In possesso di coltelli, mazze e un passamontagna: denunciati due uomini
Due uomini, rispettivamente di 55 anni e di 58 anni, sono stati denunciati dagli agenti del Commissariato di Augusta per il possesso di coltelli, oggetti atti ad offendere e oggetti atti allo scasso.
I due denunciati, che viaggiavano a bordo di un suv, sono stati trovati in possesso anche di un passamontagna, di guanti e di alcune mazze. Non si esclude che i due, estranei alla provincia di Siracusa, si fossero recati in trasferta ad Augusta con l’intento di commettere furti o rapine.
A carico dei due uomini sono in corso le procedure per emettere il foglio di via obbligatorio a firma del Questore.
Sequestrati sette pitbull maltrattati e una tartaruga: denunciati due uomini
I Carabinieri di Palazzolo Acreide, con l’ausilio dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, del Nucleo CITES di Catania, di personale A.S.P., tecnici del comune e dell’“Enel”, hanno effettuato una serie di controlli in centro storico, quartiere Lenza, denunciando un 21enne e un 19enne, entrambi con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio.
I due, inoltre, sono stati denunciati per furto di energia elettrica mediante allaccio diretto alla rete pubblica e maltrattamento di animali e detenzione illecita di specie protetta.
L’attività, pianificata con l’obiettivo di contrastare la situazione di degrado dell’area, ha consentito di verificare che i due giovani, che tra l’altro risultavano occupare abusivamente alcuni immobili, tenevano 7 cani molossoidi in pessime condizioni igienico sanitarie e in evidente stato di abbandono, in box fatiscenti e con carcasse di altri animali. Trovata anche una tartaruga appartenente a una specie protetta. Nei terreni di pertinenza sono stati rinvenuti rottami di ciclomotori di verosimile provenienza illecita e sui quali sono in corso accertamenti. I cani sono stati sottoposti a sequestro e presi in custodia dagli enti competenti. La tartaruga è stata trasferita presso una struttura gestita dai Carabinieri Forestali di Catania e sarà presto reimmessa in natura.
Truffa del finto carabiniere, arrestata coppia di catanesi: raggirate due anziane siracusane
Due presunti truffatori sono stati identificati e arrestati dai Carabinieri. Si tratta di un pregiudicato 44enne nato a Napoli ma residente a Catania – e con precedenti reiterati e specifici per truffa – e la compagna, una catanese di 40 anni. Sono indagati in concorso per truffa, sostituzione di persona e tentato indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti con le aggravanti di aver ingenerato nelle persone offese il timore di un pericolo immaginario e avere profittato di circostanze di luogo e di tempo, anche in riferimento all’età delle vittime, tali da ostacolare la privata difesa.
I due avrebbero messo in atto la cosiddetta truffa del finto carabiniere, facendosi così consegnare denaro dalle ignare vittime. Secondo quanto ricostruito durante le attente indagini, coordinate dalla Procura di Siracusa, a giugno scorso, a distanza di pochi giorni, hanno avvicinato due anziane a Testa dell’Acqua e a Buccheri. Le donne sono state prima contattate telefonicamente e poi raggiunte a casa da sedicenti appartenenti alle forze dell’ordine che, carpendo subdolamente la loro fiducia, si sono poi fatti consegnare denaro contante e carte di credito. Nel corso della classica preventiva telefonata, i truffatori avevano raccontato alle due donne che il figlio di una e il nipote dell’altra avevano provocato due gravi incidenti stradali e che per essere rilasciati dai Carabinieri dovevano immediatamente pagare una somma in contanti.
Quando le due donne si sono rese conto di essere state raggirate, hanno presentato denuncia ai veri Carabinieri. Le immediate attività investigative hanno consentito, grazie a una meticolosa analisi dei dati estrapolati delle immagini di videosorveglianza cittadina e privata, dai tabulati telefonici e dalla testimonianza, in entrambe le circostanze, di alcuni cittadini che avevano notato un’auto sospetta aggirarsi nel quartiere, di identificare i due presunti autori delle truffe.
I Carabinieri del comando provinciale di Siracusa ricordano che in caso di dubbio, è bene contattare immediatamente e senza alcun imbarazzo il numero di emergenza 112 o la Stazione Carabinieri più vicina “per richiedere un intervento, avere semplicemente un chiarimento o ricevere un tempestivo supporto, senza lasciare entrare in casa nessuno o consegnare denaro”.
