Tragedia a Siracusa, non ce l'ha fatta Maddalena investita in via Monti

Non ce l’ha fatta la 19enne siracusana rimasta vittima ieri di un grave incidente stradale in via Monti. Il suo cuore, questa mattina, ha cessato di battere. Si chiamava Maddalena. Era ricoverata in una struttura sanitaria di Catania, dove era stata trasferita a causa della gravità delle sue condizioni. Nelle ore scorse era stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico e ricoverata in rianimazione con la prognosi sulla vita riservata.
“Atroce, non si può morire a questa età. Una ragazzina solare, simpaticissima”, si disperano gli amici della famiglia, appena raggiunti dalla notizia.
La Procura di Siracusa si muoverà adesso cambiando la fattispecie di reato in omicidio stradale. Attese le determinazioni della magistratura che ieri aveva un’inchiesta sul grave episodio, avvenuto nei pressi della rotatoria. Era in sella al suo scooter, poi l’impatto con un’auto che l’ha sbalzata a diversi metri di distanza.
Gli investigatori stanno lavorando alla ricostruzione della dinamica dell’incidente. Tra le ipotesi al vaglio, un mancato rispetto delle precedenze nell’immissione nella rotonda. Secondo quanto si apprende, la ragazza avrebbe indossato il casco. L’impatto sarebbe stato particolarmente violento, al punto – come detto – che la 19enne sarebbe stata sbalzata a diversi metri di distanza. I mezzi sono stati posti sotto sequestro. Al vaglio delle autorità la posizione della persona alla guida dell’auto.

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Una pistola e droga in camera da letto: arrestata una siracusana di 52 anni

Un blitz della Squadra Mobile della Questura di Siracusa, con la collaborazione del personale del Nucleo Cinofili Antidroga e del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale, ha portato all’arrestato una donna di 52 anni, colta nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di arma clandestina.
In particolare, una perquisizione all’interno dell’abitazione della donna, ha portato al rinvenimento nella stanza da letto di cocaina in pezzi solidi (1.076 grammi), marijuana (1.058 grammi), hashish (824 grammi), materiale utilizzato per suddividere la droga in dosi, bilancini elettronici di precisione ed una macchinetta per effettuare il confezionamento sottovuoto.
Nella stanza, inoltre, è stata sequestrata una pistola a salve, modificata artigianalmente, marca Bruni modello 32, con caricatore e 11 cartucce cal. 380. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la donna è stata condotta in carcere, a Catania.




Spaccio di droga, un arresto in via Algeri. Stupefacente nascosto anche nel vano ascensore

E’ costante il contrasto allo spaccio di droga da parte della Polizia di Siracusa. Nelle ore scorse, un 36enne è stato arrestato in flagranza. Sottoposto a controllo mentre si trovava nella scala condominiale di una palazzina di via Algeri, nota piazza di spaccio, è stato trovato in possesso di alcuni involucri contenenti sostanze stupefacenti di vario tipo (3,9 grammi di crack e 5,45 grammi di cocaina). Addosso anche denaro in contanti, probabile provento dell’attività illecita.
Nel corso dell’operazione, è stato rinvenuto dell’altro stupefacente sopra la cabina del vano ascensore dello stabile (152 grammi di crack in pezzi interi e dosi singole, 28,8 grammi di cocaina, 100,76 grammi di marijuana e 45,30 grammi di hashish). L’uomo è stato posto ai domiciliari.
Denunciato anche un 23enne perchè all’interno della sua abitazione è stato trovato e sequestrato un impianto di videosorveglianza, verosimilmente utilizzato per l’attività di spaccio. Inquadrava sia le parti esterne dell’edificio che le scale condominiali. E’ stato denunciato anche per minacce gravi a pubblico ufficiale a cause delle frasi rivolte agli agenti.




