“Mia figlia guarita da Suor Chiara Di Mauro, la monaca Santa”. La storia di Maria Grazia

Maria Grazia non ha dubbi: “Mia figlia ha ricevuto una guarigione miracolosa, grazie all’intercessione di Suor Chiara Di Mauro, la “Monaca Santa” di Siracusa”.
Ha raccontato la sua storia, portando la sua testimonianza, qualche giorno fa in Santuario, durante le giornate dedicate alla celebrazione dell’anniversario della lacrimazione di Maria a Siracusa. Una storia che è innanzitutto di fortissima fede, che da sempre l’accompagna e che le ha sempre dato coraggio. Anche quando, nel 2020, è arrivata una notizia preoccupante. “Mia figlia aveva 9 anni. Sentendomi parlare di un appuntamento che avevo fissato per me con l’oculista per sottopormi ad un controllo- racconta Maria Grazia- mi ha confessato che stava incontrando delle difficoltà a scuola. Vedeva la lavagna tagliata a metà, non riusciva a vederla per intero. Inizialmente- aggiunge- ho pensato che non fosse niente di serio o che fosse addirittura una ricerca di attenzione, visto che stavamo attraversando un periodo non facile. Nonostante questo, ho preferito sostituire il mio appuntamento con il suo, affinché l’oculista, Andrea Falchi, potesse subito verificare le sue condizioni. Una volta in studio, il medico si è subito reso conto che qualcosa non andava. Non si è inizialmente sbilanciato, in attesa dell’esito di una tac alla retina e della misurazione del campo visivo. Sono emerse delle anomalie. Era il periodo della pandemia e l’ospedale San Marco di Catania, che avrebbe dovuto condurre gli approfondimenti del caso,era nel frattempo diventato ospedale Covid. Un’attesa lunga- racconta Maria Grazia- mesi. Nel frattempo conducevo senza sosta la ricerca di altre strutture sanitarie che potessero aiutarmi e intanto mia figlia continuava a lamentare quelle difficoltà. Il campo visivo si era ristretto e queste condizioni non sono guaribili. Nella migliore delle ipotesi la situazione si può cristallizzare. Nella peggiore, progredisce”. La preoccupazione era tanta, ma anche la speranza che a tutto, in qualche modo, si potesse risolvere. “Un pomeriggio- questo il cuore della la testimonianza di Maria Grazia- sono andata insieme alla bambina e ad una mia amica a pregare alla chiesa dei Cappuccini. E’ lì che sono custodite le spoglie di Suor Chiara di Mauro. Abbiamo pregato insieme, toccando la tomba e chiedendo la sua intercessione. Uscendo, una volta arrivata sull’uscio, ho visto una scena, come fosse reale: c’ero io, nello studio dell’oculista, in attesa della misurazione del campo visivo di mia figlia”. La mia amica ha subito immaginato che si trattasse dell’annuncio dell’avvenuta guarigione. Ho chiamato il medico, abbiamo ripetuto quei controlli. Non esultavo ancora ma ho subito creduto che Suor Chiara avesse aiutato mia figlia. La conferma è arrivata subito dopo: il campo visivo di mia figlia era nuovamente perfetto. Abbiamo ripetuto l’esame due volte per esserne certi: non c’era alcun dubbio e mia figlia, improvvisamente, vedeva nuovamente tutto alla perfezione”.
Diversi decenni fa è partito il processo di beatificazione di Suor Chiara, che ad un certo punto si è arenato. Lo supporta l’Associazione “Amici di Suor Chiara Di Mauro”, costituita nel 2021. Ne è presidente Marilena Mangiafico. Il gruppo promuove iniziative religiose, culturali e sociali finalizzate a ricordare “l’impegno e il carisma di Suor Chiara Di Mauro e di sostenere il processo di beatificazione, collaborando con l’Arcidiocesi di Siracusa e con tutte le realtà ecclesiali connesse”.
Suor Chiara Di Mauro è stata una mistica siracusana, vissuta agli inizi del ‘900 e morta- sottolinea Marilena Mangiafico,che l’ha raccontata in un libro- in odore di santità. Della sua vita, dei fenomeni soprannaturali, delle guarigioni prodigiose avvenute su sua intercessione esiste un’ampia documentazione, custodita presso l’Archivio Storico della Provincia dei Frati Minori Cappuccini e presso l’Archivio Storico della Provincia dei Frati Minori Cappuccini e presso l’Archivio Diocesano di Siracusa, un corpus di dieci volumi. Una vita-prosegue- svolta in apparente contraddizione: alla vocazione per la verginità si contrappose il matrimonio; al desiderio di clausura fecero da contrasto le attenzioni della Chiesa e dei siracusani, legate alle manifestazioni mistiche e allo stile di vita che la religiosa attuò nello spirito francescano”. Si racconta di stimmate e di estasi. “Si occupò di assistenza ai poveri e avrebbe voluto fondare un monastero-spiega l’associazione- Suor Chiara, sia in vita e sia dopo, non ha ricevuto unanimità di consensi. Le sue scelte radicali hanno spesso diviso le opinioni sul suo conto, tanto da offuscarne il ricordo”. L’associazione continua a lavorare per la sua beatificazione, la cui causa è ancora in corso. Una richiesta rilanciata con forza proprio in queste giornate. Il 13 settembre, infatti, ricorrerà l’anniversario della sua morte e una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa dei Cappuccini, che custodisce le sue spoglie.




