Avola. Contrasto ai posteggiatori abusivi: due sanzionati

Si erano “divisi” il lavoro lungo il frequentato lungomare di Avola. E agli automobilisti, tanti in quell’area, chiedevano un piccolo obolo per la sosta. Ma i due parcheggiatori abusivi sono stati fermati e sanzionati dagli agenti del commissariato. In servizio di controllo del territorio, i poliziotti hanno notato in località Tremoli l’attività abusiva e sono subito intervenuti.




Siracusa. Tentato omicidio di via Cassia: convalidato l'arresto di Musso, si cerca la pistola

Gli investigatori stanno cercando in queste ore l’arma con cui Claudio Musso ha esploso un colpo contro un suo parente domenica scorsa, in via Cassia. Il gip ha confermato l’arresto del 46enne che ha ammesso le sue responsabilità dopo la prima confessione resa insieme al suo avvocato nella serata di martedì, quando si è consegnato nella stazione dei carabinieri di Cassibile al termine di una latitanza durata circa 48 ore. Lo sparo dopo un litigio. Il proiettile ha attraversato da parte a parte il collo della vittima, senza ledere arterie o provocando altri gravi danni. E’ accusato di tentato omicidio.
Musso ha fornito indicazioni sul luogo dove avrebbe gettato l’arma. Le prime ricerche non hanno, però, prodotto risultati. Si prosegue nei pressi della pista ciclabile.
(foto: via Cassia, luogo della sparatoria)




Siracusa. La morte di Francesco Avola, aperto un fascicolo per omicidio colposo. Lettera aperta del padre del giovane annegato al Plemmirio

Omicidio colposo. E’ il capo di imputazione del fascicolo che la Procura della Repubblica di Siracusa ha aperto in riferimento al tragico incidente in cui ha perso la vita Francesco Avola, il sedicenne inghiottito dalle acque del Plemmirio il 25 maggio scorso. L’inchiesta è aperta contro ignoti ed è affidata al sostituto procuratore Antonio Nicastro. Un piccolo passo avanti per la famiglia di “Ciccio”, che pochi giorni fa avrebbe compiuto 17 anni. La Squadra Mobile, guidata dal dirigente Tito Cicero, starebbe indagando sul lasso di tempo intercorso dalla prima richiesta di soccorso al momento in cui l’altro giovane che si trovava in acqua insieme a Francesco Avola è stato tratto in salvo.  Giacinto, il padre del giovane, non molla. “Aspetto la conclusione delle indagini- racconta- e continuerò a lottare finché la verità non verrà fuori”. Ha scritto una lettera aperta. “Tante le assenze che purtroppo ho dovuto registrare alla fiaccolata in ricordo di Ciccio- dice Giacinto Avola- Sarebbe stata l’occasione per prendere una forte e chiara presa di posizione. Non lo è stata, con la soddisfazione di chi nutriva, forse, ansia. Siracusani- esorta il padre di Francesco- svegliatevi, assumetevi la responsabilità di impegnarvi per la sicurezza dei nostri figli. Cerco di essere fiducioso, almeno nella giustizia. Il resto lo vedremo, ma una cosa è certa: io non mollo. Non bastano i “mi piace” su Facebook per condurre una battaglia. Lottiamo insieme”. Firmato “un padre che non vuole i vostri cuori rimangano spezzati per sempre come il suo”.




Siracusa. "C'è un lascito per la parrocchia, ma occorre pagare il notaio". Allarme truffe: inchiesta della Procura

Il modus operandi è sempre lo stesso. Sedicenti esecutori testamentari si rivolgono alle parrocchie e comunicano un lascito, cospicue somme di denaro, da parte di un defunto in favore della comunità parrocchiale, ma per riscuotere la cifra chiedono il versamento del presunto onorario al notaio che dovrebbe gestire la pratica. E’ un tentativo di truffa. L’Arcidiocesi di Siracusa ha raccolto numerose segnalazioni, da parrocchie di tutta la provincia e ha denunciato le tentate truffe alle forze dell’ordine e alla Procura di Siracusa, che ha aperto un’inchiesta. Tutti i parroci sono stati avvertiti e invitti a segnalare qualsiasi tipo di simile richiesta. Il timore è che questi raggiri possano colpire i cittadini, soprattutto anziani. Il finto esecutore testamentario parla al telefono di una transazione sicura e veloce e indica anche l’ufficio postale quale strumento per concludere il lascito. Non è un caso se si tratta di un luogo molto frequentato dagli anziani.




Siracusa. "Dammi i soldi per quei bravi ragazzi", estortore solitario arrestato dai Carabinieri

I carabinieri ci hanno messo poco tempo ad incastrare ed arrestare Pietro Todaro Tilli. Il 44enne siracusano, con precedenti specifici, aveva preso di mira una farmacia del centro storico. Si era presentato come l’amico “di quei bravi ragazzi”, lasciando intendere di essere organico ad una sedicente organizzazione criminale in nome e per conto della quale chiedeva il pagamento a mò di pizzo di 200 euro. Per risultare ancora più credibile, avrebbe anche affermato di essere detenuto e di usufruire di un permesso giornaliero sino alle 13:00. Il farmacista, in un primo momento, ha consegnato all’uomo 80 euro e qualche prodotto per l’igiene personale, invitandolo ad allontanarsi immediatamente. Ma l’indomani si è invece ripresentato pretendendo a nome dei suoi “amici” i restanti 120 euro.
Ma il responsabile della farmacia questa volta ha deciso di rivolgersi ai carabinieri che si sono subito attivati. Individuato in Todaro Tilli l’autore dell’estorsione, nei suoi confronti è stata emessa ed eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. E’ stato accompagnato a Cavadonna.
“Quando le vittime di estorsione ed usura decidono di non piegarsi e denunciano, si possono contrastare con efficacia i fenomeni estorsivi impedendo che dilaghino”, spiegano proprio dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa.




