Pachino. Tenta di spaccare un distributore automatico di sigarette con un'ascia, denunciato

Vi ricordate la crisi del conte Filippo Nardi nel confessionale del Grande Fratello? Nel corso di una delle prime edizioni, il concorrente del popolare reality, rimasto senza sigarette, sbroccò davanti le telecamere arrivando persino a minacciare di spaccare tutto. Qualcosa di simile è avvenuto a Pachino ieri sera. Ma senza le telecamere. Un uomo di 51 anni, armato di ascia, ha scaricato la sua rabbia contro il distributore automatico di sigarette posto all’esterno di una tabaccheria di via Cavour. E’ stato denunciato per danneggiamento aggravato dai poliziotti. Pare non fosse in preda ad una crisi da astinenza di nicotina. Con ogni probabilità l’uomo, un pregiudicato, voleva piazzare un piccolo colpi “aprendo” la macchinetta. Operazione che non gli è riuscita anche grazie all’intervento delle forze dell’ordine.

(foto: dal web)




Priolo. Senza patente, assicurazione e revisione: denunciato giovane automobilista "abusivo"

Sorpresa per gli stessi poliziotti di Priolo quando, durante un posto di blocco, hanno fermato l’auto di un 20enne. Il giovane era alla guida pur senza aver mai conseguito la patente. Non solo, circolava senza assicurazione e l’auto non  era stata revisionata come da Codice della Strada. Per tutto questo, è stato denunciato dalle forze dell’ordine.




Cassibile. In tre sorpresi nella notte dai Carabinieri mentre rubavano agrumi da un'azienda agricola

Avevano arraffato 600 kg di agrumi, trafugati da un’azienda agricola nei pressi di Cassibile. Ma sulle loro tracce c’erano già i carabinieri che hanno arrestato in flagranza di reato Dario Bennici, 23 anni, Sebastiano Cantone (44) e il marocchino Mahdi Jail (30), tutti pregiudicati. Si erano introdotti nei campi praticando un foro nella recinzione metallica. E proprio questo particolare ha attirato l’attenzione dei militari che hanno trovato i tre intenti a riempire con gli agrumi 9 sacchi di juta. Sono stati posti ai domiciliari.




Augusta. Incidente mortale alla Econova, il dubbio degli investigatori. "Perchè si è attivato il rullo?"

C’è una domanda che si è insinuata nella mente degli uomini che stanno investigando sul caso della morte di Piero Raccuglia. Incidente sul lavoro, avvenuto ad Augusta due giorni fa. Ma un aspetto va chiarito: perchè il nastro trasportatore su cui stava lavorando l’uomo si è improvvisamente messo in moto? Qualcuno o qualcosa, accidentalmente, deve averlo azionato. Chi o cosa? La risposta potrebbe arrivare dall’attenta analisi delle immagini di videosorveglianza.
Raccuglia non era da solo, stava occupandosi delle operazioni di collaudo con un collega. Comunicavano attraverso delle radioline a cinque metri di distanza, lui in alto, il collega – pare – a livello del terreno. Poi l’incidente, il volo di alcuni metri che non lascia scampo al titolare dell’azienda di collaudi che stava occupandosi delle apparecchiature in quota. In un simile quadro potrebbe profilarsi anche un’indagine per omicidio colposo. Toccherà al pm Aloisi decidere se muoversi in questa direzione, una volta valutati correttamente tutti i dettagli.
Dall’ispezione cadaverica eseguita dal medico legale Walter Di Mauro apparse subito evidente le cause del decesso: un violento impatto contro il terreno, prima la parte alta del torace poi la testa. La cosiddetta cintura, una sorta di imbracatura da utilizzare quando si lavora a distanza di qualche metro dal terreno proprio per evitare di precipitare, sembra non fosse stata indossata dall’uomo. I primi soccorritori l’avrebbero trovata stretta nella mano dello sfortunato lavoratore. Un altro elemento su cui gli investigatori dovranno fare luce.




Avola. Coppia di coniugi in manette per droga, a "incastrarli" 32 grammi di eroina nascosti in giardino

Un’attività a conduzione familiare ed un’abitazione adibita a laboratorio per il confezionamento della droga. I carabinieri hanno arrestato, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, Salvatore Iacono, 44 anni e Graziella Pensavalle, 42 anni, marito e moglie, entrambi di Avola e con precedenti specifici. Le manette sono scattate ai loro polsi in flagranza di reato . Quando i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Noto hanno fatto irruzione nel loro appartamento, hanno rinvenuto 32 grammi di eroina, che i due coniugi avrebbero tentato di occultare in un giardino limitrofo all’abitazione. Sempre in casa dei due, i militari avrebbero rinvenuto un bilancino elettrico di precisione e materiale per il confezionamento. L’uomo è stato condotto presso il carcere di Cavadonna, mentre alla donna sono stati concessi i domiciliari.

