Noto e Brucoli nei “10mila chilometri di moda” di Michele Isgrò: viaggio tra le passerelle internazionali

Tra le capitali del fashion anche Noto e Brucoli che conquistano le pagine di un’opera editoriale di respiro internazionale dal titolo “10mila chilometri di moda” a cura del fotografo e autore Michele Isgrò. l’artista infatti ha scelto di inserire due eventi siracusani all’interno del suo debutto letterario in uscita il 7 Dicembre a Roma durante la Fiera del Libro. “10mila chilometri di moda” è una guida esperienziale che unisce le sfide tecniche della fotografia di passerella a coinvolgenti racconti di viaggio vissuti in tutta Europa dall’autore stesso. Nello specifico il percorso foto-letterario di Isgrò si estende dal Salone Internazionale della Lingerie di Parigi a quello della Bridal Fashion Week a Barcelona, dall’ Immagine Italia e Maredamare di Firenze a agli Isis Fashion Awards in Olanda, per finire a Noto e Brucoli con il Sicily Burlesque Festival e la Sicily Fashion Week.
L’inclusione di eventi locali al fianco di rassegne internazionali testimonia la volontà di Michele Isgrò di valorizzare i contesti non convenzionali celebrando l’eccellenza siciliana. Oltre al valore del reportage, il libro si eleva a manuale essenziale per la fotografia di passerella, grazie anche ai contributi esclusivi di Maestri di fama internazionale quali Maurizio Galimberti, Francesco Francia, Daniele Guidetti, Adrian Bräem, Eduardo Gomez (Alterimago), Martin Esquivel, Marco Chiarantini, Viridiana, Renske Versteegen, Danny Bittencourt, Mariano Morichini e Michele Dell’Utri. Il volume che nella prossima primavera verrà tradotto in più lingue per una diffusione mondiale contiene altresì foto scattate durante l’evento estivo “Brucoli sotto le Stelle”, organizzato da Cinzia Scozzese con il patrocinio del Comune di Augusta.




La notte dell’Atturna, processione con la banda per la “svelata” dell’Immacolata

C’è un momento, nel cuore più silenzioso della notte siracusana, in cui il tempo sembra sospendersi e la città ritrova un rito antico. È l’atturna, la tradizionale “svelata” di Maria Santissima Immacolata. Da oltre settant’anni è il momento che accende di devozione e incanto il centro storico di Siracusa, prima nella chiesa dell’Immacolata ed oggi nella chiesa di San Filippo Apostolo.
Alle tre del mattino, tra venerdì e sabato, quando le strade sono ancora immerse nell’oscurità, la banda comunale di Siracusa dà inizio al viaggio. Le sue note, fiere e dolcissime insieme, scorrono per vicoli, piazze e cortili, raccogliendo i fedeli come un richiamo antico, una voce che guida. Un pellegrinaggio spontaneo e popolare.
Alle cinque del mattino, il momento più atteso, quando il “monstra te esse Matrem” (“mostra di essere madre”) accompagna la vera e propria svelata del simulacro dell’Immacolata.
“In questo anno giubilare dedicato alla Speranza, la Svelata di Maria Santissima offre alcuni spunti di riflessione: è nel cuore della notte ma a ridosso dell’alba, si offre come aiuto per aiutarci a fugare ogni tenebra dal cuore e accogliere in esso la luce che proviene dal suo Figlio nato e offerto per noi”, dice padre Flavio Cappuccio. “In un periodo in cui ogni relazionalità sta entrando in crisi, ci mostra cosa significa essere madre, comprendere fino a che punto possa spingersi l’amore. Maria Santissima, é per noi modello di empatia, di compassione, di amore infinito e smisurato per il genere umano e in questo periodo storico così travagliato sotto ogni punto di vista, questa svelata si offre come piccolo istante per lasciarsi riempire di luce”.




