Controlli negli impianti di gestione dei rifiuti, incontro di coordinamento in Prefettura

Si è svolto ieri, nella sede della Prefettura di Siracusa, un incontro di coordinamento, convocato e presieduto dal Prefetto Chiara Armenia, sulle attività di controllo negli impianti di gestione dei rifiuti. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti dell’ASP di Siracusa, dell’ARPA Siracusa, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e del Libero Consorzio Comunale di Siracusa.
In particolare, la riunione è stata dedicata a un confronto sullo stato delle attività di controllo negli impianti di stoccaggio, di recupero e di smaltimento rifiuti della provincia, in termini di sicurezza, di verifica delle autorizzazioni e, più in generale, del rispetto degli obblighi normativi.
L’iniziativa si inserisce nell’ottica di una collaborazione inter-istituzionale continuativa, fortemente voluta dal Prefetto Armenia e avviata anche a seguito dell’incendio verificatosi lo scorso 5 luglio presso l’impianto Ecomac.
Le attività di controllo congiunto, già avviate, proseguiranno con costanza e attenzione, nell’interesse della tutela ambientale e della sicurezza del territorio.




Cure senza uso di farmaci a pazienti autistici, Canicattini rende omaggio al medico Rahmanov

Il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, insieme all’Assessore alle Politiche Sociosanitarie, Marilena Miceli, ha ricevuto nei giorni scorsi a Palazzo di Città il dottor Vagif Mamedovich Rahmanov, ucraino, originario dell’Azerbaigian, professore emerito, riconosciuto per lo sviluppo di metodi di cura e assistenza senza uso di farmaci, rivolti in particolare a pazienti con gravi malattie organiche del sistema nervoso centrale, affetti da autismo, disturbi parautistici, del linguaggio e delle funzioni cognitive, disturbi nevrotici e del neurosviluppo, oltre che da anoressia, e per gli studi e le ricerche sviluppate in questo vasto campo.
Il sindaco Amenta e l’Assessore Miceli hanno conosciuto il dottor Rahmanov, attualmente in visita in Sicilia, tramite una famiglia canicattinese con un proprio congiunto in carico ai Servizi Sociali e Assistenziali del Comune, in cura dal medico ucraino con risultati ritenuti sorprendenti nel recupero dei comportamenti e delle funzionalità quotidiane. Tali progressi hanno consentito alla giovane paziente di migliorare e ampliare, grazie anche alla giovane età, la propria partecipazione alle attività scolastiche, familiari e sociali, iniziando inoltre la pratica sportiva e l’esercizio musicale.
Al dottor Vagif Mamedovich Rahmanov, assistito dall’interpretariato della signora Oksana, originaria dell’Ucraina ma da anni residente a Canicattini Bagni, il sindaco Paolo Amenta, a nome della città, ha consegnato un “Attestato di Riconoscenza” come segno di gratitudine e stima per il lavoro di recupero effettuato sulla giovane paziente canicattinese, che ha portato a un significativo miglioramento dello stato di salute e a una riduzione dell’isolamento sociale.
«Un lavoro encomiabile quello del Dottor Vagif Mamedovich Rahmanov, attraverso i metodi terapeutici che lo vedono protagonista nei Paesi dove opera, anche in questo momento difficile per il suo Paese a causa del conflitto con la Russia – ha sottolineato il sindaco Paolo Amenta – Un impegno che l’ha portato a non abbandonare i suoi pazienti, tra questi anche una nostra giovane concittadina da tempo in carico ai nostri Servizi Sociali e Assistenziali, al quale ha, com’è evidente, migliorato notevolmente la qualità della vita. L’augurio comune è che possa finire in tempi breve la guerra e si possa valutare e verificare con le nostre Autorità, insieme, la possibilità di poter esercitare in Europa, magari qui in Sicilia, nel nostro territorio dove c’è tanto bisogno di nuove metodologie che conducono a risultati positivi come quelli riscontrati a Canicattini Bagni».
Interventi che il Dottor Vagif Mamedovich Rahmanov applica attraverso un proprio metodo psicofisico e psicofisiologico, messo a punto in anni di studio e di ricerca, e la pratica dell’agopuntura, su migliaia di pazienti, molti dei quali italiani, provenienti anche dalla Sicilia e dai vari Paesi Europei nei due centri dove lo stesso specialista esercita, a Baku in Azerbaigian e a Dnipro in Ucraina, città al momento interessata dal conflitto bellico con la Russia essendo spesso bersaglio di attacchi missilistici e di droni, che di fatto, come testimoniato, hanno ampiamente ridotto i deficit accusati dai pazienti.




