“Itinerari di Coraggio”, Palazzolo Acreide e Catania celebrano i 100 anni di Pippo Fava

“Itinerari di Coraggio. Cent’anni di Pippo Fava”. Tre giorni di eventi in ricordo del celebre giornalista palazzolese, nel centenario della nascita. Dal 14 al 16 settembre, Palazzolo Acreide e Catania, la città in cui realizzò il suo sogno di giornalismo libero, si uniscono idealmente. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palazzolo Acreide, nell’ambito della programmazione “Palazzolo è”, è coordinata da Paolo Monaco e Simona Salustro con la collaborazione di Carla Sigona e Salvatore Lombardo. Il progetto vede la partecipazione di numerosi promotori e partner, tra cui Meraki ETS, ArteNativo, MIB Mediblei, Cine Teatro King, KokòStudio, la Fondazione Giuseppe Fava e il Coordinamento Giuseppe Fava.
Il progetto grafico della locandina ufficiale è di Claudia Marabita, l’opera originale di Nicolò Paolo Scrofani.
“Celebrare i cento anni dalla nascita di Pippo Fava significa non solo rendere omaggio a un grande intellettuale, giornalista, scrittore e drammaturgo, ma soprattutto rinnovare l’impegno civile e culturale che ha segnato la sua vita – sottolinea l’assessore alla Cultura Nadia Spada-. Questa manifestazione vuole essere un momento corale di memoria e consapevolezza, in cui arte, teatro, cultura e dibattito si intrecciano per raccontare l’eredità di un uomo che ha lottato, con la penna e con il pensiero, contro ogni forma di sopraffazione e silenzio. Pippo Fava ci ha insegnato che la verità va cercata, detta, difesa. E oggi più che mai abbiamo bisogno della sua voce, del suo coraggio e della sua visione. A lui, alla sua opera e al suo esempio, dedichiamo questa manifestazione, affinché le nuove generazioni possano continuare a camminare sul sentiero della giustizia e della libertà di espressione”.




Servizio dedicato ai pazienti oncologici, il nuovo CAO dell’Asp di Siracusa

L’Asp di Siracusa ha istituito un nuovo Centro Accoglienza Oncologico (CAO), un servizio telefonico dedicato esclusivamente ai pazienti oncologici ed oncoematologici. L’iniziativa vuole semplificare l’accesso alle prestazioni sanitarie e ridurre i disagi per i pazienti più fragili, eliminando la necessità di recarsi di persona agli sportelli CUP tradizionali.
Il nuovo servizio, accessibile tramite la linea telefonica 0931312531, è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Un operatore specializzato sarà a disposizione per prendere in carico le richieste dei pazienti o dei loro delegati, occupandosi della corretta registrazione e della prenotazione di visite ed esami. Il personale del CAO fornirà anche informazioni dettagliate sulla documentazione necessaria, le preparazioni richieste per gli esami e i percorsi di assistenza. Questo canale diretto e semplificato fungerà anche da punto informativo dedicato per ogni problematica sanitaria di competenza dell’ASP.
“Con l’istituzione del Centro Accoglienza Oncologico – dichiara il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone – questa Azienda fa un passo importante verso una sanità sempre più vicina ai bisogni dei cittadini. Questo servizio dedicato è stato pensato per dare una risposta concreta alle necessità dei pazienti oncologici, che meritano un accesso facilitato e un supporto costante nel loro percorso di cura. Il CAO è il risultato di un modello organizzativo orientato all’efficienza e alla presa in carico proattiva, che rafforza il nostro impegno a migliorare la qualità dell’assistenza sul nostro territorio”.
Per la più ampia divulgazione del nuovo Centro di Accoglienza Oncologico è stato predisposto un video esplicativo con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale sulle modalità di accesso, pubblicato in rete e diffuso attraverso i social e riprodotto attraverso i circuiti interni nelle sale di attesa degli Ospedali e dei Distretti sanitari dell’Azienda.




