Siracusa, colpi di arma da fuoco contro un alimentari di viale Zecchino

Colpi di arma da fuoco contro una bottega di generi alimentari di viale Zecchino, a Siracusa. Un chiaro “avvertimento” indirizzato ai proprietari dell’esercizio commerciale. Sul posto, allertati dalla segnalazione di alcuni residenti della zona, allarmati dagli spari, gli uomini delle Volanti. Una volta sul posto, gli agenti hanno constatato che poco prima ignoti avevano esploso dei bossoli contro la saracinesca della bottega. Non è escluso che possa trattarsi di un “messaggio” del racket delle estorsione.




Siracusa. La Dia sequestra 3 milioni di beni riconducibili a boss mafioso

Beni per complessivi 3 milioni di euro sono stati sequestrati a Siracusa, Floridia e Canicattini dalla Direzione Investigativa Antimafia di Catania. Due terreni, una villa, tre imprese edili, due ditte individuali una di panificazione ed un’altra di profumeria nonché diversi conti correnti.  I beni sarebbero riconducibili a Nunzio Salafia, ritenuto elemento di spicco del clan Aparo-Nardo-Trigila. Dall’attività di indagini di natura patrimoniale sarebbero stati rilevati stretti rapporti imprenditoriali tra Salafia, il figlio Giovanni e un imprenditore quest’ultimo incaricato di effettuare lavori nei cantieri edili in precedenza acquisiti illecitamente dal boss mafioso. L’imprenditore  sarebbe, per gli investigatori, il prestanome e la risultanza emergerebbe da diverse intercettazioni telefoniche.  Gli accertamenti patrimoniali eseguiti hanno poi evidenziato forti differenze tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto, tali da fondare la presunzione, accolta dal Tribunale, di attività illecite.




Siracusa. Ancora un inseguimento in città. Arrestato un 28enne

Arrestato a Siracusa il 28enne Nour Mahamat Saad, originario del Ciad.  L’uomo è stato fermato da una pattuglia dei carabinieri in servizio di controllo. Ha prima accostato a bordo strada, apparentemente disposto a mostrare i propri documenti, ma appena il militare si è avvicinato per chiedere le generalità,  ha tentato  con forza di colpirlo con la portiera dell’autovettura, provando anche ad investire l’altro militare che stava intervenendo. E’ scattato un inseguimento a folle velocità per le vie del centro. La fuga è però durata poco. L’uomo è stato raggiunto dai Carabinieri di Siracusa ed immobilizzato. L’autovettura sulla quale viaggiava era stata rubata poco prima. Nou Mahamat Saad è stato posto ai domiciliari. L’auto restituita al proprietario.




Omicidio tra Avola e Noto. Trovato cadavere in parte carbonizzato

Omicidio tra Avola e Noto. In contrada Bochini, ritrovato il corpo in parte carbonizzato di Mario Liotta. Per l’identificazione è stato necessario analizzare alcuni reperti e il riconoscimento da parte dei familiari. Un giallo, al momento, il contesto in cui sarebbe avvenuto l’omicidio. Gli investigatori sospettano che il 41enne di Avola, professione autotrasportatore, possa essere stato ucciso in un luogo diverso e poi abbandonato sul ciglio della strada dove il cadavere è stato notato da un contadino che ha avvisato i Carabinieri.

(foto: Ansa)




Lentini, blitz nel covo di due latitanti. Uno si toglie la vita

Calogero e Vincenzino Mignacca sono ritenuti elementi di spicco della famiglia mafiosa dei tortoriciani.  I due si erano rifugiati in un casolare di campagna a Lentini. Questa mattina l’operazione del Gis dei Carabinieri, dopo le indagini dei reparti operativi di Messina e Catania, coordinati dai  magistrati della DDA di Messina. Nelle prime ore del mattino l’operazione. Dopo aver circondato il covo, i militari hanno intimato più volte la resa a Calogero e Vincenzino Mignacca. Non ricevendo risposta, hanno sfondato la porta di ingresso, immobilizzando subito Calogero Mignacca, armato di pistola. Il fratello, invece, era in un’altra stanza e si è tolto la vita prima dell’arrivo dei Carabinieri. I fratelli Mignacca sono stati condannati all’ergastolo, con sentenze definitive, per associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidi, rapine, estorsioni ed altro.




Solarino. Minaccia la moglie con una bottiglia rotta. Ai domiciliari ventottenne somalo.