Avola, cambio al vertice del Commissariato: il sindaco Cannata accoglie la nuova dirigente

Cambio al vertice del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Avola. Questa mattina, al Palazzo di Città, il sindaco Rossana Cannata ha accolto Roberta Corsaro, nuovo dirigente del commissariato. La dottoressa Corsaro, già dirigente delle Volanti della Questura di Siracusa, porta con sé una consolidata esperienza nel controllo del territorio che metterà ora al servizio della comunità avolese. Subentra a Pietro D’Arrigo, chiamato a ricoprire l’incarico di dirigente della Squadra Mobile della Questura di Siena. “A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera città – le parole del sindaco – porgo un caloroso benvenuto e un augurio di buon lavoro al commissario Corsaro, certa che la sua guida segnerà un percorso di piena sinergia e collaborazione per rafforzare ulteriormente sicurezza, legalità e vicinanza al territorio”. L’Amministrazione comunale rivolge un sentito ringraziamento a D’Arrigo per il lavoro svolto negli ultimi anni ad Avola, caratterizzato da importanti risultati sul fronte della prevenzione e repressione dei reati, nonché da un dialogo costante con cittadini, scuole e istituzioni.




Confcommercio Siracusa aderisce al progetto Avola Autism Friendly

Confcommercio Siracusa aderisce al progetto “Avola Autism Friendly”. Si tratta di un’iniziativa che intende promuovere ambienti commerciali più accoglienti e inclusivi.
L’Associazione, da sempre attenta non solo alle esigenze degli operatori economici ma anche a quelle dei consumatori, sotto la guida del presidente Francesco Diana, sostiene con convinzione il percorso avviato dal Comune di Avola, riconoscendone il valore sociale e il forte impatto in termini di inclusione, in particolare verso le persone con disturbi dello spettro autistico.
“Crediamo fermamente – dichiara Francesco Diana, presidente di Confcommercio Siracusa – che un commercio capace di rispondere ai bisogni delle persone sia un commercio che genera non soltanto crescita economica, ma anche valore sociale. Con l’adesione ad Avola Autism Friendly vogliamo dare un segnale concreto e invitare imprese e comunità a impegnarsi per una società più inclusiva. Bastano piccoli gesti e semplici accorgimenti per rendere i nostri spazi migliori e le nostre città più accoglienti per tante famiglie”.
L’iniziativa “Avola Autism Friendly”, recentemente presentata dal Sindaco Rossana Cannata nell’ambito del progetto “IncludiAMO – Autismo e comunità in cammino”, è frutto di una collaborazione tra istituzioni, professionisti, associazioni e realtà del territorio. Il suo scopo è trasformare spazi pubblici e privati in luoghi capaci di accogliere con maggiore consapevolezza e sensibilità le persone con autismo e i loro cari.
“Non servono grandi lavori – aggiunge il presidente Francesco Diana – ma l’attenzione di ciascuno di noi. Un ambiente “autism friendly” non riguarda soltanto le barriere architettoniche, ma anche piccoli dettagli: un’illuminazione adeguata, spazi ordinati e meno rumorosi, segnaletica chiara e comprensibile. Sono interventi minimi ma fondamentali per ridurre il sovraccarico sensoriale e migliorare il benessere di tutti”.




Lotta al randagismo, pubblicato l’avviso pubblico per campagna di sterilizzazione

