Abusivismo edilizio a Noto, la Polizia denuncia un 63enne in contrada Falconara

Un uomo di 63 anni è stato denunciato a Noto per abusivismo edilizio. Lo scorso 18 marzo, i poliziotti, coadiuvati da personale della Polizia Municipale e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Noto, hanno eseguito dei controlli in un cantiere edile, in contrada Falconara, al fine di verificare l’effettiva conformità e corrispondenza tra quanto concesso con il permesso di costruire e quanto realizzato nell’area di riferimento.
Un fabbricato risultava in regola mentre, nelle pertinenze, veniva accertata la realizzazione di altri due manufatti non presenti nel permesso di costruire.




Rapine a Pachino, ai domiciliari il secondo giovane sospettato

Identificato e posto ai domiciliari anche il secondo giovane sospettato di essere l’autore di due rapine commesse a Pachino a settembre del 2021. Un 26enne è stato posto ai domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Siracusa. L’articolata attività di indagine del commissariato di Pachino aveva già portato alla identificazione di uno dei due sospettati.
Le rapine sono state commesse ai danni di un centro demolizione e di un distributore di carburante. Gli elementi di prova raccolti nel corso delle indagini evidenziano un quadro accusatorio “di assoluta gravità indiziaria” – spiegano gli investigatori – in ordine ai fatti contestati. Nelle indagini, utilizzato anche il tracciamento degli spostamenti degli indagati attraverso le telecamere delle zone in cui sono stati commesse le rapine.




Siracusa. Lancia un pacchetto di sigarette in un cespuglio, contiene droga: 19enne in arresto

I Carabinieri della Stazione di Siracusa Principale durante un servizio di pattuglia in una delle aree del capoluogo nota anche come piazza di spaccio, hanno arrestato, in flagranza, un giovanissimo siracusano di 19 anni ma già con diversi precedenti per droga.
Il presunto pusher si trovava nei pressi di un parco pubblico in via Santi Amato e alla vista della pattuglia dei Carabinieri ha gettato un pacchetto di sigarette dentro un cespuglio dandosi alla fuga.
I militari in pochi secondi lo hanno bloccato, recuperando anche il pacchetto di cui si era disfatto, al cui interno erano presenti 12 dosi tra cocaina, marijuana e crack, tutte divise nei cosiddetti “quartini”. Lo stupefacente è stato sequestrato mentre l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Individuati i vandali di piazza Ville, a Francofonte: sono dei giovanissimi

I Carabinieri di Francofonte hanno individuato gli autori del danneggiamento della fontana e della statua di Padre Pio. L’episodio, alla fine dello scorso febbraio, in piazza Domenico Ville. Il gesto ha destato parecchio clamore nella cittadina.
I militari dell’Arma hanno ricostruito l’accaduto tramite i sistemi di videosorveglianza presenti in zona e attraverso le testimonianze di alcuni cittadini che in parte avevano assistito ai fatti. Stando a quanto è trapelato, alcuni giovanissimi hanno staccato delle mattonelle dalla fontana e lanciato pietre all’indirizzo della statua di Padre Pio, facendola cadere a terra.




Evade due volte in quattro giorni: arrestato per la terza volta, torna ai domiciliari

Evade dai domiciliari per la seconda volta in quattro giorno. Un 28enne,  con  precedenti per spaccio di stupefacenti e furto, è stato arrestato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Siracusa.

La pattuglia non lo ha trovato nell’abitazione durante il controllo e lo ha rintracciato anche grazie al braccialetto elettronico che ha fatto scattare l’allarme dopo l’allontanamento del giovane. Ancora una volta è stato posto ai domiciliari.

