Traffico rallentato in autostrada, auto si ribalta all’interno della galleria San Demetrio

Pomeriggio con disagi nel traffico in direzione nord, lungo l’autostrada Siracusa-Catania. Attorno alle 16 un’auto si è ribaltata all’interno della galleria San Demetrio, finendo la sua corsa su di un fianco. Non risultano coinvolti altri veicoli. Le persone a bordo stanno bene e non hanno riportato particolari conseguenze.
Forte rallentamento nel traffico in direzione Catania, per consentire gli interventi necessari da parte di Polizia Stradale ed Anas. Dopo la momentanea chiusura al traffico, attorno alle 16.40 è stata riaperta una delle corsie di marcia. Si consiglia di procedere con prudenza.




Tentato femminicidio, convalidato il fermo del 34enne. Domani interrogatorio di garanzia

Convalidato questa mattina il fermo di Paolo Passarello, il 34enne di Avola accusato del tentato omicidio della sua ex fidanzata. Convalida “tecnica”, senza interrogatorio in quanto l’uomo quest’oggi è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Rinviato pertanto a domani l’interrogatorio di garanzia.
Lo scorso lunedì l’aggressione, con la donna di 33 anni accoltellata all’uscita dal posto di lavoro, a Canicattini Bagni. Attualmente si trova ricoverata al Policlinico di Catania e non è in pericolo di vita.
L’uomo è stato operato per alcune ferite che si sarebbe procurato durante l’aggressione. Già domattina comparirà davanti ai magistrati, per l’interrogatorio di garanzia, assistito dal suo avvocato Antonino Campisi.




Si spacciavano per finanzieri per ottenere informazioni riservate su clienti di hotel: denunciati due siracusani

Si spacciavano per finanzieri per accedere a informazioni riservate. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Siracusa hanno identificato e denunciato due siracusani. L’indagine è nata da una denuncia sporta da personale di un noto albergo siracusano che, nel mese di luglio scorso, si era insospettito per l’operato di due soggetti che si erano presentati, in uniforme, presso la hall dell’hotel per chiedere notizie ed informazioni su alcune persone che avevano da poco pernottato presso la struttura alberghiera.
I due uomini, secondo quanto raccontato dai dipendenti, avrebbero avuto con sé anche la paletta segnaletica e quella che sembrava una pistola d’ordinanza. Sarebbero apparsi generici nella loro richiesta. Un comportamento che, unito a qualche perplessità sull’autenticità dell’uniforme indossata, aveva indotto il personale dell’albergo in sospetto, tanto da rivolgersi in caserma per dissipare ogni possibile dubbio.
A seguito della ricezione della denuncia i militari delle Fiamme Gialle, hanno acquisito le immagini catturate dalla telecamera di videosorveglianza dell’hotel.In breve, i due uomini sono stati identificati. Nelle loro abitazioni la Guardia di Finanza ha rinvenuto numerosi oggetti e capi d’abbigliamento riconducibili a diverse forze dell’ordine, potenzialmente idonei a simularne l’appartenenza. C’erano distintivi e articoli militari. In particolare sono stati sequestrati: una pistola legalmente detenuta con cartucce e caricatore, una pistola a salve priva del tappo rosso, un paio di manette, una giacca a vento dell’Arma dei Carabinieri, 2 giacche della Guardia di Finanza, una placca metallica riportante la dicitura “polizia giudiziaria”.
I due siracusani sono indagati per in violazione dell’articolo 347 del codice penale inerente l’usurpazione di funzioni pubbliche.




C’è un’inchiesta sui fondi Ue? Il Pd: “Sindaco informi la città, si disponga verifica interna”

“La città deve essere informata sulla vicenda che riguarda la presunta inchiesta della Procura sull’utilizzo da parte del Comune dei fondi comunicati destinati all’Ostello di Cassibile per i lavoratori extracomunitari”. Il gruppo consiliare del Pd chiede chiarezza e sollecita il sindaco, Francesco Italia e la sua giunta a “non far finta di niente. L’indagine giudiziaria farà il suo corso -sostengono Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco – e accerterà nei gradi di giudizio se vi siano state o meno delle responsabilità penali. Intanto, però, il primo cittadino e la sua giunta possono e non debbono fare finta di nulla. Senza interferire con le indagini e con il segreto istruttorio, hanno l’obbligo morale e politico di verificare dal punto di vista amministrativo se gli atti sono stati regolari; tale obbligo va adempiuto disponendo, come noi chiediamo, un’indagine interna al fine di verificare l’ammontare dei soldi pubblici del cui corretto impiego si dubita, la sussistenza di ipotesi di atti illegittimi e le eventuali responsabilità. Il sindaco Francesco Italia e la sua giunta -concludono i consiglieri del Partito Democratico- hanno l’obbligo di aprire gli armadi degli uffici comunali e di presentarsi nell’aula del consiglio comunale di Siracusa e di informare la città. Se non lo faranno, vorrà dire che alla trasparenza preferiscono l’ombra”.




