Mafia, il procuratore Zuccaro: “A Siracusa e Ragusa serve più supporto alle forze di polizia”

“Riscontro purtroppo l’inadeguatezza delle forze di polizia che operano a Siracusa e Ragusa, per questo motivo sarebbe necessaria la presenza di organismi che andassero al di là delle competenze della squadra mobile della Polizia o del nucleo operativo dei Carabinieri”. Sono le parole pronunciate dal procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, durante la sua audizione in Commissione antimafia Nella sala del refettorio di palazzo San Macuto, Zuccaro ha spiegato il motivo della inadeguatezza. “I fenomeni che le forze di polizia in quelle province devono affrontare sono particolarmente complessi e la capacità investigativa non può investire con particolare successi nel medio e lungo termine. Non ci sono forze specializzate – ha detto – e a questo proposito registro in modo favorevole il fatto che dovrebbero essere costituite le Sisco, in grado di supportare le forze locali che non sono in grado di contrastare adeguatamente il fenomeno mafioso”.
Parlando poi dei rifiuti, dalle discariche ai servizi di raccolta, Zuccaro ha prospettato che il settore sia “in mano quasi per intero a soggetti collegati alla mafia, direttamente o indirettamente. Così come la raccolta dei rifiuti”.




Ad Augusta la Aita Mari con 112 migranti a bordo: fine dell’incubo dopo giorni difficili

È arrivata ad Augusta la Aita Mari, con i 112 migranti a bordo soccorsi dalla nave della Ong spagnola Salvamento maritimo humanitario. Dopo l’assegnazione del porto, resta in attesa di indicazioni la Sea Watch 4, con 312 persone a bordo.

La Aita Mari ha ottenuto nella notte il via libera dalle autorità, dopo un’attesa estenuante. Alcune delle 112 persone sono a bordo da nove giorni.

Festa a bordo dopo l’ok ricevuto, come mostra il video pubblicato dall’ong anche sui social.

“¡¡¡Buenas noticias!!! Por fin nos han dado puerto!”- l’annuncio in lingua spagnola (Buone notizie, alla fine ci hanno assegnato il porto!).

Nelle ore precedenti la Salvamento Maritimo Humanitario aveva diffuso dei video in cui segnalava una situazione a bordo sempre più preoccupante ed incandescente, con tensioni via via in aumento, infine smorzate.

In queste ore, le operazioni previste dalle procedure di sbarco, con l’attivazione del consueto protocollo.




Il fiuto del cane Maoui aiuta a rinvenire cocaina: arrestato un 26enne ad Avola

Un 26enne è stato arrestato ad Avola dalla Polizia. E’ accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’attività d’indagine effettuata nella nota piazza di spaccio delle case popolari di Santa Lucia ed il fiuto del cane poliziotto Maoui, del Reparto Cinofili di Catania, hanno consentito di rinvenire 23 dosi di cocaina. Erano state abilmente interrate.
Il giovane, dopo le incombenze di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Nello stesso contesto operativo, un ventottenne è stato segnalato all’Autorità Amministrativa competente poiché sorpreso in possesso di marijuana.




Il ginnasio romano chiuso al pubblico era “casa” per due senza fissa dimora: denunciati

Avevano preso “dimora” all’intero del ginnasio romano, piccola area archeologica chiusa ai visitatori, lungo via Elorina. Sono stati sorpresi dalla Polizia che ha identificato i due uomini, originari del Marocco. Senza fissa dimora di 37 anni e 31 anni, sono risultati irregolari sul territorio nazionale.
I poliziotti delle Volanti hanno denunciato i due per il reato di invasione di terreni inoltre il trentasettenne è stato anche denunciato per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato mentre il trentunenne per inottemperanza al decreto di espulsione.




Da un falso profilo social offendeva la compagna del padre, denunciata una 19enne

I rapporti con la compagna del padre non erano esattamente idilliaci. E allora, forse per vendetta o rivalsa, una 19enne di Pachino ha pensato bene di creare un profilo social falso attraverso il quale ha pubblicato sulla piazza virtuale diversi commenti offensivi nei confronti della donna.
La 19enne è stata identificata al termine di una veloce attività d’indagine condotta dal Commissariato di Pachino. E’ stata denunciata.