Scomparso in mare, la figlia di Nino Cusmano chiama a raccolta i volontari

Sono riprese questa mattina le operazioni di ricerca in mare di Nino Cusmano. L’uomo era uscito con il suo gommone da Porto Fossa di Marzamemi lo scorso primo settembre, senza più fare ritorno. Ieri sera, l’imbarcazione è stata trovata in zona Calabernardo. Dell’uomo, però, nessuna traccia. In precedenza, ieri mattina, il suo cellulare aveva agganciato una cella in zona Plemmirio, a Siracusa.
Un gruppo di volontari oggi si è mobilitato da Marzamemi, rispondendo all’appello della figlia dell’uomo. Con le loro barche stanno cercando di coprire la zona costiera tra Portopalo, Vendicari, Capo Passero e Calamosche. Il grecale, però, non aiuta. La Guardia Costiera si sta invece concentrando sull’area tra Siracusa, Noto e Avola. In volo anche l’elicottero dei Vigili del Fuoco, impegnati anche con moto d’acqua.
Le ricerche sono coordinate seguendo anche venti e correnti marine. E’ stata anche attivata una chat di messaggistica istantanea per aggiornamenti e coordinamento dei volontari che stanno muovendosi anche via terra. Ogni ora che passa, però, erode la speranza di un lieto fine. Ed il ritrovamento dell’imbarcazione alla deriva non alimenta grande ottimismo.




Scuola, Pantano: “Vittorini, la nuova mensa si farà dopo nuove verifiche archeologiche”

“I lavori per la realizzazione della nuova mensa dell’Istituto Comprensivo Vittorini di via Regia Corte non sono fermi. In queste settimane gli uffici comunali, in raccordo con la Soprintendenza di Siracusa, hanno lavorato per individuare le soluzioni migliori per assicurare il completamento dell’opera e la tutela archeologica”. Così l’assessore ai Lavori pubblici Enzo Pantano, dopo l’emersione di alcune pre-esistenze archeologiche nell’area di cantiere.
“E’ stato nominato il nuovo archeologo, in continuità con i saggi preventivi effettuati a giugno. In attesa che vengano completati gli ulteriori accertamenti, possono procedere tutti quei lavori che non comportano necessità di scavo. E mi riferisco, ad esempio, allo svellimento delle parti attualmente asfaltate. Se le nuove prospezioni archeologiche – prosegue Pantano – non dovessero portare alla scoperta di ulteriori tracce di latomie, potremo proseguire con tutte le operazioni progettate e riviste per tutelare quanto emerso. Altrimenti, in caso di nuovi ritrovamenti, metteremo in campo la soluzione concordata con la Soprintendenza che prevede lo smontaggio e il successivo rimontaggio in altra sede delle emergenze archeologiche, così da coniugare pienamente tutela del patrimonio storico e realizzazione dellopera a servizio dell’istituto comprensivo di via Regia Corte”.
Le attività di cantiere riprenderanno pertanto tra una decina di giorni, lasso di tempo necessario per la definizione dei nuovi incarichi.
“Lieto che l’impegno congiunto di tutte le Istituzioni coinvolte stia permettendo con responsabilità di portare avanti un altro importante progetto che guarda ai servizi per i nostri ragazzi e per l’intera comunità scolastica”, commenta il sindaco, Francesco Italia.




