tutto e per tutto, perché la vita non gli aveva concesso genitori capaci di proteggerlo. Ma io c’ero. E ci sarò sempre. Perché l’amore non si spegne con la morte, si trasforma in memoria, in lotta, in impegno”. La Monica racconta ancora di Stefano. “Un ragazzo dolcissimo, fragile di mente ma fortissimo nell’anima. Viveva in un mondo tutto suo- spiega la sorella- fatto di gesti, di sguardi, di silenzi che parlavano più di mille parole. Stefano amava i treni, i gelati, le feste. Chi lo ha conosciuto sa quanto bastasse poco per volergli bene. E chi lo ha perso sa quanto sia impossibile dimenticarlo. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile, ma anche una missione. Nel 2012, insieme a persone che hanno condiviso il mio dolore e la mia determinazione, ho fondato l’associazione Astrea – La dea della giustizia, in sua memoria. Oggi Astrea sostiene oltre 550 famiglie in tutta Italia, offrendo aiuti concreti, ascolto, supporto e tutela a chi vive situazioni di fragilità, abbandono e ingiustizia. Ogni storia che accogliamo è un modo per far vivere ancora il nome di Stefano”. Giovedì Rossana La Monica sarà in aula con una foto di Stefano Biondo tra le mani.”Non è solo un processo-spiega ancora-  È il momento in cui la sua voce, che il mondo non ha voluto ascoltare, può finalmente farsi sentire. Chiedo che venga riconfermata la responsabilità dell’infermiere Giuseppe Alicata, affinché Stefano non venga dimenticato, e affinché nessun altro debba affrontare un dolore simile senza verità e giustizia. Questa battaglia non è solo mia. Non è solo di Astrea. È di ogni cittadino che crede nel valore della dignità umana, nella tutela dei più deboli e nella forza della giustizia. È una battaglia per chi non ha voce, per chi è stato lasciato indietro, per chi merita rispetto”.




L’Ordine dei Medici di Siracusa celebra la professione, tra tradizione e futuro

Giovedì 25 settembre, nona edizione de “L’Ordine incontra la città”. E’ l’appuntamento annuale promosso dall’Ordine dei Medici aretuseo, a partire dalle 15.00 nel salone “Giovanni Paolo II” del Santuario della Madonna delle Lacrime.
Come da tradizione, la giornata unirà cerimonie solenni, momenti di riflessione e spazi dedicati all’arte e alla letteratura. Tra i momenti più attesi c’è la consegna dei caducei d’oro ai medici che festeggiano i 50 anni di laurea insieme al suggestivo giuramento di Ippocrate, pronunciato in greco e in siciliano dai neolaureati in Medicina.
Il filo conduttore dell’edizione 2025 sarà il grande tema dell’Intelligenza Artificiale e del suo impatto nel rapporto medico-paziente. Dopo i saluti istituzionali, ad aprire i lavori sarà il presidente dell’Ordine di Siracusa, Anselmo Madeddu, seguito dalla Lectio Magistralis di Filippo Anelli, presidente nazionale della Federazione degli Ordini dei Medici.
Al centro della serata ci sarà il Premio Testaferrata, concorso intitolato allo scienziato siracusano che agli inizi del ’900 pose le basi della sanità moderna. I cinque finalisti si “sfideranno” dal vivo presentando i propri lavori di ricerca. La giuria – composta dai presidenti degli Ordini dei Medici siciliani – decreterà il vincitore tramite televoto in diretta.
Grande attesa anche per il concorso “Medici Scrittori”, dedicato al tema dell’IA. Quest’anno la giuria sarà presieduta dalla scrittrice Gabriella Genisi, creatrice della commissaria Lolita Lobosco. Tutti i racconti saranno raccolti in un volume curato dall’Ordine. Parallelamente, spazio ai giovani con il concorso letterario riservato agli studenti dei sette istituti siracusani coinvolti nel progetto di curvatura biomedica, con giuria formata da Giuseppe Ruggeri e dalla scrittrice Annamaria Piccione.
Non mancherà infine lo spettacolo affidato alla sand artist Stefania Bruno che incanterà il pubblico con le sue suggestive immagini dedicate ad Archimede e al genio delle intelligenze naturali.




