Francofonte. Tragico incidente sulla "Ragusana", muore un 48enne

Un morto e due feriti, è il tragico bilancio dell’incidente avvenuto ieri sera attorno alle 20 lungo la Statale 194, la “ragusana”. Due auto si sono scontrate frontalmente, un impatto violento che non ha lasciato scampo a Rosario Piazza, 48enne di Francofonte. Era alla guida della sua Fiat Uno e stava percorrendo quel tratto di strada in direzione Ragusa. Feriti i due fratelli di 68 e 75 anni che si trovavano a bordo dell’altra vettura coinvolta nell’incidente, una Bmw proveniente da Catania.




Portopalo. Arrestato tunisino di 36 anni per resistenza a Pubblico ufficiale

Arresto, per il reato di resistenza a Pubblico ufficiale, Ben Naser Abdel Majid, cittadino tunisino di 36 anni con precedenti di polizia. I Carabinieri, impiegati in un posto di controllo alla circolazione stradale a Cozzo Spataro, hanno regolarmente intimato l’alt al veicolo condotto da Ben Naser il quale, anziché rallentare e fermarsi, ha accelerato dandosi alla fuga. Prontamente inseguito dai Carabinieri, è stato bloccato subito dopo e tratto in arresto dopo una breve fuga anche a piedi. Contestualmente l’uomo è stato deferito a piede libero per guida senza patente e per mancanza di copertura assicurativa sul proprio veicolo che è stato sottoposto a sequestro amministrativo. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato nella propria abitazione al regime degli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo al Tribunale di Siracusa.




Avola. Sorpreso a raccogliere limoni in una proprietà privata, arrestato 32enne

Arrestato, in flagranza del reato di furto aggravato, Corrado Amato, 32 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio. Già tratto in arresto per un reato analogo nel corso del mese di agosto, l’uomo è stato sorpreso, dai Carabinieri, in un agrumeto di contrada Mutubè, mentre era intento a raccogliere limoni in un terreno di proprietà privata. In un sacco di iuta l’uomo aveva già messo da parte circa 40 chili di agrumi. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato nella propria abitazione al regime degli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo al Tribunale di Siracusa.




Lentini. Senza patente, 33enne spintona gli Agenti e si dà alla fuga

Denunciato in stato di irreperibilità, dalla Polizia di Lentini, un residente di 33 anni, accusato di resistenza e minacce a Pubblico ufficiale. nonché per maltrattamento di minore e guida senza patente. L’uomo era stato sottoposto a controllo a bordo di un’autovettura e, dopo aver compreso che sarebbe stato destinatario di provvedimenti amministrativi poiché senza patente di guida, ha proferito parole minacciose agli Agenti. Non solo. Dopo averli spintonati energicamente, ha anche strattonato il proprio figlio, risalendo a bordo dell’autovettura per poi dileguarsi per le vie cittadine. Ricercato dagli Agenti nella sua residenza, non è stato rintracciato.




Pachino. Ancora senza risultato le ricerche del 33enne scomparso dal 4 gennaio

Proseguono le ricerche del 33enne di Pachino che dalla sera del 4 gennaio ha fatto perdere le sue tracce. La polizia ha ricostruito i suoi spostamenti fino alle 21.30 di quella giornata. Poi più nulla, se non l’inquietante ritrovamento della sua auto parzialmente bruciata, nelle campagne all’ingresso della cittadina siracusana.
Tutte le piste sono battute dagli uomini della Mobile di Siracusa, che coordinano le indagini: allontanamento volontario, una fuga sino alle due più estreme e tragiche di un gesto disperato o un omicidio.




Augusta. Verso il porto nave Libra con 373 migranti a bordo

Sta facendo rotta verso il porto di Augusta il pattugliatore Libra. Sul mezzo della Marina Militare ci sono 373 migranti soccorsi nelle scorse ore nelle acque del Mediterraneo nell’ambito dell’operazione di pattugliamento e controllo Triton. Una volta sbarcati, dopo i controlli di rito, saranno accompagnati verso centri di prima accoglienza del territorio, su indicazione del Ministero degli Interni.




Pachino. Armi e droga: tre arresti. In casa avevano eroina e un fucile

Un via vai di persone insolito per la zona e per quella abitazione al confine tra Pachino e Ispica. Insospettiti, i Carabinieri di Noto hanno voluto vederci chiaro e sono così intervenuti con una perquisizione, personale e domiciliare.
In tre sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ricettazione e detenzione illegale di armi e munizioni comuni da sparo. Sono Corrado Caruso (39 anni), Maria Caruso (53 anni) e Cristian Rubbera (24) tutti e e tre con precedenti.
Alla vista dei Carabinieri, il terzetto ha cercato di disfarsi della droga, lanciandola nel giardino dell’abitazione. Recuperati complessivi 40 grammi di eroina, pronta per essere suddivisa in dosi. Nella cucina dell’abitazione i militari hanno poi rinvenuto due bilancini elettronici di precisione e tutto il materiale necessario per confezionare la sostanza stupefacente. Sequestrati anche 600 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.
Ma la perquisizione ha poi permesso di trovare anche 50 munizioni calibro 9 e un fucile a canne mozze calibro 12, quest’ultimo di provenienza furtiva. Arma e munizioni erano nascoste in un armadio in camera da letto.
Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso le case circondariali di Ragusa e Catania, a disposizione dell’autorità Giudiziaria.




