Nonostante il braccialetto elettronico picchia la moglie davanti alla figlia minore, arrestato 42enne

Un 42enne è stato arrestato dai Carabinieri di Rosolini per essere gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie. I Carabinieri hanno accertato che l’uomo, per diversi mesi e in diverse occasioni, ha avuto comportamenti violenti, oltraggiosi e molesti nei confronti della 34enne costringendola anche a ricorrere alle cure dei sanitari.
Le indagini, avviate nel mese di settembre a seguito della coraggiosa denuncia della vittima, ha portato all’emissione nei confronti del marito, della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa con il presidio del braccialetto elettronico. Ma l’uomo ha violato ripetutamente le prescrizioni che gli sono state imposte, recandosi a casa della moglie, intimandole di lasciare l’abitazione e aggredendola fisicamente in presenza della figlia minore, pertanto il Tribunale di Siracusa ha disposto l’aggravamento della misura. L’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.




La preside aggredita a scuola, 30 giorni di prognosi. “Soli davanti al disagio giovanile”

La dirigente scolastica del comprensivo Maiore di Noto è stata dimessa dell’ospedale e già ieri sera era tornata nella sua abitazione dopo la terribile esperienza vissuta in mattinata. Uno studente 14enne l’ha aggredita, “infastidito” per un rimprovero dovuto alle sue condotte moleste. Nonostante le giovane età, il ragazzo ha una corporatura imponente e l’avrebbe utilizzata tutta per spintonare la preside alle spalle e farla rovinare in terra.
La donna ha riportato un trauma cranico ed una dolorosa lussazione della spalla. Ne avrà per trenta giorni. “E’ una in gamba, si rimetterà. A fare male è soprattutto il fallimento che si vive quando non riusciamo a migliorare i ragazzi che ci sono affidati”, commenta una collega molto vicina alla dirigente dell’istituto netino.
“L’aggressione subita dalla nostra collega dirigente scolastica, gravemente malmenata da un alunno minorenne, rappresenta un episodio drammatico che non può lasciarci indifferenti. Esprimiamo la nostra più profonda solidarietà alla collega, colpita non solo fisicamente, ma anche nel ruolo educativo e istituzionale che ogni giorno, da anni, svolge con dedizione”, dice Pinella Giuffrida, rappresentante dell’Associazione Nazionale Preside.
“Questo atto di violenza ci impone una riflessione urgente sulla povertà educativa che caratterizza sempre più famiglie e contesti sociali. La scuola non può essere lasciata sola ad affrontare il disagio giovanile: è necessario un impegno collettivo, che coinvolga famiglie, istituzioni e società civile, per ricostruire un tessuto educativo capace di trasmettere valori di rispetto, responsabilità e convivenza civile”, aggiunge.
Su quanto accaduto nella scuola di Noto, indagano i Carabinieri. La Procura dei minori ha aperto un fascicolo e la posizione del 14enne è al vaglio dei magistrati. Secondo quanto si apprende, il ragazzo sarebbe ospite di una casa famiglia e già sottoposto ad un procedimento penale. E’ seguito dai servizi sociali del Comune di Noto.
“In questo momento difficile – conclude la responsabile provinciale dell’Associazione Nazionale Presidi – rinnoviamo il nostro sostegno alla collega e a tutto il personale scolastico che, nonostante le difficoltà, continua a svolgere con coraggio la propria missione educativa”.




Violenza a scuola, a Noto studente 14enne aggredisce la preside

La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Maione di Noto è stata aggredita da uno studente di 14 anni. È accaduto questa mattina
Richiamato in presidenza a causa di alcuni comportamenti molesti, il giovane studente non avrebbe “gradito” il rimprovero, scagliandosi contro la preside. Secondo una ricostruzione, l’avrebbe spintonata, facendola cadere in terra. Condotta al Pronto Soccorso, ha rimediato una prognosi di alcuni giorni.
Della vicenda sono stati interessati i Carabinieri di Noto che hanno avviato le indagini, coordinate dalla Procura dei minori di Catania.
Sulla posizione del 14enne, che sarebbe seguito dai servizi sociali del Comune di Noto, sono in corso accertamenti.

Foto archivio




Grave incidente sulla strada per Priolo, 15enne in elisoccorso al Cannizzaro

Ancora un grave incidente stradale. E’ avvenuto questa mattina, attorno alle 8, lungo la strada per Priolo, nei pressi degli impianti Air Liquide. Per cause al vaglio della Polizia Municipale di Priolo, uno scooter ed un autoarticolato sono entrati in contatto. La dinamica non è ancora stata chiarita.
Lo scontro ha lasciato sull’asfalto il 15enne che stava muovendosi in moto. A prestare i primi soccorsi sono stati alcuni passanti che hanno anche allertato il 118, arrivato con un’ambulanza. Anche una pattuglia della Polizia di Stato ha prestato assistenza. Le condizioni del ferito sono apparse subito serie ed è stato allora disposto il trasferimento in elisoccorso al Cannizzaro di Catania. E’ arrivato in codice rosso, disposti tutti gli accertamenti del caso.