Giustizia ambientale, incontro a Siracusa con l’ex procuratore argentino Antonio Gustavo Gomez

Un appuntamento di respiro internazionale, dedicato alla giustizia ambientale ed alla difesa del bene comune. Venerdì 26 settembre, alle ore 18, nel salone delle Suore Francescane Missionarie di Maria in via dell’Olimpiade, incontro con Antonio Gustavo Gomez. Già procuratore federale e avvocato argentino, Gomez è noto per il suo impegno nelle indagini e nella repressione dei reati ambientali. In passato, ha avuto modo di dialogare con Papa Francesco durante la stesura dell’enciclica “Laudato si’”. A Siracusa porterà la sua esperienza in prima linea nella difesa della terra e delle comunità colpite dall’inquinamento.
All’incontro interverranno anche Davide Viscardi, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Siracusa, ed Enzo Parisi di Legambiente. A moderare sarà Paolo Tuttoilmondo, anch’egli di Legambiente.
L’iniziativa, dal titolo “Giustizia ambientale, giustizia per la terra: per difendere il bene comune”, è promossa da Rete Radié Resch – Associazione di Solidarietà Internazionale e dal gruppo animazione missionaria Ad Gentes, con la collaborazione di diverse realtà associative del territorio (Legambiente, Natura Sicula, Acli Siracusa, CIAO – Centro Interculturale di Aiuto ed Orientamento, Arci Siracusa, Libera, oltre al sostegno di soci e socie di Banca Etica Sicilia Sud Est).
L’incontro si inserisce nel solco delle riflessioni avviate dall’enciclica “Laudato si’”, mettendo al centro il legame tra tutela dell’ambiente, giustizia sociale e diritti delle comunità. Un tema particolarmente sentito a Siracusa e in tutta l’area industriale del sud-est siciliano.




“No al massacro di Gaza”, corteo anche a Siracusa. Un migliaio in piazza

Un migliaio di persone, secondo i dati forniti dalle forze dell’ordine, partecipano questa mattina al corteo indetto nell’ambito dello sciopero nazionale indetto da USB e Cobas. Una mobilitazione per dar voce alle vittime di Gaza e per denunciare, ancora una volta, la gravità della crisi umanitaria in corso, All’iniziativa ha aderito e partecipato anche il Comitato Siracusano per la Palestina.
Secondo le ultime stime, il bilancio a Gaza ha raggiunto quota 68 mila morti, a cui si aggiungono oltre 200 mila feriti. Il 70% delle vittime sono bambini. Numeri che raccontano di una tragedia immane, con scuole, ospedali e luoghi civili colpiti dai bombardamenti. “Non è solo una questione politica – sottolinea il Comitato – ma una ferita che ci riguarda come cittadini e come esseri umani”.
La manifestazione siracusana ha preso il via alle 9.30 da piazza Euripide per concludersi in piazza Archimede, davanti alla Prefettura. Un corteo privo di simboli di partito o di associazione: solo messaggi di pace e speranza, per chiedere lo stop immediato al massacro.
“Questa– spiegano gli organizzatori – non è solo una  giornata di mobilitazione, ma un atto di resistenza civile contro la normalizzazione dell’orrore, un appello all’Italia e alla comunità internazionale perché intervengano con decisione”.
Il Comitato aveva rivolto a cittadini e operatori commerciali l’invito ad esporre cartelli di solidarietà durante il passaggio del corteo, sollecitando ancora una volta i cittadini ad “unirsi, per resistere e per sperare. Per dire insieme basta al genocidio”,




I cittadini scelgono i progetti per la città, si vota per le 15 idee di Democrazia Partecipata