Ancora olio motore per sfregiare Siracusa, ecco l’imbrattatore di via Tisia: lo riconoscete?
In ciabatte e pantaloncini, zaino in spalla, con il volto coperto dal cappuccio della felpa: ecco l’imbrattatore di viale Tisia. Erano da poco passate le 23 di domenica sera, quando ha deciso di sversare un super inquinante – olio motore – sulla pietra bianca dei marciapiedi della riqualificata via Tisia. Non in un solo punto, ha proseguito indisturbato la sua opera nei quattro angoli dove sono state recentemente posizionate delle panchine.
Dopo un primo intervento con una lancia idrica ad alta pressione, il Comune di Siracusa proverà oggi a “smacchiare” le parti imbrattante con prodotti specifici. Sullo sfondo, la domanda principale: perchè? Interrogativo destinato a rimanere senza risposta. Forse più che di vandalismo, conviene accendere i riflettori sul tema del disagio, anche psichico e mentale. E interrogarsi se il sistema pubblico delle politiche sociali è ancora in grado di dare risposte e assistenza.
Nelle settimane scorse, un uomo di 53 anni aveva imbrattato con olio motore i sentieri tutto attorno alla basilica di San Giovanni alle Catacombe. I segni di quell’inspiegabile gesto sono ancora, purtroppo, visibili. Anche in quel caso, le telecamere di videosorveglianza ripresero la scena ed il responsabile. In precedenza, e sempre con olio motore, era stato colpito anche il monumento ai Caduti. Potrebbe sempre trattarsi della stessa mano? Forse è più di un semplice dubbio.
“Dalle immagini non si riesce a vedere il volto di questa persona, se qualcuno può fornirci elementi utili a risalire alla sua identità ci contatti”, spiega l’assessore alla Polizia Municipale, Giuseppe Gibilisco. Ma cosa può fare la macchina pubblica in questi casi? Purtroppo, poco o nulla. Una denuncia, la richiesta del risarcimento del danno. Poco altro. Fino al prossimo episodio, almeno sino a quando non si punterà anche sull’evidente disagio che fa da sfondo a simili, tristi vicende.
Scene di ordinaria follia in centro a Pachino e il sindaco ora chiede l’Esercito
Sabato sera ad alta tensione per le vie di Pachino. Sono dovuti intervenire i Carabinieri per riportare ordine in zona mercato, dove alcuni cittadini extracomunitari hanno dato vita ad una violenta colluttazione, poco dopo le 22. Tutto inizia in piazza Colonna e poi deflagra nelle aree vicini. Due stranieri sono stati bloccati e identificati. Una terza persona ha riportato ferite giudicate lievi.
In attesa degli ulteriori accertamenti investigativi, sui social scoppia la rabbia dei cittadini di Pachino.
Decine di post raccontano ulteriori dettagli dell’accaduto: da un petardo fatto esplodere in piazza, sino alle scene da far west con la rissa tra gli stranieri, verosimilmente in preda ai fumi dell’alcol, e bottiglie di vetro lanciate in aria mettendo tutto e tutti in pericolo. Tra le parole emerge una certa insofferenza per atteggiamenti violenti ritenuti sempre più diffusi e di cui i cittadini attribuiscono la responsabilità alla folta comunità straniera, da tempo presente nel centro agricolo siracusano.
Il sindaco di Pachino, Giuseppe Gambuzza, ringrazia i Carabinieri ma si dice pronto a chiedere al Ministero dell’Interno anche l’intervento dell’esercito. Nelle settimane scorse aveva sollevato il caso sicurezza nella cittadina della zona sud anche in Prefettura. E ora annuncia controlli anche sulla regolarità dei contratti di affitto stipulati dai privati con i tanti stranieri presenti in città.
Detenzione e spaccio di droga, 71enne condannato a quasi 3 anni di reclusione
Un 71enne è stato arrestato dai Carabinieri di Lentini in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa. L’uomo deve scontare 2 anni e 6 mesi di reclusione per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, fatti verificatisi ad Augusta nel 2012. Il 71enne è stato condotto presso la Casa di Reclusione di Brucoli.
