Scavo di una piscina senza protezioni, gli ispettori del lavoro intervengono in un cantiere

Gli ispettori del lavoro regionali, insieme ai carabinieri del Nil (Nucleo tutela del lavoro) ed a funzionari dello Spresal hanno sospeso i lavori in corso in “un grosso cantiere edile nel siracusano”. Nel corso della verifica hanno trovato operative dieci ditte, per un totale di 18 lavoratori identificati. La sospensione è scattata per il pericolo di caduta all’interno dello scavo necessario per la realizzazione della piscina.
Le norme prevedono una simile sanzione quando le protezioni verso il vuoto “risultino del tutto mancanti o talmente insufficienti da essere considerate sostanzialmente assenti”. Nel caso in oggetto, lo scavo era del tutto privo di protezioni e il pericolo era accentuato dal fatto che in cantiere operavano diverse compagini aziendali.
I lavoratori presenti, a seguito di controllo tramite banca dati, sono risultati regolarmente assunti.
Per la revoca del provvedimento di sospensione e per la prosecuzione dell’attività, il titolare ha dovuto mettere in sicurezza l’area dello scavo oltre al pagamento della sanzione pari a 3000 euro.

foto archivio




Con la barca troppo vicini alla spiaggia, multati in 17 dalla Guardia Costiera

E’ ormai un’abitudine, tanto strana da capire quanto vietata: piazzarsi con la propria barca a pochi metri dalla spiaggia, pericolosamente vicino ai bagnanti. Ma l’attenzione della Guardia Costiera nel contrastare il “vizio” è tornata alta e così, dopo decine di segnalazioni, è stato un fine settimana di controlli e multe proprio per la presenza di unità da diporto presenti in prossimità della costa e in alcuni casi pericolosamente vicino allo specchio di mare riservato alla balneazione.
La Guardia Costiera di Siracusa ha elevato 17 multe, per un totale di 4.451 euro. La stragrande maggioranza delle sanzioni riguarda proprio le violazioni alle norme dell’Ordinanza di Sicurezza Balneare, in particolare per la navigazione e la sosta di unità da diporto nella fascia riservata alla balneazione nonché per la pesca con canna tra i bagnanti. Altre violazioni hanno riguardato la navigazione a motore senza copertura assicurativa e, pertanto, è scattato anche il sequestro dell’unità da diporto.
Dalla Capitaneria di Porto ricordano che la zona di mare fino ad una distanza di 200 metri dalle “spiagge” e 100 metri dalle “coste a picco” è riservata alla balneazione, dalle ore 09.00 alle ore 19.00. E’ quindi vietato il transito, la sosta, l’ormeggio e l’ancoraggio con qualsiasi unità navale, compresi scooter acquatici.




Esce per mare in sup e non riesce a riguadagnare la riva, soccorso dal dispositivo sar

Momenti di apprensione ieri mattina a Siracusa per un ragazzo che era uscito in mare per un giro in sup, la tavola con pagaia. Il mancato rientro ha allarmato gli amici che hanno chiesto l’intervento della Guardia Costiera. Le ricerche si sono concentrate nei pressi dell’Arenella, da dove il giovane aveva preso la via del mare. Il dispositivo di ricerca e soccorso in mare ha visto l’invio in zona di due motovedette della Guardia Costiera e una squadra via. Hanno partecipato anche gli assistenti bagnanti dei lidi “Arenella” e “Voi Resort Hotel” mentre via mare ha prestato supporto la motobarca “Supergabbiano Sei”, già presente in zona.
In poco tempo il ragazzo è stato individuato e raggiunto. Per le emergenze in mare è sempre possibile chiamare il numero unico di emergenza 112 o il numero blu 1530.




Tamponamento in galleria, scontro tra quattro veicoli in autostrada

Traffico rallentato questa mattina in autostrada, sulla Siracusa-Catania, per un incidente avvenuto poco dopo le 10 al km 21+7, in direzione del capoluogo aretuseo. All’interno della galleria Macanuco è avvenuto un tamponamento che visto coinvolti 4 veicoli. I feriti sono stati trasportati in ospedale a Lentini per i controlli del caso. Le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni. Una volta rimosso i veicoli, lento ritorno alla normalità nel traffico in direzione sud.