Pensioni e Tredicesime, servizi anti rapina davanti agli uffici postali con il camper della polizia

Servizi anti rapina e anti truffa a tutela degli anziani che in questi giorni raggiungono gli uffici postali per il pagamento delle pensioni di dicembre e delle tredicesime. E’ stato predisposto dalle forze dell’ordine in esecuzione a quanto stabilito dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. In occasione del pagamento delle pensioni, infatti nelle sedi degli uffici postali della provincia, confluiranno numerosi cittadini interessati al ritiro, sia presso gli sportelli, sia nelle postazioni bancomat. Il servizio sarà svolto in sinergia da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.
Davanti agli uffici postali di Siracusa stazionerà il camper della Polizia di Stato che effettuerà passaggi e brevi soste negli uffici postali del capoluogo, sostando accanto agli sportelli dove oggi inizia il pagamento delle pensioni. Una presenza discreta, per evitare brutte “sorprese” tenendo a distanza presenze sospette o malintenzionati. Un motivo in più di ordine e sicurezza, con gli uomini e le donne della Polizia di Stato pronti a fornire assistenza ad ogni richiesta dell’utenza.
Nelle città sedi di Commissariato le poliziotte ed i poliziotti effettueranno il medesimo servizio e anche nelle altre città della provincia i Militari dell’Arma e della Guardia di Finanza contribuiranno ad attuare il medesimo dispositivo di prevenzione.




Tifo violento, Daspo per sette avolesi. Ieri nuovo episodio: bengala allo stadio

Turbative e grossi petardi esplosi nel corso di un incontro di calcio. Per questo la polizia del commissariato di Avola ha notificato sette daspo sportivi ad altrettanti tifosi.
In particolare, i sette tifosi, appartenenti alla frangia più estrema della tifoseria avolese, nel corso della prima partita valevole per la Coppa Italia disputatasi l’8 settembre scorso, tra la compagine di casa e una formazione siracusana, avrebbero acceso e lanciato fumogeni e grossi petardi creando turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica e mettendo a repentaglio la sicurezza della maggioranza degli spettatori, tra cui molti nuclei familiari, che si erano recati allo stadio per seguire l’evento sportivo.
L’individuazione dei responsabili è stata possibile grazie al meticoloso lavoro di polizia giudiziaria svolto dagli investigatori della Polizia Scientifica di Avola.
Nonostante l’azione repressiva intrapresa nei confronti del tifo violento, ancora una volta, ieri pomeriggio, alcuni ultras avolesi si sono resi protagonisti di altre turbative per l’ordine pubblico in occasione della partita che la squadra di Avola ha giocato con una formazione di Modica.
Due giovani, ancora in corso di identificazione, hanno acceso e lanciato dall’esterno dello stadio due bengala che si incendiavano dentro la struttura sportiva e, dopo la partita, si sono udite, sempre nei pressi dell’impianto sportivo, alcune esplosioni.




Evade dagli arresti domiciliari, 27enne denunciata

Una 37enne, con precedenti di polizia, è stata denunciata dai Carabinieri di Cassibile per evasione dagli arresti domiciliari.
La donna mentre si trovava sottoposta agli arresti domiciliari per stupefacenti, è risultata assente all’atto del controllo dei Carabinieri, incurante del suo stato detentivo.




Ventiduenne tenta di togliersi la vita lanciandosi dal quarto piano: è in gravi condizioni

Un 22enne di Augusta finisce all’ospedale Cannizzaro di Catania dopo aver tentato di togliersi la vita. Il giovane, intorno alle 21.30 di ieri, in contrada Scardina ad Augusta, avrebbe tentato il suicidio, buttandosi giù dal balcone di casa, al quarto piano. Non sono ancora chiari tutti gli aspetti della vicenda. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorsi e le forze dell’ordine. Il 22enne si trova adesso ricoverato in gravi condizioni al reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania.




Nuovo furto nell’azienda agricola del deputato Riccardo Gennuso, la solidarietà di Schifani

Quattrocento irrigatori sono stati rubati dall’azienda agricola di contrada Rosselle, ad Ispica, di proprietà della famiglia del deputato regionale Riccardo Gennuso (FI). Un episodio che si aggiunge ad una lunga lista di incendi, furti e danneggiamenti. Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia, esprime “a nome di tutto il partito la più sincera solidarietà all’amico Riccardo Gennuso e alla sua famiglia per il grave atto intimidatorio subito, che rappresenta l’ennesima aggressione ai danni della sua impresa e della sua serenità familiare.
Il coordinatore regionale azzurro auspica “che le forze dell’ordine e la magistratura riescano a individuare al più presto i responsabili di questi atti criminosi, assicurandoli alla giustizia”.
Anche il presidente della Regione, Renato Schifani ha espresso la sua “piena solidarietà e vicinanza all’ex deputato regionale Pippo Gennuso per il grave atto intimidatorio che ha colpito la sua azienda agricola a Ispica, in provincia di Ragusa. Questo ennesimo episodio di violenza non solo mina la serenità personale di chi ne è vittima, ma rappresenta un attacco diretto al lavoro e all’impegno di chi contribuisce al tessuto economico e sociale della nostra Regione”.
La Sicilia – aggiunge Schifani – non può e non deve essere terra in cui il lavoro onesto e il sacrificio vengano mortificati da simili atti di criminalità. Mi unisco all’appello di Gennuso affinché le istituzioni, a tutti i livelli, intervengano con fermezza per garantire la sicurezza delle imprese agricole e di tutti i cittadini”.




Spaccio di stupefacenti, 27enne condannato a un anno di reclusione

Un anno, 3 mesi, 8 giorni di reclusione e 9mila euro di multa. Dovrà scontarli un 27enne per essere stato riconosciuto colpevole di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti commesso a Siracusa lo scorso febbraio
I Carabinieri di Siracusa hanno arrestato l’uomo in esecuzione di un provvedimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa.
L’uomo, già agli arresti, è stato riconosciuto colpevole di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti commesso a Siracusa lo scorso febbraio e condannato a 1 anno, 3 mesi, 8 giorni di reclusione e 9mila euro di multa.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.