Siracusa. Droga nel portabagagli arrestato pregiudicato

Arresto in flagranza per Sebastiano Meli, siracusano di 49 anni. Il pregiudicato si trova accusato di detenzione di sostanza stupefacente, nel dettaglio marijuana. Gli agenti lo hanno fermato ad un posto di blocco nei pressi dello svincolo autostradale di Noto. Nel portabagagli hanno rinvenuto due involucri di cellophan contenenti 2 chilogrammi di marijuana.




Siracusa. Ancora un furto con la tecnica dell'auto ariete. Ma questa volta in tre sono stati arrestati

Nelle prime ore del mattino, agenti della Squadra Mobile di Siracusa e di Catania insieme agli uomini delle Volanti di Siracusa hanno arrestato, in flagranza di reato di tentato furto aggravato in concorso tra loro, mediante l’utilizzo di un’auto rubata lanciata a mò d’ariete contro la vetrina di un negozio, Salvatore Mancarella  di 63 anni, siracusano, e i catanese Santo Marchì  e Luigi Abbascià.
Gli arresti arrivano al termine di un’attività infoinvestigativa volta al contrasto del fenomeno dei furti in esercizi commerciali utilizzando il metodo dell’auto ariete, che ha permeso di sorprendere gli arrestati nel momento in cui con un’autovettura di provenienza furtiva, lanciata in retromarcia a forte velocità, sfondavano la vetrina di un negozio sito in via Monsignor Carabelli.
I tre sono stati subito bloccati,  a bordo di altra autovettura mentre gli occupanti dell’auto utilizzata come ariete si sono dati alla fuga.
La perquisizione a carico del Mancarella ha consentito di recuperare numerosi capi di abbigliamento di pregio ed elevato valore economico certo provento di furto operato con la stessa tecnica.

 




Siracusa. Latitante siracusano arrestato a Nichelino. Era pronto alla fuga all'estero

Aveva scelto la soluzione per la sua latitanza: scappare all’estero. Da Nichelino, la località in provincia di Torino presso cui si era rifugiato dopo esser scappato all’arresto a Siracusa, Michele Cianchino era pronto per far perdere le sue tracce. Il sorvegliato speciale era fuggito dalla sua abitazione nella nottata tra Natale e Santo Stefano, nel corso dell’operazione dei carabinieri “Bianco Natale”.Si era lanciato dal balconcino di casa, un balzo di circa quattro metri, per darsi alla fuga. La sua latitanza non è, però, durata più di due settimane.
Le indagini si sono subito concentrate su un pluripregiudicato di origini catanesi, da molto tempo residente in provincia di Torino, individuato come persona in grado di favorire l’irreperibilità di Cianchino. L’uomo, 56 anni, è stato denunciato per favoreggiamento personale. Al ricercato avrebbe fornito ogni tipo di appoggio e in particolare un’ingente somma di denaro, vestiti e tutto il necessario per protrarre a lungo la latitanza, quasi certamente all’estero. Le intuizioni degli investigatori si sono rivelate vincenti: a Nichelino, Michele Cianchino è stato individuato mentre indisturbato e sorridente scambiava chiacchiere con altri ragazzi del luogo al bar. “Si sentiva sicuro, certo che non sarebbe stato riconosciuto a chilometri di distanza da Siracusa”, hanno spiegato i carabinieri.
Chianchino si trova rinchiuso nel carcere di Torino. A suo carico, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Siracusa per il reato di detenzione ai fini di spaccio in concorso.
Al momento dell’arresto, Cianchino aveva con sè una patente di guida, una tessera sanitaria ed una carta d’identità false ed intestate ad un sedicente Venuti Paolo, nonché la somma di 1.250 euro in contanti. Inoltre, al suo presunto fiancheggiatore i carabinieri hanno sequestrato la somma di  20.350 euro che lo stesso avrebbe consegnato al Cianchino per consentirgli la liquidità necessaria per i suoi spostamenti da latitante.




Priolo. Cocaina in auto, denunciati due presunti spacciatori

L’arresto del presunto pusher da cui si sarebbero riforniti di droga, da smerciare successivamente, li avrebbe obbligati a individuare altri canali di approvigionamento dello stupefacente, nella zona di Catania. Sono stati denunciati dagli agenti del commissariato di Priolo a seguito di uno specifico servizio infoinvestigativo. Si tratta di due priolesi, di 25 e 62 anni, entrambi già noti alla giustizia. Dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio. Il provvedimento a loro carico segue l’arresto di Vincenzo Inturrisi, lo scorso 6 gennaio, quando la polizia sequestrò della cocaina nella disponibilità del presunto spacciatore. Gli investigatori erano sulle tracce dei due denunciati. Quando li hanno bloccati a bordo di una vettura, i due avrebbero tentato di disfarsi della droga, gettandola dal finestrino della vettura. L’involucro, poi recuperato dai poliziotti, conteneva un grammo di cocaina. Addosso, invece, uno dei due aveva un’altra modica quantità di stupefacente.




Noto. Garage in fiamme in contrada Pirretta. Probabile la pista dolosa

Vigili del Fuoco impegnati a Noto, la scorsa sera. Poco dopo le 21 sono intervenuti per la segnalazione di un incendio divampato all’interno di un  un garage annesso ad un’abitazione di campagna, in contrada Pirretta. All’arrivo dei pompieri, le fiamme avevano già causato il crollo del solaio del fabbricato e avviluppato alcune attrezzature agricole e un trattore con rimorchio ricoverati all’interno del box. L’incendio ha probabile origine dolosa. Indagano i carabinieri.




