Siracusa. Furto in appartamento, colpo messo a segno da tre: un arresto

Arrestato nella quasi flagranza di reato un 31enne di Siracusa, Gabriele Scalia. L’accusa e’ di furto aggravato in concorso con due complici.
I Carabinieri sono intervenuti presso un’abitazione poiché la proprietaria al suo rientro si era accorta che all’interno che le luci erano accese e le persiane delle finestre aperte. Insospettita ha subito allertato il 112. I militari hanno fatto un primo controllo constatando che la porta d’ingresso era stata bloccata dall’interno tanto che è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. Una volta all’interno dell’appartamento lo stesso era a soqquadro, con una finestra forzata con un cacciavite rinvenuto poco distante e mancavano due televisori ed oggetti in oro.
Le immagini di un sistema di video sorveglianza hanno permesso di individuare uno dei tre malviventi che è stato riconosciuto e bloccato. In fase di identificazione gli altri due.
Avevano caricato la refurtiva a bordo di un’autovettura che poi hanno utilizzato per allontanarsi.
Nella abitazione di Scai
Lia è stato ritrovato uno dei due televisori rubati che è stato restituito alla proprietaria. Inoltre all’interno della sua autovettura è stata rinvenuta una cesoia nascosta all’interno di un giubbotto che è stata sequestrata unitamente alla macchina.
E’ stato posto al regime degli arresti domiciliari.




Siracusa. Dda e Carabinieri bloccano Piero Monaco, elemento di spicco del clan Trigila

Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto Piero Monaco, 41 anni. Il provvedimento e’ stato emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania.
Su Monaco, rappresentante di vertice del “Clan Trigila”, sodalizio mafioso operante nella zona sud del siracusano, sono emersi indizi di colpevolezza in merito alla detenzione di quasi un chilogrammo di marijuana e di una pistola semiautomatica modificata e con matricola abrasa, rinvenuti dai carabinieri nelle adiacenze della sua abitazione.




Floridia e Augusta, auto in fiamme nella notte. Azioni dolose in via Ariosto e Sbarcatore dei Turchi

Ancora due episodi di auto date alle fiamme, probabile “regolamento” di conti spicciolo. A Floridia, poco prima della mezzanotte, una squadra dei Vigili del Fuoco della sede centrale è intervenuta per l’incendio di una Renault Megane posteggiata in via Ludovico Ariosto. Dopo aver domato le fiamme, che hanno coinvolto la parte anteriore e l’abitacolo del veicolo, riscontrati elementi che lasciano chiaramente pensare ad una origine doloso del rogo.
Ad Augusta, una Fiat 16 parcheggiata nel cortile di una villetta di via Sbarcatore dei Turchi, ha chiamato in causa i Vigili del Fuoco poco dopo l’una. Le fiamme hanno coinvolto anche altre due vetture dello stesso proprietario, una Liger ed una Ford C max, danneggiandole. Evidente, in questo caso, l’origine dolosa delle fiamme.




Augusta. Marito e moglie pusher ai domiciliari: in casa anche munizioni

Due presunti pusher, marito e moglie. Li hanno arrestati gli uomini del commissariato di Augusta, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Si tratta di Giorgio Gulino, 57 anni e della moglie Maria Mesina, 56 anni. Nella loro abitazione, durante una perquisizione domiciliare, i poliziotti hanno rinvenuto 11 grammi di cocaina e 40 tra marjiuana e hashish. I due coniugi sono stati anche denunciati per detenzione illegale di munizioni. In casa, infatti, gli agenti hanno anche rinvenuto 19 cartucce. Sono stati posti ai domiciliari.




Lentini. Autoarticolato con "scatola nera" manomessa: scattano denuncia e sanzioni per 3 mila euro

Tachigrafi manomessi su mezzi pesanti. Li hanno scoperti gli uomini della Polizia stradale, impegnati in servizi di controllo, potenziati soprattutto alla luce dei gravi incidenti stradali che recentemente hanno visto coinvolti autobus e camion. I cosiddetti “bisonti della strada” raggiungono a pieno carico un peso complessivo di 440 quintali. In tali condizioni l’eccessiva velocità aumenta notevolmente lo spazio di frenata, che in molti casi risulta causa di gravi episodi di cronaca.La normativa vigente impone l’obbligo a tali veicoli dell’uso di apparecchio cronotachigrafo, cioè una sorta di “scatola nera” sulla quale vengono registrati tutti i dati relativi all’automezzo.I veicoli di più recente costruzione risultano dotati di apparecchiatura digitale, in grado di fornire un’analisi completa e dettagliata dell’attività svolta dall’automezzo sul quale risulta installata. Tra le irregolarità riscontrate, giorni scorsi, gli uomini della Polstrada di Lentini, sul nuovo tratto autostradale Siracusa-Catania, nei pressi dello svincolo di Siracusa Nord, hanno intercettato un autoarticolato di proprietà di una ditta di trasporto della provincia di Catania, che procedeva a velocità elevata, così come segnalato dalle telecamere installate lungo la predetta tratta. Gli operatori, durante il controllo documentale del veicolo, insospettiti da lievi anomalie riscontrate sui dati del tachigrafo, eseguivano presso un’officina autorizzata un’ulteriore verifica sull’apparecchiatura elettronica installata sul mezzo.
Tale accertamento permetteva di appurare che l’apparecchiatura analogica installata sul veicolo era stata dolosamente manomessa .
Mancavano il sigillo e il tappo rosso di sicurezza e sulla parte posteriore del cronotachigrafo era stata rimossa arbitrariamente la gabbia metallica di sigillatura dove è posizionato il trasmettitore di impulsi, in modo da poter variare la taratura della cd “costante K”, che rappresenta il numero di giri (impulsi) che lo strumento rileva percorrendo la distanza di un chilometro. Un espediente per poter aumentare sensibilmente la velocità senza che fosse segnata sul disco di registrazione inserito nel cronotachigrafo. Il mezzo è stato sequestrato, il conducente e il proprietario sono stati, invece, denunciati, oltre che sanzionati per oltre 3 mila euro in totale.