E’ stato pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente l’Avviso pubblico finalizzato alla acquisizione di manifestazione d’interesse a collaborare con il Comune per avviare una campagna di sterilizzazione di gatti di colonia, nonché cani randagi che stazionano sul territorio comunale, da parte delle Associazioni Animaliste iscritte regolarmente all’Albo e al RUNTS.
“Con questo progetto- dichiara l’assessore con delega alla tutela degli animali Palma Daniela Vasques- l’Amministrazione punta a ridurre il fenomeno del randagismo in città ed evitare una sovrappopolazione di animali senza padrone liberi nel territorio. E’ la prima volta che il Comune interviene direttamente su questa tematica, prevendendo un contributo economico per ogni sterilizzazione certificata. Questo della sterilizzazione, peraltro, è uno dei diversi progetti ai quali l’Assessorato sta lavorando e che vedranno la luce nei prossimi mesi”.
Alle Associazioni viene richiesta la collaborazione attraverso le prestazioni di un veterinario da loro designato, iscritto all’Ordine dei Medici di Siracusa, disposto ad effettuare l’intervento di ovario-isterectomia o di orchiectomia su gatti e cani. Il professionista dovrà anche provvedere a registrare in anagrafe gli esemplari soggetti a sterilizzazione e certificare l’avvenuta esecuzione. Sono ammessi tutti gli animali presenti sul territorio comunale e seguiti da Associazioni di volontariato nonché da singoli cittadini, tramite le Associazioni di settore, che ne fanno richiesta e ne garantiscono la degenza post-operatoria e la reimmissione nel territorio di provenienza. I tutor dei cani di quartiere ed i referenti delle colonie feline registrate nella città, dovranno impegnarsi a provvedere autonomamente al trasporto dell’animale presso lo studio veterinario designato dall’associazione animalista e ad occuparsi della degenza post-operatoria del cane o del gatto, secondo le istruzioni e le prescrizioni mediche ricevute dal veterinario.
Il progetto avrà una durata di quattro mesi.
La domanda di partecipazione dovrà essere presentata tramite pec al settore Igiene Urbana e Verde Pubblico – Servizi Cimiteriali e Igienico Sanitario all’ indirizzo di posta elettronica igieneesanitapubblica@comune.siracusa.legalmail.it, entro 10 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, pena l’esclusione.
Per ulteriori informazioni rivolgersi al Settore di competenza all’indirizzo settoreigienicosanitario@comune.siracusa.it, oppure telefonare allo 0931/451098.




Premio Vittorini 2025, all’Urban Center le interviste con gli autori finalisti

A grandi passi verso la serata finale di domani (Antico Mercato di Ortigia, ore 20:30) durante la quale sarà svelato il nome del vincitore del XXIV Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini. Girata la boa di metà percorso, la Settimana Vittoriniana oggi propone le attese interviste con i tre autori finalisti oltre che con i vincitori della sezione Opera Prima e del VI Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi. L’appuntamento anche per questo pomeriggio è ancora una volta all’Urban Center (Sala B) di Siracusa a partire dalle ore 18:30. Sul palco, secondo un format ormai ben collaudato, si alterneranno i protagonisti assoluti del Premio Vittorini e del Premio Lombardi che verranno incalzati – nelle vesti di intervistatori – da giornalisti, docenti, critici, esponenti del mondo della cultura ed appassionati della lettura. A rompere il ghiaccio sarà l’editore Giovanni Lo Giudice che con la sua casa editrice Kalòsdi Palermo si è aggiudicato il Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi: con lui dialogherà l’on. Fabio Granata, già assessore alla cultura della Città di Siracusa. Toccherà quindi a Roberta Casasole, vincitrice della sezione Opera Prima con il suo “Donne di tipo 1” (Feltrinelli, luglio 2024)” rispondere alle domande di Donata Guarino, vicepresidente provinciale della Società Dante Alighieri. I tre finalisti del Premio Vittorini saliranno sul palco in ordine rigorosamente alfabetico: inizierà quindi Giuseppe Catozzella, “Il fiore delle illusioni” (Feltrinelli, ottobre 2024), che sarà intervistato dal giornalista Carmelo Maiorca, seguito da Wanda Marasco, autrice di “Di spalle a questo mondo” (Neri Pozza, gennaio 2025)con la quale dialogherà la professoressa Teresella Celesti, e chiuderà Elisabetta Rasy, in lizza con “Perduto è questo mare” (Rizzoli, gennaio 2025) che risponderà alle sollecitazioni di Edda Cancelliere, docente.
Ieri, intanto, si è concluso con un verdetto, in parte, inatteso il processo a Vittorini editore. Lo scrittore siracusano è stato sì assolto – e in tal senso il verdetto della giuria popolare, guidata dal blogger Giuseppe Gingolph Costa, è stato a dir poco schiacciate – ma la presidente della Corte, la scrittrice Simona Lo Iacono (vincitrice per due volte del Premio Vittorini), ieri nelle sue “ordinarie” vesti di magistrato, assolvendo Elio Vittorini ha però disposto la rimessione degli atti ad altro giudice (da individuare…) per la valutazione dei danni patrimoniali. Insomma, Elio Vittorini nelle vesti di editore non agì con dolo o colpa quando, ad esempio, rifiutò la pubblicazione del “Gattopardo”, ma con la sua condotta arrecò alle casse delle case editrici per le quali lavorò“un danno di natura squisitamente patrimoniale, avendole private di entrare ben cospicue oltre agli introiti di ristampe, traduzioni. Danno soggetto a rivalutazione e interessi”.
Davanti alla Corte a sostenere le ragioni della pubblica accusa c’è stato il professore Antonio Di Grado, presidente della Commissione di valutazione delle opere in gara, mentre a rappresentare le ragioni della difesa è stato il professore Salvatore Ferlita, docente di letteratura italiana contemporanea all’Università Kore di Enna.
La Settimana Vittoriana domani, per celebrare l’atto conclusivo, lascerà l’Urban Center per approdare nei suggestivi spazi esterni dell’Antico Mercato di Ortigia dove a partire dalle 20:30 si svolgerà la cerimonia finale nel corso della quale verrà anche tributato un omaggio alla memoria di Andrea Camilleri, protagonista della prima edizione del Premio Vittorini nel 1996, nel giorno del centenario della sua nascita.




Addio a mons. Costanzo, un’eredità di fede ed impegno sociale

La sofferenza come cammino di purificazione, cristianamente accettata e trasmessa come valore. Le ultime parole di mons. Costanzo sono state ancora una volta un messaggio di fede e di speranza, rivolto alla comunità che da arcivescovo ha guidato per quasi venti anni. Pastore dal cuore paterno, fermo eppure sempre aperto ai sussulti emotivi della vita. E’ stato l’arcivescovo Francesco Lomanto a rivelarne l’ultimo pensiero terreno, durante l’omelia pronunciata in Santuario, in occasione della messa esequiale. Accanto a Lomanto, alcuni cardinali e vescovi arrivati da più parti di Sicilia per l’ultimo omaggio a mons. Costanzo. Tra i banchi c’è anche il vicario della diocesi di Nola, prima sede vescovile del presule originario di Carrubba di Riposto. E ancora, rappresentanti dell’Azione Cattolica, il prefetto di Siracusa, il Questore, i sindaci di Siracusa e Canicattini insieme al vicesindaco di Augusta. E soprattutto tante persone comuni. Forse meno di quelle che sarebbe stato lecito attendersi per l’ultimo saluto ad un protagonista della storia religiosa e sociale recente del territorio siracusano.
Ad aprire la solenne cerimonia, i messaggi di cordoglio di papa Leone e della Cei. Poi l’omelia dell’arcivescovo Lomanto, che ha ripercorso le azioni e lo spirito che hanno guidato mons. Giuseppe Costanzo: l’attenzione costante e concreta verso i poveri ed i malati di AIDS, la vicinanza ai lavoratori ed agli operai in difficoltà, l’appello lanciato dopo il terremoto del 1990 (“Prima si costruiscano le case delle famiglie e poi le chiese”). La sua grande intraprendenza nell’organizzazione di eventi storici come la consacrazione del Santuario o il ritorno a Siracusa delle spoglie di Santa Lucia; la capacità di sferzare società e politica, mettendo in guardia dalle tentazioni dell’effimero.
Intimo e familiare il ricordo della nipote, Elisa come l’aneddoto sui giochi in arcivescovado o quelle feste di dicembre osservate dal balcone su piazza Duomo. “Un dono di Dio”, lo ha definito. Applaudita. Mentre il rettore del Santuario, padre Aurelio, apriva la teca che protegge l’effige prodigiosa della Madonnina, al centro dell’altare. Maria ed il miracolo delle lacrime, Lucia la Santa della luce: “due donne che parlano con gli occhi”, ricordava spesso proprio l’arcivescovo emerito.
Giuseppe Costanzo riposare adesso in Cattedrale, a Siracusa, nella cappella del Crocifisso. Con lui, solo una pergamena con i dati anagrafici. Il suo anello pastorale non sarà spezzato. Domani alle 10, la cerimonia di sepoltura.