Siracusa. Droga, operazione "Bianco Natale", in manette Michele Cianchino. Era sfuggito all'arresto lanciandosi dal balcone di casa

Sviluppi nell’operazione “Bianco Natale”, nell’ambito della quale, nella sera del 25 dicembre scorso, i carabinieri hanno arrestato 3 persone, sorprese a confezionare cocaina intorno ad un tavolo dell’abitazione del pluripregiudicato Michele Cianchino. Tagliavano lo stupefacente, mezzo chilo di cocaina purissima, quando i militari dell’Arma hanno fatto irruzione nell’abitazione. Una scena alla “Scarface”, quella descritta dagli investigatori. Mentre i carabinieri bloccavano e ammanettavano Stefano Cianchino, fratello di Michele, Michael Alan Rosa, 21 anni, Silvio Ingallina, 22 anni e Marialaura Miraglia, 21 anni, il padrone di casa era riuscito a fuggire, lanciandosi dal balcone del primo piano. Quando i militari dell’Arma hanno fatto ingresso nell’abitazione, sul tavolo la droga era suddivisa in 5 sacchetti di cellophane. Un’altra parte dello stupefacente era su un piatto con a fianco delle schede telefoniche da usare per suddividerla in dosi.. La droga, secondo le stime degli inquirenti,avrebbe fruttato, se venduta, almeno 75 mila euro. Nell’abitazione sono stati rinvenuti anche 10 grammi di hashish, già suddiviso in dosi ed un bilancino elettronico di precisione oltre a 5 mila euro circa, prevalentemente in banconote da 20 e 50 euro, presunto provento dell’attività di spaccio. I tre uomini sono stati condotti nel carcere di Cavadonna. Domiciliari, invece, per la giovane. Adesso, l’ ‘anello mancante’. I dettagli su come i carabinieri sono riusciti a rintracciare e ad arrestare Cianchino saranno illustrate domani mattina, nel coso di una conferenza stampa convocata per le 10 nella sede del  comando provinciale dei Carabinieri 




Avola. Droga, un arresto e una denuncia

Un arresto ed una denuncia. E’ il bilancio di un servizio antidroga condotto ieri dagli agenti del commissariato di Avola. Gli agenti, nel pomeriggio, a seguito di indagini di polizia giudiziaria, hanno arrestato Corrado Vaccarella, 31 anni, di Avola, già noto alle forze dell’ordine. In casa avrebbe nascosto 5 grammi di cocaina e materiale utile per il confezionamento della droga. L’accusa a suo carico è di detenzione ai fini di spaccio. Stesso reato, quello contestato ad un giovane di diciannove anni, avolese. Il diciannovenne è stato denunciato perchè trovato in possesso di 20 grammi di ‘erba’ e di una pianta, sempre di marijuana.




Avola. A fuoco nella notte una Fiat Punto parcheggiata in via Catalani, l'incendio è doloso

E’ di origine dolosa l’incendio che la notte scorsa ha distrutto la Fiat Punto di avolese. La vettura era parcheggiata in via Catalani. L’allarme è scattato all’una e mezza. Gli agenti del locale commissariato sono intervenuti a seguito di una segnalazione telefonica, insieme ai vigili del fuoco, a cui sono state affidate le operazioni di spegnimento del rogo. I rilievi successivi hanno fatto emergere con chiarezza che si è trattato di un gesto volontario.




Pachino. In fiamme una Peugeot, incerte le cause dell'incendio

Non è ancora chiaro se si sia trattato di un corto circuito o di un incendio doloso. La polizia sta indagando sull’incendio dell’auto di un uomo, residente a Pachino. Le fiamme hanno avviluppato ieri la sua Peugeot. I vigili del fuoco hanno domato il rogo, fornendo i primi elementi utili agli investigatori per avviare gli accertamenti del caso.




Priolo. Cercavano asparagi, trovano "casualmente" 120 kg di rame. Denunciati due cinquantenni

Quell’auto posteggiata in una zona isolata proprio non convinceva i Carabinieri di Priolo Gargallo. Che hanno deciso di appostarsi e aspettare, per vedere cosa stesse succedendo. Sono così riusciti a sorprendere due uomini che rientravano dai vicini campi di asparagi con matasse di cavi in prezioso rame. I due, priolesi incensurati, entrambi di cinquant’anni, sono stati denunciati e dovranno adesso rispondere di ricettazione in concorso. Hanno dichiarato di aver trovato casualmente tutto quel rame che trasportavano a spalla. Loro intenzione sarebbe stata, in realtà, quella di andare per asparagi. Una volta scoperti, hanno condotto i militari nel punto in cui avrebbero “per caso” trovato il materiale: sono state così rinvenute dodici matasse di cavi in rame, della lunghezza di otto metri ciascuna e sezione di tre centimetri, per un peso complessivo di circa 120 kg.
Secondo i Carabinieri, le matasse sarebbero state rubate da ignoti il 13 dicembre 2013 da una centrale solare eolica di contrada Bondifé. Anche in quell’occasione i militari avevano notato nelle campagne movimenti sospetti di persone, messe in fuga dal loro arrivo. Ma il rame non venne trovato, forse perchè era stato già ben occultato nella zona in cui è stato adesso rinvenuto. Probabilmente, i ladri avevano nascosto il tutto per poi procedere con calma a tagliare la guaina, sfilettare i cavi in rame e scioglierli per avere disponibile il cosiddetto “oro rosso”, da rivendere a cinque/sei euro al chilo.

(foto: archivio)