Dal pirata Ucciali a Pasolini, Sergio Taccone firma “Memorie. Storie dal sudest siciliano”

“Memorie. Storie dal sudest siciliano” è il titolo del nuovo libro di Sergio Taccone, giornalista e scrittore di Portopalo, alla sua ventiduesima pubblicazione. Un’antologia di racconti brevi (33 in tutto) aventi come scenario l’estremità sudorientale della Sicilia. Pagine tra storia e cronaca, non tralasciando i “cuentos” calcistici, florilegio al futbol di provincia e non solo. Racconti di sommergibili (il Veniero e il Michele Bianchi) e soldati, di spie, sbarchi, approdi, imposture e sacrari dimenticati. Un filo narrativo che parte dal pirata Ucciali, l’eroe di Lepanto, scacciato da Capo Passero, citato anche da Cervantes nel Don Chisciotte. Ulisse, approdato all’estremità sudest della Trinacria per innalzare un tempio alla dea Ecate, qui consacrò un sepolcro ad Ecuba, secondo quanto riportato dal poeta Licofrone di Calcide (IV-III sec. a.C.).
Tra le pagine del libro di Taccone passano Luigi Sturzo (che avviò l’iter di autonomia amministrativa portopalese nei primi anni venti) e Karol Wojtyla, allora vescovo ausiliare di Cracovia, giunto all’Isola di Capo Passero nel 1959. C’è il ricordo dell’arrivo a Portopalo di Piersanti Mattarella (giugno ‘79), Pier Paolo Pasolini (estate 1959) e Mario Soldati (1968). Taccone guarda anche a Siracusa, con un omaggio a Salvo Randone, alla tappa nella città archimedea di Luigi Vittorio Bertarelli e alle gare nel circuito automobilistico aretuseo. Nella sezione interviste ci sono Darwin Pastorin (tra le più grandi firme del giornalismo italiano, molto legato a Portopalo), Elio Gervasi e il ciclista avolese Carmelo Barone, professionista tra il ‘77 e il 1984.
Come ha scritto il giornalista e saggista Vincenzo Grienti nella prefazione al libro, “Taccone in questo piacevole e puntuale pamphlet, ricalca perfettamente l’essenza del giornalismo: fotografare la cronaca per narrare la storia. Ed e a questo punto che il sudest siciliano, luogo in cui sono state raccolte queste storie, da luogo geografico ben circoscritto diventa spazio di espressione in cui l’autore riesce a tradurre l’intraducibile, per dirla alla Paul Ricoeur”.




Rete ospedaliera, Gilistro (M5S): “Pronto soccorso di Noto h24 e chiesta conferma Dea II Livello a Siracusa”

“In Commissione Salute nuova analisi sulla rete ospedaliera della provincia di Siracusa, un tema delicato e cruciale per il nostro territorio. Il confronto è stato costruttivo e posso ritenermi soddisfatto dell’attenzione concreta che è stata riservata alla nostra provincia. Si tratta del frutto di un lavoro costante, svolto non solo come rappresentante politico, ma anche come medico che conosce da vicino le reali esigenze delle strutture sanitarie e dei cittadini”. Lo dice il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S), al termine della riunione.
Continuano ad arrivare rassicurazioni sugli impegni per il nuovo ospedale di Siracusa e la qualifica di DEA di II livello. “Da sempre abbiamo indicato la necessità di questo provvedimento che non può essere rimandato ad un futuro non si sa quanto prossimo. Si tratta di una qualifica fondamentale anche per il futuro stesso del nuovo e necessario presidio sanitario. Continueremo a vigliare e sollecitare il governo regionale, sino a risultato ottenuto nero su bianco”, dice Gilistro.
“C’è ancora un punto su cui sto concentrando i miei sforzi, e riguarda il mantenimento dei posti letto nei reparti di ostetricia e ginecologia. Al momento, si prevede una riduzione basata su un parametro tecnico (l’indice di occupazione dei posti letto) che però, da solo, non può rappresentare la complessità e l’importanza di questi reparti per la salute delle donne e delle famiglie del territorio. Mi auguro che anche su questo fronte si possa giungere a una soluzione equilibrata e rispettosa delle necessità locali.
Non posso, infine, che esprimere soddisfazione nel vedere finalmente attivato il pronto soccorso dell’Ospedale di Noto per 24 ore al giorno. Dopo anni di sollecitazioni e segnalazioni, era diventato inaccettabile continuare ad avere un pronto soccorso ‘a ore’. È una vittoria per tutta la comunità”.