Furto in abitazione, 44enne condannata a 1 anno e 4 mesi di reclusione
Una 44enne è stata arrestata dai Carabinieri di Noto in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze. La donna, di origini toscane ma residente nel comune netino, deve scontare 1 anno e 4 mesi di reclusione per un furto in abitazione commesso nel capoluogo toscano nel maggio 2023. La 44enne è stata condotta presso la Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.
VIDEO. Ex Casa del Pellegrino, ancora un grave incendio nell’indifferenza generale
Ancora un incendio all’interno della ex Casa del Pellegrino di Siracusa. L’edificio, ormai in stato di abbandono mentre si consuma un contenzioso tra Comune di Siracusa e ente Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, è diventato casa di ultimi e senza fissa dimora.
Il nuovo rogo ha avuto origine nelle prime ore del mattino. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei Vigili del Fuoco che hanno dovuto fare ricorso anche all’autoscala per raggiungere i locali interessati dalle fiamme, particolarmente intense nel vano ascensore e in alcuni locali dei piani alti della struttura.
Evidenti anche questa volta i segni di presenza umana costante all’interno: rifiuti, materassi e altre suppellettili. E proprio una fiamma libera sarebbe all’origine di questo nuovo, serio episodio. Alcune persone che si trovavano dentro l’ex Casa del Pellegrino – si apprende da alcuni testimoni -sarebbero state fatte sgomberare. L’odore acre ha invaso le tante abitazioni vicine. Protestano i residenti. Non è il primo incendio, infatti. E qualcuno si sfoga: “se non succede prima qualcosa si grave, nessuno interverrà”.
I Vigili del Fuoco avevano già invitato a murare ogni accesso, per ragioni di sicurezza e decoro. Una richiesta rimasta inascoltata. Da Palazzo Vermexio fanno sapere di essere nell’impossibilità di procedere perchè non hanno il bene nella loro disponibilità a causa del protrarsi di un ulteriore contenzioso giudiziario con l’ente Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime.
L’ex hotel è una struttura di proprietà comunale, concessa in comodato all’ente Santuario Madonna delle Lacrime per l’accoglienza dei pellegrini. Da anni è al centro di una contesa, dopo che il Comune di Siracusa aveva unilateralmente deciso di revocare la concessione. Il Cga di Palermo si è però pronunciato disponendo il ritorno dell’edificio nella disponibilità del Santuario. Palazzo Vermexio, frattanto, ha rilanciato il progetto di accoglienza temporanea per senza fissa dimore “Fermoposta”, fermo di un finanziamento che – altrimenti – rischierebbe di tornare indietro. Sull’utilizzo della struttura e su chi debba fare cosa, però, non c’è intesa. Nel frattempo, l’ex Casa del Pellegrino è diventata un edificio in decadimento.
Sbarco di 26 migranti, due egiziani fermati dalla Polizia: sarebbero loro gli scafisti
Due cittadini egiziani, rispettivamente di 25 e 32 anni, sono stati sottoposti a provvedimento di fermo dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa. La fattispecie ipotizzata è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Da quanto emerso dalle indagini, i due sarebbero gli scafisti che hanno condotto un’imbarcazione partita dalle coste libiche e approdata ieri al porto commerciale di Augusta scortata da motovedette della Capitaneria di Porto. A bordo, 26 migranti. Il barcone era stato intercettato al largo delle coste siciliane. I due egiziani sono stati condotti in carcere.
Maltratta la ex compagna e le estorce denaro, arrestato un 49enne
Maltratta la ex compagna e le estorce denaro, i Carabinieri di Avola arrestano un 49enne per essere gravemente indiziato di maltrattamenti, rapina ed estorsione commessi nei confronti della ex compagna. A disporre il provvedimento la Procura di Siracusa a termine di indagini, in grado di accertare che l’uomo, con diversi precedenti per estorsione e furto e sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, negli ultimi mesi ha avuto comportamenti violenti nei confronti della ex, anche in presenza dei figli minori, ingiuriandola, minacciandola di morte e aggredendola fisicamente. In una circostanza l’ha aggredita, le ha sottratto con violenza il ciclomotore chiedendole denaro per restituirglielo. L‘attività investigativa scaturita dalla coraggiosa denuncia della vittima e il tempestivo provvedimento attuato dall’Autorità Giudiziaria, hanno consentito l’emissione della misura cautelare a carico del 49enne. L’uomo è stato condotto presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa.