Radici e successo, Carlentini celebra i talenti siciliani con il premio nazionale “Leone d’Argento” 2025

Talenti che si sono distinti e che lungo il percorso della loro carriera hanno tessuto un legame forte con la Sicilia. Donne e uomini nati a Carlentini e che – andando ben oltre la propria territorialità – hanno raggiunto obiettivi straordinari seminando successo. Saranno due i protagonisti della XX esima edizione che riceveranno il Premio nazionale “Leone d’Argento” 2025 sabato 13 settembre 2025 in occasione dell’evento che si svolgerà alle ore 20 in Piazza Diaz a Carlentini.
La commissione giudicatrice del “Leone d’Argento” – presieduta dall’onorevole Sergio Monaco – è composta dalla segretaria Claudia Pattavina, dal critico d’arte e docente universitario Paolo Giansiracusa, dalla ricercatrice Cettina Sutera, dall’architetto Antonino Anzaldo, dai giornalisti Rosanna Gimmillaro, Silvio Breci e Salvatore Di Salvo, dalla vicepresidente Pro Loco Carlentini Sabrina Francalanza.
La cerimonia condotta da Salvo La Rosa sarà ricca di emozioni, sorprese e racconti inediti che valorizzano l’eccellenza di una comunità che cresce a partire dalle proprie radici. Inoltre nel corso dell’evento saranno consegnati quattro premi “Francesco Favara Adorni” ai siciliani più valorosi e impegnati nei diversi ambiti sociali, culturali, imprenditoriali e filantropici.
Tre le special guest dell’evento. Canterà Manuela Villa cantante, attrice, scrittrice e personaggio televisivo, figlia del grande Claudio Villa. L’artista lungo la sua carriera ha avuto particolare sensibilità sociale con i suoi libri sui disturbi dell’apprendimento e sui diritti delle donne, è interprete di brani della tradizione italiana – ha partecipato al Festival di Sanremo, ha vinto dell’Isola dei Famosi nel 2007, ha prestato la sua voce a Pocahontas nel film Disney – e farà tappa a Carlentini con la sua selezione di brani del Tour 2025 “Con Me”. Sarà ospite anche Antonio Mezzancella, celebre imitatore e showman, protagonista di diversi programmi Rai e Mediaset come Buona Domenica, Domenica In, Quelli che il calcio, Tu sì que vales e Tale e Quale Show. Ha condotto Miss Italia ed è la voce di Tutti Nudi su Rai Radio2. Con il suo talento ha conquistato il pubblico italiano e internazionale portando i suoi live show anche in Russia, Estonia, Kazakistan e Germania. Tra le sue imitazioni più apprezzate spiccano quelle di Eros Ramazzotti, Tiziano Ferro, Mika, Zucchero, i Coldplay, Valentino Rossi, Edoardo Bennato, Aldo Giovanni e Giacomo e Francesco Renga. L’étoile della serata sarà Giuliana Maria Scandurra, ballerina e coreografa di grande talento che ha già danzato al Teatro Massimo Bellini di Catania e al Teatro Garibaldi di Modica, con le sue sublimi esibizioni negli spettacoli dal vivo e nei galà combina la sua tecnica classica all’espressività moderna.
Il premio “Leone d’Argento” è promosso e organizzato dalla Pro Loco Carlentini ETS e dall’associazione culturale “La Meta”, guidate dai presidenti Amedeo Matteo Seguenzia e Maurizio Di Salvo e patrocinato dal Comune di Carlentini, dalla Regione Siciliana, dall’assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità Siciliana, dal ministero della Cultura, dall’Ente Pro Loco Italiane e sostenuto dall’Assemblea Regionale Siciliana, dai comuni di Lentini e Francofonte, dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa e dall’ANCI Sicilia, con il supporto di I Press; al coordinamento artistico l’esperienza e la professionalità di Tolomeo Spettacoli di Salvatore Tolomeo.
L’ambizione che alimenta questo prestigioso riconoscimento – istituito nel 1986 – è la stessa che scorre nel DNA dei premiati. Edizione dopo edizione, aumenta l’interesse verso il partecipato evento collettivo che si trasforma in un caloroso incontro tra la comunità locale e gli ambasciatori di successo che, finalmente, anche nella loro terra ottengono un riconoscimento di grande valore.