Inchiesta sul gruppo Onda, indagate sette persone ed otto società

Sette persone fisiche ed otto società riconducibili al gruppo Onda di Siracusa sono indagate dalla Procura di Siracusa. Oltre cento pagine compongono il provvedimento del Gip che raccoglie un lavoro di indagine affidato alla Guardia di Finanza che affonda le sue radici a circa dieci anni addietro. Secondo le accuse, gli indagati avrebbero commesso “una pluralità di reati fallimentari, tributari e contro il patrimonio, taluni dei quali risalenti nel tempo, bensì reiterati e commessi con una sistematicità tale – si legge nell’ordinanza – da denotare l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere”. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di autoriciclaggio, bancarotta, reati fiscali e truffe.
A fine giugno 2025 era stato anche disposto un sequestro preventivo da 5,6 milioni di euro. Lo scorso 13 agosto, a seguito di prestazione di idonea garanzia, l’Autorità Giudiziaria ha provveduto a disporre il dissequestro dei beni originariamente sottoposti a gravame. Dall’azienda siracusana, relativamente alle accuse, spiegano che “ipotetico addebito nei nostri confronti sarà chiarito nelle opportune sedi giudiziarie, alla luce dell’ assoluta fiducia nutrita nei confronti della Magistratura”.
Viene poi specificato che l’attività di Onda Più ed Energit – “non risultano coinvolte nel procedimento, nè destinatarie di alcuna misura cautelare” – prosegue regolarmente, “garantendo senza alcuna interruzione la piena continuità e qualità dei servizi erogati ai propri clienti”.




Tragedia sulla Statale 124, marito e moglie perdono la vita: raccolta fondi per il figlio di 10 anni

La provincia di Siracusa, e non solo, si stringe attorno alla famiglia di Nunzio Parisi (33 anni) e Giuliana Briguglio (39 anni). I due coniugi, originari di Grammichele, in provincia di Catania, hanno perso la vita lo scorso 7 settembre in un terribile scontro tra due moto lungo la Statale 124, tra Palazzolo e Buccheri.
Nell’incidente è morto anche Marius Ionut Mihalache, 40enne di origine romena residente nel ragusano, anche lui padre di una bambina in tenera età e in attesa di un secondo figlio.
La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per chiarire la dinamica dell’accaduto. Intanto, i colleghi del fratello di Giuliana, Giuseppe Briguglio, hanno lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per sostenere il figlio di 10 anni rimasto orfano.
“Una tragedia – scrivono gli organizzatori – ha colpito profondamente la vita del nostro collega e amico Giuseppe Briguglio. A causa di un incidente stradale, hanno perso la vita sua sorella Giuliana e il marito Nunzio, lasciando dietro di sé un bimbo di soli 10 anni che ora dovrà crescere senza i suoi genitori”.
Giuliana, originaria di Francofonte, viveva con il marito e il figlio a Grammichele. “Abbiamo deciso di aprire questa raccolta fondi per aiutare Giuseppe e la sua famiglia ad affrontare le spese dei funerali e, se possibile, dare anche un piccolo sostegno per il futuro del bambino. Ogni contributo, grande o piccolo, sarà un gesto di amore e vicinanza che potrà alleviare almeno in parte il peso immenso di questo dolore. Grazie di cuore a chi vorrà aiutare e condividere questa iniziativa”.
L’iniziativa solidale ha già raccolto 17 mila euro ed è raggiungibile al seguente link: https://www.gofundme.com/f/un-aiuto-per-giuseppe-e-il-piccolo-carmelo




Femminicidio Sara Campanella, i genitori denunciano la madre di Stefano Argentino