Avola. Viola il divieto di avvicinamento alla moglie e la picchia: scattano i domiciliari

Ignora il divieto di avvicinamento alla moglie, la raggiunge e la picchia selvaggiamente. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, minacce e lesioni aggravate. Gli agenti del commissariato di Avola hanno arrestato e posto ai domiciliari un cinquantenne,  denunciato in precedenza dalla moglie per lesioni personali. Il provvedimento emesso dal magistrato non lo avrebbe fermato.  L’uomo avrebbe violato la restrizione e avrebbe avvicinato nuovamente la donna, aggredendola verbalmente  e picchiandola violentemente. 




Augusta. Incidente mortale a Castelluccio, 49enne muore folgorato

E’ stato investito da una scarica elettrica che non gli ha lasciato scampo. E nonostante sia stato immediatamente soccorso, per un 49enne originario dello Sri Lanka non c’è stato nulla da fare. Lavorava come domestico presso una famiglia di Augusta. Nella casa di contrada Castelluccio stava per tagliare delle foglie secche quando involontariamente avrebbe tranciato i vicini cavi dell’alta tensione finendo folgorato.




Siracusa. Immigrazione, fermati presunti scafisti. Avrebbero organizzato traversate dalla Libia e dall'Egitto

Fermati sei presunti scafisti coinvolti negli ultimi sbarchi che hanno condotto, in meno di tre giorni, oltre mille migranti sulle coste della provincia di Siracusa. Operazioni difficili, nel corso delle quali gli uomini impiegati nell’operazione “Mare Nostrum” hanno anche rinvenuto un cadavere in avanzato stato di decomposizione, che fa pensare al naufragio dei migranti di dieci giorni fa,  in cui un gommone si è rovesciato durante le fasi di recupero da parte di un mercantile. Un drammatico bilancio: 13 morti e molti dispersi. Il corpo senza vita rinvenuto potrebbe essere una delle vittime. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo. L’inchiesta è affidata al sostituto procuratore Antonio Nicastro. Le indagini hanno condotto all’individuazione di tre presunti scafisti, tutti tunisini.  Sarebbero collegati a tre differenti sbarchi, che avrebbero organizzato partendo dalle coste libiche,  nei pressi di Zouwara, a quelle italiane. Monji Saleh, 44 anni, è già stato 13 volte in Italia, sempre con generalità diverse. Gli altri due fermati, Mohamed Ben Mesaoud, 19 anni e Moldi Frehi, 39 anni, non avrebbero, invece, precedenti. Sarebbero legati allo sbarco di ieri, infine, Karaf Moustapha Mohamed, 18 anni, Mhumd Sayed Atya, 18 anni e Moussa Hakim Armia, 19 anni, tutti egiziani.




Siracusa. Bomba a mano, proiettili e colpi di mortaio: rinvenuti e fatti brillare residuati bellici

Diversi ordigni bellici sono stati rinvenuti e fatti brillare tra Fontane Bianche e Gallina. Si tratta di residuati del secondo conflitto mondiale, potenzialmente ancora in grado di esplodere. A Fontane Bianche, a pochi metri dalla scogliera in fondo a via Mar Baltico, in acqua, è stata trovata una bomba a mano modello a barattolo, ancora con la linguetta inserita. La Capitaneria di porto ha subito emesso una ordinanza per interdire l’area ai bagnanti. I militari hanno effettuato diverse ronde in spiaggia e in acqua per accertare che i bagnanti fossero a distanza di sicurezza. L’ordigno è stato preso in consegna dal nucleo artificieri della Marina appositamente arrivato da Augusta che ha provveduto al largo, e in totale sicurezza, a farlo brillare insieme ad altri colpi di mortaio, bossoli e proiettili di medio e grosso calibro rinvenuti a Gallina.
(foto: archivio)




Siracusa. Controlli a raffica delle Volanti, tre denunciati

Tre denunce, per guida senza patente e per tentato furto di rame all’interno di una cabina dell’Enel. Sono state notificate a tre siracusani, di 38 , 28 e 24 anni nell’ambito di un’attività di controllo straordinario del territorio condotta dagli agenti delle Volanti di Siracusa, nell’ambito dell’operazione “Trinacria”. Il 38enne è stato sorpreso alla guida di un’auto senza il necessario permesso di guida. Gli altri due giovani, invece, sono stati sorpresi mentre tentavano di tagliare dei cavi Di rame, probabilmente con l’obiettivo di rivendere il materiale illegalmente. Nell’ambito dello stesso servizio la polizia ha controllato 46 veicoli e 11 persone. Uno il fermo amministrativo, 10 le sanzioni elevate.