Noto. Piantagione di cannabis accanto ad una casa vacanze, due arresti

In un ampio terreno agricolo annesso ad una struttura ricettiva in contrada Gioi, a Noto, sono state trovate e sequestrate 59 piante di cannabis. A prendersi “cura” della particolare piantagione sarebbero stati i custodi della casa vacanze, arrestati nella flagranza del reato.
I due – Peter Hans Joachim Wollenweber (tedesco) e Hanna Jarosz (polacca) – sono stati posti ai domiciliari.




Francofonte. Una relazione d'inferno: liti e violenze, anche sessuali. Arrestato 54enne

Da un anno quella convivenza era diventata un inferno. Con lei costretta a subire in silenzio continui maltrattamenti, soprusi e violenze fisiche. Alla fine ha trovato la forza di denunciare tutto e liberarsi da quelle catene.
Al culmine dell’ennesima lite, l’uomo come altre volte aveva tentato con la forza di avere un rapporto sessuale con la donna la quale, però, si è divincolata ed è corsa dai carabinieri di Francofonte. Qui ha raccontato in lacrime la sua storia. Anche diversi testimoni hanno confermato la versione della donna.
Per il compagno, è scattato l’arresto per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Si tratta di Riccardo Milardo, 54enne originario di Siracusa di fatto domiciliato a Francofonte, nullafacente, pregiudicato. E’ a Cavadonna, a disposizione dell’autorità giudiziaria.




Siracusa. "Raccolta dei rifiuti sospesa in periferia", Forza Italia chiede interventi urgenti

Sarebbe stata sospesa da diversi giorni la raccolta dei rifiuti nella zona di Grottasanta e, in particolar modo, nell’area di Mazzarrona. A denunciare una situazione “ormai insostenibile” è Ermanno Annino, responsabile del dipartimento Cultura e Turismo di Forza Italia. “Le strade sono invase da topi- protesta Annino- zanzare e mosche e il cattivo odore è insopportabile. Numerosi anche gli incendi che hanno colpito, nei giorni scorsi, i tanti campi abbandonati, ricettacolo di immondizia e materiale di ogni genere e dimensione”. L’esponente di Forza Italia parla di una “chiara dimostrazione dell’abbandono della periferia da parte di questa amministrazione comunale, a prescindere da un paio di alberi e dalla street art, tra l’altro orrenda”. Poi una valutazione di carattere politico. “Mi sembra -ritiene Annino- che le lotte intestine del partito di maggioranza, i contrasti durante il consiglio comunale ormai fatti di personalismi e non più per discutere i tempi della gestione e dei progetti per la città,siano diventati di primaria importanza a scapito delle istanze dei concittadini. Eppure il sindaco, Giancarlo Garozzo, durante la campagna elettorale ha ricevuto molto, in termini di consenso, dal quartiere Grottasanta”. Infine la richiesta affinché si provveda urgentemente ad assumere le misure necessarie per risolvere il problema.
(Foto: repertorio)




Siracusa. Prosegue la scia di fuoco: autocarro in fiamme in via Immordini

Vigili impegnati anche la notte scorsa per l’incendio di un veicolo. Questa volta si è trattato di un autocarro Mercedes parcheggiato in via Immordini. Il mezzo è rimasto danneggiato nella parte anteriore. Dopo i rilievi condotti, non è stato possibile stabilire con certezza le cause del rogo. Sul posto gli uomini delle Volanti. Indagini in corso per ricostruire l’episodio.




Siracusa. Furto aggravato in concorso: quattro mesi ad un 62enne

Furto aggravato in concorso. Deve risponderne Luciano Cassia, 62 anni, siracusano. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito un ordine di carcerazione a suo carico, emesso dalla Procura. Per lui una pena di 4 mesi e mezzo di reclusione. E’ stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Siracusa. "Dammi gratis un biglietto per Catania", svedese minaccia la sportellista e danneggia la porta

Avrebbe preteso gratis dalla dipendente di una ditta di trasporti un biglietto per raggiungere Catania. Non ottenendolo, l’avrebbe minacciata, danneggiando la porta della biglietteria. Per questo un trentenne svedese è stato denunciato dalla polizia. L’accusa è danneggiamento aggravato e minaccia.




