Noto. Arrestate 2 persone per il reato di evasione

I Carabinieri, impegnati in un servizio finalizzato al controllo dei soggetti sottoposti a misure alternative alla detenzione, hanno arrestato per il reato di evasione due persone. Si tratta di Giovanni Tarantello, netino di 40 anni con precedenti di polizia, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari e di Ninetta Di Mauro, pachinese di 38 annui con precedenti di polizia, attualmente sottoposta alla misura alternativa della detenzione domiciliare. Entrambi gli arrestati sono stati sorpresi dai militari operanti dopo essersi allontanati dalle rispettive abitazioni senza esserne autorizzati. Al termine delle formalità di rito gli arrestati sono stati nuovamente sottoposti agli arresti domiciliari in attesta della celebrazione del rito direttissimo al Tribunale di Siracusa.
 




Pachino. Picchia e minaccia l'ex convivente e le brucia l'auto: in manette

Era diventato un incubo per la sua ex convivente. In più occasioni l’avrebbe picchiata, procurandole lesioni ed ecchimosi. L’avrebbe minacciata costantemente, creandole uno stato d’ansia permanente, legato al timore che quell’uomo potesse ancora fare del male alla figlia e a lei. Senza farsi alcuno scrupolo, l’avrebbe spesso ingiurata, con intimidazioni rivolte alla donna di persona e al telefono, a qualsiasi ora del giorno e della notte. In diverse occasioni avrebbe danneggiato anche mobili e suppellettili. Una tensione divenuta ormai insopportabile per la compagna. L’uomo sarebbe arrivato anche ad incendiare l’auto in uso alla donna, con la complicità di persone non ancora identificate e poi anche quella del fratello della convivenza. Tante volte avrebbe fatto irruzione in casa della donna per sfogare la sua rabbia. Tutto questo perché la donna aveva interrotto la loro relazione. Ieri pomeriggio, la polizia del commissariato di Pachino, con il coordinamento della Procura, lo hanno arrestato. Manette ai polsi di Massimo Vizzini, 42 anni, pachinese già noto alle forze dell’ordine. Dovrà rispondere di atti persecutori, lesioni personali aggravate e danneggiamento seguito da incendio in concorso. Il 42enne, che secondo gli investigatori aveva costruito un lucido piano delittuoso, è stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Siracusa. Casolare in fiamme a Fontane Bianche, indaga la polizia

Casolare a fuoco ieri sera a Fontane Bianche. Gli agenti delle Volanti sono intervenuti dopo la segnalazione del rogo, allertando i vigili del fuoco del comando provinciale di via Von Platen. Dopo le operazioni di spegnimento, non è stato possibile accertare l’origine delle fiamme. Indaga la polizia.




Noto. Un fucile a canne mozze nel portabagagli e munizioni: arrestato

Un fucile a canne mozze privo di matricola e ridipinto di nero e 13 cartucce calibro 12. Sono costati l’arresto a Luigi Zini, 40 anni, già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri hanno rinvenuto l’arma e le munizioni nel corso di un servizio mirato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio in zone rurali. Un servizio condotto la scorsa notte nelle zone di Noto, Rosolini e Pachino. Alla vista dei carabinieri, l’uomo avrebbe subito mostrato un notevole nervosismo. I militari hanno, dunque, deciso di approfondire il controllo, estendendolo alla sua auto. E’ nel portabagagli che i carabinieri hanno rinvenuto il fucile e le cartucce. Per Zini l’accusa è di detenzione abusiva di arma comune da sparo e alterazione di arma. E’ stato condotto nella sua abitazione, ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo.




Pachino. Operazione Trinacria, posti di blocco nella zona sud

Proseguono i controlli a tappeto, nella zona sud della provincia, nell’ambito dell’operazione “Trinacria”. Gli agenti del commissariato di Pachino, insieme agli uomini della polizia municipale hanno passato al setaccio il territorio. Controllati 29 veicoli e 30 persone. Una la denuncia per guida senza patente e oltraggio a pubblico ufficiale. Elevate 3 sanzioni amministrative. I sequestri sono stati, invece, due.