Uccide due istrici con un bastone, denunciato bracconiere sorpreso dalla Polizia Provinciale

Un bracconiere è stato denunciato dalla Polizia Provinciale nelle campagne circostanti Noto, in contrada Siena Pozzo e Gebbia. L’uomo è stato sorpreso dopo aver ucciso due esemplari adulti di istrice, il cosiddetto porcospino, utilizzando un bastone appuntito. L’animale non è cacciabile ed è protetto dalla legislatura italiana ed europea. La località in cui si aggirava è peraltro un’area protetta inserita tra i “Siti di Natura 2000” della Regione Siciliana, classificata come “Zona Speciale di Conservazione”.
Dopo alcuni appostamenti, la Polizia Provinciale guidata dal comandante Angelotti è riuscita a bloccare l’uomo. E’ stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Siracusa. Dovrà rispondere di porto abusivo di armi atte ad offendere e furto venatorio aggravato ai danni dello Stato. Le carcasse degli animali, con evidenti ferite mortali alla testa inferte da un corpo contundente, così come l’attrezzatura non contemplata dalla normativa sull’attività venatoria (compreso un coltello a serramanico) sono state poste sotto sequestro.
Dal 18 settembre 2022, giorno dell’apertura della caccia sono stati controllati 306 cacciatori, di cui sei sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria. Sequestrati sei fucili e 76 cartucce, elevate 14 sanzioni amministrative.

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Tifo violento: denunciato 15enne a Siracusa. Vicino allo stadio con passamontagna e pietra

Gli agenti della Digos della Questura di Siracusa hanno denunciato un 15ennne. Nonostante avesse già ricevuto un Daspo per due anni, i poliziotti lo hanno sorpreso lo scorso 14 gennaio nei pressi dello stadio De Simone, peraltro con il volto travisato da passamontagna, durante l’incontro di calcio tra il Real Siracusa Belvedere e il Modica, campionato di Eccellenza. Secondo quanto riferito da fonti di polizia, il ragazzino era anche armato di una pietra.
Il Daspo gli era stato comminato in precedenza perchè tra gli autori della sassaiola ai danni della tifoseria dell’Igea Virtus.




Contrasto allo spaccio, la Polizia tiene d'occhio via Santi Amato: ancora un sequestro

Nei giorni scorsi l’allarme lanciato dalla politica e dai responsabili del Sert: in costante aumento il consumo di droga, specie tra i giovanissimi. Con il pericoloso crack tornato in auge anche grazie a prezzi alla portata di tutte le tasche.
Da mesi la Questura di Siracusa è impegnata, come le altre forze dell’ordine, nel contrasto dell’odioso fenomeno dello spaccio. I poliziotti tengono quotidianamente d’occhio la zona di via Santi Amato, purtroppo nota per essere una fiorente piazza di spaccio.
Sequestri e denunce si susseguono, in una battaglia costante tra pusher e forze dell’ordine. Nelle ore scorse, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 1 dose di cocaina, 1 dose di crack e 25 euro probabile provento dell’attività di spaccio. Un piccolo quantitativo, specie se rapportato a quello rinvenuto nei giorni scorsi, che però testimonia la costante presenza di spacciatori nell’area, per far fronte a qualunque orario ad una richiesta di stupefacenti gravemente lievitata negli anni.




Alla guida di un motociclo rubato, minorenne denunciato ad Avola

Un minorenne è stato denunciato ad Avola per ricettazione. I poliziotti lo hanno sorpreso in sella ad un motociclo risultato provento di furto. Il giovane è stato fermato mentre si trovava nei pressi di piazza Regina Margherita.
La successiva perquisizione ha permesso di scoprire che aveva addosso anche un coltello a serramanico. Motivo per cui è stato anche denunciato per porto abusivo di arma. Il motociclo è stato restituito al legittimo proprietario.