Una lite con la moglie, le urla, poi il tentativo di farle del male, un colpo inferto con una bottiglia di vetro contro la donna e il successivo tentativo di ferirla con la stessa bottiglia, ma questa volta rotta, quindi particolarmente tagliente. Una scena di violenza che non è passata inosservata, ieri sera, per strada, in pieno centro abitato, a Solarino. Un uomo di 28 anni, Ibrahim Biriq, somalo, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di lesioni e minaccia a mano armata. Le urla della donna avrebbero attirato l’attenzione dei passanti. Immediato l’intervento dei militari dell’arma che stavano svolgendo il regolare servizio di controllo del territorio. I carabinieri, una volta raggiunto l’uomo, lo hanno disarmato. A Biriq sono stati concessi gli arresti domiciliari.




Siracusa. Il curioso scalpellino con silenziatore, ultima novità della mala?

La necessità aguzza l’ingegno. Il vecchio motto vale anche per i criminali. L’ultima “trovata” è lo scalpellino con silenziatore. Ovvero un normale scalpellino a cui è stato adattato un pezzo di camera d’aria. Chiaro lo scopo: attutirne i rumori in caso di utilizzo. Gli agenti delle Volanti hanno scoperto l’artigianale e inedito scalpellino con silenziatore insieme ad un grosso martello e uno scalpellino “normale”. A possederli, due pregiudicati di 50 e 51 anni denunciati per il reato di porto di arnesi atti allo scasso senza giustificato motivo.




Siracusa. Supera le vetture in coda e investe un poliziotto

Una inutile “furbata” è costata la denuncia ad un 29enne di Siracusa. Alla guida della sua auto sportiva si è evidentemente stufato di stare in coda in viale Scala Greca. Un rallentamento dovuto ad un incidente stradale con la presenza sul posto di Vigili Urbani e una Volante per ausilio al traffico. Il giovane ha pensato bene di spostarsi nella corsia di sinistra e accelerare per superare tutti. Comportamento rischioso che ha messo a rischio la vita di uno dei poliziotti in servizio, colpito al braccio dall’auto del 29enne. Subito bloccato dopo, pare, un accenno di fuga. Denuncia dovrà ora difendersi dalle accuse di  violenza, resistenza, minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale. Per la’gente investito, prognosi di 25 giorni.




Siracusa. Truffa dello "specchietto" con limoni. Denunciato un netino

Attenzione alle truffe. Quella dello specchietto rimane purtroppo di gran moda a Siracusa. Nell’ultimo caso la polizia è riuscita ad identificare e denunciare l’autore, un netino di 51 anni, già noto alle forze dell’ordine. Deve rispondere di tentata truffa aggravata e resistenza a Pubblico Ufficiale. I poliziotti hanno raggiunto l’uomo al termine di un inseguimento iniziato in via Acradina e terminato in via Tucidide. Il 51enne aveva cercato di farsi consegnare da una anziana automobilista del denaro come risarcimento per un presunto specchietto che la donna gi avrebbe danneggiato. Gli agenti lo hanno trovato in possesso dello specchietto rotto e di una busta piena di piccoli limoni, presumibilmente utilizzati per essere lanciati contro le automobili prese di mira per attuare la truffa. Dalla Questura di Siracusa raccomandano a tutti gli automobilisti di chiamare il 113 quando si trovano in situazioni simili e viene chiesto di bypassare le assicurazioni ragionando su somme di denaro da pagare subito.




Singolare visita ai carabinieri: "Sono una personalità" , ma viene arrestato

Si presenta alla stazione dei carabinieri di Belvedere sostenendo di essere un’importante personalità e di volere interloquire con il comandante. Nessun’altra spiegazione ai militari dell’arma che chiedevano di capire le ragioni della singolare richiesta. Dalle generalità dell’uomo è, invece, emerso un altro elemento, che è costato l’arresto ad Ignacio Gilles Marc Medioni, 45 anni, di origini francesi, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, qualche giorno prima avrebbe rubato un’auto a Catania, dopo averne danneggiate diverse altre nel tentativo, in quel caso vano, di appropriarsene. Proprio a bordo della vettura rubata avrebbe raggiunto la stazione dei carabinieri di Belvedere, senza un reale motivo. Il mezzo è stato riconsegnato al legittimo proprietario, Medioni è stato condotto nel carcere di Cavadonna.