Portopalo. Assolti due fratelli, furono arrestati nel 2011

Il tribunale di Palmi, Giudice Penale in composizione monocratica Ramondino, ha pronunciato sentenza di assoluzione per il fratelli Giuseppe e Giovanni Aprile di Portopalo, difesi dal legale Giuseppe Gurrieri, con la formula “perchè il fatto non sussiste”.
Nel Dicembre del 2011 i due fratelli, all’epoca sottoposti a misura di prevenzione della sorveglianza speciale, erano stati fermati a bordo di un’autovettura nei pressi di Gioia Tauro, con a bordo altri due pregiudicati. Il pm aveva ordinato alla Guardia di Finanza di eseguire l’arresto. Il giorno successivo venne fissata l’udienza di convalida, che non si tenne per mancanza dei presupposti di legge per eseguire un arresto in flagranza in quanto il reato era contravvenzionale. La Procura di Palmi decise di esercitare l’azione penale, notificando decreto che dispone il giudizio, contestando la violazione delle disposizioni della misura di prevenzione, per entrambi. Ieri, dopo oltre quattro anni e mezzo, il Giudice del dibattimento ha dichiarato la totale assenza di colpevolezza per i due fratelli imputati, accogliendo le richieste dell’avvocato Gurrieri




Portopalo. Interrotte le ricerche del comandante del Santo Primo. Bandiera: "inaccettabile"

Sospese le ricerche del comandante del Santo Primo, il motopesca catanese affondato dopo un incidente in mare al lago di Portopalo. Dopo giorni di incessanti manovre in una ampio tratto di mare, con la mobilitazione di motovedette, elicotteri, aereo e sommozzatori della Guardia Costiera è stato deciso lo stop alle operazioni concluse, nonostante gli sforzi, senza alcun risultato. Rimangono attivi nella zona alcuni pescherecci local.
“E’ inaccettabile che le ricerche della Capitaneria di un marittimo disperso in mare siano interrotte per mancanza di risorse e che i pescatori debbano procedere in autonomia, con i propri mezzi, nella speranza di trovare ancora in vita un collega”, attacca il commissario provinciale di Forza Italia a Siracusa, Edy Bandiera. “Il naufragio avvenuto al largo di Portopalo, che ha avuto quale sfortunato protagonista il capitano Giovanni Costanzo, della barca Santo Primo, mette ancora una volta in evidenza la disattenzione con la quale le istituzioni siciliane guardano il mondo della pesca. Parliamo di migliaia di lavoratori che con sacrificio e dedizione prendono ogni giorno il mare, parliamo di imprenditori che investono e che credono in una professione antica. Nei loro confronti, la Regione è totalmente assente. Alla famiglia di Giovanni Costanzo, alla quale esprimiamo la nostra più forte vicinanza, agli armatori rappresentati da Fabio Micalizzi e ai marittimi siciliani, confermiamo il massimo impegno di Forza Italia per dare alle categorie del mare il giusto riconoscimento”.




Siracusa. Liquido infiammabile sotto l'auto della Princiotta ed un messaggio: "adesso basta"

Un avvertimento vergato con liquido infiammabile sotto l’auto ed inchiostro blu su un tovagliolo: “t…a adesso basta” e cinque croci stilizzate. E’ il messaggio recapitato alla consigliera comunale Simona Princiotta, al centro di battaglie e polemiche non solo politiche, sfociate in indagini della Procura di Siracusa.
Il messaggio anonimo era sull’auto, una Toyota, parcheggiata davanti all’abitazione ed in uno ad uno dei figli. Sul cruscotto il bidoncino che conteneva, con ogni probabilità, il liquido infiammabile.
La scoperta nella notte in via Ancona. Sul posto intervenuta anche la Scientifica per tutti i rilievi del caso. Gli investigatori si mostrano cauti e non escludono alcuna ipotesi.
Nell’agosto del 2014 un’altra auto in uso alla consigliera venne distrutta da un rogo.




Lentini. In auto con fucile a canne mozze e cartucce: arrestato

Arrestato a Lentini Filadelfo Zarbano, 30 anni, trovato in possesso a seguito di perquisizione dell’automobile, di un fucile calibro 12 marca Franchi, modello Alcione, sovrapposto con canne mozze, della lunghezza di 40cm con calcio in legno modificato e relativo copricanna. Il fucile era risultato essere provento di furto, nonché di 9 cartucce da fucile calibro 12, 1 cartuccia da pistola calibro 38 Smith Wesson camiciata e 6 cartucce da pistola calibro 22.
Nella circostanza, per i medesimi reati, sono stati denunciati C.O.(classe 1980), C.P. (classe 1993), S.A. ( classe 1990), M.C.A. (classe 1986), lentinesi.