Due anni di daspo per una donna, “atteggiamenti aggressivi e offensivi allo stadio”

La Divisione Anticrimine della Questura di Siracusa ha emesso un Daspo nei confronti di una 28enne siracusana, protagonista di comportamenti violenti e provocatori durante l’incontro di calcio Siracusa–Sorrento, disputato allo stadio “Nicola De Simone”.
Secondo quanto accertato dalla Polizia, la donna avrebbe tenuto atteggiamenti aggressivi e offensivi nei confronti del personale addetto al servizio d’ordine, arrivando successivamente a minacciare gli agenti intervenuti per contenerla. Nonostante i ripetuti richiami al rispetto delle regole, la ventottenne avrebbe insistito nel voler entrare e uscire liberamente dall’impianto, comportamento vietato per ragioni di sicurezza, arrivando persino a minacciare di incitare alcuni tifosi per creare disordini.
Alla luce dei fatti, il Questore di Siracusa ha disposto per la donna un divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive per la durata di due anni.
Il provvedimento, spiegano dalla Questura, si è reso necessario per la gravità delle intemperanze e per il carattere minaccioso delle condotte, giudicate lesive della dignità e della funzione del personale di servizio.




Brutale aggressione in strada ad Avola, denunciato un 48enne

Individuato e denunciato per lesione personali aggravate l’uomo ritenuto responsabile della brutale aggressione consumatasi nei giorni scorsi, in strada, ad Avola. Il video era finito sui social, mostrando l’intervento della Polizia ed un giovane ferito al volto.
Gli accertamenti svolti dagli investigatori del Commissariato hanno permesso di risalire all’autore del pestaggio, da ricondurre ad una lite tra ambulanti. Determinanti le immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza delle attività commerciali insistenti nella via teatro dell’accaduto.
L’uomo, un quarantottenne del luogo, aveva colpito un trentenne di origini marocchine ferendolo alla testa, per futili motivi ancora in fase di accertamento.




Trasferita a Catania la 33enne accoltellata a Canicattini, l’ex compagno arrestato sarà operato

E’ stata trasferita al Policlinico di Catania la 33enne accoltellata dall’ex compagno a Canicattini Bagni. Dopo un primo intervento chirurgico all’Umberto I di Siracusa, lo staff sanitario ha deciso per ulteriori accertamenti nella struttura etnea. La donna, spiegano fonti sanitarie, non è in pericolo di vita.
Raggiunta da venti coltellate, è stata soccorsa dalle colleghe di lavoro, subito accorse in strada. Poi l’arrivo del 118 e delle forze dell’ordine. Al momento dell’arrivo dei soccorritori era cosciente. L’aggressione è scattata non appena è salita a bordo dell’auto. L’uomo, secondo la prima ricostruzione, la stava aspettando, conoscendone le abitudini. E’ stato arrestato poco dopo dai Carabinieri, al pronto soccorso dell’ospedale di Avola dove si era recato per via di alcune ferite che si sarebbe procurato.
Domani, 17 ottobre, l’udienza di convalida della misura cautelare in carcere. Non ci sarà però alcun interrogatorio, al momento. L’uomo, un 34enne di Avola, dovrà infatti essere sottoposto ad un intervento chirurgico proprio per le ferite riportare – secondo quanto si apprende – proprio mentre stava sfogando la sua rabbia cieca sulla donna.




