Siracusa. Rissa davanti all'ospedale Umberto I: denunciati quattro nigeriani

Controlli serrati del territorio durante il ponte di Pasqua e Pasquetta. L’intervento delle forze dell’ordine si è reso necessario in diverse occasioni, a partire da una rissa aggravata, ieri mattina, davanti l’ospedale Umberto I, in via Testaferrata. Sul posto, gli uomini delle Volanti, allertati da alcuni passanti che segnalavano la presenza di diversi uomini,  poi identificati,  intenti a picchiarsi violentemente. Proprio l’intervento degli agenti ha impedito che la situazione degenerasse. Denunciati  i quattro, tutti nigeriani:un ventenne, un 31enne, un uomo di 38 anni ed il quarto partecipante alla rissa, di  35 anni.




Siracusa. A passeggio con oggetti atti allo scasso, denunciate minorenni croate

Stavano forse cercando di piazzare qualche piccolo colpo, complici le vacanze pasquali. Ma all’occhio attento dei poliziotti quelle due minorenni croate non sono passate inosservate. Fermate in corso Gelone per un controllo, sono state trovate in possesso di cacciaviti di cui cercavano di disfarsi alla vista delle divise. Il successivo controllo ha permesso di appurare che le giovani hanno numerosi precedenti ed alias. Denunciate, sono state affidate ad una comunità.




Siracusa. L'omicidio di Franco Iraci. Il racconto del testimone: "Se ne è andato tra le mie braccia"

“Se ne è andato tra le mie braccia”. A parlare è un amico di Franco Iraci, morto nelle prime ore di sabato mattina dopo una lite con Seby Musso. Lo chiameremo Marco, nome di fantasia per tutelarne la privacy. E’ rimasto accanto all’amico fino alla fine. E’ stato lui a chiamare i soccorsi ed a raccontare quello che era accaduto.
Dopo qualche ora di indecisione, ha voluto raccontare quanto ha già spiegato e rispiegato alle forze dell’ordine. Lo ha fatto con un lungo post su Facebook.
“Franco era un amico vero”, sottolinea più volte. Ricorda che “quella sera mi chiamò tante di quelle volte” perchè sapeva “che avevo passato una giornata del c., cercava di sollevarmi il morale. Ha passato gran parte della serata con me vicino ridendo e scherzando”. Con loro c’è anche Seby Musso.
Decidono di andare in Ortigia, il centro storico. “Nella macchina Franco ha fatto una battuta verso una ragazza. A Seby – scrive Marco – gli è scaturita una sorta di gelosia. Da lì ha incominciato a buttare voci verso Franco”. Lì per lì ha pensato stessero scherzando. “Mi sono ricreduto quando ad un certo punto ho detto a Seby di fermare la macchina perchè preferivo andarmene a piedi”. E da lì è nato il caos.
“Seby ha strappato gli occhiali dal volto di Franco, rompendoli”, ricorda l’amico. “Tiro Franco fuori dalla macchina e ci mettiamo a camminare. Seby, non contento, da dietro sfrerra uno schiaffo nell’orecchio a Franco. Io prendo le sue difese e ce ne andiamo”. Ma Iraci sanguina dall’orecchio. “E gli ho detto:Franco come ti senti? Lui mi rassicura”.
I due arrivano in via Vittorio Veneto. Iraci si accorge di avere dimenticato il cellulare nella macchina di Musso. “Franco, poi lo prendiamo domani”, dice Marco che preferirebbe aspettare un momento di calma prima di un nuovo incontro tra i due.
Ma Iraci aveva bisogno del telefono, perchè di mattina aspettava la chiamata dei figli. “Franco facciamo una cosa, mettiti distante lo prendo io il cellulare e ce ne andiamo”, dice Marco. Prende il telefono e chiama Musso all’1.57. Si danno appuntamento nei pressi del mercato. “Ma Seby con un aria di sfida e minacciosa dice ‘si certo che te lo porto’. Ho capito che ci sarebbe stata un altra colluttazione”.
Musso arriva in auto, “cercando di investirmi” dice ancora il terzo dei tre amici. “E’ sceso e abbiamo cercato il cellulare. L’ho trovato io. Ma vedevo che aveva intenzione di colpire Franco. Allora ho cercato di trattenerlo”.
In pochi minuti accade l’irreparabile. Iraci si avvicina, “forse per cercare di ragionare” con l’amico. Musso si libera dalla presa di Marco “e sferra un pugno con tale forza che ho sentito un tonfo”.
Franco Iraci cade a terra. Musso non si rende conto della gravità di quanto accaduto e va via. Marco no. Corre subito dall’amico. “L’ho preso come un bambino tra le mie braccia. Il sangue colava”. Lo chiama più volte. “Franco, Franco…”. L’amico non risponde.
Alle 2:03 parte la chiamata al 113. “Controllavo il battito, il respiro. Ancora c’era”. E’ tardi, quasi nessuno per strada. Si intravedono dei ragazzi. “Li ho chiamati, aiutatemi”. Arriva anche l’ambulanza. Il medico controlla subito Franco. Si ferma e guarda negli occhi Marco. “E mi dice che è deceduto”.
Dolore, rabbia, angoscia. Sensazioni che si rincorrono e si inseguono nella mente di Marco. Non si da pace. “Franco non meritava di morire. Era uno vero, sempre disposto ad aiutarti. Unico”.