La famiglia di Sara Campanella ha deciso di denunciare Daniela Santoro, madre di Stefano Argentino, accusandola di favoreggiamento e concorso morale nell’omicidio della figlia. La comunicazione è arrivata poche ore dopo la sentenza pronunciata questa mattina dalla Corte d’Assise di Messina: “non luogo a procedere per estinzione del reato per morte del reo”.
Argentino, studente di Medicina come la vittima, originario di Noto, si era tolto la vita in carcere dove era detenuto con l’accusa di omicidio aggravato e premeditato. Lo scorso 31 marzo l’aggressione mortale a Sara, sua collega universitaria. Poi la breve fuga, prima di essere arrestato e confessare il delitto.
Gli avvocati della famiglia – Cettina La Torre, Filippo Barbera e Riccardo Meandro – hanno depositato in Procura un esposto contro la madre del giovane. Secondo la loro ricostruzione, la donna non solo conosceva la personalità ossessiva del figlio ma, dopo il delitto, lo avrebbe aiutato a fuggire e a nascondersi.
Nella querela sono stati allegati messaggi WhatsApp e biglietti scritti tra madre e figlio. Dalle carte emergerebbero inviti da parte della donna a non parlare in carcere, perché le conversazioni erano intercettate, ed a non inviare messaggi per non lasciare tracce agli investigatori. In un messaggio inviato dopo la morte di Sara, Stefano scriveva: “L’avevo detto io… l’avevo colpita in quel punto lì”. In un altro, non è chiaro se mai spedito, confidava: “Mamma tu sai quanto io sia vendicativo…”.
“La madre di Stefano – spiega l’avvocata La Torre – blandamente lo invitava a lasciar perdere, ma non si è tirata indietro quando il figlio manifestava la sua ossessione per Sara. È questo il motivo per cui abbiamo ritenuto doveroso presentare la denuncia”.
Intanto, con la morte di Argentino il processo si è chiuso con il non luogo a procedere. Una formula che, come ha sottolineato la Corte, deriva unicamente dall’impossibilità di proseguire l’azione penale nei confronti di un imputato deceduto.




Romano (FdI): “Io aggredito all’uscita del consiglio comunale al grido di sporco fascista”

