Una ladra disinvolta arrestata a Priolo

Avrebbe rubato un grosso vaso di Caltagirone da un negozio del centro commerciale Parco di Belvedere. Con questa accusa, i carabinieri di Priolo hanno arrestato una donna di 53 anni, Giuseppina Veneziano.
La donna, in modo “disinvolto”, si era impossessata di un grosso vaso e stava per salire sulla propria auto. Ma il personale di vigilanza del centro commerciale aveva prontamente avvisato i militari che hanno potuto bloccare la donna poco prima che questa si allontanasse.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire due statuette da collezione, entrambe provento di un furto risalente a marzo di quest’anno.

 




Caserma dei Vigili del Fuoco, sindacati "sentinella"

Le sigle sindacali Co.na.po e Usb dei Vigili del Fuoco vigileranno sulla ripresa dei lavori per la realizzazione della nuova caserma entro 36 mesi. La posizione viene espressa in una lunga nota nella quale i sindacati fanno sapere di “non esultare né gioire” per l’assegnazione della vicenda al dipartimento regionale di protezione civile. “Visti i precedenti, mostriamo solo un cauto e lucido ottimismo. Se vi fosse stata una seria e corretta gestione da parte delle Amministrazioni e della politica oggi avremmo l’opera realizzata, come  è ampiamente accaduto in altre realtà siciliane. Purtroppo – continuano i sindacati dei vigili del fuoco – l’enorme ritardo accumulato sino ad oggi non si può recuperare. Siamo scettici e pessimisti alla luce  dei risultati prodotti dalla politica aretusea. Saremo noi come organizzazioni sindacali a vigilare sulla effettiva ripresa dei lavori e la realizzazione della nuova caserma in 36 mesi”.




Violenta aggressione ad Avola. Un arresto

Per un rabbioso impeto d’ira ha collezionato tutta una serie di accuse: danneggiamento aggravato, resistenza, oltraggio, minacce e lesioni a pubblico ufficiale. Ed è stato, ovviamente, arrestato dagli agenti del commissariato di Avola, città dove tutto è successo
L’arrestato è Sebastiano Casto, 39enne già noto alle forze di polizia. Ieri sera l’uomo si sarebbe reso responsabile dell’aggressione ad una donna, in contrada Trappetto. Alla vista dei poliziotti, in quello che gli inquirenti hanno definito “un impeto di estrema violenza”, avrebbe tentato di aggredire nuovamente la donna, fortunatamente bloccato in tempo dagli agenti. Che si sono però visti scagliare contro una sedia (ha colpito la vettura di servizio, ndr) per poi diventare bersagli diretti della collera dell’uomo. Una aggressione in piena regola. E solo con fatica i poliziotti sono riusciti a immobilizzare Casto. Arrestato, è stato condotto in carcere.




Augusta, ricettazione di gasolio. Due denunce

Due catanesi denunciati ad Augusta. Si sarebbero resi responsabili di ricettazione di 200 litri di gasolio, contenuto in diverse taniche di plastica. Sono stati anche sorpresi in possesso di un coltello e di arnesi atti allo scasso.
In precedenza si erano resi anche responsabili di un incidente stradale. Il più grande dei due, alla guida, dopo aver investito con l’auto un altro veicolo, causando delle ferite alla conducente, si dava alla fuga. Cosa che gli è valsa anche una denuncia per omesso soccorso.




Inquinamento: nuovo sequestro nell'area industriale

Ancora un sequestro all’interno dell’impianto Isab Nord, a Priolo Gargallo. L’area sarebbe contaminata da prodotti derivanti da idrocarburi. E’ ampia 1.000 metri quadrati ed è ubicata all’interno del perimetro aziendale dello stabilimento. Al vaglio degli investigatori la posizione di quattro dipendenti




Immigrazione clandestina: sei ordinanze di custodia

Notificate sei ordinanze di custodia cautelare detentiva per associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina.  Le attuali ordinanze, emesse dal Gip di Catania, riguardano sei egiziani già detenuti e sospettati di essere scafisti. Scaturiscono dall’attività di polizia giudiziaria che ha fatto seguito, anche a Siracusa, al sequestro della nave madre del 12 settembre scorso e del seguente fermo di tre extracomunitari.




Rimosso uno "skimmer" da un bancomat

Il bancomat dell’Ufficio Postale di viale Tunisi preso di mira da malintenzionati. Era stato montato uno skimmer, il congegno utilizzato per “rubare” informazioni dalle carte magnetiche e clonarle. La polizia ha scoperto la manomissione e rimosso lo skimmer. Dalla Questura di Siracusa invitano a prestare sempre attenzione nell’utilizzo degli sportelli bancomat, segnalando al 113 ogni anomalia riscontrata. Dai rumori sospetti alle possibili manomissioni.




Ortaggi "a ruba", ma è reato

Ortaggi “a ruba”. Con l’accusa di furto aggravato è stato arrestato Francesco Danto, siracusano di 33 anni. L’uomo è stato sorpreso dagli agenti delle Volanti mentre, in un terreno lungo la strada Mura di Dionisio, con due complici stava trafugando degli ortaggi. Danto è stato posto ai domiciliari. Sono in corso indagini per l’individuazione di altri due complici dell’arrestato.




Incidente stradale. Morto l'ex commissario Carasi

Incidente mortale sulla strada provinciale 104. E’ morto il commissario di polizia municipale in pensione, Vincenzo Carasi. Ieri sera il tragico impatto. Sulla base di una prima ricostruzione, mentre viaggiava lungo la cosiddetta strada per Ognina si è scontrato, per cause in fase di accertamento, nei pressi di Traversa Milocca, con una Lancia Y.
Classe 1946, entrato in servizio come vigile urbano l’1 ottobre 1969, Carasi era andato in pensione l’1 ottobre 2010. Per decenni era stato il responsabile della Sezione Infortunistica del Corpo di Siracusa. Il dirigente del settore, Vincenzo Miccoli, ha espreso a nome dell’amministrazione comunale un sincero cordoglio ai familiari.

(foto: un tratto della 104)




Aggressione al Sert. Il racconto della Guardia Giurata

Lo scorso 25 settembre si è ritrovato con un coltello puntato contro. Lui, Sebastiano Macca, guardia giurata al Sert di Siracusa, ha gestito con sangue freddo l’emergenza. Non ha consegnato la pistola d’ordinanza come il malvivente gli aveva intimato. Oggi esce allo scoperto e da segretario provinciale della Cisal-Sinalv racconta quei drammatici momenti. “Ero regolarmente in servizio. D’un tratto l’aggressione. Non so perché l’uomo volesse la mia pistola. Mi fa rabbia sapere che le telecamere di sorveglianza non funzionassero. Spero vivamente che le impronte sul coltello o sul taglierino riescano a portare all’arresto dell’aggressore”.
Macca confessa che qualche istante di paura c’è stato. “Per come sono andate le cose, mi sento un miracolato”. Macca non dimentica il ruolo istituzionale di sindacalista e parla allora della difficoltà crescente della professione. “Noi guardie giurate siamo abituate a lavorare in silenzio. Abbiamo una esperienza che non deve permettere di farci considerare lavoratori di serie B”. E per questo rinnova la richiesta d’incontro a Prefetto e Questore. “Così potrei loro illustrare in che condizioni di scarsa sicurezza siamo costretti a lavorare,a lle volte con la beffa di non venire neanche regolarmente pagati”.