Siracusa. Picchiano ragazzi per avere soldi per la droga e un passaggio in auto: arrestati

Dopo avere trascorso la serata in un locale di Ortigia, Giorgio Di Gregorio (28 anni) e Giovanni Rubera (32) hanno avvicinato tre ragazzi con il pretesto di chiedere un passaggio. Li hanno poi condotti verso il cortile di un’abitazione e qui si sono fatti consegnare i soldi che i tre malcapitati avevano in tasca: 30 euro. Due sono stati anche malmenati e uno di loro ha dovuto fare ricorso alle cure mediche per un trauma ad un occhio.
Di Gregorio e Rubera, non contenti, dopo questo episodio si sono avvicinati ad un altro gruppo di ragazzi siracusani che stavano andando verso le loro auto ed hanno preteso un passaggio nel cosiddetto quartiere “Bronx”. Qui hanno acquistato una dose di droga. E poi si sono fatti riaccompagnare ad Ortigia in prossimità della Porta Marina.
Nel frattempo, però, erano già stati allertati i carabinieri che hanno arrestato in flagranza i due.
Sono stati condotti in carcere con le accuse di violenza privata e rapina.




Pachino. Ruba un paio di scarpe e le vende ad un ragazzo: denunciati entrambi

Due pachinesi di 34 e 24 anni denunciati rispettivamente per i reati di furto e ricettazione. Il più grande dei due avrebbe rubato un paio di sneakers da un negozio di articoli sportivi in corso Nunzio Costa. E’ stato individuato poco dopo dai poliziotti. L’approfondimento d’indagine ha permesso di individuare l’altro soggetto che riceveva il bene provento del furto.




Missione punitiva per vendicarsi della ex convivente, scappata in Calabria: arrestato

Atti persecutori verso la ex convivente. Con questa accusa è stato arrestato a Lentini Filadelfo Amarindo, 64 anni, pluri-pregiudicato. Ma se non fosse intervenuta la polizia, la giovane 30enne con cui aveva intrapreso una relazione avrebbe potuto persino rischiare la vita. Ne sono convinti gli ambienti investigativi, certi di avere stroncato sul nascere il piano criminale con cui Amarildo avrebbe voluto vendicarsi della ex, nel frattempo residente a Pizzo Calabro.
L’attività è scaturita da una costante collaborazione tra Commissariato di Lentini e gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti di Vibo Valentia. La donna, evidentemente preoccupata dall’atteggiamento aggressivo dell’ex compagno, si era infatti rifugiata a Pizzo Calabro, dove un amico le aveva dato ospitalità. Agli inquirenti ha raccontato il triste scenario di violenze e soprusi subiti durante gli anni trascorsi con quell’uomo.
Gli agenti della Squadra Mobile e della Sezione Volanti di Vibo Valentia, in stretto contatto con il Commissariato di Lentini, hanno monitorato gli spostamenti dell’uomo per poi fare scattare la trappola con un posto di blocco. Era in compagnia di altri tre uomini, tutti con numerosi precedenti penali e di polizia e tutti originari di Lentini. I quattro, naturalmente, non riuscivano a fornire spiegazioni plausibili sulla loro insolita presenza in quella provincia a quell’orario.
Filadelfo Amarindo è stato arresto. Gli altri tre hanno ricevuto foglio di via, con divieto di fare ritorno nel comune di Vibo Valentia per tre anni.




Canicattini Bagni. Picchia la moglie e sequestra i figli poi il lieto fine: arrestato marito bruto

Ancora violenza tra le mura domestiche. Arrestato un 49enne a Canicattini Bagni. Pesanti le accuse: maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
Fondamentale, per porre fine all’ennesimo episodio di violenza, la volontà della moglie di denunciare le vessazioni subite sin dall’inizio del matrimonio e sfociate in diversi episodi di aggressioni fisiche.
Aggressioni che, spiegano gli investigatori, erano divenute molto frequenti e scatenate dalle più banali motivazioni. La donna, però, sperando nel ravvedimento del marito o, forse, temendo ulteriori conseguenze per se stessa e per i due figli, un ragazzo di 13 ed una ragazza di 18 anni, non ha mai fatto ricorso a cure mediche né ha mai denunciato quanto accadeva in casa.
L’escalation di violenza ha raggiunto l’apice nel corso della tarda serata di ieri quando, l’uomo ha iniziato ad inveire contro la moglie, passando poi alla violenza fisica, strattonandola ripetutamente e tirandole i capelli. Divincolatasi, è riuscita ad uscire di casa allontanandosi in macchina per chiedere aiuto.
Nel frattempo, il marito ha iniziato a telefonarle per convincerla a rientrare in casa, dicendo che avrebbe lasciato liberi i figli solo quando lei fosse tornata indietro. I due figli erano stati, in effetti, fisicamente bloccati dall’uomo che li teneva per il collo ed i capelli.
A questo punto la donna ha contattato il 112 e dopo pochi minuti i Carabinieri sono intervenuti sul posto. Presi contatti con l’uomo al fine di tranquillizzarlo, sono riusciti ad entrare con escamatoge, bloccandolo e mettendo al sicuro i figli. Tanta paura per tutti e, per fortuna, solo qualche escoriazione per la donna ed uno dei figli.
L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Avola. Accoltellato in casa dal figlio, muore dopo sei giorni di agonia