Aggressione all’uscita dell’aula consiliare ai danni del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Paolo Romano.
A denunciarlo è lo stesso Romano che, tramite una segnalazione inviata al Prefetto di Siracusa, al Questore, al Comando Provinciale dei Carabinieri, al sindaco Francesco Italia e al presidente del Consiglio comunale, racconta di essere stato preso di mira da un gruppo di circa cinquanta persone che poco prima avevano assistito ai lavori consiliari nella giornata di ieri, martedì 9 settembre. L’episodio si sarebbe verificato davanti all’ingresso di Palazzo Vermexio.
“Hanno iniziato a inveire contro di me – spiega Romano – al grido di “Palestina libera”, per poi passare a insulti e minacce dirette, con frasi del tipo: “sporco fascista”, “fascista pezzo di m***a”, “assassino”, “morte ai fascisti”, oltre a ulteriori offese personali”.
Secondo quanto riferito, alcuni soggetti avrebbero anche tentato di colpirlo con bastoni e aste di bandiere, mettendo seriamente a rischio la sua incolumità. “Solo il pronto e determinante intervento delle Forze dell’Ordine – agenti della DIGOS, che ringrazio vivamente – ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente”.
“Resta comunque la gravità di un gesto incivile e del tutto ingiustificato – conclude il consigliere – da parte di facinorosi che hanno minacciato e aggredito un rappresentante delle istituzioni democratiche. Chiedo pertanto che i responsabili vengano perseguiti e che siano adottate le opportune misure affinché simili episodi non si ripetano”.
Nella seduta di ieri si è discusso del conferimento della benemerenza civica a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, su proposta del Partito Democratico di Siracusa. Su questo punto, i gruppi di Fratelli d’Italia e Insieme hanno sollevato eccezioni regolamentari che hanno portato alla modifica della proposta e al conseguente rinvio della decisione alla prima seduta utile.
Non si esclude che proprio questo passaggio, che ha acceso il dibattito in aula, possa aver alimentato il clima di tensione e rappresentare uno dei motivi alla base dell’aggressione subita, poco dopo, dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia. Intanto, a Romano è giunta la solidarietà del collega Paolo Cavallaro e del consigliere del Partito Democratico Angelo Greco. “Non sapevo di questa aggressione, perché ero ancora in aula. – ha detto Greco – Condanno l’accaduto, perché il dibattito politico non deve mai travalicare in offese, minacce e addirittura tentativi di aggressione”.
Sull’accaduto è intervenuto anche il consigliere di Fratelli d’Italia Paolo Cavallaro, che esprime piena solidarietà a Paolo Romano. Durante la seduta consiliare il gruppo FdI, insieme al consigliere Scimonelli, aveva sollevato una pregiudiziale, sottolineando che la proposta non rispettava i requisiti previsti dal regolamento comunale sulle benemerenze e che la competenza spetta alla Giunta, non al Consiglio. Secondo FdI, il confronto si è inasprito soprattutto a causa dell’atteggiamento del consigliere Pd Angelo Greco, accusato di aver minimizzato l’errore procedurale e di aver alzato i toni con accuse di “antidemocraticità”. Un clima, sostengono, che avrebbe alimentato tensioni fino a sfociare nell’aggressione a Romano.
FdI invita il Pd ad “assumersi le proprie responsabilità” e richiama tutte le forze politiche a riportare i dibattiti “nel solco del rispetto delle idee altrui e della lealtà istituzionale”.
Sul merito della vicenda, il gruppo rimarca come in passato le benemerenze siano state assegnate a figure siracusane che hanno compiuto gesti eroici, mentre la proposta sull’Albanese viene giudicata “divisiva e discutibile”. FdI critica inoltre le posizioni della relatrice Onu, accusandola di non aver mai condannato fermamente Hamas e di sostenere iniziative “rischiose e irresponsabili” come la Flotilla, invece di aderire a missioni umanitarie coordinate dal governo italiano.
“Ci auguriamo che le imbarcazioni non corrano rischi e che la tragedia in Medio Oriente trovi presto soluzione con un accordo di pace e la restituzione degli ostaggi israeliani”, conclude FdI, rinnovando la solidarietà a Romano e auspicando una rapida identificazione degli aggressori.
“L’aggressione al consigliere comunale di Fratelli d’Italia Paolo Romano a margine di una seduta del civico consesso rappresenta un episodio gravissimo e un attacco diretto alla libertà di pensiero e alle istituzioni democratiche. – ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia Salvo Pogliese – Esprimo la più sincera solidarietà a Paolo Romano e sono sicuro che continuerà, con fierezza e a testa alta, a battersi per le sue idee. Il confronto politico può anche essere aspro ma giammai deve sfociare nelle minacce, nella violenza e persino nel tentativo di aggressione fisica. Fratelli d’Italia è vicina a Paolo Romano e mi auguro che a Siracusa il dibattito torni su binari civili nel solco del rispetto”.
“A nome mio e dell’Onorevole Luca Cannata, esprimiamo piena solidarietà e vicinanza al Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Paolo Romano, vittima ieri, al termine della seduta del Consiglio a Palazzo Vermexio, di un’inaccettabile aggressione verbale e fisica. È un fatto grave che colpisce non solo la persona, ma l’istituzione che rappresenta.” A dichiararlo è il commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Salvatore Coletta. “A Paolo Romano va la nostra vicinanza personale e politica. Continueremo, insieme a lui, a portare avanti il nostro impegno pubblico con determinazione, senza farci intimidire da chi vorrebbe soffocare il libero confronto democratico”.
“Relativamente ai fatti accaduti all’esterno del consiglio comunale, connotati da toni duri, accesi e a tratti offensivi – ha scritto Sinistra Italiana – Avs, Circolo di Siracusa – ci teniamo a ribadire la nostra opposizione chiara e netta a posizioni politiche che tendono a strumentalizzare gli eventi per tentare di offuscare o confondere le posizioni in campo, anche quelle di chi, come noi, le esprime nel rispetto del confronto civile e democratico, che riteniamo fondamentale. Quindi nessuna solidarietà da esprimere, ma sdegno e rabbia verso chi, sul genocidio di Gaza e la questione israelo-palestinese, continua a mantenere posizioni ispirate all’opportunismo politico.”