Siracusa. Evasione dai domiciliari: un arresto e cinque denunce

Non era in casa, nonostante fosse sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Gli agenti delle Volanti hanno sorpreso fuori dalla propria abitazione Giuseppe Bramante, 69 anni, siracusano. L’uomo è stato nuovamente arrestato. Nell’ambito dello stesso servizio, finalizzato al controllo di chi, in città, è sottoposto a misure restrittive della libertà personale, gli uomini delle Volanti hanno denunciato cinque persone, per inosservanza agli obblighi cui sono sottoposte.




Avola. Rubano 11 televisori da un centro commerciale: denunciati un giovane e un minore

Avrebbero rubato 11 televisori dal magazzino per il ricevimento e la consegna merci di un centro commerciale. Denunciati due giovani, uno dei quali minore. L’accusa è per entrambi di furto aggravato, continuato e in concorso. Gli agenti del commissariato di Avola hanno appurato che tra domenica e martedì scorsi i due si sarebbero introdotti all’interno del centro commerciale per asportare i televisori. Sarebbero stati riconosciuti dopo avere visionato le immagini raccolte dalle telecamere di videosorveglianza interna. La perquisizione domiciliare successiva avrebbe consentito ai poliziotti di rinvenire un televisore, ancora imballato, da 32 pollici, subito sequestrato.




Noto. Rubano 300 chili di limoni: "incastrati" dalla polizia

Furto aggravato di agrumi, limoni nella fattispecie. Per questo gli agenti del commissariato di Noto hanno arrestato, in flagranza di reato, Giuseppe Fidelio, 33 anni, Emanuele Giansiracusa, 51 anni e Salvatore Giglio, 41 anni, tutti residenti a Noto. Gli agenti hanno notato una Fiat Punto nei pressi di un fondo agricolo di contrada Portelli. All’interno dell’auto, secondo quanto ricostruito dai poliziotti, i tre avevano caricato 300 chili di limoni.




Siracusa. Croci dipinte e bottiglie nere appese, l'inquietante messaggio recapitato alla scuola Capuana

Inquietanti segni lungo la recinzione esterna dell’istituto Capuana, in via Augusta. Quando insegnanti e genitori hanno raggiunto la scuola hanno subito notato le croci nere disegnate all’ingresso con della vernice spray. E poi ancora bottigliette colorate di nero appese a poca distanza una dall’altra.
Comprensibile la preoccupazione di fronte ad una simile scena. E’ stata subito avvisata la Questura. Sul posto sono arrivati gli agenti e la Scientifica per i rilievi del caso.
Gli investigatori si mostrano moderatamente ottimisti circa una rapida soluzione del caso. Stanno ascoltando testimoni e analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona.
Non è esclusa nessuna ipotesi, dalla bravata al “messaggio” diretto alla scuola, che fa parte del comprensivo Martoglio, o a qualche insegnante. In passato ci sarebbero stati episodi di crocifissi rotti all’interno di altre scuole siracusane. Alla Capuana non c’è stata comunque effrazione.
La scuola è frequentata da bambini piccoli ed è sede di protezione civile. La responsabile del plesso parla di grande sorpresa ma evita di dare una qualche precisa connotazione dell’episodio, in attesa delle decisioni della Polizia.




Avola. Scoperto un bar "fantasma": niente autorizzazioni, niente scontrini

Scoperto proprio nel centro di Avola un bar “fantsma”. Nonostante svolgesse regolarmente e da tempo la sua attività, era privo delle richieste autorizzazioni amministrative.
Azione congiunta tra Guardia di Finanza, Commissariato di Avola ed il personale ispettivo dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa – Sian. Scoperte gravi violazioni di tipo fiscale, amministrativo ed igienico–sanitario.
Irregolarità anche nel rilascio degli scontrini ai clienti. Insomma, il bar svolgeva l’attività non dichiarata di pasticceria e gelateria avvalendosi di un identificativo fiscale riconducibile ad un ente no profit che però svolge un’attività completamente diversa da quella realmente svolta.
Elevate sanzioni per complessivi 18.000 euro.