Evade dai domiciliari per andare in un parco acquatico, arrestato

Un 31enne, già ai domiciliari, è stato arrestato dai Carabinieri di Acireale per detenzione di sostanze stupefacenti. Nelle ultime settimane, infatti, si notava un anomalo via vai di persone nella palazzina di edilizia popolare situata nei pressi di Corso Savoia, al centro del paese, dove l’uomo era ristretto agli arresti domiciliari in un appartamento al secondo piano. Dopo un’attività di osservazione, i Carabinieri hanno deciso di intervenire. Entrati nello stabile suddivisi in due squadre, i militari hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo che, avendo intuito che non si trattava di un controllo per accertare la soltanto la sua presenza in casa, essendo in regime di arresti domiciliari, ha cominciato a essere nervoso. Il motivo del suo atteggiamento è stato svelato quando gli investigatori hanno trovato, nascosto sotto un accappatoio appeso nel bagno, un sacchetto di plastica contenente un pezzo da circa 80 grammi di cocaina, e un bilancino di precisione perfettamente funzionante.
Nella sua camera da letto, poi, il 31enne aveva nascosto 1.600,00 euro in contanti, ritenuti i guadagni dell’attività di spaccio. Droga e denaro sono stati sequestrati mentre lui, posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato collocato sempre ai domiciliari, con udienza “direttissima” per il giorno seguente. Tuttavia, quando i Carabinieri, l’indomani, sono andati a prenderlo per portarlo in tribunale, il giovane era evaso.
I militari del Nucleo Operativo di Acireale si sono messi, quindi, subito sulle sue tracce. Le attività d’indagine svolte hanno portato gli investigatori dell’Arma fino a Melilli, in provincia di Siracusa, presso un parco acquatico della zona. Raggiunto il posto, i Carabinieri hanno subito visionato le immagini di videosorveglianza per comprendere dove fosse, e hanno accertato che l’evaso stava prendendo il sole su un lettino. Cinturata, quindi, la zona, in modo da bloccare ogni possibile via di fuga, i Carabinieri sono intervenuti catturandolo.
Questa volta, l’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato portato in carcere a Catania.




Chi impenna, chi non indossa il casco: multe a iosa nel parcheggio di un fast food

Nella serata di ieri, Agenti della Polizia di Stato di Siracusa e della Polizia Municipale di Siracusa hanno effettuato un servizio straordinario di prevenzione e controllo nell’area di parcheggio nei pressi di un supermercato e di un noto fast food dove, nonostante i numerosi servizi di sensibilizzazione dei mesi scorsi, nei fine settimana si erano registrate condotte di guida pericolose da parte dei giovani conducenti che, più volte nel corso delle serate, effettuavano manovre azzardate anche guidando su una ruota e gareggiando in velocità mettendo a rischio la propria incolumità e quella altrui, oltre che creare particolare disagio agli avventori ed ai residenti ormai esausti del fatto che l’area interessata più che un parcheggio assumeva le sembianze di una pista di moto cross.
Per tali ragioni, nella serata di ieri agenti della Questura e della Polizia Municipale, dopo aver nuovamente verificato che svariati giovani ponevano in essere manovre azzardate e condotte di guida pericolose, procedevano alla cinturazione dell’area ed al controllo dei ciclomotori sia in movimento che parcheggiati all’interno contestando ben 18 sanzioni al codice della strada per le più svariate infrazioni (guida con patente mai conseguita, senza assicurazione e mancato uso del casco) procedendo al sequestro di 10 ciclomotori che venivano affidati ai genitori chiamati sul posto, e al fermo di 3 moto che venivano poste in sequestro e trasportate in custodia dal carroattrezzi.
Tali controlli, finalizzati a sensibilizzare i giovani ma anche e soprattutto i genitori al rispetto delle regole della sicurezza stradale, continueranno nei prossimi giorni e per tutto il periodo estivo attenzionando le zone di ritrovo di Siracusa e provincia e le zone balneari al fine di garantire un’estate sicura a cittadini e turisti.




