Siracusa. Un 38enne con il vizio dell'evasione ri-risottoposto ai domiciliari

Era già stato arrestato l’ultima volta il 17 giugno quando – pur essendo sottoposto alla misura cautelare – aveva comunque deciso di andare a seguire le riprese di Romanzo Siciliano in Ortigia. Sorpreso dai Carabinieri è stato nuovamente posto ai domiciliari e denunciato per evasione. Cosa che si è ripetuta: il 38enne Gianpaolo Mazzeo questa volta stava rientrando a casa dopo aver gettato la spazzatura nella vicina via Abela. Così almeno si è giustificato con i militari che lo aspettavano. E’ stato arrestato per evasione e ri-risottoposto ai domiciliari.




Truffe nel mondo dell'ippica, citato anche l'ippodromo del Mediterraneo. Che smentisce: "Noi estranei"

Una brevissima nota inviata alle redazioni per smentire che l’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa sia coinvolto nelle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Firenze. La struttura sportiva siracusana si professa “totalmente estranea a qualsiasi fatto inerente le indagini condotte”.
L’ippodromo di Siracusa si è ritrovato citato in diverse agenzia stampa insieme a quelli di Firenze, Roma e Napoli. Le fiamme gialle toscane hanno operato sequestri per 57 milioni di euro in una ‘operazione contro presunte truffe da parte di tre tra imprenditori e gestori di vari ippodromi. L’ipotesi è quella che i contributi pubblici siano stati utilizzati per fini privati.
Secondo quanto scoperto dai finanzieri – racconta La Nazione – il sistema fraudolento ruotava attorno alla creazione di una serie di società, dislocate su tutto il territorio nazionale, utilizzate come “schermo” per non fare apparire, nella procedura di assegnazione dei fondi pubblici, quei soggetti giuridici che nel tempo avevano accumulato cospicui debiti nei confronti dell’erario. Con l’ausilio di questo meccanismo le società, riconducibili alle stesse persone denunciate, hanno gestito gli ippodromi piu’ importanti del Paese per quasi un quinquennio nonostante la situazione di grave dissesto finanziario. Le somme indebitamente percepite sono state solo in minima parte utilizzate per la gestione degli ippodromi e lo sviluppo dell’attivita’ ippica.
Per ottenere finanziamenti pubblici pur non avendone diritto perchè gravati da debiti verso lo Stato, gli imprenditori avrebbero mascherato i conti in negativo della propria società, la “Ippodromi e città spa”, spacchettandola in quattro aziende “schermo”, create ad hoc e incaricate della gestione degli ippodromi di Tor della Valle a Roma, di Agnano a Napoli, dell’ippodromo di Siracusa e di quelli Le Mulina e del Visarno a Firenze.




Siracusa. A passeggio invece di andare in tribunale, e quando i carabinieri suonano alla sua porta…

I carabinieri erano andati a prenderlo a casa per accompagnarlo in tribunale, dove era atteso per essere processato per direttissima. Ma lui, Salvatore Sinatra, non c’era nonostante fosse sottoposto alla misura dei domiciliari. Così, quando a piedi è tornato nella zona, è stato intercettato e arrestato per evasione. Era stato già arrestato lo scorso sabato con l’accusa di furto aggravato di un’auto e minacce. E dai domiciliari è finito direttamente in carcere, a Cavadonna.




Solarino. Nascondiglio insolito per un fucile a canne mozze: lo scova con intuito un brigadiere

Sorpresa per i carabinieri di Solarino. Nascosto all’interno di uno tubo di una stufa a legna nella cucina di un 30enne già noto alle forze dell’ordine hanno trovato un fucile a canne sovrapposte e calcio mozzati, in ottimo stato d’uso e perfettamente funzionante. L’arma non presenta la matricola abrasa ed è completa di sei cartucce calibro 12 e 2 proiettili calibro 38. In flagranza dei reati di ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizionamento è stato allora arrestato Luciano Palumbo.
Il fucile è stato trovato nel corso di una mirata  perquisizione domiciliare. Solo l’intuito e la minuziosa ricerca di un brigadiere dell’Arma hanno reso possibile il ritrovamento in un posto decisamente “insolito”. Dai primi accertamenti è emerso che il fucile è stato rubato a Vittoria nel mese di marzo del 2010.
Sull’arma saranno svolti gli accertamenti balistici per verificare se è stata utilizzata per reati commessi nell’ultimo periodo. L’uomo è stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Furto di liquori, individuato e denunciato il responsabile

Un 42enne agrigentino denunciato in stato di libertà dalla Mobile di Siracusa. L’uomo sarebbe il responsabile di un furto di bottiglie di liquori da un supermercato di via Elorina.




Marzamemi. Ancora controlli negli esercizi pubblici

Poliziotti, finanzieri e agenti della Municipale di Pachino, insieme a personale medico dell’Asp, hanno effettuato, diverse verifiche per combattere eventuali irregolarità amministrative ed il rispetto delle normative vigenti in materia di alimenti.
Al momento dell’ispezione, il titolare di un esercizio commerciale è risultato sprovvisto del piano di autocontrollo, della procedura di rintracciabilità degli alimenti e della planimetria dei locali allegata alla registrazione dell’attività. In cucina non è stato possibile individuare con certezza, come prevede la legge, chi avesse fornito gli alimenti detenuti all’interno del frigo/congelatore. Al titolare veniva intimata l’esibizione di tutta la documentazione richiesta entro un congruo termine.
In un altra attività, i titolari non hanno dimostrato l’avvenuto pagamento del suolo pubblico per l’anno 2013 e l’anno in corso. Sono stati invitati ad esibire, entro breve termine, la documentazione con riserva di procedere immediatamente alle contestazioni del caso.
La Guardia di Finanza, acquisite le documentazioni, verificherà le regolarità fiscali e quelle relative all’assunzione dei lavoratori degli esercizi controllati.




Siracusa. Rapinatore seriale ai domiciliari, era in provincia di Potenza per lavoro

Sarebbe lui l’autore di diverse rapine commesse a Siracusa tra marzo e luglio dello scorso anno con l’utilizzo di una pistola semiautomatica. E’ il siracusano Leonardo Rosolia, 46 anni, residente in provincia di Potenza. E proprio con la collaborazione della Mobile potentina è stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Siracusa. Gli investigatori sono giunti alla sua identificazione attraverso scrupolose indagini  e riscontri fotografici.




Siracusa. Una pistola con caricatore e matricola abrasa scoperta in un casolare di Tivoli

Una pistola completa di caricatore è stata trovata da agenti della Squadra Mobile. L’arma era occultata in un casolare abbandonato in contrada Tivoli. Si tratta di una Bernardelli calibro 7,65 con matricola abrasa. Obiettivo degli investigatori, adesso, appurare se l’arma sia stata utilizzata per commettere reati nel siracusano e a chi appartenesse.




Immigrazione: stranieri soccorsi a largo di Portopalo e sbarco ad Augusta

Prosegue il flusso di migranti che sbarcano sulle nostre coste. Altre 762 persone sono state soccorse nella notte e nelle prime ore del mattino nel Canale di Sicilia dal pattugliatore della Marina Militare “Vega” e dal cargo “Rigoletto”, battente bandiera delle isole Cayman.
L’unità della Marina ha soccorso i 555 migranti (tra cui 64 donne e 81 minori) che viaggiavano su un barcone raggiunto al largo di Portopalo. Gli altri 207 immigrati sono stati prelevati dal mercantile. Per tutti i 762 è stato disposto  il trasbordo sulla nave militare “Sfinge” che li trasporterà nei porti indicati dal ministero dell’Interno.  Destinazione probabile Augusta, dove ieri è arrivato in porto il Margiottini con 607 stranieri (44 donne e 198 minori).
(foto: il barcone avvistato nella notte)




Siracusa. Minacce di morte, insulti, appostamenti: le indagini dei carabinieri fanno luce su una storia di stalking

Minacce, insulti, violenze fisiche e verbali. Ancora una vittima di stalking, perseguitata da un uomo che non è riuscito a gestire con la dovuta serenità la fine di una storia d’amore. I carabinieri hanno così arrestato un 38enne incensurato, Salvatore Zito, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Siracusa. Avrebbero, quindi, trovato conferma le lunghe indagini dei militari partite nel maggio dello scorso anno, quando l’ex moglie del presunto stalker ha deciso di denunciare tutto.
Stanca di dover sopportare i tormenti dell’uomo, provata da uno stato generale di ansia e timore ingenerato dalla difficile situazione ha chiesto aiuto ai carabinieri. Le indagini hanno ricostruito e documentato, con la collaborazione della vittima, una lunga serie di appostamenti sotto casa, minacce di morte ed insulti verbali rivolti anche ai familiari della donna. E poi ricatti relativi alla non corresponsione dell’assegno di mantenimento ed alla sottrazione dei figli, nonché una serie infinita di sms e telefonate (in un giorno la vittima ha ricevuto ben 184 chiamate).
Zito, durante le indagini, si sarebbe mostrato incurante della presenza dei carabinieri. In un sms dichiara infatti di non temere una condanna neanche a vent’anni di carcere e di essere pronto a vendicarsi a condanna scontata. In un’occasione, qualche giorno prima della testimonianza dei genitori della donna all’udienza della causa di separazione, l’ex marito ha minacciato verbalmente la vittima affermando che le avrebbe fatto trovare il padre bruciato dentro la macchina. Infine, l’episodio più grave avviene ad inizio luglio, secondo quanto ricostruito dagli investigatori. Al termine del solito appostamento, l’uomo Avrebbe cercato di impedire alla donna di entrare in casa rincorrendola nell’androne condominiale e percuotendola per impedirle di raggiungere l’ascensore, causandole contusioni varie al viso ed alla spalla giudicate guaribili in sette giorni dai medici dell’Ospedale di Siracusa. Tutto davanti ai due figli dell’ex coppia.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto ai domiciliari presso l’abitazione dei genitori.