Controlli di Polizia. Denunciato un 52enne, sorpreso su monopattino elettrico rubato

Controlli della Polizia di Stato nelle ore scorse, con le Volanti della Questura e gli agenti del Commissariato di Ortigia in strada. Nel corso dei servizi di prevenzione e sicurezza, le pattuglie hanno segnalato all’Autorità Amministrativa due uomini trovati in possesso di sostanze stupefacenti e denunciato un terzo per furto aggravato.
In via Santi Amato, un trentaseienne è stato fermato mentre era alla guida della propria auto. Durante il controllo è stato trovato con 0,71 grammi di hashish. Gli agenti hanno proceduto alla segnalazione e al ritiro della patente di guida per 30 giorni. Poco dopo, un siracusano di 56 anni è stato segnalato per possesso di 0,58 grammi di crack.
Gli agenti del Commissariato di Ortigia hanno invece denunciato un 52enne, già noto alle forze dell’ordine, per furto aggravato. L’uomo è stato sorpreso in via San Sebastiano, nel quartiere Borgata, mentre si trovava a bordo di un monopattino elettrico rubato poco prima. Dopo gli accertamenti di rito, il mezzo è stato restituito al legittimo proprietario.
I controlli della Polizia proseguiranno nei prossimi giorni con particolare attenzione alle aree più frequentate della città, in un’azione costante di contrasto ai reati predatori e al consumo di stupefacenti.




Omicidio di Lele Scieri, definitive le condanne ai due ex parà della Folgore

La Cassazione ha rigettato i ricorsi dei due imputati per l’omicidio in concorso di Emanuele Scieri. Diventano così definitive le condanne a 22 anni per Alessandro Panella e 9 anni e 9 mesi per Luigi Zabara, ex parà della Folgore e commilitoni di Scieri. Secondo la ricostruzione della procura di Pisa, il giovane siracusano fu vittima di un grave atto di nonnismo: il militare morì il 13 agosto 1999 all’interno della caserma Gamerra, dopo essere caduto da una torre di asciugatura dei paracadute.
“E’ stata definitivamente scritta la storia e adesso la mamma di Emanuele e suo fratello Francesco conoscono finalmente i volti dei suoi assassini”, ha commentato sui social l’avvocato della famiglia Scieri, Ivan Albo. “Ventisei anni fa è stato ucciso da balordi che per punirlo, assumendo avesse violato le loro regole del nonnismo, lo picchiarono selvaggiamente, imposero che si svestisse, lo martoriarono e nella fuga disperata su di una scala in una torretta per sottrarsi alla violenza feroce e irrazionale veniva inseguito e gettato nel vuoto a circa dieci metri di altezza. E infine il suo corpo occultato perchè non venisse rintracciato nell’immediato, ma solo tre giorni dopo. Tutto questo adesso è storia. Verità e giustizia per Lele”, aggiunge.
Carlo Garozzo ha guidato l’azione dell’associazione Giustizia per Lele Comitato per Lele, lungo tutti questi 26 anni. “Abbiamo combattuto la battaglia di verità e giustizia nel nome di Emanuele Scieri con la compostezza e signorilità che si doveva ad Emanuele e alla sua famiglia. Mai una parola fuori luogo, mai una parola di odio, mai una oltre le righe se non quella del lecito e giustificabile sentimento di dolore e di questo ringraziamo la famiglia Scieri per l’insegnamento ricevuto. Per molti la nostra battaglia sembrava essere solo una perdita di tempo, un inutile tentativo di affermare quel sentimento di giustizia sempre più lontano dal comune sentire”, racconta. “Abbiamo passato notti insonni, pianto e appesantito i nostri pensieri ma nel nostro sangue Emanuele ha avuto la forza di scorrere e indicarci la strada”.




Sbarco di 45 migranti a Portopalo, tra loro 13 donne e diversi minorenni

Nella serata di ieri, poco dopo le 21, sbarco di migranti a Portopalo. Sotto a pioggia, a bordo di una piccola imbarcazione, sono arrivati in contrada Guardiani in 45. Tra loro anche 13 donne e molti minorenni. Si tratta di eritrei, somali e sudanesi.
Per le prime operazioni di soccorso, in campo la Protezione Civile di Portopalo insieme alle forze dell’ordine. I volontari si sono occupati di rifocillare i 45 stranieri, poi accompagnati all’interno di un capannone messo a disposizione da un privato. A coordinare le operazioni, la Prefettura di Siracusa.
I migranti sono apparsi in buone condizioni e nelle prossime ore dovrebbero lasciare Portopalo per raggiungere con un autobus l’hotspot di Augusta. Qui verranno espletate le procedure di identificazione e fotosegnalamento.
Le indagini dovranno invece occuparsi della presenza di eventuali scafisti e approfondimenti sul porto di partenza e la rotta seguita.