 




Avola. In manette per truffa donna polacca, per lei un mandato d'arresto europeo

Avrebbe commesso una truffa in Polonia, nazione da cui proviene. Quando ha sentito le forze dell’ordine alle sue calcagna, sarebbe fuggita, stabilendosi ad Avola, dove si sarebbe resa responsabile di alcuni reati contro il patrimonio. I carabinieri della stazione di Avola hanno eseguito, ieri pomeriggio, un ordine di arresto provvisorio nei suoi confronti. Le manette sono scattate ai suoi polsi in esecuzione di un mandato europeo, richiesto dalle autorità polacche. La truffa attribuita a Ewa Grazyna Ditkowska risale al ’97. La donna è stata rinchiusa nel carcere di Catania.




Siracusa. Pesca di frodo, multe e sequestri

Pesca illegale, la Capitaneria di Porto di Siracusa sequestra 1.000 ricci e 10 chili di lumache di mare.  Nelle prime ore del mattino, i militari della squadra di Polizia Marittima hanno effettuato un duplice sequestro: uno a Marzamemi ed un secondo all’interno del Porto Grande di Siracusa.
A Marzamemi sorpresi due pescatori  sportivi con un bottino di ben 1.000 esemplari di ricci di mare – a fronte dei 50 consentiti – a carico dei quali è stata elevata una multa di 4 mila euro ciascuno oltre al sequestro dell’attrezzatura utilizzata. Gli esemplari, ancora vivi, sono stati rigettati in mare  come previsto dalle vigenti normative.
Poco più tardi, l’attività di vigilanza all’interno del Porto Grande di Siracusa ha permesso di individuare un pescatore subacqueo che, con l’ausilio di autorespiratori, nei pressi della banchina n°4, violava il divieto di pesca in zona portuale. Sequestrata l’attrezzatura e 10 kg di lumache di mare. Per lui multa di mille euro.
Ieri erano stati sequestri  300 ricci di mare in località Targia.




Siracusa. In strada e a scuola, operazione di controllo dei Carabinieri

Controllo del territorio, in campo ieri i Carabinieri della Compagnia di Siracusa. Circolazione stradale, contrasto allo spaccio di stupefacenti, armi e reati vari. Un’attenzione a ampio raggio per garantire una sicurezza a tutto tondo nel capoluogo. I risultati: quattro persone denunciate a piede libero perchè alla guida delle proprie autovetture senza aver mai conseguito la patente; una denuncia a piede libero per porto illegale di arma da taglio, un coltello a serramanico di grosse dimensioni; infine nel territorio di Priolo denunciato a piede libero un uomo ritenuto responsabile di uno sversamento di liquido di scarto direttamente sul terreno.
Carabinieri impegnati anche nelle scuole. Col supporto di unità cinofile hanno “visitato” due istituti scolastici di Siracusa. Trovati due grammi di marjuana  in parte vicino allo stipite di una porta-finestra all’interno di un aula, mentre un’altra dose è stata ritrovata addosso ad un giovane studente segnalato alla Prefettura. Controlli antidroga proseguiti anche fuori dalle aule con l’individuazioni di altri due consumatori, un floridiano e un priolese.




Siracusa. Supermarket della droga, quattro arresti. I clienti acquistavano direttamente dall'auto o dal motorino

Talmente sfacciati da sentirsi sempre al sicuro. Così, nonostante i Carabinieri li stessero già tenendo sotto controllo da diverse ore, loro avrebbero continuato tranquillamente a spacciare cocaina nella zona nord di Siracusa. Un via vai di clienti che si avvicinavano direttamente con l’auto o a bordo di motorini per la veloce procedura di acquisto. I quattro sono stati arrestati e accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso.
I nomi degli arrestati: Dario Caldarella (29 anni, pregiudicato); Graziano Pasqualino Urso (20,con precedente di polizia); Alessio Schiavone (22 anni, incensurato) e Alessio Giuffrida (22, con precedenti di polizia). I quattro utilizzavano un meccanismo ben rodato: i clienti si avvicinavano e consegnavano i soldi agli arrestati i quali, a turno,  recapitavano “l’ordine” al 20enne Urso. Lui raggiungeva  un condominio vicino dove, nascosti all’interno dello stipite in marmo del vano ascensore, custodiva la cocaina già suddivisa in involucri di cellophane. I soldi venivano occultati spesso negli slip. Dopo aver documentato numerose cessioni, i Carabinieri sono usciti allo scoperto arrestando i quattro. Nella disponibilità dei quattro presunti pusher rinvenute dodici dosi di cocaina per circa dodici grammi complessivi  e centodieci euro incontanti, provento dell’attività illecita.




Pachino. Individuati altri tre protagonisti della violenta scazzottata da saloon

Individuate e denunciate in stato di libertà altre tre persone a Pachino. Sono accusate di aver partecipato alle violenze avvenute la notte tra sabato e domenica scorsa a Marzamemi, quando alla balata si è scatenata una furibonda rissa da saloon per futili motivi. Dopo le prime sei denunce, le indagini del commissariato di Pachino hanno permesso di rintracciare altre tre soggetti che avrebbero preso parte alla violenta scazzottata tra una “gang” di giovani senza altro da fare che menar le mani e il titolare e i responsabili della sicurezza di un locale pubblico. I tre  sono accusati di lesioni personali aggravate e danneggiamento in concorso.

(foto: scorcio della balata di marzamemi)