Teresella Celesti lascia la scuola, in pensione la dirigente dell’Einaudi: “42 anni di impegno, mi mancherà”

Teresella Celesti lascia la scuola. La dirigente scolastica del liceo Einaudi, come la collega del liceo Corbino, Lilly Fronte, va in pensione. Fino a pochi mesi fa ha ricoperto anche l’incarico di assessore comunale alla Pubblica Istruzione e adesso, dopo 42 anni di lavoro, si apre per lei un periodo nuovo. A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, Teresella Celesti ha voluto affidare alla sua pagina social le sue emozioni.
“Lascio la scuola dopo 42 anni-la sua premessa- E non posso certo nascondere a me stessa che mi manchera’. Ho avuto la fortuna di svolgere un lavoro appassionante, alle volte duro, frenetico e totalizzante, ma sicuramente appagante.
Ho incontrato insegnanti colti e generosi, studenti intelligenti ed ambiziosi e famiglie attente. -racconta Teresella Celesti- Certo, attraversare lustri di cambiamenti, riforme, rende partecipi di una grande trasformazione sociale, di cui la scuola è naturale specchio, e testimoni del peso, del significato che assumono oggi educazione e istruzione.
Io non ho perso l’entusiasmo e non mi sono piegata al facile disfattismo, convinta più che mai della potenza dell’azione educativa in una società fragile. E non sono stata sola.
Ho avuto al fianco i docenti, il personale ATA, i genitori, gli studenti e un’ intera comunità scolastica che, con me, ci ha creduto”. Poi spazio ai ringraziamenti.
Un sentito ringraziamento- conclude l’ormai ex dirigente scolastica- va all’Einaudi tutto che, con coraggio, ha sempre affrontato il nuovo e ha voluto che la nostra Scuola fosse diversa, per attenzione, umanità, visione. Buon inizio d’anno scolastico con la grinta e il sorriso di sempre! Ad maiora,semper!”




Cessate il fuoco a Gaza, il consiglio comunale di Solarino approva la mozione

Il consiglio comunale di Solarino ha approvato la mozione già deliberata dalla Giunta comunale sulla richiesta di immediato cessate il fuoco a Gaza, il riconoscimento della Palestina come stato e l’avvio di un dialogo concreto per una pace giusta e duratura tra il popolo palestinese e quello israeliano. L’aula ha condiviso la posizione già espressa in precedenza dal sindaco Tiziano Spada, lanciando un segnale chiaro e inequivocabile rispetto a un conflitto che ha sinora prodotto circa 140 mila feriti e 50 mila morti, tra cui molti bambini.
“Abbiamo voluto accendere ulteriormente i riflettori su quello che è da considerare un genocidio per il numero di morti e feriti e per le conseguenze che rischia di avere sulla popolazione che vive in quel territorio – aggiunge Spada -. Quello che mi rammarica è non vedere una condanna unanime di questo Governo nazionale in relazione alla guerra, senza assumere una posizione chiara e netta ma cercando di mediare senza effetti concreti. Come rappresentanti delle istituzioni e come soggetti politici, abbiamo l’obbligo morale di assumere la posizione di ripudio della guerra, in ossequio a quanto previsto dalla nostra Costituzione”.
Nel documento approvato dalla Giunta prima e successivamente in aula – in cui è stata esposta la bandiera della Palestina-, si chiede al Governo italiano e all’Unione Europea di mettere in campo ogni sforzo diplomatico per fermare il conflitto, garantire il rilascio degli ostaggi e assicurare l’accesso umanitario immediato ai civili palestinesi; di riconoscere lo Stato di Palestina come entità sovrana e democratica entro i confini del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa tra i due popoli; di rilanciare il processo di pace nella prospettiva dei “Due Popoli, Due Stati”, nel pieno rispetto del diritto all’autodeterminazione previsto dalla Carta delle Nazioni Unite; di agevolare l’ingresso degli aiuti umanitari e dei medicinali nelle aree assediate, affinché si possa soccorrere una popolazione allo stremo.
“Desidero ringraziare i consiglieri comunali che hanno deciso di adottare una posizione netta contro la guerra sulla Striscia di Gaza – aggiunge il primo cittadino -. Dispiace, senza voler fare polemica, che nel civico consesso siano pervenute parole di apprezzamento da parte di consiglieri assenti su un altro punto all’ordine del giorno (il conferimento della cittadinanza onoraria al prof. Miano), senza però esprimere alcun disappunto sulla questione della suddetta guerra. La posizione assunta dal consiglio comunale di Solarino vuole essere uno stimolo al Governo nazionale e al Ministro degli Esteri affinchè svolgano quelle operazioni di diplomazia tese a decretare la fine giusta e sacrosanta di questa guerra che devasta case e produce orfani”.