Aggressione dopo il Consiglio comunale, la condanna del sindaco Italia

“Desidero esprimere ferma condanna per il grave episodio di violenza che ha coinvolto il consigliere comunale Paolo Romano al termine della seduta consiliare del 9 settembre. Simili comportamenti, oltre a ledere la dignità della persona, rappresentano un attacco inaccettabile alle Istituzioni democratiche e al libero confronto delle idee. A nome mio personale e dell’Amministrazione comunale, esprimo piena solidarietà al consigliere Romano e ribadisco l’impegno a garantire che il dibattito politico e civile a Siracusa si svolga sempre nel rispetto reciproco e nella tutela delle persone. Fin quando farò il Sindaco di questa città mi impegnerò per il rispetto e la tutela delle idee e dei punti di vista di tutti. L’aggressione a un Consigliere comunale per le posizioni espresse è inaccettabile e inescusabile”. Così il sindaco Francesco Italia, dopo il grave episodio di ieri contro il consigliere comunale Paolo Romano.
Anche il consigliere comunale del Partito Democratico, Angelo Greco, ha voluto esprimere la propria solidarietà nei confronti di Paolo Romano. “Non sapevo di questa aggressione, perché ero ancora in aula. – ha detto Greco – Condanno l’accaduto, perché il dibattito politico non deve mai travalicare in offese, minacce e addirittura tentativi di aggressione”.
“Esprimiamo la nostra personale solidarietà e quella di tutto il Civico Consesso al consigliere comunale Paolo Romano, e condanniamo l’episodio di aggressione del quale è stato vittima ieri sera al termine della seduta consiliare. La violenza, fisica o verbale, non può e non deve trovare spazio nella vita democratica della nostra città. Il Consiglio comunale è un luogo istituzionale, di confronto, a volte anche aspro, ma episodi del genere non fanno altro che mortificare il ruolo dei rappresentanti dei cittadini e quindi l’essenza del diritto fondamentale di formare ed esprimere liberamente le proprie opinioni, idee e convinzioni.
Un ringraziamento va rivolto agli uomini della Digos per essere subito intervenuti ed aver scongiurato ulteriori conseguenze. Atti del genere non sono assolutamente tollerabili e vanno stigmatizzati e condannati con forza”. Lo dichiarano in una nota congiunta Alessandro Di Mauro e Concetta Carbone, presidente e vice presidente del Consiglio comunale.




Aggressione al consigliere Romano, la versione del Comitato Siracusano per la Palestina

Sta facendo rumore l’aggressione subita ieri sera dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Paolo Romano, dopo la discussione in consiglio sul conferimento della benemerenza civica a Francesca Albanese, relatrice delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, proposta dal Partito Democratico di Siracusa.
Sull’accaduto è intervenuto il Comitato Siracusano per la Palestina, che ha sottolineato come quella di ieri sia stata “una brutta serata per la città, tra cavilli, pretesti e accuse false pur di non decidere”.
“Riaffermare il diritto internazionale, dare voce alla verità (provata), essere testimoni di senso di responsabilità civica: questo è divisivo? – scrive il Comitato – Per noi è invece il collante. Queste parole rappresentano i valori che tutti noi condividiamo. Valori che non hanno colore partitico, ma un forte significato politico, di quella politica dal basso e trasversale che ci fa sentire realmente responsabili di ciò che sta accadendo in Palestina.”
Il Comitato stigmatizza inoltre le accuse mosse in consiglio: “Essere accusati pubblicamente di sostenere Hamas, solo perché crediamo nella libertà e nell’autodeterminazione del popolo palestinese, è davvero anacronistico. Tanto più se pensiamo al genocidio in corso e allo sterminio di un intero popolo. Non riusciamo a dormire la notte per quello che sta succedendo. Non è tollerabile che chi si proclama baluardo dei valori cristiani mortifichi e umili il dibattito con formule di politichese qualunquista.”
Sull’aggressione avvenuta fuori da Palazzo Vermexio, il Comitato ha ribadito: “Lasciamo che le autorità competenti svolgano le indagini e che sia la giustizia a smentire le minacce, i bastoni e tutti i particolari non corrispondenti al vero dichiarati dal consigliere. Siamo stanchi, sotto pressione, ma abbiamo soltanto la volontà di vedere cambiare qualcosa, per salvare quel briciolo di umanità che ancora possiamo provare a recuperare.”
Lo sguardo del Comitato è rivolto alla Global Sumud Flotilla, già colpita nei giorni scorsi da attacchi con droni contro due imbarcazioni ormeggiate a Tunisi: “Stiamo convogliando tutte le nostre forze a sostegno di questa flotta civile, che speriamo possa rompere il blocco e l’assedio su Gaza e aprire un corridoio umanitario per l’arrivo di aiuti alla popolazione palestinese, stremata da guerra, miseria e fame.”
La partenza della Flotilla è prevista da Siracusa la mattina dell’11 settembre. “Saremo tutti alla Marina di Siracusa per salutare la Global Sumud Flotilla e augurarle buon vento. Gaza, stiamo arrivando!”

Foto Comitato Siracusano per la Palestina.