La morte di Giorgio Armani, il legame discreto con Siracusa dell’icona del Made in Italy

È scomparso all’età di 91 anni lo stilista Giorgio Armani, fondatore del celebre marchio che ha trasformato la moda globale con il suo stile elegante e minimalista. Simbolo del Made in Italy, declinato con rigore sartoriale e straordinaria visione imprenditoriale, era stato soprannominato non a torto “Re Giorgio”.
Per diversi anni, sino al 2020, Siracusa è stata una tappa fissa delle sue vacanze estive a bordo del super yacht Main, seconda solo all’amata Pantelleria. Non era raro incontrarlo a passeggio per Ortigia, bermuda blu, maglietta dello stesso colore.
A bordo della sua lussuosa imbarcazione, ormeggiata alla Marina, ha ricevuto una volta il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che lo ha omaggiato di un prezioso volume che racconta la storia della città. Un regalo, raccontano i presenti, particolarmente apprezzato.
Ad accogliere il re della moda nelle sue giornate siracusane è sempre stato l’agente marittimo Alfredo Boccadifuoco. “A lui piaceva tanto Siracusa. E non ne faceva mistero. Tutte le volte che arrivava, chiedeva espressamente cannoli e cassata siciliana. Indimenticabile l’aperitivo insieme sul Main. Era una persona garbata, estremamente gentile e sempre entusiasta. La notizia della sua scomparsa rattrista tutti”.
E lo testimoniano le reazioni mondiali: dalla politica alle star internazionali, numerosi sono i messaggi di cordoglio per la perdita di un’icona dell’eleganza contemporanea.




“Mia figlia guarita da Suor Chiara Di Mauro, la monaca Santa”. La storia di Maria Grazia