Pachino. Colpo in un'agenzia di scommesse: i malviventi portano via 2.000 euro

Ancora una rapina in provincia. I malviventi sono entrati azione nel primo pomeriggio di ieri a Pachino. Hanno fatto irruzione in una sala scommesse di via Mascagni, in due, armati di pistola e con il volto travisato. Sotto la minaccia dell’arma si sono fatti consegnare l’incasso, circa 2.000 euro. Arraffato il denaro, si sono dati alla fuga facendo perdere le loro tracce. Le indagini sono affidate alla polizia.




Pachino. Spaccio di eroina, ai domiciliari un sorvegliato speciale

Arrestato in flagranza di reato Maurizio Tuzza, 39 anni, di Pachino. E’ accusato di detenzione ai fini di spaccio di eroina e violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno cui è sottoposto.
Alle 10.30 di ieri, gli agenti hanno sorpreso Tuzza in visita presso un altro sorvegliato speciale. Perquisito sul posto è stato trovato in possesso di un involucro avvolto con nastro adesivo con 6,25 grammi di eroina, oltre a del denaro contante.
Perquisizione estesa all’abitazione dell’uomo dove hanno sequestrato un bilancino di precisione, del nastro adesivo dello stesso genere di quello utilizzato per il confezionamento della droga ed altre banconote da 10 e 20 euro per un totale di quasi 200 euro. Tuzza è stato posto ai domiciliari.




Siracusa. A 10 e 7 anni da soli, a piedi, nei pressi dell'autostrada. Denunciati i genitori

Due bambini di 10 e 7 anni sono stati soccorsi dai Carabinieri. Camminavano da soli lungo il ciglio stradale nei pressi dell’uscita autostradale Siracusa nord. Non è ancora chiaro il motivo per cui i due piccoli si trovassero lì, lontani da casa.
Una telefonata al 112 aveva segnalato la presenza dei due in quella pericolosa situazione. Una pattuglia è subito arrivata da Belvedere. I piccoli sono stati riaffidati ai genitori che, però, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Siracusa e al Tribunale dei Minori di Catania per abbandono di minore di 14 anni.




Lentini. Furto sventato nella notte, rocambolesco inseguimento. L'auto dei malviventi si ribalta

