Casello di Cassibile: sit in di protesta ed esposto in procura

Un pacifico sit-in per sottolineare una volta di più la pericolosità di quel casello. E’ successo giovedì sulla Siracusa-Gela, all’altezza dell’uscita di Cassibile dove ormai da settimane è stata costruita dal Consorzio Autostrade Siciliane quella struttura subito contestata. Se dal Cas respingono ogni accusa, parlando di misure regolari (3,20 m) i cittadini-pendolari che hanno risposto oggi all’appello del leader del Movimento dei Forconi, Mariano Ferro, la pensano diversamente.
“Al casello, lo spazio tra lo specchietto retrovisore di un camion e la postazione del casellante o della macchina dei biglietti è di pochissimi centimetri. Basta una semplice distrazione e succede un incidente. Qualcosa, a noi, non quadra”, dice accalorato Ferro.
Che poi annuncia la presentazione di un esposto in Procura a Siracusa. “Lo presenteremo venerdì. Vogliamo che la magistratura accerti la regolarità dell’opera, anche perchè nel frattempo si sta costruendo anche l’altro nel senso opposto di marcia. E così il pericolo raddoppia”.
Durante il sit in, cori di protesta contro la “cecità del potere politico, che pure sbatte su questo casello ma poi non fa niente” accusa uno dei manifestanti, che chiede di restare anonimo.




Priolo, due arresti

A Priolo arrestati due giovani dalla polizia. Per loro l’accusa è di tentato furto aggravato in concorso. Giuseppe Formica, di 22 anni, e Nunzio Quattrocchi, di 23,  sarebbero stati sorpresi mentre all’interno di un cantiere, nei pressi della ex SS 114, trafugavano e caricavano su un Ape Piaggio del materiale ferroso. Il mezzo era privo di contrassegno identificativo e sullo stesso venivano rinvenuti arnesi atti allo scasso.




Furto in un bar tabacchi in viale Epipoli

Furto al bar tabacchi nell’area di servizio di un distributore di benzina di viale Epipoli. Durante la notte, i malviventi hanno spaccato la vetrata dell’esercizio con una mazza. Una volta all’interno hanno rubato 1.000 euro in contanti e tabacchi per circa 7.000 euro.




Non onora i debiti, tentato omicidio ad Avola

Avrebbero “incaprettato” un ambulante di 31 anni , mentre raccoglieva olive in un fondo agricolo di contrada Mammanelli. Tre persone sono state arrestate dai carabinieri di Avola per tentato omicidio in concorso. L’episodio si sarebbe verificato ieri pomeriggio. Giovanni Costa, 29 anni, Francesco e Sebastiano Gozzo, fratelli di 36 e 43 anni, avrebbero picchiato a colpi di bastone e poi “incaprettato” il giovane. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la vittima tempo fa aveva ricevuto un prestito da Costa, che ne avrebbe preteso la restituzione con gli interessi . Non ottenendo il riscontro desiderato, l’uomo avrebbe  organizzato una spedizione punitiva, avvalendosi dell’aiuto dei due presunti complici. L’ambulante , dopo essere stato malmenato, è stato soccorso da un contadino che ha allertato il 118. Trasportato all’ospedale di Avola, per i sanitari sarebbe fuori pericolo.  I tre presunti responsabili del tentato omicidio sono  arrestati sulla base alla testimonianza della vittima.

 




Truffa ad un anziano. Consigli per evitarle

Ancora una truffa ai danni di un anziano, a Siracusa. Nel mirino dei “furbetti” è finito questa volta un 86enne. Alla porta della sua casa, in via Sant’Agnese, si è presentata una donna che, dopo essersi qualificata come dipendente di un Ente Pubblico, si sarebbe fatta consegnare 70 euro con un pretesto. Per poi sparire subito dopo.
Per non cadere vittima di simili raggiri, vi ricordiamo che sul sito della Polizia di Stato trovate una serie di esempi dei trucchi utilizzati più spesso dai criminali ma anche suggerimenti per non cadere preda di chi approfitta delle altrui debolezze.
Importante anche la tempestiva denuncia ricordando quanti più particolari e dettagli possibili. Per quanto riguarda le persone che suonano alla porta spacciandosi per funzionari di società o enti di servizio è importante farsi dare gli estremi e verificare con l’ente di appartenenza. Per ogni dubbio, meglio sempre chiamare il 113.