Lentini. Sfondano la vetrina con un escavatore, tentato furto in gioielleria

Hanno utilizzato un grande escavatore per distruggere la vetrina di una gioielleria i malviventi che a Lentini, in pieno centro, hanno preso di mira un esercizio commerciale di via Garibaldi, via centrale del comune del triangolo agrumicolo. Il furto non è stato portato a compimento,probabilmente a causa di un “imprevisto” che ha costretto alla fuga i ladri. L’escavatore- questo il problema- si sarebbe inceppato subito dopo aver sfondato la vetrina.
Le modalità sono le stesse utilizzate in precedenti furti perpetrati nel territorio. Un dato che acuisce il clima di preoccupazione che serpeggia tra i commerciali lentinesi, che invocano una maggiore sicurezza sul territorio ed una più incisiva presenza delle forze dell’ordine.
Difficile immaginare che nessuno, nella notte, si sia accorto dell’arrivo dell’escavatore e che le operazioni si siano svolte in silenzio.
Le indagini sono affidate ai carabinieri.




Incendio in un’abitazione di via Vanvitelli: fiamme originate da una sigaretta

Incendio ieri sera in un appartamento di via Vanvitelli, nella zona di viale Zecchino. Sul posto, subito dopo l’allarme, i Vigili del Fuoco del comando provinciale di Via Von Platen e i carabinieri. Le fiamme hanno danneggiato le suppellettili ma per fortuna non si registrano feriti. Secondo una prima ricostruzione, ad originare il rogo sarebbe stato un mozzicone di sigaretta spento male.




Maltrattamenti in famiglia e lesioni, arrestato 61enne

Un 61enne è stato arrestato dai Carabinieri di Augusta e dal Commissariato megarese per reiterati maltrattamenti e lesioni personali nei confronti della moglie.
Nello specifico, verso la metà dello scorso mese di giugno la donna, una 39enne di origine tunisina, insieme al marito si è recata all’ufficio immigrazione del Commissariato di Augusta per le pratiche relative alla sua permanenza in Italia.
Gli evidenti ematomi al collo e gli altri segni di violenza, parzialmente celati dal trucco, hanno insospettito i poliziotti ai quali la donna, che in quella circostanza era in compagnia del marito, non ha raccontato nulla, ma gli agenti le hanno, comunque, lasciato il contatto telefonico della mediatrice culturale alla quale, il giorno seguente, la 39enne in una videochiamata ha raccontato le violenze subite dal marito anche in presenza della figlia minorenne, pur dichiarando di non volerlo denunciare.
Nonostante nel frattempo l’uomo fosse stato ammonito dal Questore di Siracusa, dopo circa un mese, all’ennesima violenza fisica subita, la vittima è stata costretta a ricorrere al Pronto Soccorso dell’Ospedale Muscatello, per poi recarsi alla Caserma dei Carabinieri di Augusta e denunciare i maltrattamenti, le offese, le umiliazioni, le privazioni economiche e le continue percosse subite dal coniuge anche in presenza della figlia minorenne.
I Carabinieri della Stazione di Augusta hanno trasmesso gli atti all’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento a carico dell’uomo degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, eseguito congiuntamente dai Carabinieri e dai Poliziotti megaresi.




Droga e usura, 55enne di Solarino condannato a 6 anni di reclusione

Sei anni, 6 medi di reclusione e e 30mila euro di multa. Dovrà scontarli un pregiudicato 55enne di Solarino per essere stato riconosciuto colpevole di violazione della normativa sugli stupefacenti e di usura.
I Carabinieri della Stazione di Solarino hanno arrestato l’uomo in esecuzione di un ordine di carcerazione della Corte d’Appello di Catania.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.