Il colosso russo Lukoil, con sede anche a Priolo: “Sosteniamo rapida fine del conflitto armato”

Il colosso russo del settore petrolifero, Lukoil, ha lanciato oggi un appello affinchè si ponga “fine rapidamente” alla guerra in Ucraina. E’ la prima grande compagnia nazionale russa a prendere apertamente posizione contro l’invasione avviata da Mosca. Nella nota del cda di Lukoil si legge che la compagnia sostiene “una rapida fine del conflitto armato e sosteniamo pienamente la sua risoluzione attraverso un processo di negoziazione e mezzi diplomatici”.
Uno dei principali impianti europei di Lukoil si trova a Priolo, nella zona industriale di Siracusa. Negli ultimi giorni, su disposizione della Prefettura, era stato disposto un innalzamento del livello di vigilanza perchè il grande stabilimento viene considerato obiettivo sensibile, specie in chiave anti-russa. Un invito a boicottare le stazioni di servizio a marchio Lukoil è apparso nei giorni scorsi su alcuni gruppi social siracusani.




Covid, il bollettino: 464 nuovi positivi in provincia, -35 a Siracusa città (31 i ricoverati)

Sono 464 i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute.
Uno sguardo in dettaglio ai numeri del capoluogo. Continua la discesa del numero degli attuali positivi che oggi diventano 1.375, 35 in meno rispetto al dato di ieri. Quanto alle persone in isolamento fiduciario, a Siracusa città sono oggi 21.
Situazione ricoveri, sono 31 i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 29 ricovero in regime ordinario, 2 in terapia intensiva.
Campagna vaccinale, nelle ultime 24 ore sono state 320 le inoculazioni a Siracusa città. Sono state 23 le prime dosi, 120 le seconde e 177 quelle booster.
In Sicilia sono 4.411 i nuovi casi registrati a fronte di 33.854 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 222.408 (-9.874). I guariti sono 15.379, 18 i decessi. Negli ospedali siciliani sono 1.034 i ricoverati (+97), 67 (+2) in terapia intensiva. Quanto alle singole province, questi i numeri di oggi: Palermo 1.250 nuovi casi, Catania 894, Messina 996, Siracusa 464, Trapani 640, Ragusa 403, Caltanissetta 256, Agrigento 537, Enna 83.




Covid in Sicilia, report settimanale: contagi in calo, la provincia di Siracusa seconda per incidenza

Per la quarta settimana consecutiva, in Sicilia si assiste a un trend in flessione della curva epidemica. L’incidenza di nuovi positivi – nella settimana dal 21 al 27 febbraio – è pari a 32.855 casi (-11,52%), con un valore cumulativo di 679,71/100.000 abitanti. Il più alto tasso di nuovi casi rispetto al numero degli abitanti si è registrato nelle province di Messina (978/100.000 abitanti), Siracusa (884/100.000) e Ragusa (725/100.000). Nel siracusano, nella settimana in esame, i nuovi casi sono stati 3.412, con tasso incidenza di 883,78. La settimana scorsa i nuovi contagi erano stati 4.675. Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 6 ed i 10 anni (1.554/100.000 abitanti), tra gli 11 e i 13 anni (1.412/100.000) e tra i 3 e i 5 anni (1.358/100.000). In calo, per la settima settimana consecutiva, le nuove ospedalizzazioni.
Per quanto riguarda, invece, la campagna vaccinale, la settimana presa in esame è quella dal 23 febbraio al primo marzo. Nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 28,12% del target regionale; 70.029 bambini, pari al 22,24%, risultano con ciclo primario completato. Nel target over 12 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano all’89,64%, mentre la percentuale di quanti hanno completato il ciclo primario è dell’ 87,80%. Per lo stesso target, il 10,36% rimane ancora da vaccinare. Sono 866.094 i cittadini che possono sottoporsi alla dose booster, ma non l’hanno ancora fatto. Complessivamente i vaccinati con dose aggiuntiva sono 2.540.103, pari al 74,57% degli aventi diritto.
Dal 28 febbraio è arrivato presso i centri vaccinali di ogni provincia anche il vaccino Nuvaxovid (Novavax) e il primo marzo sono state effettuate 91 somministrazioni. Sempre dal primo marzo è iniziata anche la somministrazione della dose di richiamo per gli over 12 anni con marcata compromissione della risposta immunitaria e che hanno già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi da almeno 120 giorni. E il primo marzo sono state effettuate anche 12 somministrazioni di quarta dose.