Con la Global Sumud Flotilla c’è anche un quadretto della Madonnina. Italia: “In viaggio per la pace”

Tra le onde del Mar Mediterraneo, insieme alla Global Sumud Flotilla, viaggerà anche un’effigie della Madonna delle Lacrime. Nella serata di ieri, mercoledì 3 settembre, diverse imbarcazioni sono approdate a Siracusa, alla Marina. La manifestazione, organizzata dal Comitato Siracusano per la Palestina, ha riunito attivisti, professori, giornalisti e artisti che hanno ribadito il proprio sostegno alla missione. L’obiettivo della Flotilla è rompere il blocco navale israeliano e portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza.
All’iniziativa ha preso parte anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che nei giorni scorsi aveva inviato una lettera alla Flotilla per esprimere la vicinanza della città. Il primo cittadino ha raccontato di aver vissuto “un momento emozionante” durante l’incontro con un giovane che si imbarcava insieme alla madre. “Mi ha chiesto – ha detto Italia, raggiunto dalla redazione di SiracusaOggi.it – che, se dovesse accadere qualcosa, io alzi la voce in qualità di uomo delle istituzioni. Poco dopo è arrivata un’insegnante dell’Istituto Santa Lucia con un quadretto benedetto della Madonnina, che ho deciso di consegnare a loro. È stato bellissimo, mi sento vicino alla loro causa.”
Sul palco sono intervenuti l’attivista Antonio Mazzeo, già membro dell’equipaggio della nave Handala, e Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana del Global Movement to Gaza Italia, insieme ad altri attivisti locali e membri degli equipaggi.
Il programma ha offerto anche momenti artistici con le esibizioni di Qbeta, IPERcusSONICI, Marco Castello, Emma, Alessio Di Modica e Jacopo Tealdi (#quellodellemani). È stata inoltre allestita la mostra HeArt of Gaza, mentre per i più piccoli sono stati organizzati laboratori e spettacoli curati da artisti di strada e circensi, tra cui Valerie Bla Bla, Mariano e Sefran Sef.
La partenza di una parte significativa della flotta italiana, inizialmente prevista per la mattina del 4 settembre dalla banchina della Marina di Ortigia, è stata rinviata a domenica 7 settembre a causa del maltempo e di motivi logistici, con destinazione Gaza.




Versalis, confronto con i sindacati sulla riconversione dello stabilimento di Priolo

Lo stato di avanzamento del progetto di riconversione dell’impianto Versalis di Priolo, al centro di un nuovo incontro. Le segreterie territoriali di Filctem, Femca e Uiltec Siracusa si sono confrontate con il direttore industriale Versalis, Vincenzo Maida, e con il direttore stabilimento, Antonino Governanti. Presenti anche il responsabile relazioni industriali Alessio Petroni e il responsabile risorse umane Alessandro Spinosa.
L’annunciato progetto prevede la fermata degli attuali impianti e la realizzazione di una bioraffineria e di un impianto per il riciclo chimico delle plastiche.
L’azienda ha confermato che i lavori procedono secondo la tabella di marcia. Sono già state avviate le richieste di autorizzazione per lo smantellamento delle strutture esistenti e la costruzione dei nuovi impianti. In questa fase, in corso attività di bonifica, considerate cruciali per i successivi step operativi.
Versalis ha poi espresso soddisfazione per le modalità con cui sono state gestite le attività di fermata e messa in sicurezza, sottolineando il pieno rispetto degli standard di sicurezza.
I sindacati hanno accolto positivamente la disponibilità dell’azienda al confronto, apprezzando l’immediata convocazione dopo la pausa estiva. Filctem, Femca e Uiltec hanno ribadito l’importanza di rispettare i tempi previsti e di mantenere un dialogo costante, soprattutto per garantire l’occupazione diretta e dell’indotto. In particolare, è stata sollecitata un’attenzione speciale nella scelta delle imprese che parteciperanno ai lavori, affinché siano rispettati standard occupazionali, salariali e di sicurezza.




“Stop alla barbarie a Gaza”, la Cgil di Siracusa scende in piazza: appuntamento il 6 settembre

La Cgil di Siracusa scende in piazza “per dire stop alla barbarie a Gaza”. Sabato 6 settembre, a partire dalle ore 9:30, in Piazza Archimede davanti alla Prefettura, lavoratori, cittadini, associazioni e forze democratiche si ritroveranno per dire basta alla violenza che sta colpendo civili innocenti, donne e bambini.
“Non possiamo rimanere spettatori di fronte a una tragedia umanitaria senza precedenti – dichiara Roberto Alosi, segretario generale della Cgil di Siracusa –. La pace e la giustizia sono valori fondativi del nostro sindacato. È nostro dovere dare voce a chi non ce l’ha e chiedere alle istituzioni nazionali e internazionali di fermare la spirale di violenza, aprire corridoi umanitari e tutelare i diritti del popolo palestinese”.
La CGIL di Siracusa esprime inoltre il proprio sostegno alla missione umanitaria della Global Flottiglia, che con coraggio prova a rompere il blocco navale israeliano e a portare aiuti concreti alla popolazione palestinese, rafforzando il fronte della solidarietà internazionale e denuncia anche la scelta del governo di aumentare le spese militari mentre continua a tagliare la sanità, la scuola e i servizi essenziali: “È inaccettabile che si trovino miliardi per le armi e non per la condizione sociale delle persone”, sottolinea Roberto Alosi.
La mobilitazione della Cgil vuole affermare che la pace non si conquista da soli, ma si costruisce insieme, attraverso la solidarietà tra i popoli e la difesa dei diritti umani. Per queste ragioni invita tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione del 6 settembre in Piazza Archimede a partire dalle ore 9:30. “Perché fermare la barbarie a Gaza significa difendere la dignità e la libertà di tutti”, conclude.




La scomparsa di mons. Costanzo, il dolore della Deputazione di Santa Lucia. Oggi i funerali

“La Deputazione della Cappella di Santa Lucia e tutti i devoti di Santa Lucia, raccolti nella tristezza e nel dolore per la morte del carissimo Mons. Giuseppe Costanzo, sono grati all’Arcivescovo Emerito di Siracusa per avere profuso al culto di Santa Lucia grande parte del suo impegno pastorale per la Chiesa Siracusana”. Il messaggio pieno di dolore della Deputazione della Cappella di Santa Lucia per la morte dell’arcivescovo emerito di Siracusa, mons. Giuseppe Costanzo.
“L’indizione dell’Anno Luciano e la traslazione del corpo di Santa Lucia da Venezia sono solo alcuni dei segni attraverso i quali Mons. Costanzo ha vivificato la fede della Chiesa siracusana per Lucia. Il Signore non manca mai di manifestare la Sua presenza attraverso i segni che ci indicano che Egli è vivo e cammina con noi; con questa certezza affidiamo mons. Costanzo all’amore del Padre ed alla Nostra Santa Patrona, da Lui tanto amata”.
Nella giornata di oggi, a partire dalle ore 10, la salma di mons. Giuseppe Costanzo è stata accolta al Santuario della Madonna delle Lacrime, dove i fedeli stanno rendendo omaggio. Alle ore 16 saranno celebrati i funerali solenni, alla presenza di tutti i vescovi e gli arcivescovi della Sicilia, con la partecipazione di sacerdoti, diaconi, religiosi e fedeli, in particolare delle diocesi di Siracusa, di Acireale e di tutta la Sicilia.
La santa messa esequiale sarà in diretta streaming sulle pagine social di FMITALIA e SiracusaOggi.it a partire dalle 15:50.




Il bosco delle Troiane cresce, verrà incluso nell’archeoparco Tiche: volontari di Natura Sicula al lavoro