Non ce l’ha fatta Giuseppe Di Noto. Ha perso la vita dopo sei giorni di agonia, sempre ricoverato in prognosi riservata. Troppo gravi le lesioni riportate in quella fatale aggressione tra le mura domestiche, ad Avola. A colpirlo al petto ed al collo con diversi fendenti era stato il figlio, Luigi.
Alla base del delitto sono dissapori familiari che durano da diversi anni. Il ragazzo era stato arrestato subito dopo l’accaduto con l’accusa di tentato omicidio aggravato che adesso diventa omicidio.
Per l’aggressione aveva utilizzato un coltello a serramanico lungo 13 centimetri, con una lama di 6 centimetri.




Avola. Ruba una bici e scappa: lo fermano i carabinieri. In libertà dopo l'arresto

Nottetempo stava cercando di intrufolarsi all’interno di una casa il cui proprietario risiede fuori regione. Ma non è passato inosservato. Qualcuno ha avvisato i carabinieri e così sono scattate le manette per Giuseppe Nastasi, 26 anni.
Lo hanno fermato mentre faceva ritorno a casa pedalando su una bicicletta rubata poco prima. Raggiunto dai militari, ha ammesso le sue responsabilità. E’ stato rimesso in libertà non sussistendo l’esigenza di richiedere l’applicazione di misure cautelari coercitive.




Palazzolo Acreide. Sei dosi di marijuana in tasca: arrestato un 24enne

Si aggirava con fare sospetto per le vie del centro di Palazzolo. Incuriositi, i carabinieri hanno voluto vederci chiaro. Lo hanno sottoposto ad un controllo e ad una perquisizione personale: nelle tasche dei pantaloni aveva sei dosi di marijuana, per un peso complessivo di 7 grammi. Tutto opportunamente confezionato all’interno di fogli di carta stagnola. E’ stato arrestato il 24enne Fabrizio Vitolo, rimesso in libertà dall’autorità giudiziaria non sussistendo l’esigenza di richiedere l’applicazione di misure cautelari coercitive.




Rapine ad Augusta e Lentini: malviventi in azione armati di pistola

Fine settimana segnato da due nuove rapine. I malviventi sono entrati in azione a Lentini e ad Augusta. Nel primo episodio, presa di mira una tabaccheria di via Silvio Pellico. intervenuti in una rivendita di tabacchi sita in via Silvio Pellico. Due persone, con volto travisato e armati di pistola, si sono fatte consegnare la somma di 300 euro, prima di darsi alla fuga.
Due malviventi in azione anche ad Augusta. Hanno fatto irruzione in un supermercato di contrada Cozzo delle Forche. Con volto travisato e armati di pistola, si sono fatti consegnare dalle tre cassiere l’incasso della serata, ancora da quantificare. Poi hanno fatto perdere le loro tracce. In entrambi i casi indagini in corso da parte della Polizia.




Noto. Al posto di blocco mostra un documento falso, denunciato

Alla classica richiesta di mostrare un documento di riconoscimento, ne ha esibito uno abilmente contraffatto. Ma le differenze sono apparse evidenti ai poliziotti di Noto che hanno denunciato un catanese di 37 anni per il reato di falsità materiale commessa privato.




Augusta. Ritrovato un fucile da caccia in contrada Serpaolo: indagini in corso

Ritrovato dalla polizia un fucile da caccia calibro 16, con alcune cartucce. Gli agenti hanno trovato l’arma in un terreno di contrada Serpaolo. Il fucile era stato rubato nel dicembre del 2014. Indagini in corso per appurare se l’arma è stata utilizzata in qualche episodio criminale del recente passato.