Siracusa. Profughi ucraini, i Comuni alla ricerca di alloggi: al via le ricognizioni

La provincia di Siracusa si attiva per l’accoglienza dei profughi ucraini in Italia.

Lo fanno le associazioni come i singoli cittadini, lo fanno i Comuni, adesso alla ricerca di alloggi da reperire in fretta e da poter garantire a chi fugge dalla guerra.

A Siracusa ci sarebbe, in particolar modo, un’ipotesi al vaglio del Comune: utilizzare la Casa del Pellegrino. Si tratterebbe di una soluzione perfetta, trattandosi già di un edificio utilizzato come struttura ricettiva. Se dal punto di vista logistico, nulla osta, dunque, restano i problemi, risultati insormontabili in precedenti occasioni, legati al contenzioso con il Santuario della Madonna delle Lacrime.

L’alternativa potrebbe essere il Villaggio di Cassibile, dove la scorsa estate sono stati ospitati i braccianti stranieri stagionali.

A Palazzolo, disponibili circa cento alloggi, mentre a Buccheri, il Comune ha avviato la ricognizione di eventuali immobili da poter mettere a disposizione. L’ente retto dal sindaco Alessandro Caiazzo ha reso nota la disponibilità ad ampliare i progetti Sai (sistema accoglienza integrata) attivati già per cittadini africani e afghani.

Ai residenti di Buccheri si chiede, nel caso siano proprietari di immobili immediatamente disponibili e idonei all’accoglienza, in buono stato di conservazione, di comunicarlo. L’azione riguarda prevalentemente l’ospitalità da garantire a donne e bambini. I riferimenti a cui indirizzarsi sono i seguenti: postasindaco@comune.buccheri.sr.it ; servizisociali@comune.buccheri.sr.it

Possibile anche ospitare in casa propria, ma “in via del tutto eccezionale”.  Partono, per il momento, solo le ricognizioni, in attesa di maggiori informazioni da parte del Ministero dell’Interno sul da farsi e sulle modalità a cui attenersi.




Cassibile riavrà il suo pediatra di libera scelta, impegno anche sul ripristino dell’ambulanza h24

Cassibile tornerà ad avere il suo pediatra di base.

Buona notizia per i cittadini del quartiere periferico di Siracusa, privi di questa figura da quando la pediatra Leone, lo scorso dicembre, è andata in pensione.

Disagi per le famiglie con figli in età pediatrica, prese di posizione, proteste ed infine una petizione avviata dal comitato cittadino guidato dall’ex presidente di circoscrizione Paolo Romano.

La soluzione è annunciata da una nota dell’Asp di Siracusa, con cui l’azienda sanitaria provinciale ha comunicato il nome del nuovo pediatra che effettuerà il servizio a Cassibile-Fontane Bianche. Si tratta di Francesco Azzaro e sarà disponibile due giorni a settimana, il lunedì ed il venerdì pomeriggio nei locali della guardia medica, in Via Dell’Iris 8.

Si anche al percorso verso il ripristino del servizio 118 h24. Il direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra, infatti,  ha trasmesso alla SEUS SCPA (ente che gestisce il servizio ambulanze in Sicilia) la richiesta relativa alla postazione di Fontane Bianche.

“Per i comitato di cittadini un bel passo avanti- commenta Romano- Le famiglie dovranno adesso fare richiesta dell’assegnazione del pediatra in modo che il servizio possa essere subito erogato”.




Ospedale di Comunità a Palazzolo: “Sarà collocato a palazzo Vaccaro, lavoro di squadra”

Ospedale di Comunità assegnato, dunque, anche a Palazzolo, che ospiterà il quinto  della provincia di Siracusa. Una battaglia vinta per l’Unione dei Comuni Valle degli Iblei, che aveva chiesto dapprima che la quarta struttura fosse assegnata alla zona montana anzichè al capoluogo. Dopo la scelta ricaduta, invece, su Siracusa, ieri, nuovo risultato con il “si” anche all’ospedale di comunità di Palazzolo. Motivo di soddisfazione espresso da diversi esponenti politici e dai cittadini delle aree interessate.

“Un risultato-commenta il presidente del consiglio comunale di Palazzolo, Francesco Tinè-  sul quale hanno lavorato in sinergia tutti i soggetti politici che si sono interessati e su cui l’Unione dei Comuni Valle degli Iblei e Palazzolo ha puntato molto. Il sindaco, Salvo Gallo ha molto insistito sulla richiesta alla politica regionale dopo aver ricevuto mandato dal Consiglio Comunale aperto e da parte dell’Unione, assessorato della salute che si è dimostrato attento a soddisfare le necessità del territorio”.

La struttura sarà collocata all’interno di “Palazzo Vaccaro” , realizzata, quindi,  con fondi regionali a valere sull’azione “ex art. 20” per i quali c’è l’impegno preso dalla Commissione Salute con parere favorevole dell’assessore regionale Ruggero Razza.

Soddisfatto anche il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo, presidente dell’Unione Valle degli Iblei.  “Non possiamo che gioire -commenta il primo cittadino – rispetto ad una decisione assunta dalla Commissione Sanità che, come comunicato dal deputato regionale Giorgio Pasqua sui social, ha accolto la richiesta del Consiglio dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”, poi ratificata dalla Conferenza dei Sindaci della Provincia di Siracusa, di istituire un quinto ospedale di comunità da ubicare appunto a Palazzolo Acreide, senza togliere nulla a nessuno; che le somme derivino da fondi regionali, piuttosto che dalle opportunità ricavabili dal PNRR, poco importa, quel che conta è che la zona montana abbia finalmente la giusta attenzione in termini di servizi sanitari di prossimità”.
Caiazzo parla di un lavoro di squadra, che ha portato ad un duplice risultato: “non spogliare Siracusa, capoluogo di provincia da servizi già previsti e potenziare la zona montana con l’ulteriore previsione di un quinto ospedale di comunità”.

Poi uno spunto che nasconde un velo di polemica mista ad orgoglio.
“Ritengo -conclude Caiazzo- che la  popolazione della zona montana sia ben cosciente del fatto che nessuno, singolarmente, può appendersi medaglie al petto o pensare che il risultato sia frutto di azioni personali, che sarebbero senz’altro naufragate senza l’apporto corale di tutti i soggetti in gioco in questa delicata partita”.




Siracusa Capitale Italiana della Cultura: domani il giorno decisivo con l’audizione ministeriale

Giorno decisivo per Siracusa e la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2024.

L’appuntamento in cui la Città della Luce si giocherà la sua partita determinante è fissato per domani, con l’audizione pubblica di presentazione e approfondimento del dossier.

Le audizioni sono iniziate oggi con quella di Ascoli Piceno. Le altre finaliste sono Siracusa,  Chioggia, Grosseto, Mesagne, Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio, l’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento, Viareggio e Vicenza.

Domani mattina, appuntamento alle 9:00 in video conferenza.
Come per le altre città, l’audizione avrà una durata di 60 minuti, 30 dei quali dedicati alla presentazione del progetto, e 30 minuti per una sessione di domande effettuate dalla Giuria, presieduta da Silvia Calandrelli, direttrice di Rai Cultura e della quale fanno parte Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019; Maria Luisa Catoni, ordinaria di Archeologia alla Scuola IMT Alti Studi Lucca; Beniamino dè Liguori Carino, segretario generale della Fondazione Adriano Olivetti; Stefania Mancini, consigliere delegato di Fondazione Charlemagne e vicepresidente vicario di Assifero; Luigi Mascheroni, giornalista e docente all’Università Cattolica di Milano; e Giuseppe Piperata, ordinario di diritto Amministrativo allo Iuav di Venezia.
L’appuntamento potrà essere seguito sul canale YouTube che il Ministero della Cultura utilizzerà per le audizioni: https://www.youtube.com/watch?v=9jWf2knAPbE
Entro il 29 marzo la Giuria raccomanderà al Ministro della Cultura la candidatura del Comune, della Città metropolitana o dell’Unione di Comuni ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2024, dandone opportuna motivazione.




Mobilità ferroviaria, “disco verde” in Commissione Trasporti:chiesto l’adeguamento della Sr-Ct

L’adeguamento della Siracusa-Catania, anche alla lice del previsto e finanziato collegamento ferroviario con il porto di Augusta. Questa la richiesta partita in commissione Trasporti della Camera nell’ambito della seduta servita per dare parere favorevole al documento del Ministero delle Infrastrutture sul Documento strategico della mobilità ferroviaria.

A renderlo noto è il parlamentare del Movimento 5 Stelle Paolo Ficara, vice presidente della Commissione Trasporti.

” La tratta -spiega il deputato- deve essere ideale per il passaggio anche dei treni merci, con standard finalmente moderni, da rete europea Ten-t. Guardando ancora a sud, importante la previsione di un nuovo tracciato da Ragusa a Catania, e non da Ragusa a Vizzini come indicato dalla Regione, con passaggio dall’aeroporto di Comiso per una perfetta intermodalità. Il tutto con la garanzia della dovuta tutela paesaggistica del costituendo parco degli Iblei”. E poi ancora, “estendere lo studio dì fattibilità di una nuova linea Porto Empedocle-Castelvetrano fino a Licata, come richiesto dai territori”.

Osservando il quadro generale,  Ficara ricorda che “in queste settimane è stato analizzato il documento che traccia le linee generali degli investimenti ferroviari nei prossimi 5 anni, nell’ambito del contratto di programma con Rfi 2022-2026. La volontà espressa è quella di proseguire la campagna di investimenti avviata, specie in occasione del Pnrr. Il principio guida deve essere quello per cui le opere già finanziate vanno completate, evitando differimenti eventuali. Con lo stesso rigore – prosegue Ficara – abbiamo chiesto al Ministero attenzione oltre che all’Alta Velocità, anche alla rete ferroviaria interregionale utilizzata oggi, ad esempio, dal servizio intercity giorno e intercity notte, un servizio che deve fungere da anello di congiunzione tra l’alta velocità e il trasporto regionale, soprattutto per le zone del Paese più periferiche, consentendo di ridurre l’annoso divario infrastrutturale fra Nord e Sud”.

“Nelle osservazioni inserite nel parere, abbiamo sottolineato la necessità di accelerare i lavori per il raddoppio della Catania-Palermo. Sapete che è opera divisa in due macrofasi, adesso interamente finanziata per 6 mld e recentemente completata, quanto a dotazione finanziaria, grazie all’anticipazione dei fondi FSC 2021. E’ lecito attendersi che alcuni lavori possano quindi eseguirsi in contemporanea per le due macrofasi, accorciando così sensibilmente i tempi inizialmente previsti. E’ quel servizio migliore che attendiamo da decenni”.




Siracusa. Metalmeccanici, coordinamenti di area negli appalti: parte l’azione congiunta Fiom-Uilm

“Ricompattare il mondo degli appalti verso obiettivi comuni di miglioramento delle condizioni di vita di tutti”.

E’ l’obiettivo che Fiom e Uilm si prefiggono insieme, nell’ambito di un’iniziativa che annunciano i segretari provinciali Antonio Recano e Giorgio Miozzi

“Gli appalti -osservano i rappresentanti dei sindacati dei metalmeccanici- oggi rappresentano l’espressione massima della frantumazione del mondo del lavoro. Occorre lavorare per la realizzazione
di una contrattazione di sito, che disciplini la normativa degli appalti, consenta di sostenere piani occupazionali a lungo termine e unifichi i trattamenti normativi, affinché allo stesso
lavoro corrispondano gli stessi diritti. Ci ritroviamo -continuano Recano e Miozzi- di fronte ad importanti realtà industriali, che non hanno ben chiaro il percorso da mettere in campo per cogliere la sfida della transizione energetica, dove esiste una rete diffusa di appalti e subappalti, utilizzati per scaricare il costo del lavoro, in una condizione di disagio che esprime un bisogno crescente di sindacalizzazione, di tutela collettiva e individuale.”
Con la costituzione di coordinamenti di area nel Petrolchimico, i sindacati ritengono di poter portare avanti in maniera più proficua “la discussione sulla centralità del settore e progettare un percorso di transizione energetica che sia sostenibile e valorizzi le competenze dei lavoratori”.




Siracusa. Prestiti agevolati alle imprese danneggiate dalla pandemia in Sicilia, via alle richieste

Operativo il Fondo “Emergenza imprese Sicilia”, frutto dell’accordo tra Regione e Banca europea degli investimenti e gestito da Iccrea Banca, insieme agli undici istituti di credito cooperativo siciliani appartenenti al gruppo.

Pubblicato l’Avviso attraverso cui, a partire da martedì 8 marzo, le piccole e medie imprese siciliane, danneggiate dalla crisi innescata dalla pandemia, potranno presentare la richiesta di finanziamento.

I dettagli dell’accordo e del bando sono stati presentati questa mattina a Palazzo Orléans a Palermo dal presidente della Regione Nello Musumeci, dall’assessore all’Economia Gaetano Armao e dal responsabile divisione Impresa di Iccrea Banca, Carlo Napoleoni.

«Quest’accordo – ha sottolineato il presidente Musumeci – rappresenta una straordinaria opportunità per le nostre imprese ed è uno dei risultati che abbiamo voluto tenacemente raggiungere: un fondo di 50 milioni di euro per le piccole e medie imprese alimentato in parte dal Po-Fesr e in parte da risorse regionali, a cui si aggiungono altri 50 milioni di Iccrea Banca. Una boccata di ossigeno per il cianotico sistema imprenditoriale dell’Isola che si aggiunge al riattivato Fondo Sicilia dell’Irfis e ai fondi post-Covid in favore delle imprese».

«Quello di oggi – ha aggiunto l’assessore Armao – è il risultato di un’operazione di ingegneria finanziaria innovativa, frutto di una grande collaborazione con la Bei, che ringrazio, e che ha trovato nella Sicilia un’istituzione credibile, capace di utilizzare al meglio le risorse. C’è una consistente disponibilità finanziaria per le imprese che si aggiunge agli oltre 400 milioni di euro messi a disposizione da Irfis per il tramite della Regione. È un momento difficile a causa della pandemia, dal quale stavamo venendo fuori molto bene, con una crescita consistente. Purtroppo, da un lato l’inflazione, dall’altro i probabili incrementi dei tassi e, adesso, anche il conflitto in corso, con le conseguenti ripercussioni economiche specie nel settore turismo, rendono questi strumenti finanziari di sostegno alle imprese ancora più urgenti».

Si tratta di finanziamenti che dovranno essere restituiti in 15 – 20 anni. I fondi saranno per il 50 per cento destinati al settore turistico.

L’Avviso pubblicato dal dipartimento regionale delle Finanze e del Credito attua  l’accordo per la costituzione del Fondo “Emergenza Imprese Sicilia”, sottoscritto tra Regione e Bei un anno fa e che scadrà alla fine del 2023. Dalle  10:00 di martedì 8 marzo sarà possibile inviare le istanze con gli allegati richiesti all’indirizzo pec fondoemergenzaimprese.sicilia@pec.iccreabanca.it. Le richieste saranno acquisite fino ad esaurimento dei fondi disponibili, comunque non oltre il 30 giugno 2023. Informazioni e modulistica sono disponibili sul sito https://feis.gruppobcciccrea.it/. L’avviso è disponibile anche sul sito di EuroinfoSicilia.

La dotazione finanziaria ammonta a 50 milioni di euro, 25 dei quali provenienti da risorse Po-Fesr Sicilia 2014/2020 e 25 da fondi regionali. All’esaurimento di questo plafond, come previsto dall’accordo, si aggiungeranno almeno altri 50 milioni di euro come cofinanziamento a carico di Iccrea, l’intermediario finanziario individuato selezionato dalla Bei.

Gli aiuti consistono in prestiti agevolati di medio-lungo e breve termine per finanziare capitale circolante e investimenti. La durata massima dei prestiti è di 20 anni per gli investimenti, 15 anni per prestiti di liquidità. In entrambi i casi è previsto un preammortamento di 24 mesi. Gli importi richiesti possono variare da un minimo di 500 mila euro a una massimo di 5 milioni di euro. Su richiesta della Regione, i finanziamenti saranno concessi a tasso zero per gli importi sino a 2 milioni e 300 mila euro, per la restante parte sino a 5 milioni a tassi minimi di mercato.

Possono richiedere i finanziamenti le piccole e medie imprese siciliane o operative in Sicilia, costituite entro il 31 dicembre 2019, che nel 2020 abbiano subito perdite di fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019. Possono fare richiesta le aziende che operano in tutti i settori ammissibili nell’ambito del Po-Fesr Sicilia 2014/20. Tuttavia, un’attenzione particolare sarà rivolta ai seguenti comparti: servizi per il turismo (a cui sarà assegnato indicativamente il 50% delle risorse disponibili), sanità, biomedicina, agroalimentare, costruzioni. Il sostegno può essere concesso alle imprese che non erano già in condizioni di difficoltà al 31 dicembre 2019, salvo le microimprese o le piccole imprese, purché non soggette a procedure concorsuali per insolvenza e non beneficiarie di aiuti per il salvataggio o per la ristrutturazione.