Doping. Un siracusano positivo alla maratona di Ragusa

I Carabinieri del Nas di Ragusa, a seguito dei controlli antidoping effettuati in occasione della “Maratona di Ragusa” disputata il 10 gennaio scorso, hanno denunciato due partecipanti, un ragusano e un siracusano. Avrebbero assunto sostanze vietate per incrementare la propria prestazione sportiva e pertanto sono stati segnalati alla procura iblea.




Augusta. Droga in auto, denunciati quattro giovani. Tra loro una minore

Marijuana in auto, circa 40 grammi complessivamente. L’hanno rinvenuta gli agenti del commissariato di Augusta durante un servizio di controllo del territorio, condotto, in particolar modo, nell’area della strada statale 114. Bloccata un’auto, con a bordo quattro occupanti, i poliziotti hanno trovato lo stupefacente. Denunciati i giovani, tra cui una minore, per detenzione di droga.




Lentini. Cade da un'impalcatura, 45enne trasportato in elisoccorso al Cannizzaro

Incidente sul lavoro, ieri, in un cantiere edile di via Vittorio Emanuele,  Lentini. Un uomo di 48 anni, manovale lentinese, sarebbe caduto da un’impalcatura su cui stava lavorando, nell’ambito di interventi di restauro di un edificio, ad un altezza di circa due metri. Per ragioni ancora da chiarire, l’operaio è precipitato, battendo violentemente contro il suolo. Immediata la richiesta di soccorso e l’intervento, poco dopo, dell’elisoccorso inviato dall’ospedale Cannizzaro di Catania, dove l’uomo è stato trasportato d’urgenza e dove si trova ancora ricoverato in prognosi riservata. Non sarebbe, però, fortunatamente in pericolo di vita. Sul posto anche i carabinieri, a cui sono affidati gli accertamenti del caso per verificare la regolarità dell’impiego e la copertura assicurativa del cantiere, nonchè il rispetto delle basilari norme di sicurezza sui luoghi di lavoro.oro




Avola. Ubriaco investe anziano in bici e lo uccide: arrestato 45enne

Ubriaco, si mette alla guida della propria auto e semina il panico tra le vie di Avola. In corso Vittorio Emanuele investe un anziano in bici, causandone la morte. Una tragedia per cui gli agenti del locale commissariato hanno arrestato un uomo di 45 anni, Vincenzo Tiralongo, accusato di omicidio colposo aggravato dallo stato di ebbrezza, omissione di soccorso, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti ad offendere e danneggiamento. L’uomo, in evidente stato di alterazione psico-fisica, causata da abuso di alcolici, è stato bloccato dalla polizia subito dopo avere investito l’anziano che percorreva la centrale via a bordo della sua bicicletta. Durante le fasi dell’arresto l’uomo avrebbe aggredito i poliziotti, nel tentativo di fuggire. Tentativo risultato vano. L’uomo è stato, infatti, bloccato e arrestato. E’ stato condotto nel carcere di Cavadonna, a Siracusa. Vani i tentativi di soccorso per l’uomo travolto, un 76enne, condotto all’ospedale “Di Maria” di Avola, dove, però, è deceduto.




Cassibile. Rubano mattonelle antiche da un caseggiato: in tre sorpresi dai carabinieri

Furto aggravato all’interno di un vecchio caseggiato. I carabinieri della stazione di Cassibile hanno arrestato, la nostte scorsa, tre persone, colte in flagranza di reato. Si tratta di Mirko Genovese, 22 anni, di Floridia, con precedenti per reati contro il patrimonio, la sorella Tiziana 30 anni, di Solarino, già nota alle giustizia 53 anni, con precedenti specifici. A notarne la presenza, una pattuglia dei carabinieri impegnata in un servizio perlustrativo. I militari, insospettiti dai movimenti dei tre, in prossimità del caseggiato e vista la presenza di un’auto, hanno proceduto ad un controllo che ha permesso di sorprenderli mentre stavano caricando su un’automobile, di proprietà della donna, delle antiche mattonelle in pietra bianca, per un totale di 92 pezzi.
L’intera refurtiva è stata recuperata e restituita al proprietario dello stabile. I fratelli Genovese sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza delle caserme di Siracusa e Floridia mentre D’Amico è stato condotto nella casa circondariale di Cavadonna, in attesa del rito per diretissima.




Lentini. Incidente in via Erice: improbabili "Schumacher" si schiantano contro 5 auto

Incidente stradale nella notte in via Erice. Una Opel Corsa, con a bordo due studenti della zona, avrebbe provocato un violento incidente, fortunatamente con danni soltanto ad autoveicoli. I due giovani, alla vista di una pattuglia dei carabinieri, hano tentato di cambiare repentinamente direzione per non essere sottoposti a controllo, aumentando sensibilmente la velocità di crociera. Pochi metri dopo, avendone perso il controllo, il mezzo si è ribaltato, carambolando su altre cinque vetture parcheggiate lungo la via e danneggiandone le fiancate. Illesi gli occupanti della Opel, ma il conducente è stato sottoposto comunque a visita medica. Elevate contravvenzioni per velocità non commisurata alle condizioni dei luoghi e perdita di controllo del mezzo. L’auto era assicurata, con i documenti in regola. Per questa ragione le autovetture parcheggiate e danneggiate saranno risarcite




Pachino. Uova ed escrementi contro la casa del professore: studente denunciato per stalking

Atti persecutori e deturpamento e imbrattamento di cose altrui. Con questa accusa gli uomini del commissariato di Pachino hanno denunciato un giovane di 19 anni, al termine di una celere attività investigative. Il giovane, studente, avrebbe in più occasioni imbrattato l’abitazione di un professore dell’istituto superiore che il ragazzo frequenta. La vittima avrebbe subito atti di vandalismo, soprattutto nelle ore serali e notturne. In particolare, durante il periodo natalizio, a più riprese ignoti hanno raggiunto l’abitazione del docente, suonando il campanello e fuggendo subito dopo. A gennaio, l’auto del professore è stata, invece, imbrattata con salsa di pomodoro gettata sul parabrezza. Urina e rifiuti organici, invece, sono stati rinvenuti davanti al portone d’ingresso , mentre uova sono state lanciate contro la facciata dell’edificio. Dopo la denuncia presentata dall’insegnante, i poliziotti hanno avviato le indagini, ricercando il movente nell’ambiente studentesco e arrivando all’individuazione del presunto responsabile degli episodi. Le indagini proseguono, per arrivare all’individuazione di eventuali complici.