Diocesi siracusana in preghiera per l’arcivescovo emerito Costanzo, le condizioni

Questa sera, giovedì 28 agosto alle ore 19, l’arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto presiederà una Santa Messa per invocare la salute e la guarigione di mons. Giuseppe Costanzo. Dopo aver appreso del grave incidente domestico che lo ha coinvolto, l’arcivescovo ha invitato i fedeli a stringersi in preghiera.
Intanto, questa mattina, Lomanto si è recato in ospedale. L’arcivescovo emerito Costanzo è ricoverato in Rianimazione. I medici monitorano costantemente i parametri delle funzioni vitali. Intubato, sarà sottoposto nelle prossime ore ad ulteriori controlli strumentali. All’origine dell’incidente domestico che ha condotto al ricovero urgente potrebbe esserci, secondo alcune fonti, proprio un problema respiratorio. Ma anche la caduta avrebbe lasciato conseguenze importanti sul fisico del 93enne arcivescovo emerito.
Questi sono proprio i giorni dell’anniversario della lacrimazione della Madonna. Dopo la preghiera per mons. Costanzo, alle 19.30 di questa sera avrà inizio la lunga notte del Santuario che prevede momenti di riflessione sulla figura di Santa Maria Goretti, la veglia e, infine, la celebrazione eucaristica del 29 agosto alle ore 8 in via degli Orti, con la partecipazione di fedeli e giovani della diocesi.
Venerdì 29 agosto, sempre alle ore 8, l’arcivescovo Lomanto guiderà inoltre la Celebrazione Eucaristica in suffragio di Angelo e Antonina Iannuso, alla presenza dei giovani e dei fedeli accompagnati dall’Ufficio di Pastorale Giovanile diocesano.




La differenziata si ferma alla Mazzarrona, in largo Russo tornano (a tempo) i cassonetti

In largo Luciano Russo sono tornati in strada i cassonetti per i rifiuti. Nell’area dove sono concentrati diversi edifici di alloggi popolari, viene così ripristinato il vecchio sistema di raccolta ovvero quello che non prevede alcuna forma di differenziata. Ed in effetti, già oggi era possibile trovare ogni sorta di rifiuto all’interno dei contenitori.
“Non è una marcia indietro”, si affretta a spiegare l’assessore all’igiene urbana Luciano Aloschi. “Purtroppo in quest’area non c’è mai stata una massiccia partecipazione alla differenziata e il tasso di evasione Tari è, dato risaputo, tra i più alti della città nonostante la presenza di tanti contribuenti onesti. In queste giornate la strada era costantemente invasa da spazzatura, senza soluzione di continuità. Neanche vedere tutta quella quantità di immondizia sotto i balconi ha spinto qualcuno a limitare gli abbandoni. Si è arrivati al limite del rischio igienico-sanitario”, spiega ancora Aloschi.
Ed è per questa ragione che si è varato il provvedimento. “Un provvedimento a tempo, non è questa la soluzione definitiva. Dobbiamo intanto risolvere l’emergenza igienica. Ma stiamo predisponendo, insieme ad altri assessorati, un piano di controllo e contrasto che prevede telecamere, presenza di agenti dell’Ambientale, sanzioni e verifica delle posizione Tari”, annuncia il titolare dell’Igiene Urbana.
Misure necessarie, per evitare che continuino ad esserci zone franche in città.




Musicista siracusano in concerto a Kiev, nell’Ucraina in guerra. “Che shock la notte nei rifugi”

Suonare a Kiev, quando nessuno accetta di raggiungere una terra martoriata come l’Ucraina, in piena guerra. Il maestro Rino Cirinna, il trombettista Paolo Fresu, i musicisti, il tour manager, l’ingegnere del suono (Edoardo Pedretti,Marco Zenini,Francesco DeRubeis, Luca De Vito, Fabrizio Dall’Oca) non hanno avuto alcuna esitazione quando, lo scorso aprile, l’ambasciatore italiano in Ucraina ha chiesto loro di organizzare un concerto nella capitale. Un’esperienza a tratti surreale, tanto intensa, che Cirinnà racconta ancora con grande emozione. E proprio le emozioni sono state la parte preponderante di questa esperienza: tante, contrastanti, a partire dalla paura vera, quella che ti fa piangere, ma subito seguita da una sorta di senso di invincibilità, a volte tipico della natura umana. “Il viaggio prevedeva il nostro arrivo in Moldavia- spiega Cirinnà- A Kiev non c’è fly zone. Per raggiungere la città ucraina occorre utilizzare un pullman. Abbiamo viaggiato così per 10 ore. Ci sembrava tutto tranquillo, tutto normale. Eravamo in sette: cinque musicisti, il tour manager e l’ingegnere del suono. Avevamo un atteggiamento che potrei definire scanzonato fino a quel momento. Solo una volta arrivati a destinazione ci siamo resi conto che lo scenario era quello della guerra. Ricordo che improvvisamente, non appena abbiamo visto i carri armati, i rifugi, i militari, abbiamo smesso di parlare. Siamo rimasti tutti in assoluto silenzio per almeno due ore. Avevo paura. A Kiev ci aspettava il console”. Una realtà con tante sfaccettature, le une intersecate alle altre, quella che il maestro Cirinnà, Paolo Fresu e gli altri musicisti hanno trovato in Ucraina. Nulla che potessero immaginare. Perchè è anche una strana forma di normalità, per certi versi. “In effetti-prosegue- la prima sera siamo andati a cena, c’era gente per strada, la vita di una città che si muove normalmente e che svolge tutte le attività quotidiane, dal jogging alla bibita al bar. Poi però suona l’allarme e tutti corrono nei rifugi. Anche noi abbiamo dovuto trascorrere una notte in un rifugio. C’erano persone che dormivano sui letti, c’erano altri seduti sulle sedie, gente che chiacchierava, anche questa quasi una normalità, un’abitudine”. Un altro momento di fortissimo impatto emotivo, Cirinnà e gli altri musicisti l’hanno vissuto in Piazza San Michele. “Non appena arrivati- ricorda- abbiamo trovato un funerale in corso: era quello di un giovane soldato. C’era la sua bimba, di soli due anni. Un contrasto evidente: da una parte trovi una sorta di stato di tranquillità, dall’altra ti imbatti nella cruda, terribile, guerra . E magari succede nello stesso momento, non appena volgi lo sguardo e lo sposti da un punto all’altro dello stesso luogo”. Il muro dei caduti ha lasciato tutti nuovamente senza parole.Un pugno fortissimo contro lo stomaco. La sera del concerto è stata indimenticabile per i musicisti italiani. “Abbiamo anche fatto una master class con i giovani di un college di musica del luogo- racconta il maestro Cirinnà- Non dimenticherò mai i loro occhi. Non possono progettare nulla questi ragazzi. La guerra lascia tutto in sospeso”. Sette giorni che rimangono impressi in maniera indelebile nella memoria dei musicisti italiani, accolti a Kiev con enorme senso di gratitudine. “E rimane altrettanto scolpito nella mia mente- aggiunge Cirinnà- il momento in cui, la sera del concerto, l’inno ucraino ha iniziato a risuonare. Tutti in piedi, quanta compostezza, quanto orgoglio! Poco prima del concerto, nuovo allarme. Significherebbe la necessità di correre nei rifugi. Il concerto era a rischio. Poi, però, per fortuna l’app di cui ognuno è dotato ha indicato che i bombardamenti erano diretti altrove. Non era Kiev l’obiettivo quella sera. Abbiamo potuto suonare e l’abbiamo fatto. Un’energia incredibile, la sento ancora sulla mia pelle”. Cirinnà non ha alcun dubbio. Tornerebbe certamente a suonare a Kiev. “Siamo siciliani- conclude- e un certo tipo di siciliano non ha nessuna esitazione quando può fare qualcosa di bello per qualcuno”.