Maria Grazia non ha dubbi: “Mia figlia ha ricevuto una guarigione miracolosa, grazie all’intercessione di Suor Chiara Di Mauro, la “Monaca Santa” di Siracusa”.
Ha raccontato la sua storia, portando la sua testimonianza, qualche giorno fa in Santuario, durante le giornate dedicate alla celebrazione dell’anniversario della lacrimazione di Maria a Siracusa. Una storia che è innanzitutto di fortissima fede, che da sempre l’accompagna e che le ha sempre dato coraggio. Anche quando, nel 2020, è arrivata una notizia preoccupante. “Mia figlia aveva 9 anni. Sentendomi parlare di un appuntamento che avevo fissato per me con l’oculista per sottopormi ad un controllo- racconta Maria Grazia- mi ha confessato che stava incontrando delle difficoltà a scuola. Vedeva la lavagna tagliata a metà, non riusciva a vederla per intero. Inizialmente- aggiunge- ho pensato che non fosse niente di serio o che fosse addirittura una ricerca di attenzione, visto che stavamo attraversando un periodo non facile. Nonostante questo, ho preferito sostituire il mio appuntamento con il suo, affinché l’oculista, Andrea Falchi, potesse subito verificare le sue condizioni. Una volta in studio, il medico si è subito reso conto che qualcosa non andava. Non si è inizialmente sbilanciato, in attesa dell’esito di una tac alla retina e della misurazione del campo visivo. Sono emerse delle anomalie. Era il periodo della pandemia e l’ospedale San Marco di Catania, che avrebbe dovuto condurre gli approfondimenti del caso,era nel frattempo diventato ospedale Covid. Un’attesa lunga- racconta Maria Grazia- mesi. Nel frattempo conducevo senza sosta la ricerca di altre strutture sanitarie che potessero aiutarmi e intanto mia figlia continuava a lamentare quelle difficoltà. Il campo visivo si era ristretto e queste condizioni non sono guaribili. Nella migliore delle ipotesi la situazione si può cristallizzare. Nella peggiore, progredisce”. La preoccupazione era tanta, ma anche la speranza che a tutto, in qualche modo, si potesse risolvere. “Un pomeriggio- questo il cuore della la testimonianza di Maria Grazia- sono andata insieme alla bambina e ad una mia amica a pregare alla chiesa dei Cappuccini. E’ lì che sono custodite le spoglie di Suor Chiara di Mauro. Abbiamo pregato insieme, toccando la tomba e chiedendo la sua intercessione. Uscendo, una volta arrivata sull’uscio, ho visto una scena, come fosse reale: c’ero io, nello studio dell’oculista, in attesa della misurazione del campo visivo di mia figlia”. La mia amica ha subito immaginato che si trattasse dell’annuncio dell’avvenuta guarigione. Ho chiamato il medico, abbiamo ripetuto quei controlli. Non esultavo ancora ma ho subito creduto che Suor Chiara avesse aiutato mia figlia. La conferma è arrivata subito dopo: il campo visivo di mia figlia era nuovamente perfetto. Abbiamo ripetuto l’esame due volte per esserne certi: non c’era alcun dubbio e mia figlia, improvvisamente, vedeva nuovamente tutto alla perfezione”.
Diversi decenni fa è partito il processo di beatificazione di Suor Chiara, che ad un certo punto si è arenato. Lo supporta l’Associazione “Amici di Suor Chiara Di Mauro”, costituita nel 2021. Ne è presidente Marilena Mangiafico. Il gruppo promuove iniziative religiose, culturali e sociali finalizzate a ricordare “l’impegno e il carisma di Suor Chiara Di Mauro e di sostenere il processo di beatificazione, collaborando con l’Arcidiocesi di Siracusa e con tutte le realtà ecclesiali connesse”.
Suor Chiara Di Mauro è stata una mistica siracusana, vissuta agli inizi del ‘900 e morta- sottolinea Marilena Mangiafico,che l’ha raccontata in un libro- in odore di santità. Della sua vita, dei fenomeni soprannaturali, delle guarigioni prodigiose avvenute su sua intercessione esiste un’ampia documentazione, custodita presso l’Archivio Storico della Provincia dei Frati Minori Cappuccini e presso l’Archivio Storico della Provincia dei Frati Minori Cappuccini e presso l’Archivio Diocesano di Siracusa, un corpus di dieci volumi. Una vita-prosegue- svolta in apparente contraddizione: alla vocazione per la verginità si contrappose il matrimonio; al desiderio di clausura fecero da contrasto le attenzioni della Chiesa e dei siracusani, legate alle manifestazioni mistiche e allo stile di vita che la religiosa attuò nello spirito francescano”. Si racconta di stimmate e di estasi. “Si occupò di assistenza ai poveri e avrebbe voluto fondare un monastero-spiega l’associazione- Suor Chiara, sia in vita e sia dopo, non ha ricevuto unanimità di consensi. Le sue scelte radicali hanno spesso diviso le opinioni sul suo conto, tanto da offuscarne il ricordo”. L’associazione continua a lavorare per la sua beatificazione, la cui causa è ancora in corso. Una richiesta rilanciata con forza proprio in queste giornate. Il 13 settembre, infatti, ricorrerà l’anniversario della sua morte e una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa dei Cappuccini, che custodisce le sue spoglie.




Scomparso in mare, la figlia di Nino Cusmano chiama a raccolta i volontari

Sono riprese questa mattina le operazioni di ricerca in mare di Nino Cusmano. L’uomo era uscito con il suo gommone da Porto Fossa di Marzamemi lo scorso primo settembre, senza più fare ritorno. Ieri sera, l’imbarcazione è stata trovata in zona Calabernardo. Dell’uomo, però, nessuna traccia. In precedenza, ieri mattina, il suo cellulare aveva agganciato una cella in zona Plemmirio, a Siracusa.
Un gruppo di volontari oggi si è mobilitato da Marzamemi, rispondendo all’appello della figlia dell’uomo. Con le loro barche stanno cercando di coprire la zona costiera tra Portopalo, Vendicari, Capo Passero e Calamosche. Il grecale, però, non aiuta. La Guardia Costiera si sta invece concentrando sull’area tra Siracusa, Noto e Avola. In volo anche l’elicottero dei Vigili del Fuoco, impegnati anche con moto d’acqua.
Le ricerche sono coordinate seguendo anche venti e correnti marine. E’ stata anche attivata una chat di messaggistica istantanea per aggiornamenti e coordinamento dei volontari che stanno muovendosi anche via terra. Ogni ora che passa, però, erode la speranza di un lieto fine. Ed il ritrovamento dell’imbarcazione alla deriva non alimenta grande ottimismo.