Dalle 8 di domani, martedì 23 settembre, avranno inizio le votazioni on-line dei 15 progetti ammessi per l’anno 2025 al bando Democrazia Partecipata. Possono esprimere la loro preferenza tutti i residenti che abbiano compiuto 16 anni. La votazione si svolgerà sulla piattaforma disponibile cliccando qui. e si concluderà alle 23.59 del prossimo 22 ottobre. Si potranno votare fino a tre progetti
Il bando mette a disposizione 50 mila euro per la realizzazione di progetti di utilità collettiva, presentati da singoli cittadini o associazioni, che riguardano beni di proprietà comunale. I settori di intervento spaziano dall’ecologia al decoro urbano, dalla sanità allo sport, dalle pari opportunità alle politiche culturali, dalla mobilità all’innovazione. Si vota utilizzando le proprie credenziali SPID, Carta d’Identità elettronica (CIE) e Carta Nazionale di Servizi (CNS). E’ prevista anche una votazione in presenza di cui verrà data comunicazione nei prossimi giorni. Alla votazione in presenza potranno prendere parte solo coloro i quali non avranno partecipato alla votazione on-line.




Scuola, torna l’acqua alla Costanzo. E per la classe troppo calda arrivano i tecnici comunali

È stato risolto il problema idrico che aveva interessato nei giorni scorsi l’Istituto Comprensivo Costanzo, con ridotta pressione dell’acqua nel plesso principale e conseguenti disagi ai servizi igienici. La scuola era stata costretta a far ricorso ad orario di lezione ridotto. “Appena allertati – spiega l’assessore all’Edilizia scolastica Enzo Pantano – siamo intervenuti tempestivamente con i tecnici comunali, individuando la soluzione più efficace per ristabilire il corretto funzionamento degli impianti”.
Nelle ultime ore è stata così completata l’installazione di un nuovo e capiente serbatoio e di una pompa di rilancio: i test effettuati hanno dato esito positivo. La pressione dell’acqua è tornata regolare e costante e non si registrano più rubinetti a secco. “La nostra attenzione verso il mondo della scuola è massima – sottolineano il sindaco Francesco Italia e l’assessore Pantano – ogni segnalazione che riceviamo viene scrupolosamente esaminata, per garantire a tutti gli studenti strutture efficienti, sicure e di qualità”.
In questi giorni altre segnalazioni sono arrivate dai rappresentanti dei genitori degli studenti del Comprensivo Archia relative ad alcune aule che, esposte al sole, fanno registrare temperature particolarmente elevate. “Già da questa mattina- dichiara Pantano- i nostri tecnici effettueranno sopralluoghi e verifiche per individuare le soluzioni più opportune, così da garantire agli studenti condizioni di maggiore conforto”.




Dress Code, divieti a scuola anche a Siracusa: no a ciabatte, scollature e berretti

Anche a Siracusa, come in numerose città italiane, si fanno strada regole più stringenti sull’abbigliamento consentito agli studenti a scuola . Le nuove circolari, emanate negli scorsi giorni, invitano gli alunni ad indossare abiti che garantiscano decoro e siano consoni all’ambiente scolastico. Nessuna volontà di limitare la libertà individuale- si precisa in alcune di queste circolari circolari-che introducono al contempo un fermo e severo divieto all’utilizzo di: pantaloncini, jeans strappati, magliette scollate o corte, canotte, top, berretti, ciabatte ed altri capi più legati a “contesti balneari”. ‘No’, in alcuni casi, anche a unghie troppo lunghe, ma in questo caso per ragioni di sicurezza. Un modo -spiegano le dirigenze scolastiche che hanno adottato questa linea- per rendere consapevoli i giovani e le loro famiglie del necessario rispetto per le istituzioni e per le persone che vi portano un interesse. Le stesse regole imposte agli studenti riguardano l’intera comunità scolastica. In alcuni casi, le circolari dei dirigenti raccomandano, senza entrare nei dettagli ,un abbigliamento adeguato al contesto, in altri, si indica,invece, con precisione quali capi o accessori non possono essere utilizzati. Previsti, in caso di mancato rispetto delle indicazioni fornite, provvedimenti disciplinari. Tra i primi casi segnalati in Italia figura quello di una scuola di Messina, seguito da numerosi altri istituti scolastici e da qualche polemica.

 

 

Immagine generata con l’Ia, a titolo identificativo.