Floridia. Arrestate due persone per tentato furto aggravato in concorso

I Carabinieri della Tenenza di Floridia, nel pomeriggio di ieri, hanno arrestato in flagranza per il reato di tentato furto aggravato in concorso, Cristian Italia di 24 anni e Salvatore Romano di 26, siracusani incensurati. I due ragazzi si sarebbero introdotti in un fondo agricolo privato. Con due motoseghe avrebbero tagliato dieci alberi di ulivo, caricando i tronchi su un autocarro di loro proprietà, per un peso complessivo di 500 chili. Italia e Romano sono stati sorpresi mentre erano intenti a tagliare altri alberi, grazie al pronto intervento della pattuglia dei Carabinieri, impegnata in un servizio di perlustrazione del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere. I due ragazzi, dopo essere stati condotti in caserma per le formalità di rito, sono stati dichiarati in stato di arresto e sottoposti alla misura dei domiciliari nelle rispettive abitazioni in attesa di giudizio.




Melilli. "Paga o ti incendio il locale", tentata estorsione e aggressione: tre arresti

Indagini complesse, partite lo scorso ottobre e concluse con tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Catania su richiesta della Procura distrettuale Antimafia. I carabinieri della compagnia di Augusta  hanno arrestato la notte scorsa a Melilli, Sebastiano Zimmitti, 43 anni, pregiudicato, il figlio Angelo, 20 anni, già noto alla giustizia e Sebastiano Ternullo, 21 anni. Le indagini sarebbero partite da un’aggressione, di cui è stato vittima il proprietario di un esercizio commerciale di Melilli, e che secondo gli inquirenti avrebbe portato a termine Sebastiano Zimmitti, sottoposto in passato a misure coercitive legate a reati di mafia. Il titolare dell’esercizio commerciale non ha denunciato l’accaduto, e i carabinieri, certi che con l’avrebbe mai fatto per paura di eventuali ritorsioni, hanno deciso di agire autonomamente, acquisendo i filmati registrati dal sistema di videosorveglianze installato nel negozio. Le immagini mostrerebbero quanto accaduto la notte del 25 ottobre scorso, quando Sebastiano Zimmitti viene ripreso seduto nel gazebo antistante il locale, insieme ad altri 7 giovani, tra cui il figlio Angelo e Ternullo. Ad un certo punto, con azione repentina, l’aggressione del titolare da parte dei tre, che gli avrebbero provocato delle lesioni. Una volta visionato il filmato, i carabinieri hanno interrogato la vittima, che inizialmente avrebbe negato l’accaduto salvo dovere ammettere tutto davanti a quanto ripreso dal sistema di videosorveglianza. L’aggressione sarebbe stata la conseguenza di un tentativo di estorsione dei tre. Sebastiano Zimmitti avrebbe fatto notare la propria appartenenza al clan Nardo, gruppo criminale di spicco nella zona nord della provincia. Esplicita anche la minaccia, in caso di diniego, di incendiare l’esercizio. Tutti elementi trasmessi alla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, che ha richiesto e ottenuto dal Gip le tre ordinanze di custodia cautelare in carcere. Sebastiano Zimmitti e Sebastiano Ternullo sono stati accompagnati al carcere di Catania Bicocca, mentre Angelo Zimmitti ha ottenuto i domiciliari perché appena dimesso dall’ospedale a seguito di un intervento chirurgico per una frattura scomposta al femore sinistro.




Buscemi. Tre arresti per furto in contrada Pavone, ladri interrotti dall'arrivo dei Carabinieri

Stavano caricando circa 500 kg di materiale ferroso di varia natura sul loro furgone. Ad interrompere il loro piano criminale, i carabinieri di Buscemi, con il supporto del personale della stazione di Cassaro. Arrestati due somali di 24 e 28 anni (ahmed Osman Abdil Wahib e Abdi Anshur Ahmed) insieme a Salvatore Colombo (28).
A chiamare i militari, il proprietario di uno stabile in disuso in contrada Pavone. In un giro di controllo aveva notato come il lucchetto del cancello d’ingresso fosse stato forzato.
I tre sono stati posti ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.