Parchi gioco “assediati” dal disordine della raccolta abiti usati: si studia nuovo trasloco

I contenitori per la raccolta degli abiti usati potrebbero presto sparire dai parchi pubblici di Siracusa. Gli uffici comunali sono al lavoro per individuare una nuova collocazione, alla ricerca di una soluzione che sia realmente funzionale e che non si traduca, come purtroppo accaduto negli ultimi anni, in degrado e incuria.
In origine, i contenitori del tessile erano stati collocati lungo alcune strade cittadine. Una scelta che, però, ben presto aveva prodotto effetti indesiderati: attorno a molti di quei cassonetti si formarono vere e proprie discariche abusive, con cumuli di rifiuti di ogni genere, lasciati a cielo aperto. Per arginare il fenomeno, nel 2018 si decise di spostarli all’interno di aree recintate, soprattutto nei parchi gioco per bambini, nella speranza che una collocazione più “protetta” potesse favorire un uso corretto.
Quella soluzione, però, non ha prodotto i risultati sperati. Negli ultimi mesi si è assistito al ripetersi delle stesse scene: conferimenti disordinati, abbandoni, ritardi nella raccolta e costanti azioni di svuotamento abusivo. Così, anche i parchi gioco hanno finito per essere trasformati in luoghi poco decorosi, con i bambini costretti a giocare accanto a mucchi di indumenti accatastati alla rinfusa.
Da qui la convinzione, maturata a Palazzo Vermexio, che sia necessario un nuovo spostamento dei contenitori. La sfida è duplice: individuare siti che possano scongiurare il consueto degrado e restituire finalmente ai parchi gioco la loro funzione naturale di luoghi di socialità.

La speranza è che il cambio di rotta possa segnare anche un piccolo, ma significativo, sussulto di decoro urbano.




Giornate internazionali del volontariato a Siracusa, l’assessore alla Protezione civile incontra i partecipanti

L’assessore alla Protezione civile del Comune di Siracusa, Sergio Imbrò, ha partecipato stamattina ad alcuni momenti delle Giornate internazionali del volontariato organizzate da Nuova Acropoli con il supporto del Dipartimento regionale della protezione civile e il patrocinio del Comune.
Nel boschetto del Ciane, Imbrò ha incontrato gli esponenti delle numerose delegazioni straniere impegnate in esercitazioni pratiche di prevenzione e gestione delle emergenze legate al rischio idrogeologico e agli eventi climatici estremi.
«La preparazione è la chiave per rispondere in maniera efficace e tempestiva a scenari emergenziali sempre più complessi», dice Imbrò. «Vedere giovani e adulti, provenienti da Paesi e culture diverse, lavorare insieme con dedizione ci ricorda che la protezione civile non è solo un sistema di norme e procedure, ma soprattutto una rete di donne e uomini pronti a donare tempo ed energie per il bene comune».
L’assessore, anche a nome del sindaco Francesco Italia, ha rivolto un ringraziamento sincero ai volontari sottolineando «l’impegno personale, la sensibilità e la professionalità con cui ciascuno di loro risponde alla chiamata degli enti pubblici. È grazie a questo spirito di collaborazione che la protezione Civile riesce a trasformare le difficoltà in occasioni di solidarietà».
«Il Comune di Siracusa – conclude Imbrò – continuerà a sostenere e promuovere iniziative che, come questa, contribuiscono a rafforzare la cultura della prevenzione, lo scambio internazionale di buone pratiche e la formazione continua dei volontari, patrimonio insostituibile della collettività».