(foto: via Sant’Agnese)




Siracusa-Gela, ancora un incidente al "casello"

Il “famigerato” casello in costruzione lungo la Siracusa-Gela, all’altezza dell’uscita di Cassibile, finisce questa mattina di nuovo al centro di mille polemiche. Dopo l’incidente occorso alla scorta del presidente della Regione, Rosario Crocetta (leggi qui), stavolta tocca ad un autoarticolato. Il mezzo pesante è rimasto “incastrato” nel casello, causando notevoli rallentamenti  e code di alcuni chilometri in un orario di punta come quello del mattino, dopo aver urtato pare un cordolo in cemento nei pressi della struttura.
Per liberare l’autostrada dal mezzo pesante, la motrice si è staccata, è stato necessario l’intervento di una particolare gru. Il traffico sta lentamente tornando alla normalità dopo ore difficili.
Ma il nuovo incidente rilancia le polemiche sul realizzando casello. L’autostrada, peraltro non ancora completa ed in esercizio fino a Rosolini, nel 2014 diverrà a pagamento. Ma su quella struttura si sono subito concentrate le attenzioni, prima per motivi di sicurezza e oggi anche per valutarne nel dettaglio progettazione e misure forse troppo vicine ai limiti minimi consentiti per non incappare in beghe come quella di stamattina. Dalla Polizia Stradale di Siracusa, prontamente intervenuta, sono partite le nuove segnalazioni ad Anas e Consorzio Autostrade Siciliane, chiamate a meglio valutare l’opera e la stessa progettazione.

(foto: da youreporter.it)




Il mistero del cadavere ripescato: prime conferme

Come anticipato da SiracusaOggi.it (leggi qui), anche dall’autopsia del cadavere ritrovato nelle reti di un peschereccio siracusano paiono arrivare elementi che confermerebbero l’identificazione con Giuseppe Castro. L’uomo, un 53enne dipendente del Tribunale di Catania, è scomparso lo scorso 21 settembre, travolto dall’esondazione del torrente Platani in seguito alla bomba d’acqua abbattutasi su Acireale.
L’esame autoptico non ha fugato tutti i dubbi ma avrebbe fornito elementi utili. Le condizioni del cadavere, di carnagione bianca e di corporatura robusta, sono pessime a causa delle lunga permanenza in acqua. Per questo la Procura di Siracusa ha disposto ulteriori accertamenti. L’ultima parola spetta adesso ai disposti test del Dna: in una settimana i risultati.
Secondaria, ma non ancora abbandonata, la pista che porterebbe ad un uomo scomparso ad Enna a fine settembre, dopo aver lasciato ai familiari una lettera d’addio.




Migranti a Portopalo: sono 112

Martedì poco dopo le 13.30 altri 112 migranti sono arrivati a  Portopalo. Il loro barcone è stato scortato  da tre unità della Guardia Costiera – una partita da Portopalo, una da Siracusa e una da Pozzallo – che avevano raggiunto l’imbarcazione a 17 miglia a sud di Portopalo attorno le 11.00 di questa mattina.
Non è stato necessario procedere al trasbordo perchè il barcone in legno è risultato idoneo alla navigazione. Le difficili condizioni del




Siracusa, auto in fiamme nella notte

Auto in fiamme nella notte a Siracusa. Coinvolta nell’incendio una Ford Focus parcheggiata in ronco II di viale Tica. I vigili del fuoco, intervenuti attorno alle 2.00, hanno spento in pochi minuti le fiamme, divampate dal vano motore. Non sono stati rilevati elementi per determinare con certezza le cause dell’evento.




Sbarco a San Lorenzo: 72 immigrati, 16 i bambini

Sbarco a San Lorenzo, in territorio del comune di Noto. Nelle prime ore del mattino di martedì 8 ottobre, è stata segnalata la presenza di una barca a vela arenatasi a 300 metri dalla riva. A bordo,alcune decine di migranti. La Guardia Costiera ha inviato le prime unità per verificare la situazione, trovandosi di fronte a 72 immigrati di nazionalità siriana, pachistana e irachena.
Sedici i bambini, tutti accompagnati da almeno un genitore e nessuno al di sotto dei cinque anni. Non è stato necessario predisporre ricoveri in ospedale per controlli o malori.
Una curiosità: gli immigrati hanno atteso i soccorsi a bordo dell’imbarcazione arenata, senza tentare la via di fuga del mare. Nelle operazioni di soccorsi, gli uomini della Guardia Costiera si sono anche avvalsi di gommoni ospitati nei vicini circoli nautici.
I migranti sono stati accompagnati a Siracusa.

(foto:l’arrivo in porto)