Cavagrande, soccorsa dagli specialisti della Gdf una turista e uno dei soccorritori

I militari del Sagf di Nicolosi della Guardia di Finanza hanno soccorso una turista vittima di un incidente, accaduto ieri lungo il sentiero di discesa che conduce ai laghetti di Cavagrande, a Siracusa.
La pattuglia si è unita ai Vigili del Fuoco, al Cnsas ed ai sanitari del 118. Gli specialisti hanno immobilizzato e assicurato su barella l’escursionista con una sospetta frattura alla gamba destra.
Durante la risalita del sentiero, ha accusato un malore uno degli operatori del 118 forse a causa della difficoltà del percorso, delle alte temperature e delle condizioni di elevata umidità della valle. E’ stato chiesto nuovamente l’intervento dell’eliambulanza, ritornata sul posto dopo aver consegnato ai sanitari la sfortunata turista.
Le condizioni di salute dell’operatore 118 in difficoltà sono state costantemente monitorate dagli altri
soccorritori, fino a quando è stato affidato ai sanitari dell’elicottero.
Il doppio intervento di soccorso, iniziato nelle prime ore del pomeriggio, si è concluso intorno alle 21.30, con il
rientro all’inizio del sentiero di tutti i soccorritori intervenuti.

foto archivio




Sorvegliato speciale tenta furto in trasferta: denunciato, perde il reddito di cittadinanza

I Carabinieri di Lentini, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno sorpreso un pregiudicato di 35 anni, sorvegliato speciale, in “trasferta” nel limitrofo comune di Carlentini. In compagnia del figlio, stava tentando un furto all’interno di due garage condominiali – spiegano gli investigatori – dopo aver forzato le serrature delle saracinesche con un trapano.
Il 35enne, al quale è stato sospeso il reddito di cittadinanza, è stato anche deferito per la violazione della sorveglianza speciale poiché trovato in un comune diverso da quello di residenza.




Spacciatore in bicicletta: arrestato 19enne rider della droga

Girava per la città in bicicletta. Una volta arrivato in via Santi Amato, è stato bloccato dalla polizia e perquisito. Addosso ad un giovane siracusano di 19 anni, gli agenti hanno rinvenuto oltre 300 dosi di vari tipi di droga . Per lui è scattato l’arresto in flagranza del reato, per spaccio di sostanze stupefacenti.
Il giovane, accortosi dei poliziotti, ha iniziato ad accelerare l’andatura per sottrarsi al controllo. Il suo tentativo è, tuttavia, risultato vano.Il giovane trasportava cocaina, crack, hashish e marijuana per un totale di 120 grammi.
Già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Cavadonna in attesa del giudizio direttissimo.




Beccato mentre scarica metri cubi di vario materiale, scatta il massimo della sanzione

Un uomo è stato multato per abbandono di rifiuti in contrada Laganelli, poco fuori il centro abitato di Siracusa. E’ stato intercettato da agenti del Nucleo Ambientale della Polizia Municipale mentre abbandonava diversi metri cubi di vario materiale, scaricato dal suo furgone.
A suo carico, elevata la sanzione massima prevista: 600 euro. Dovrà anche ripristinare lo stato dei luoghi e presentarsi al Comando di via del porto Grande per esibizione, questa volta, i modelli di conferimento presso le discariche autorizzate.
Da giorni a Siracusa sono stati intensificati i controlli della Polizia Ambientale, in centro città come nelle zone periferiche. Un’azione sanzionatoria costante per tentare di arginare il proliferare di microdiscariche, in piena emergenza rifiuti.




Blitz in carcere: 27 telefonini a disposizione dei detenuti a Cavadonna

Ventisette telefoni cellulari sono stati rinvenuti e sequestrati all’interno del carcere di Siracusa. E’ il risultato di una nuova operazione condotta dalla Polizia Penitenziaria. A darne notizia è una nota del SPP, sindacato Polizia Penitenziaria.
“Una intensa attività ha permesso questo brillante risultato”, commenta il segretario Aldo Di Giacomo. “Nonostante l’innovazione tecnologica e telefonini sempre più piccoli che consentono ai detenuti, dalla cella, di continuare a gestire gli affari illeciti, abbiamo saputo mettere in campo una intelligente azione info-investigativa”.
Il sindacalista sottolinea, però, come la Polizia Penitenziaria soffra a Cavadonna dei noti problemi di risorse umane. “I casi di ordini e minacce estorsive, via telefono, si susseguono da tempo e interessano oltre Siracusa numerosi istituti penitenziari specie quelli con detenuti a regime 41 bis. Ricordiamo inoltre che solo qualche giorno fa nel carcere di Siracusa è avvenuto l’ennesima aggressione ad un agente”, dice ancora Di Giacomo.
L’auspicio del sindaco è che possano arrivare “interventi risolutivi su più fronti e in particolare per continuare a garantire la legalità negli Istituti Penitenziari le condizioni lavorative degni di servitori dello Stato”.