Laghetti di Cavagrande, il sindaco Cannata: “Custodirli significa investire sul futuro del territorio”

Il sindaco di Avola Rossana Cannata ha incontrato questa mattina ai Laghetti di Cavagrande i ricercatori dell’INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – e i giornalisti del quotidiano francese Le Monde, per un confronto sui temi dei cambiamenti climatici, della sostenibilità delle coste e della valorizzazione del patrimonio naturalistico. “Un anno fa – ricorda Cannata – abbiamo riaperto il sentiero Scala Cruci dopo oltre dieci anni di chiusura, un traguardo che ho seguito da deputato e che oggi, da sindaco, continuo a sostenere con determinazione. Custodire i Laghetti e il nostro patrimonio paesaggistico significa investire in futuro e sviluppo sostenibile”. I Laghetti di Cavagrande, con le loro acque cristalline e la bellezza unica, restano un punto di riferimento identitario e un simbolo di Avola. Il primo cittadino ha ribadito l’impegno quotidiano dell’amministrazione per tutelare e promuovere le eccellenze ambientali e culturali del territorio: “sapere che il lavoro portato avanti viene riconosciuto a livello nazionale e internazionale ci conferma che la direzione è quella giusta. Oggi si registrano circa 600 visitatori al giorno, segno tangibile del grande interesse che i Laghetti di Cavagrande continuano a suscitare, a testimonianza della bontà del mio lavoro anche da deputato regionale per la riapertura del sito naturalistico”




Continua il percorso di potenziamento all’Asp di Siracusa, nuove stabilizzazioni e progressioni

Continua il percorso di potenziamento dell’organico e di valorizzazione delle professionalità interne all’ASP di Siracusa. L’Azienda ha completato le procedure previste per la stabilizzazione di ulteriori 10 autisti, nonché per la progressione verticale di 10 assistenti amministrativi e 4 coadiutori amministrativi senior alle aree immediatamente superiori rispetto a quelle di inquadramento, rispettivamente di collaboratori amministrativi e assistenti amministrativi.
Inoltre, sono stati conferiti 4 incarichi di responsabile di Unità Operativa Semplice (UOS): Stefania Di Mauro Educazione alla salute, Marine Castaing Internazionalizzazione e ricerca sanitaria, Marco Garro Sistemi informativi, Grazia Celestri Direzione sanitaria dell’ospedale Rizza.
La cerimonia per la firma dei nuovi contratti di lavoro si è svolta nei locali della Direzione generale, alla presenza del direttore generale Alessandro Caltagirone, del direttore amministrativo Ornella Monasteri e del direttore delle Risorse umane Lavinia Lo Curzio.
“Da dieci mesi lavoro all’interno di questa Azienda – ha aggiunto il direttore amministrativo Ornella Monasteri – e ho sempre ritenuto fondamentale che ciascuna unità di personale possa contare su un contratto stabile e su certezze occupazionali. La serenità del personale è condizione indispensabile per il potenziamento dell’organico e, di conseguenza, per garantire un miglioramento dei servizi offerti ai cittadini”.
“Sin dal primo momento del mio insediamento ho ritenuto prioritario privilegiare le risorse presenti in Azienda – ha dichiarato il direttore generale Alessandro Caltagirone – valorizzandole con le progressioni di carriera e le stabilizzazioni, guardando parallelamente ai nuovi concorsi che ad oggi ci hanno consentito di effettuare circa 700 nuove assunzioni e auspichiamo di raggiungere presto quota mille. Tutti, dai dirigenti al personale del comparto sanitario e amministrativo, devono sentire forte il senso di appartenenza all’Azienda – ha raccomandato – per rendere efficiente l’organizzazione aziendale e tenere sempre un comportamento attento e rispettoso dei principi di buona condotta e di umanizzazione dei servizi nel prestare adeguatamente le dovute attenzioni agli utenti”.