Siracusa. Caso lavoratori Infopoint e Gpg. "Se dirigenti provinciali hanno sbagliato, colpa non nostra"

Cominciato oggi l’esame del ricorso presentato dai lavoratori Infopoint e Gpg contro la Provincia Regionale di Siracusa. Prima udienza davanti al giudice Guglielmino con l’audizione delle parti e la possibilità di addurre ulteriori elementi, anche testimoniali, sulla vicenda.
Da una prima analisi, sembrerebbe che le 36 ore settimanali riconosciute ai lavoratori per oltre 3 anni non erano state programmate né si era previsto un opportuno impegno di spesa straordinario. Nonostante il Segretario Generale avesse avvisato l’amministrazione provinciale dell’errore in atto, chiamando in causa nel 2013 la Procura della Corte dei Conti, l’Ente avrebbe lasciato in vigore il provvedimento.
“Se ci sono dei responsabili ora devono pagare, non certo le nostre famiglie”, dicono i responsabili del Comitato dei lavoratori. “Noi siamo dei lavoratori con diritti acquisiti in buona fede e non siamo tenuti in alcun modo a verificare se i dirigenti che emanano gli atti hanno o meno impegnato le somme al bilancio. Quel che conta per noi è che per 3 anni e 2 mesi, ininterrottamente, abbiamo percepito una retribuzione a 36 ore ordinaria settimanale e che l’art. 4 del contratto nazionale vigente ci riconosce il diritto ad avere la trasformazione da part time a full time consolidando così l’orario a 36 ore. Non accettiamo disposizioni di servizio che limitano la nostra retribuzione. Abbiamo proclamato lo stato di agitazione riservandoci di chiedere al Prefetto ed al Procuratore Capo della Repubblica di tutelare il diritto nostro e delle nostre famiglie basato su atti che ancora oggi la Provincia non ha mai revocato”.




Operazione "Zatla", sgominata banda di spacciatori attiva anche a Rosolini

L’hanno ribattezzata “Zatla” ovvero hashish. E’ l’operazione condotta dai carabinieri che ha smantellato una di spacciatori Attiva tra le province di Ragusa e Siracusa. Eseguite venti ordinanze di custodia cautelare in carcere e un provvedimento di divieto di dimora. Decine le perquisizioni domiciliari. Per tutti l’accusa è di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. In provincia di Siracusa, l’organizzazione avrebbe “servito” la piazza di Rosolini.
Secondo quanto ricostruito dai militari di Modica e Vittoria, gli indagati si rifornivano di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hashish e marijuana) sul mercato catanese e palermitano, per poi rivenderle ad altri spacciatori nel territorio ibleo fino a lambire il siracusano. Un grosso quantitativo di droga è stato recuperato nel corso delle indagini.




Siracusa. Arrestata una donna all'Umberto I: ristretta in una stanza era andata ad incontrare un'amica

Si era concessa probabilmente una “passeggiata” lungo dell’Umberto I, l’ospedale di Siracusa. Ma nella sua particolare condizione – si trova sottoposta ai domiciliari e non avrebbe dovuto allontanarsi dalla stanza in cui era ricoverata – non era consentito. E così quando i carabinieri in operazione di controllo non l’hanno trovata, sono partite le ricerche. Concluse con l’arresto in flagranza per evasione quando la 36enne di Avola, Giovanna Fiaschè, ha fatto rientro nella stanza. “Sono andata nel parcheggio dell’ospedale per incontrare un’amica”, si è giustificata. Per lei scattati nuovamente i domiciliari in attesa di giudizio.




Priolo. Tre persone arrestate: due catanesi e un priolese per due episodi di furto

Tre uomini arrestati. Nel primo caso, gli agenti hanno sorpreso due catanesi che stavano compiendo un furto all’interno di una villetta, in periferia. Manette ai polsi di Nino Aiello (27) e Gaetano Giuseppe Valenti (28).
In un secondo episodio, arrestato Ciro Celotto (43 anni) sorpreso a rubare materiale ferroso all’interno dell’area industriale di Priolo Gargallo.