Dopo nove mesi di sospensione, i volontari di Natura Sicula sono tornati ad accedere al giovane bosco delle Troiane, impiantato cinque anni fa in viale Scala Greca. Lo stop del Comune di Siracusa nasceva dalla necessità di non intralciare il lavoro di un cantiere che nella stessa area stava eseguendo dei saggi archeologici. Seppur con un’autorizzazione momentanea, i volontari sono tornati a lavorare. “Malgrado per tutta l’estate non sia stato possibile irrigare, – scrive Fabio Morreale – gli alberi sono ulteriormente cresciuti e non manifestano alcun sintomo da stress idrico. Il risultato è giunto dopo cinque anni di annaffiature, eseguite anche a mano, coi secchi, e grazie alla scelta di impiantare solo specie autoctone, massima espressione della climax e della macchia mediterranea, quindi della resistenza al clima temperato caldo tipico della zona”.
In questi giorni i volontari stanno eseguendo diversi interventi per accelerare i tempi di crescita del bosco e ripristinare il decoro, come ad esempio la rimozione dei rifiuti in plastica. Stanno anche eseguendo spollonature e potature di allevamento, al fine di guidare la crescita in modo che i giovani alberi sviluppino una struttura robusta e un’architettura adeguata alla gestione del bosco, favorendo la salute e la longevità delle piante stesse. Inoltre, stanno decespugliando il bosco per non sottrarre nutrienti agli alberi, pacciamare il suolo e poter accedere agevolmente in tutta l’area.
Gli alberi, che originariamente erano alti 20 cm, hanno raggiunto un’altezza media di 2 metri. Sono le specie autoctone che la forestale riproduce e utilizza per fare i rimboschimenti: leccio, roverella, carrubo, bagolaro, olivastro. Il campo include alcuni esemplari di lentisco che, già presenti e opportunamente potati, stanno assumendo la forma di arbusto. “Da sempre l’obiettivo è stato quello di ottenere una foresta urbana, un polmone verde capace di mitigare le temperature, promuovere la biodiversità locale, ridurre l’inquinamento atmosferico, assorbire l’acqua”, si legge ancora.
“Nei piani dell’amministrazione comunale il bosco diventerà parte di un progetto più ampio, l’Archeoparco Tiche, esteso oltre 7 ettari e finanziato con 7 milioni di euro del Pnrr, e i cui lavori sono già iniziati. Il parco sarà compreso tra il viale Scala Greca, via Augusta, viale S. Panagia e viale Teracati. Una parte rilevante dell’area è soggetta a vincolo di interesse archeologico, e un’altra, minore per estensione, a vincolo archeologico. I saggi archeologici preliminari infatti hanno lo scopo di verificare ove insistono depositi archeologici per consentire l’impianto dell’archeoparco senza compromettere il patrimonio culturale. Alcuni saggi hanno portato alla luce i resti di una necropoli greca di un abitato sub urbano, con tombe a fossa per adulti e per bambini, e portelli litici di chiusura. Esattamente come quella nota di via Mazzanti/viale S. Panagia. Comune e Soprintendenza stanno valutando quali scavi lasciare a vista dei visitatori”, conclude Morreale.




Settimana Vittoriniana, entra nel vivo la 24esima edizione: oggi pomeriggio il processo a Vittorini