Ciclone Apollo e incendi del 2023: ristori per chi ha subito danni a Siracusa

Dovrebbero essere liquidati entro pochi mesi gli importi dovuti ai cittadini siracusani che hanno subito danni a causa del Ciclone Apollo del 2021. Il tema è stato affrontato ieri in consiglio comunale, attraverso un’interrogazione che vedeva come primo firmatario Ivan Scimonelli di “Insieme”. A seguito di quell’ondata di maltempo la Regione ha riconosciuto lo stato di emergenza anche per Siracusa, stanziando i relativi fondi da ripartire sulla base delle istanze presentate dai privati e dalle imprese. La gestione delle istanze è stata affidata dal settore Protezione Civile. Il primo passaggio fu la creazione di un formulario che quanti ritenevano di aver subito danni hanno compilato, presentando la relativa istanza. Ad alcuni sarebbe stato accreditato agli inizi di quest’anno l’importo spettante. La maggior parte dei cittadini e delle imprese destinatarie di ristoro dei danni subiti, tuttavia, rimane ancora oggi, a distanza di quattro anni, in attesa. Ad entrare nel dettaglio è stato il dirigente del settore Protezione Civile, Enzo Miccoli. “La Regione- ricorda- ha preannunciato nel 2024 l’ok al finanziamento richiesto, dopo la fase precedente dedicata alla raccolta della documentazione necessaria. I primi fondi sono arrivati quest’anno- ha aggiunto- Si trattava di 46 mila euro, che rappresentano il 20,7% della somma complessiva richiesta dal Comune, pari a 930 mila euro. Questa formula- ha puntualizzato – che la Regione chiama liquidazione, dal punto di vista contabile si traduce in disponibilità di fondi che dà all’amministrazione comunale la possibilità di liquidare per quella somma gli importi spettanti ai cittadini che hanno subito danni e sostenuto per questo le relative spese”. All’appello mancano ancora oltre 800 mila euro. “Lo scorso luglio- spiega Miccoli- la Regione ha inviato ai nostri uffici una comunicazione che possiamo definire una sorta di promessa di finanziamento, con cui si annuncia che i restanti 870 mila euro sono pronti ma che saranno accreditati al termine di alcune pratiche che completeranno le istruttorie”. In queste settimane, dunque, sarebbe in corso quello che dovrebbe essere l’ultimo passaggio previsto, che consiste anche in una scrematura delle istanze presentate. Tra i requisiti, infatti, figura anche quello che dispone che la spesa per il danno subito debba essere stata effettuata prima di una certa data. Sulla base di questo alcune domande rimarrebbero fuori dalla possibilità di ottenere i fondi a ristoro del danno subito. Inizialmente si parlava di 50 privati e 15 aziende. “Stiamo facendo di tutto- ha assicurato Miccoli- per accelerare quanto possibile i tempi”. L’assessore Sergio Imbrò ha ribadito che “il lavoro è stato alacre da parte degli uffici”. Ha, inoltre, annunciato una novità che riguarda anche un’altra fetta di cittadini che hanno subito danni a causa di eventi imprevisti, nel caso specifico per gli incendi che nel 2023 hanno devastato il territorio. “Siracusa- ricorda – era stata inizialmente estromessa dalla possibilità di ottenere i contributi regionali per mitigare i danni subiti. Il Comune si è appellato e- notizia di questi giorni- abbiamo avuto ragione e ottenuto il “via libera”. Questo significa che parte di quegli incendi saranno riconosciuti in termini di danni”.




Presidenze Iacp e Cumo: incarichi ad Alessia Scorpo e Corrado Bonfanti

Alessia Scorpo alla guida dell’Iacp di Siracusa e Corrado Bonfanti alla presidenza del Cumo, il consorzio universitario Mediterraneo orientale di Noto.
Via libera dal governo Schifani, nella seduta di giunta di oggi, al completamento della procedura di nomina dei vertici degli Iacp, dei Consorzi universitari e degli enti Parco dopo che la prima Commissione Affari istituzionali dell’Ars si è espressa con parere favorevole relativamente al possesso dei requisiti e all’insussistenza di cause di incompatibilità e inconferibilità in capo ai nominati nell’incarico.
Su proposta dell’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò, potranno ufficialmente insediarsi alla guida degli Istituti autonomi case popolari dell’sola: Antonino Garozzo allo Iacp di Acireale, Pietro Medici in quello di Agrigento, Calogero Valenza a Caltanissetta, Francesco Occhipinti a Enna, Giuseppe Picciolo a Messina, Francesco Riggio a Palermo, Giovanni Moscato a Ragusa, Vincenzo Scontrino a Trapani e Alessia Scorpo a Siracusa.
Approvate in via definitiva anche le nomine dei presidenti dei consigli di amministrazione dei Consorzi universitari, su proposta dell’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale Mimmo Turano: Corrado Bonfanti al Consorzio universitario Mediterraneo orientale (Cumo) di Noto-Siracusa, Domenico Arezzo a Ragusa e Gianluca Tumminelli a Caltanissetta. Rimangono al momento in sospeso le nomine dei vertici degli enti di Agrigento e Trapani.
Completato, inoltre, l’iter di designazione, su proposta dell’assessore al Territorio e all’ambiente Giusi Savarino, dei presidenti del Parco fluviale dell’Alcantara (Carmelo Calabrò), del Parco dei Nebrodi (Domenico Barbuzza) e del Parco dell’Etna (Massimiliano Giammusso).