Augusta. In porto le 17 salme di migranti recuperate nel Canale di Sicilia

Al porto commerciale le 17 salme dei migranti recuperate nelle scorse ore nelle acque del Canale di Sicilia, nel corso delle operazioni di soccorso che hanno portato alla luce l’ennesima tragedia del mare. I corpi senza vita sono stati recuperati insieme a 247 superstiti, a bordo di un gommone. L’allarme era stato lanciato attraverso un telefono satellitare. La Procura ha aperto un’inchiesta per accertare le cause dei decessi. Ultimate le operazioni di sbarco, il Gruppo Interforze per il contrasto all’Immigrazione Clandestina ha avviato le indagini, sentendo i superstiti per tentare di fare luce sulla tragedia. La Procura ha aperto un’inchiesta. Da venerdì sono arrivati in Sicilia oltre 4 mila e 200 migranti e altre operazioni di soccorso sono attualmente in corso al largo di Lampedusa.




Priolo. Ai domiciliari ma irreperibile, in carcere 24enne

Era sottoposto ai domiciliari, ma la polizia lo raggiunge a Villasmundo. In carcere un giovane di 24 anni, Antonio Nicosia, di Priolo. Gli agenti del commissariato del comune della zona industriali lo hanno arrestato per evasione dagli arresti domiciliari e condotto nella casa circondariale di Cavadonna. Quando i poliziotti hanno raggiunto la sua abitazione, si sono resi conto che il giovane si era reso irreperibile. Lo hanno rintracciato poco dopo nei pressi di Villasmundo.




Siracusa. Domiciliari a un 35enne: dovrà scontare una pena di 10 mesi

Dovrà espiare una pena di 10 mesi e 7 giorni ai domiciliari. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito l’ordine, emesso dalla Procura della Repubblica, nei confronti di Dario Bennici, 35 anni, siracusano. Si tratta di una pena cumulativa.




Siracusa. Consulenti energia e pensiline dei bus: la Procura chiede copia dei documenti

Sul tavolo del segretario generale del Comune c’è una nota della Procura. Poche righe con cui vengono richieste copie di alcuni atti. In particolare si tratterebbe dei faldoni relativi alla nomina di consulenti dell’Ufficio Energia ed alla procedura di manifestazione di interesse per la realizzazione di circa 150 pensile alle fermate degli autobus.
Pochi giorni prima, il consigliere comunale Simona Princiotta si era rivolta alla Procura per gli stessi provvedimenti verso i quali, in aula e con un appello pubblico insieme al deputato Zappulla, si era già scagliata.
Due i passaggi su cui la Princiotta chiede di fare luce. “Prima di fare assunzioni, come nel caso dei consulenti, si deve procedere ad una ricognizione interna che sarebbe stata bypassata. Quanto alle pensiline ed ai servizi collegati, le modalità di gestione dei servizi pubblici devono passare dal Consiglio Comunale. E poi bisogna conoscere la base d’asta per sapere come procedere, se fare ricorso ad un bando europeo o altro. E invece nulla di tutto questo. E in assenza di criteri capita che possa partecipare anche chi non ha nemmeno la partita iva…”, spiega Simona Princiotta.
Da Palazzo Vermexio si mostra sereno il sindaco, Giancarlo Garozzo. “Quello della Procura è un atto dovuto dopo che in viale Santa Panagia hanno ricevuto una sollecitazione in tal senso. A me sembra, però, che ci sia chi stia cercando di utilizzare uno strumento serissimo come quello della magistratura per condurre battaglie sterili, che servono solo a coprire l’assenza di proposta e dibattito politico”, dice il primo cittadino. “Vengono contestate delle procedure quindi viene attaccata la burocrazia comunale- aggiunge – Ma io sono convinto della bontà del lavoro svolto dagli uffici”.




Siracusa. Deteneva stupefacente: dai servizi sociali al carcere. La decisione del Tribunale di Catania

Era in prova ai servizi sociali, un beneficio “perduto” adesso per il 43enne Pasqualino Russo. L’ufficio di Sorveglianza del tribunale di Catania ha deciso di sospendere la misura alternativa alla detenzione. E questo perchè durante l’affidamento in prova ai servizi sociali l’uomo avrebbe detenuto stupefacenti. E’ stato quindi condotto in carcere da agenti della Mobile di Siracusa.