Rapina in via Brenta, armato di coltello entra in tabaccheria e si fa consegnare il denaro

Un rapinatore solitario è entrato in azione poco prima delle 13, in via Brenta, a Siracusa. Presa di mira una tabaccheria. Armato di un lungo coltello e con il volto travisato, si è fatto consegnare il denaro contenuto in cassa per poi darsi alla fuga, facendo perdere le sue tracce.
Le indagini sono affidate alla Polizia. Le telecamere di videosorveglianza avrebbero ripreso il malvivente, un elemento in più per permettere agli investigatori di giungere in fretta alla sua identificazione. Da quantificare il bottino che, secondo una prima stima, ammonterebbe a qualche centinaio di euro.
L’azione è stata repentina e consumata nel giro di pochi minuti. Il rapinatore non si sarebbe fatto consegnare valori bollati o gratta&vinci. Solo il denaro in cassa per poi dileguarsi.




Mafia, arrestato il boss Matteo Messina Denaro: finisce una latitanza lunga 30 anni

E’ stato arrestato a Palermo il boss mafioso Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Ros sono riusciti a bloccarlo dopo 30 anni di latitanza. L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Tp) è stata coordinata dal procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia, e dal procuratore aggiunto, Paolo Guido. Secondo quanto riportato dall’Ansa, che cita fonti qualificate, sarebbe stato arrestato all’interno di una clinica privata di Palermo, dove si sarebbe trovato per esami.
“Grandissima soddisfazione per un risultato storico nella lotta alla mafia”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi appena appresa la notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro al suo arrivo ad Ankara. “Complimenti alla Procura della Repubblica di Palermo e all’Arma dei Carabinieri che hanno assicurato alla giustizia un pericolosissimo latitante. Una giornata straordinaria per lo Stato e per tutti coloro che da sempre combattono contro le mafie”, ha aggiunto.
“Oggi è un grande giorno per la Sicilia e per l’Italia intera, l’arresto di Matteo Messina Denaro è un colpo durissimo inflitto alla mafia. Tutti devono sapere che in questa Terra non ci possono essere spazi né di illegalità né d’impunità”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito all’arresto del presunto capo di cosa nostra avvenuto questa mattina. “Esprimo a nome mio e della giunta – aggiunge il governatore siciliano – un sincero ringraziamento alle forze dell’ordine e alla magistratura È la conferma che lo Stato c’è e che prima o poi tutti i mafiosi vengono assicurati alla giustizia. Oggi tutti i siciliani onesti devono festeggiare, da domani sarà opportuna una riflessione per capire come sia stato possibile che uno dei mafiosi più pericolosi sia rimasto in circolazione per più di trent’anni”.
Anche il presidente dell’Arsa, Francesco Galvagno, ha commentato la notizia. “Desidero complimentarmi e ringraziare le Forze dell’Ordine e tutti gli Organi dello Stato che in questi anni hanno lavorato in silenzio giorno e notte, per assicurare alla giustizia Matteo Messina Denaro. Per l’Italia, per la Sicilia e per le persone oneste, è un giorno di festa: oggi la giustizia trionfa”.




Minaccia il vicino per un terreno conteso, denunciato 70enne: aveva una pistola

Le accuse di cui dovrà rispondere sono minacce, invasione di terreni e detenzione illegale di munizioni. Un uomo di 70 anni è stato per questo denunciato dagli agenti del commissariato di Avola.
La vicenda ha origine da dissapori tra vicini di casa dovuti, soprattutto, all’utilizzo di un’area condominiale che il denunciato ritiene di sua esclusiva pertinenza, minacciando un giovane che lo utilizza per il passaggio e, qualche volta, per giocare a calcio con gli amici.
Il denunciato, in questa occasione, non si è limitato a rimproverare il giovane, ma si è presentato a casa del ragazzo, proferendo gravi minacce nei confronti del padre.
Ragione per la quale l’uomo è stato  denunciato e, poiché deteneva legalmente un’arma, l’arma gli è stata sequestrata in via cautelativa. Nel corso del sequestro, sono state rinvenute e sequestrate 5 cartucce calibro 7,65 detenute illegalmente.