Con “Conversazione… in Ortigia” sul tema “Industria e letteratura: l’utopia di Vittorini”, che ha coinvolto manager della cultura, industriali, docenti, storici e saggisti, è entrata nel vivo ieri pomeriggio a Siracusa la XXIV edizione del Premio Letterario Elio Vittorini – VI Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi. Sul palco dell’Urban Center sono stati protagonisti Daniele Pitteri, sovrintendente INDA, Gian Piero Reale, presidente di Confindustria Siracusa, il semiologo Salvo Sequenzia, il presidente della Società Siracusana di Storia Patria Salvatore Santuccio, il professore Francesco Ortisi e la scrittrice Emma Di Rao. A coordinare il confronto è stata la critica letteraria Daniela Sessa. In apertura il saluto di Enzo Papa, presidente dell’associazione Vittorini – Quasimodo, che ha anche voluto manifestare adesione all’iniziativa di solidarietà per Gaza della Global SumudFlottilla. Dibattito vivace, quello di ieri, nel quale il rapporto tra industria e letteratura è stato analizzato da molteplici punti di vista, anche nella sua evoluzione storica. Quella editoriale, infatti, è stata tra le prime “industrie” che già nell’Ottocento iniziò a sperimentare con successo produzioni diversificate (si pensi alle collane editoriali tematiche: avventura, scienza, sentimentali, ecc…) per andare incontro ai diversi gusti dei lettori. Una sfida ancora oggi aperta, anche se su basi differenti, alla luce pure di ciò che l’innovazione (non solo digitale e più in generale tecnologica) ha messo e mette a disposizione, a cominciare dai nuovi orizzonti che dischiude – tra opportunità e rischi – l’intelligenza artificiale.
Il programma della Settimana Vittoriniana prosegue questo pomeriggio con uno degli appuntamenti più attesi: il processo a Vittorini. L’appuntamento è per le 18:30, sempre all’Urban Center (Sala B). Sul banco degli imputati prederà posto Vittorini editore: a prenderne le difese sarà il professore Salvatore Ferlita, docente di letteratura italiana contemporanea all’Università Kore di Enna, mentre l’accusa sarà sostenuta dal professore Antonio Di Grado,presidente della Commissione di valutazione delle opere in gara. Un ritorno – a parti invertite – sugli scranni dell’aula di giustizia… letteraria siracusana per entrambi gli accademici che hanno già avuto modo di confrontarsi quattro anni fa nel processo a Vittorini (in quel caso accusato e poi assolto per aver rifiutato la pubblicazione del Gattopardo). A presiedere il Tribunale che pronuncerà il verdetto sarà Simona Lo Iacono, vincitrice del Premio Vittorini nella passata edizione, ma che questa volta vestirà i panni di sé stessa essendo un magistrato. In un processo concepito con un’impostazione all’americana, rilevante sarà il giudizio della giuria popolare costituita dal pubblico presente in sala. Ciascuno riceverà due cartoncini – uno di colore rosso e l’altro verde – con i quali esprimerà il proprio voto. A coordinare il lavoro della giuria popolare sarà anche quest’anno sarà il blogger letterario Giuseppe Gingolph Costa.
La Settimana Vittoriniana proseguirà venerdì 5 settembre alle 18:30 all’Urban Center (Sala B) con le interviste ai tre autori finalisti, alla vincitrice della sezione Opera Prima e al vincitore del Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi; sabato 6 settembre alle 20:30 all’Antico Mercato di Ortigia, con la serata finale nel corso della quale sarà il vincitore del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini 2025 per il quale sono in lizza (in ordine rigorosamente alfabetico) Giuseppe Catozzellacon “Il fiore delle illusioni” (Feltrinelli, ottobre 2024); Wanda Marasco con “Di spalle a questo mondo” (Neri Pozza, gennaio 2025), ed Elisabetta Rasycon “Perduto è questo mare” (Rizzoli, gennaio 2025). Il Premio per la nuova sezione Opera Prima è invece stato assegnato a Roberta Casasole autrice del libro “Donne di tipo 1” (Feltrinelli, luglio 2024); menzione speciale per Emma Di Rao autrice di “Veleni e profumi” (Ianieri, dicembre 2024). Il Premio Lombardi per l’editoria indipendente è invece andato alla casa editrice Kalòs di Palermo.




Al via il CineCampus “Terre di Cinema”, a Siracusa 40 studenti per realizzare 16 cortometraggi

Ha preso il via l’edizione 2025 del CineCampus “Terre di Cinema” realizzato con la collaborazione di Siracusa Film Commission. Per diciotto giorni la città e il suo territorio diventano laboratorio creativo internazionale dove nuove generazioni
di filmmaker – registi e direttori della fotografia – si misurano con l’arte e la disciplina del girare in pellicola 35mm e 16mm. Le attività saranno svolte tra i locali al piano terra dell’ex Convento del Ritiro e San Francesco.
“Terre di Cinema – Internazional Cinematographers Days” è il principale evento italiano dedicato alla fotografia cinematografica ed è realizzato da professionisti del settore con il patrocinio e la collaborazione di AIC – Autori Italiani Cinematografia, IMAGO – International Federation Cinematographers e Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale Cinema. L’evento ha l’affiancamento di vari partners tecnici protagonisti dell’industria cinematografica mondiale, tra cui Kodak Motion Pictures Film.
Quest’anno 40 studenti -16 registi e 24 operatori di macchina – provenienti da 22 Paesi (Italia, Arabia Saudita, Argentina, Bahrein, Brasile, Canada, Croazia, Danimarca, Ecuador, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Kazakistan, Israele, Libano, Marocco, Messico, Polonia, Russia, Svizzera e Stati Uniti) realizzeranno 16 cortometraggi, 12 in 35mm e 4 in s16mm. A loro si affiancheranno 22 giovani tirocinanti siracusani selezionati tramite bando pubblico, coinvolti in tutte le attività e autori di un video backstage dedicato al patrimonio storico-artistico della città. Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato finale valevole ai fini di studi universitari e/o master.
“Il CineCampus, dopo la positiva esperienza dello scorso anno, torna di nuovo a Siracusa. Si tratta di un evento di significativa importanza che oltre alla visibilità internazionale, darà una grossa opportunità a diversi talenti locali di partecipare ad eventi formativi tenuti da alcuni tra i principali professionisti del settore”: lo dichiara il sindaco Francesco Italia.