Casa del Pellegrino:Comune e Santuario verso l’accordo ma slitta l’incontro tra le parti

Il Comune e il Santuario della Madonna delle Lacrime alla ricerca di un accordo transattivo per superare l’impasse che riguarda l’ex Casa del Pellegrino, al centro di un contenzioso che, dopo l’ultimo pronunciamento del Cga, il consiglio di giustizia amministrativa, starebbe andando verso il ripristino del comodato d’uso e la disponibilità del bene da parte dell’ente Santuario Madonna delle Lacrime, che dovrebbe destinare l’ex Casa del Pellegrino a finalità di accoglienza e turismo religioso. Un incontro tra le parti era previsto per ieri ma, secondo indiscrezioni, sarebbe stato posticipato a data da destinarsi. Il tema è stato al centro del consiglio comunale nel corso della seduta di questa mattina, su sollecitazione del consigliere comunale Cosimo Burti che ha presentato come primo firmatario una specifica interrogazione (a risposta scritta) con la quale chiedeva chiarimenti sulle intenzioni dell’amministrazione comunale, oltre allo stato della vicenda. “Questa vicenda- spiega Burti- ha anche fatto si che la Casa del Pellegrino, in stato di abbandono, si presenti oggi in condizioni disastrose. Occorre assumersi la responsabilità politica di questo, di avere intrapreso una battaglia giudiziaria contro un ente ecclesiastico, ottenendo soltanto la totale perdita di efficienza di una struttura che ci era stata consegnata prima della battaglia nelle sedi della giustizia amministrativa. Una decisione scellerata- la definisce Burti- Il Comune è stato condannato e serve adesso un atto transattivo per limitare quanto possibile l’esborso delle somme che saranno dovute all’ente Santuario. I cittadini devono sapere che la genesi di questo contenzioso, di cui tutti adesso faremo le spese, ca politicamente capo al nostro sindaco, Francesco Italia.”. Il vicesindaco, Edy Bandiera ha risposto sottolineando principalmente un aspetto della vicenda. “La risposta tecnica ai quesiti posti – ha precisato- è arrivata dagli uffici. Quando una vicenda ha avuto un esito di carattere giudiziale- ha puntualizzato- la politica ha il dovere di fermarsi. Che l’amministrazione comunale avesse a cuore la Casa del Pellegrino è evidente- ha aggiunto- Non a caso aveva immaginato di poter impiegare nella struttura fondi Pnrr per progetti di contrasto alla povertà. Non è stato possibile proprio in virtù dell’esito di questo  contenzioso. Ben venga, in ogni caso- ha aggiunto- un approfondimento, ma andrebbe fatto nella sede competente, che è la commissione Patrimonio, magari studiando un atto di indirizzo che possa portarci fuori da quest’impasse”. La Casa del Pellegrino è stata detenuta dal 1997 dall’ente Santuario in virtù di un comodato d’uso revocato per via della cessione della struttura a terzi. A seguito del lungo contenzioso che ne è scaturito, lo scorso anno la vicenda approdò in Prefettura. Proprio l’Ufficio Territoriale di Governo ha chiesto alle parti di avviare un dialogo per un accordo bonario.

 




Cambiare il porta a porta? Italia: “Non rimetteremo cassonetti”. Intanto la Tarip non parte

Il costo medio della Tari a Siracusa è di 397 euro. Lo dice l’ultimo studio nazionale di CittadinanzAttiva. E’ la quarta più cara di Sicilia. Per provare a risparmiare, come la differenziata prometteva, c’è una sigla magica: Tarip. E’ la tariffazione puntuale, ovvero quel meccanismo per cui meglio differenzi, meno paghi. Con un sistema ottico e di trasponder nei contenitori, viene ad esempio registrato quante volte viene esposto il contenitore dell’indifferenziato. Si paga una quota fissa e una variabile legata proprio ai conferimenti reali. E pertanto, meno rifiuti indifferenziati produci, meno paghi.
Annunciata più volte, la sperimentazione della tarip doveva partire da Cassibile, dove vennero distribuiti anche i nuovi contenitori. Ma nulla. Mesi addietro il Comune di Siracusa avviò la ricerca di famiglie campione, sempre per sperimentare la Tarip. Ma nulla. Partirà mai la tariffazione puntuale a Siracusa? “Questo andrebbe chiesto al dirigente ed a chi se ne sta occupando”, risponde il sindaco Francesco Italia. “C’è una lentezza disarmante su questo aspetto”, ammette tradendo un certo fastidio per i ritardi. “Non capisco perché ancora non riescono a farla partire neanche là dove abbiamo investito tempo e risorse, ovvero Cassibile. Dobbiamo far partire anche questa nuova sfida, è un importante esame di maturità”. Se con il nuovo appalto (ed il possibile nuovo gestore) o già nella prima parte del 2026, questo non è ancora chiaro.
Intanto, il primo cittadino interviene sul dibattito aperto da SiracusaOggi.it circa l’opportunità di cambiare il sistema di raccolta, visti i risultati poco incoraggianti di Siracusa. “Il problema non è mai e assolutamente il porta a porta. Rimettere i cassonetti di sicuro no. L’assessore aveva deciso di fare un esperimento, ma abbiamo visto che non risolve nulla, perchè chi è incivile e sporco lo rimane con o senza cassonetti”. Magari un sistema misto, in base alla capacità delle diverse zone cittadine di differenziare? “Non mi innamoro delle idee. Se qualcosa si può migliorare, la valuteremo”. Le note dolenti, secondo il sindaco Italia, restano “lo spazzamento e il diserbo. Su questi due fronti noi siamo molto carenti, sicuramente bisogna rivedere il capitolato ed immaginare modi diversi di gestire questi fenomeni”, ammette Italia. “Ma questo sarà oggetto di una valutazione del Consiglio Comunale”, aggiunge.




Allagamenti in piazza Euripide, i nodi irrisolti della riqualificata area. “Problemi strutturali”

“Nessuna notizia circa la programmazione di interventi per la risoluzione degli allagamenti che si verificano nella zona di piazza Euripide e viale Regina Margherita”. Così il settore della Protezione Civile Comunale di Siracusa ha risposto oggi all’interrogazione presentata dal consigliere Leandro Marino (FI). “Si tratta di problemi strutturali”, si legge nella nota del settore e per i quali, quindi, pare di capire che servirebbero interventi di natura infrastrutturale, non di competenza della Protezione Civile.
Però le immagini dell’area riqualificata e finita sotto un metro d’acqua nel corso del violento acquazzone di inizio novembre, sono ancora vivide. Hanno letteralmente fatto il giro del mondo, riproposte da diversi media internazionali e viaggiato sui social. Insieme ai disagi ed ai danni patiti da residenti, attività e passanti. “Annosi problemi che affliggono quella zona urbana, nella quale, per le altimetrie delle strade a monte della stessa, vengono collettate tutte le acque meteoriche che non vengono smaltite dalla rete della fognatura bianca”, si legge nel documento di risposta. Un’amara presa d’atto dello stato delle cose che non va giù al consigliere Marino. “Si è persa l’occasione della riqualificazione”, dice. “Nessuno si è preoccupato dei sottoservizi. Magari una fontana in meno ma un problema risolto in più sarebbe stato utile. Sarebbe bastato collettare piazza Euripide verso lo Sbarcadero. E magari anche pulire ciclicamente le caditoie che, ricordo all’amministrazione, andrebbero videoispezionate ogni tanto, per capire in che condizioni sono all’interno”, aggiunge l’esponente dell’opposizione.
Nei giorni scorsi, intervenendo su FMITALIA sullo stesso tema, il sindaco Francesco Italia ha parlato di allagamenti “ridotti”. In che senso? “L’area si allaga molto meno di quanto avveniva prima e per al massimo una ventina di minuti. Non mi nascondo dietro un dito – continua il sindaco – l’allagamento accade perché il canale di scolo delle acque meteoriche è stato concepito a un livello più basso del livello del mare, quando si è urbanizzata l’area diversi decenni addietro. Quindi è ovvio che si crei un tappo. Con i lavori in corso allo Sbarcadero abbiamo iniziato a mitigare il fenomeno”.




Via Augusta, ‘croce’ di automobilisti e scooteristi: “Tra tombini e caditoie fuori quota”

“Una strada che versa in condizioni precarie, con moltissimi chiusini, caditoie e tombini, che suscitano un forte senso di insofferenza negli automobilisti e negli scooteristi che percorrono quel tratto”. L’ex assessore comunale ai Lavori Pubblici, Alfredo Foti evidenzia un problema segnalato da diversi cittadini. “Sono di fatto innumerevoli -spiega- i tombini, i chiusini e le caditoie fuori quota rispetto la sede stradale, che costituiscono potenzialmente un grave pericolo per la pubblica incolumità, soprattutto nelle ore serali. Cito come esempio una via su tutte via Augusta (ma potrei citarne molte altre), poiché giornalmente frequentata da tantissime vetture essendo un’arteria di collegamento tra due strade principali della nostra città vale a dire viale Scala Greca e viale Santa Panagia”. L’ex assessore ricorda anche che via Augusta “è stata oggetto un anno e mezzo fa, di rifacimento del tappetino stradale ed in alcuni punti anche del rifacimento dello strato sottostante di conglomerato bituminoso, oltre ovviamente alla messa in quota di chiusini e caditoie. Nonostante questi interventi recenti parecchi tombini di ispezione, alcune caditoie sono nuovamente fuori quota e non è con un po’ di asfalto a freddo che si risolve il problema anzi lo si peggiora”. Foti sollecita l’amministrazione comunale ad “intervenire con celerità sui tombini di propria competenza e monitorare costantemente,intimando, ove previsto dalle norme, alle società che gestiscono reti e sottoservizi di provvedere al ripristino del manto stradale ed alla messa in quota e sicurezza dei tombini di loro competenza”.




Scooter senza assicurazione e revisione,confisca e multe per 7 mila euro: non era la prima volta

Confiscato oggi dal Pronto intervento della Polizia Municipale, durante un pattugliamento per il controllo del territorio, in via Catania, un ciclomotore senza assicurazione né revisione, già sottoposto a fermo e sequestro, il cui conducente, un giovane di 25 anni (senza patente perché  mai conseguita) era stato sanzionato per guida senza patente meno di 2 anni fa: per lui sanzioni complessive  per circa 7 mila euro e perdita del veicolo.




“Redditi di consiglieri e assessori,Comune in ritardo con la pubblicazione:diffida di Anac”

“L’Anac ha diffidato il Comune a pubblicare entro 30 giorni alla pubblicazione dei dati reddituali e dei curricula di consiglieri e assessori comunali”. Ad annunciarlo è il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che evidenzia come si tratti di obbligo previsto dl decreto legislativo 33 del 2013. A sollecitare l’Autorità nazionale anticorruzione sarebbero stati proprio i consiglieri di FdI, come spiega Paolo Cavallaro, “dopo ripetute ed estenuanti inviti, in aula e per iscritto.La normativa impone tale pubblicazione per affermare il principio di trasparenza-ricorda il legale siracusano-Sulla pagina Amministrazione Trasparente non risultano ancora i dati reddituali né degli assessori di prima nomina, e di tanti di quelli che si sono succeduti in questi anni, né dei consiglieri comunali, eppure è un obbligo di legge trasmetterli al Comune che deve provvedere alla relativa pubblicazione.Mancano persino i curricula degli assessori, adempimento anch’esso collegato al principio di trasparenza. Eppure guardando alla stessa pagina degli altri comuni, anche siciliani, i dati reddituali sono costantemente aggiornati e i curricula ben presenti, come è giusto che sia e conforme alla normativa”.
Dopo la diffida dell’Anac, secondo cui entro 30 giorni il Comune dovrà correre ai ripari, per non incorrere in sanzioni penuniarie, il gruppo di Fratelli d’Italia fa presente un dato che ritiene fondamentale: “Le regole non ammettono eccezioni. Siamo inflessibili- concludono Paolo Cavallaro e Paolo Romano- nel rispettarle e nel pretenderne il rispetto.”