Augusta. Tredici presunti scafisti in stato di fermo, sequestrato un peschereccio

Il gruppo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina ha posto in stato di fermo 13 presunti scafisti. Farebbero parte di una organizzazione criminale specializzata nel traffico di esseri umani lungo il Mediterraneo. I 13 erano a bordo di un peschereccio intercettato nei giorni scorsi a circa 120 miglia a sudest di Capo Passero. Trasportavano 171 migranti, partiti dalle coste egiziane e poi soccorsi dalla corvetta Fenice della Marina Militare italiana.
Gli scafisti si sono dichiarati in un primo momento componenti dell’equipaggio del peschereccio, posto sotto sequestro con l’intervento dei fucilieri del battaglione San Marco, e “con fare sospetto” si sono rifiutati di salire a bordo della nave della Marina. Tutti egiziani, sono sbarcati in porto ad Augusta insieme ai migranti. Le indagini immediate del gruppo interforze, coordinate dalla Procura di Siracusa, hanno permesso di individuare chiari elementi di responsabilità dei 13 egiziani posti in stato di fermo. Il peschereccio sequestrato è la nona imbarcazione definita “maggiore” sottratta alla rete criminale che opera lungo il Mediterraneo.




Siracusa. "Avvertimento" ad una ditta edile: dati alle fiamme due autocarri

Sull’origine dolosa dell’incendio i dubbi sarebbero ormai pochi. Come la lettura dell’episodio: un possibile avvertimento con destinataria la EdilSir srl. I due autocarri gravemente danneggiati nella notte da un incendio appartengono infatti alla società edile che ha sede in via Epicarmo. I due mezzi erano invece posteggiati uno accanto all’altro, all’interno di un cortile condominiale di via Monteforte, a Siracusa, peraltro recintato e chiuso da un cancello automatico. I vigili del fuoco sono arrivati all’1.25 e in pochi minuti hanno avuto ragione delle fiamme, segnalate dai residenti di via Sturzo.
Il rogo ha distrutto la parte anteriore e gli abitacoli dei due mezzi cassonati. Le indagini sono condotte dalla Polizia di Stato.




Floridia. Ragusano specializzato in truffe ancora in manette. Nella fuga quasi investe un Carabiniere

Arrestato a Floridia il ragusano Giorgio Covato, 34enne già noto alle cronache. I Carabinieri lo hanno bloccato in flagranza per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. L’arresto è scaturito da un indagine condotta dai militari dopo una denuncia per truffa presentata da una donna. Covato sarebbe entrato nel negozio della vittima e qualificandosi come poliziotto si era fatto consegnare una somma di 200 euro per sponsorizzare un presunto torneo di calcio tra le forze di polizia. Lo stesso avrebbe proposto a quel punto di ritornare da lei il giorno seguente per proporle l’acquisto di un banco frigo ad un prezzo conveniente. A quel punto i carabinieri si sono appostati nei pressi del negozio, in attesa di Covato. Avvicinato da due militari che gli intimavano di spegnere il motore dell’auto e scendere, l’uomo rispondeva accelerando bruscamente, tentando anche di investire uno dei due. Dopo un breve inseguimento per le strade di Floridia è stato bloccato e condotto a Cavadonna in attesa di giudizio. Per lui oltre l’arresto per resistenza è scattata anche la denuncia a piede libero per il reato di truffa.




Augusta. Acqua contaminata sversata nel canale di gronda, denunciato imprenditore

Avrebbe smaltito  illegalmente rifiuti liquidi provenienti da un impianto di bonifica e lavaggio di cisterne e mezzi industriali. La polizia ha denunciato per questo il titolare dell’impresa, che si trova in contrada Ogliastro, nel territorio di Augusta. Secondo quanto emerso dai controlli effettuati, l’imprenditore , un uomo di 40 anni, tramite l’allestimento di una pompa sommersa, avrebbe smaltito le acque di lavaggio , contaminate da idrocarburi, oli e prodotti sgrassanti, direttamente in un canale di gronda delle acque meteoriche che costeggia l’ex strada statale 114.




Siracusa. Controlli antidroga nelle scuole superiori: impiegate unità cinofile

Controlli antidroga, ieri, in alcuni degli istituti scolastici superiori del capoluogo. I carabinieri si sono avvalsi della collaborazione del gruppo Cinofili di Nicolosi. Controlli su vasta scala. Obiettivo: prevenire e sensibilizzare i giovani, mettendoli in guardia sulle conseguenze del consumo di droghe. Nel cortile di una scuola, adibito a parcheggio per i ciclomotori, rinvenute due dosi di hashish per complessivi 8 grammi.
(Foto: repertorio)




Siracusa. "Nascosto" a Cassibile dopo lo sbarco ad Augusta: arrestato

Era destinatario di un decreto di espulsione dal territorio italiano, ma si trovava a Cassibile. A intercettarlo, ieri, i carabinieri, che hanno arrestato in flagranza di reato l’egiziano Mohamed Esmail Darwish El Sayed, sbarcato clandestinamente al porto di Augusta nei giorni scorsi. L’uomo è stato condotto presso il carcere di Cavadonna.