Augusta. Sequestrato il Castello Svevo: indagati Crocetta, Raffaele Lombardo e 4 dirigenti

Sigilli al Castello Svevo di Augusta. Li hanno apposti i carabineiri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale presso la Procura di Siracusa in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip, emesso nell’ambito del procedimento penale che vede indagati il presidente della Regione, Rosario Crocetta e i dirigenti regionali Gaetano Pennino, Rino Giglione, Sergio Gelardi e Gesualdo Campo. Il gip, Michele Consiglio ha disposto il sequestro del castello su richieste del sostituto Di Mauro che , con il coordinamento del procuratore capo, Francesco Paolo Giordano conduce l’indagine per omissione di atti d’ufficio, danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico, e di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciavano la rovina. L’indagine parte da una denuncia presentata dall’associazione Italia Nostra , che evidenziava gravi danneggiamenti strutturali del castello dovuti alla mancata manutenzione della Regione. Le lesioni, come evidenziato anche dalla Soprintendenza ai Beni culturali, sono dovuti al mancato avvio dei lavori necessari, lacuna che è anche la causa del deterioramento del castello.L’autorità giudiziaria ha rilevato il principio secondo cui “la funzione di vigilanza e di tutela di un bene immobile di importanza monumentale non afferisce al profilo di discrezionalità del proprietario ma piuttosto a ben specifici obblighi  giuridici di agire , che si traggono agevolmente dalla disciplina penale, da quella civile e infine da quella amministrativa che affida compiti e poteri alla pubblica amministrazione in virtù del fondamentale principio di rango costituzionale di tutela del patrimonio storico e artistico del paesaggio della nazione”. Un’inerzia che si è protratta nel tempo, con grave rischio per l’incolumità pubblica, secondo quanto spiega la Procura, fin da quando il presidente della Regione era Raffaele Lombardo, indagato per la stessa ragione. Il sequestro si è reso necessario per garantire la pubblica incolumità e la sicurezza del personale e dei turisti , “atteso che potrebbe crollare da un momento all’altro. La Procura ha affidato la custodia giudiziaria alla soprintendente, Rosalba Panvini




Augusta. Contrabbando e furto di gasolio, arrestato un 44enne. Deposito in…bottiglie

Coordinate operazioni di controllo dei varchi doganali delle darsene del porto di Augusta hanno portato le Fiamme Gialle sulle tracce di un 44enne megarese. Uscito dall’area portuale con la sua auto, è stato sorpreso in possesso di 4 bottiglie di plastica, abilmente occultate.
Contenevano 8 litri di gasolio per autotrazione, con accisa agevolata, sottratto dalle imbarcazioni ormeggiate.
In alcuni locali di proprietà dell’uomo, hanno poi rinvenuto altri 1.658,5 litri, in 935 bottiglie e bidoni. Peraltro un potenziale pericolo anche per i residenti della zona, inconsapevoli di un simili e non appropriato stoccaggio di prodotti petroliferi.
Il 44enne è stato arrestato per furto aggravato, ricettazione ed omessa denuncia di detenzione di materiale infiammabile. Oltre, ovviamente, all’accusa di contrabbando di gasolio.




Stangata per l'ex deputato regionale Bonomo: condannato a sei anni e sei mesi

Più dura di quanto aveva chiesto dei pm, è arrivata la condanna per l’ex deputato regionale siracusano Mario Bonomo.La terza sezione del Tribunale di Palermo ha disposto sei anni e sei mesi più l’ interdizione perpetua dai pubblici uffici per Bonomo. Insieme al nipote Marco Sammatrice (per lui condanna a 4 anni e 6 mesi) era accusato di induzione indebita a dare o promettere utilità.
Erano rimasti coinvolti nell’inchiesta sul presunto giro di tangenti negli affari del fotovoltaico partita dalle dichiarazioni dell’ingegnere Piergiorgio Ingrassia, arrestato assieme a Gaspare Vitrano. Vitrano, ex deputato regionale del Pd, già condannato a sette anni per lo stesso reato, fu arrestato, a marzo del 2011, mentre intascava quella che è stata considerata dall’accusa una mazzetta di diecimila euro. Ingrassia, che ha patteggiato una pena a due anni, è il grande “accusatore”. E’ stato lui a raccontare come Bonomo e Vitrano sarebbero stati titolari di fatto di società nel settore delle energie rinnovabili, formalmente intestate a prestanome. Secondo l’accusa, i due parlamentari agevolavano le attività delle imprese snellendo i tempi e gli iter di autorizzazioni e procedure burocratiche. Vitrano, Bonomo e Ingrassia sarebbero stati in affari nella Green srl, un’impresa con sede a Palermo, che avrebbe ottenuto dalla Regione siciliana, grazie anche all’interessamento dei deputati, le licenze per la costruzione di due impianti fotovoltaici a Carlentini, nel Siracusano, come racconta LiveSicilia.it.
Disposta la trasmissione della sentenza alla Procura regionale della Corte dei Conti, per valutare profili di danno erariale.