 




Tentato omicidio per vendicare il padre: 46enne in prognosi riservata, arrestati due fratelli

Una vera e propria spedizione punitiva quella che due giovani di Sortino, fratelli di 32 e 31 anni avrebbero organizzato ai danni di un uomo, un 46enne, noto alle forze dell’ordine, per ragioni legate a liti di vicinato. Per vendicare quelle che sarebbero state le offese subite dal padre, i due fratelli avrebbero raggiunto un bar del centro, con l’obiettivo di dare una lezione all’uomo. I due fratelli, secondo la ricostruzione dei carabinieri, avrebbero dapprima percosso con calci e pugni la vittima, poi l’avrebbero colpita con una sedia, avrebbero scagliato contro l’uomo un tavolino ed uno dei due fratelli lo avrebbe più volte colpito alla schiena un coltello di 30 centimetri, estratto dalla tasca.
Nella foga della lite, per errore, l’aggressore armato di coltello avrebbe anche colpito il fratello provocandogli un lieve taglio alla mano sinistra, mentre la vittima oltre ad un trauma cranico, ha riportato  ferite lacero contuse alla schiena e alla spalla sinistra. Si trova in prognosi riservata ma non sarebbe in pericolo di vita.
I due fratelli sono stati condotti nel carcere di Cavadonna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa con l’accusa di tentato omicidio in concorso.

 




Siracusa. Ubriachi e molesti al Pronto Soccorso, interviene la polizia: giovani denunciati

Momenti di tensione nella notte al Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Ubriachi e con atteggiamenti molesti, due giovani hanno creato trambusto, tanto che è stato necessario richiedere l’intervento della polizia . Erano le 2 circa quando il medico di turno ha segnalato alle forze dell’ordine la presenza di due giovani in stato di ebbrezza. Una volta intervenuti, gli agenti sono stati minacciati dai due ragazzi, denunciati per minacce, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Uno dei due, inoltre, un siracusano di 34 anni, è stato denunciato anche per interruzione di pubblico servizio. Si rifiutava, infatti, di uscire dall’ambulatorio del Pronto Soccorso.




Dà fuoco a un’auto, 35enne “incastrato” dalle telecamere di videosorveglianza

Celeri le indagini che hanno condotto alla denuncia di un uomo di 35 anni, di Pachino, ritenuto l’autore di un incendio appiccato ai danni di un’auto il 15 marzo scorso.

Ieri mattina, gli agenti del locale commissariato hanno notificato il provvedimento al destinatario, già noto alle forze di polizia.

L’uomo, per motivi ancora al vaglio degli investigatori, la notte del 15 marzo scorso ha danneggiato, incendiandola, un’autovettura.
La meticolosa disamina delle immagini riprese dai vari impianti di videosorveglianza installati nella zona ha consentito fin da subito di indirizzare i sospetti sul noto pregiudicato locale. L’immediata perquisizione in casa dell’uomo ha anche condotto al rinvenimento degli indumenti indossati durante l’azione.




Giovane sorpreso con un coltello a serramanico: scatta la denuncia

Si aggirava per Avola con un coltello a serramanico nascosto. Un giovane di 24 anni è stato denunciato dagli agenti del locale commissariato. I poliziotti hanno notato che il ragazzo, accorgendosi della loro presenza,mostrava segni di nervosismo. Bloccato, è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso dell’arma, che è stata sottoposta a sequestro.

Durante la stessa attività di controllo del territorio, gli uomini guidati dal dirigente Venuto, hanno segnalato un uomo di 41 anni trovato in possesso di una modica quantità di marijuana, detenuta per uso personale.




La morte di Lauretta, la Cassazione conferma: 30 anni di carcere per l’ex compagno

Confermata dalla Cassazione la condanna a 30 anni per Paolo Cugno, l’operaio di Canicattini Bagni accusato dell’omicidio della compagna Laura Petrolito. La ragazza aveva 20 anni ed i due avevano un figlio. In secondo grado, la Corte d’Appello di Catania aveva già pronunciato sentenza di condanna a 30 anni.
Il femminicidio si consumò nel marzo del 2017, in appezzamento di terreno nella disponibilità della famiglia di Paolo Cugno, poco fuori dalla cittadina montana, in contrada Tradituso.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, al culmine di una lite Cugno uccise la ragazza con sedici coltellate. Il corpo venne poi gettato, nel tentativo di occultarlo. Poco dopo la macabra scoperta, l’operaio confessò l’omicidio, al termine di un interrogatorio fiume.
La difesa ha sempre sostenuto l’incapacità di intendere e di volere, smentita prima dai periti della Procura e poi rigettata anche dalle controparti.