L’intervento della polizia , coadiuvata dal personale di una ditta di vigilanza privata, ha interrotto, nel cuore della notte, intorno alle 4, l’azione criminosa di alcuni malviventi, che si erano introdotti all’interno di un negozio di rivendita di automezzi e prodotti agricoli, asportando buona parte di merce e caricandola su un mezzo parcheggiato all’esterno. Nell’ambito dei servizi predisposti dalla prefettura, per rafforzare il controllo del territorio, gli agenti del commissariato di Lentini hanno scongiurato il rischio che il “colpo” fosse effettivamente perpetrato. All’arrivo degli agenti in via dei Trasportatori, i malviventi hanno tentato la fuga. Rocambolesco inseguimento per le strade di Lentini e poi, dopo avere capottato con l’autovettura, la fuga a piedi, grazie alla quale i ladri hanno fatto perdere le proprie tracce. La refurtiva è stata recuperata. Indagini in corso. Sempre ieri sera, nell’ambito dell’operazione  “Trinacria”, gli uomini del commissariato di Lentini, con i colleghi del Reparto Prevenzione Crimine, hanno effettuato un servizio di controllo del territorio durante il quale sono state identificate 48 persone, controllati 24 veicoli, controllate 22 persone sottoposte ad obblighi ed elevate 4 sanzioni amministrative.
 
 




Augusta. Droga, arrestato presunto pusher: in casa rinvenuta etilmorfina

Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di droga. Angelo Claudio Passanisi, 70 anni, di Augusta. Gli agenti del commissariato, nell’ambito di uno specifico servizio, hanno rinvenuto nella sua abitazione 94,8 grammi di etilmorfina, stupefacente molto pericoloso, oltre ad un bilancino di precisione. L’uomo, dopo le incombenze di rito, è stato posto agli arresti domiciliari.




Siracusa. Merce pericolosa in negozi gestiti da cinesi: maxi sequestro della Gdf

Oltre 800 mila prodotti non sicuri sequestrati e diversi casi di violazioni delle norme sulla privacy. Questo il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza, nell’ambito della lotta alla contraffazione e per la tutela della sicurezza dei prodotti. Il risultato è stato ottenuto a seguito di un’attività di intelligence messa in campo dalle Fiamme Gialle, individuando profili di criticità e fenomeni di irregolarità fiscale ed economico-finanziaria nelle attività commerciale gestite da cittadini cinesi. La Guardia di Finanza ha avviato un vero e proprio censimento, accompagnato da un monitoraggio costante degli esercizi commerciali che operano sul territorio. Una vasta gamma di prodotti di bassa qualità, con prezzi concorrenziali e spesso senza il rispetto delle leggi nazionali e comunitarie. Secondo quanto appurato dalla Guardia di Finanza non sarebbe infrequente riscontrare violazioni della normativa sul lavoro, con lo sfruttamento di manodopera in nero, la vendita di prodotti privi delle previste indicazione e dunque pericolosi, soprattutto se usati da bambini, la violazione della privacy dei cittadini, con impianti di videosorveglianza che non rispettano le norme in materia di protezione dei dati personali. A questo si aggiungerebbero casi di evasione delle imposte. Un quadro preoccupante. I numeri parlano di 814 ila 443 prodotti pericolosi o contraffatti sequestrati e della denuncia di una persona per contraffazione di marchi. Individuati 4 lavoratori in nero. Verbale per la violazione della normativa sulla privacy per un gestore. Nel caso dei prodotti pericolosi, le Fiamme Gialle ne hanno trovato un’ingente quantità posti in vendita senza alcuna certificazione pervista dalle normative europee. Scadenti i materiali con cui i prodotti elettrici, dai caricabatterie ai dispositivi per la telefonia e la cura della persona erano assemblati.




Siracusa. Furto in appartamento, arresti e denunce: in tre cercavano di "rivendere" i preziosi

Stavano probabilmente cercando di “rivendere” alcuni preziosi rubati in un appartamento. A tradirli, il nervosismo alla vista di una pattuglia di polizia, nei pressi di un compro oro. I tre hanno cercato di darsi alla fuga, abbandonando un involucro con all’interno dei gioielli. Con veloci indagini di polizia giudiziaria, gli agenti hanno rintracciato ed identificato due dei fuggitivi: Anthony Concetto Magnano (20 anni) e Carmelo Campisi (37), entrambi siracusani. Sono stati dichiarati in arresto e posti ai domiciliari con l’accusa di furto in appartamento.
Un terzo soggetto, V.M. (classe 1993) è stato successivamente denunciato per lo stesso reato.