Esplosione a Cassibile, preso di mira un autolavaggio di via delle Magnolie

La notte di Cassibile, frazione di Siracusa, è stata scossa da un boato sordo. Nella notte, poco dopo l’una, quello che sembra essere un ordigno rudimentale è esploso davanti all’ingresso di un autolavaggio di via delle Magnolie, poco distante dalla centrale via Nazionale. “E’ stato un botto fortissimo”, raccontano i residenti ancora scossi. Da anni non si registrava episodi simili nella frazione del capoluogo.
Lievi i danni, secondo i primi riscontri affidati ai Carabinieri intervenuti sul posto dopo le prime segnalazioni. Acquisiti i filmati delle telecamere di videosorveglianza alla ricerca di elementi utili per identificare l’autore del gesto. Gli investigatori dovranno anzitutto inquadrare il gesto: un possibile “avvertimento” o una vendetta interpersonale?
Proprio ieri mattina, intanto, in Prefettura a Siracusa vertice del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica dedicato a quanto accaduto ad Augusta dove negli ultimi giorni si sono susseguiti diversi episodi di danneggiamento a mezzo incendio: barche, auto, attività commerciale. Una coincidenza temporale, questa, che ha destato sorpresa.

foto archivio




Ripetute violazioni dell’affidamento ai servizi sociali, 28enne in carcere

I Carabinieri della Stazione di Melilli hanno arrestato 28enne, già noto alla giustizia, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Siracusa.
L’arrestato è stato riconosciuto colpevole di numerose violazioni alle prescrizioni alla misura dell’affidamento in prova ai sevizi sociali alla quale era sottoposto da circa un anno, tra cui quella di rientrare nella propria abitazione entro le 21.00, il divieto di accompagnarsi a persone pregiudicate e di frequentare locali pubblici in genere. Le suddette violazioni sono state prontamente segnalate dai Carabinieri di Melilli all’Autorità Giudiziaria aretusea che ne ha disposto l’immediato accompagnamento presso la Casa di Reclusione di Noto.




Evaso dai domiciliari a Librino, arrestato a Lentini: curioso il tentativo di “nascondersi”

Un pregiudicato catanese 39enne è stato arrestato dai Carabinieri a Lentini. Era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Caltagirone.
Da giorni l’uomo – sottoposto ai domiciliari a Librino – non veniva trovato in casa. Le indagini svolte dalle Stazioni di Lentini e di Librino (CT) hanno consentito di individuarlo nel centro agrumicolo siracusano. A bordo di un grosso fuoristrada, al momento del controllo, ha tentato di nascondersi sdraiandosi sul sedile posteriore del veicolo. L’uomo è ritenuto responsabile di una serie di furti aggravati commessi nella provincia etnea e per i quali dovrà espiare poco più di cinque anni. E’ stato condotto in carcere a Noto.




Immigrazione clandestina: 43enne egiziano arrestato dopo quarantena su nave Azzurra

Si trova in carcere a Noto il 43enne egiziano arrestato dalla Squadra Mobile di Siracusa. Terminata la quarantena a bordo della nave Azzurra, nella rada di Augusta, è stato arrestato su provvedimento emesso dalla Procura di Taranto. L’uomo, infatti, era stato condannato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e tentata violenza privata commessi nel 2014. Deve scontare una pena di 3 anni e 11 giorni.
Era sbarcato clandestinamente nel porto di Roccella Jonica (RC), l’8 gennaio scorso e trasferito a bordo della grande nave per trascorrervi la quarantena da Covid-19.




Incidente sul lavoro al Plemmirio: operaio precipita da palo telefonico, è grave

Sono critiche le condizioni dell’operai precipitato questo pomeriggio da un palo della linea telefonica a Capo Murro di Porco, zona Plemmirio, a Siracusa. Nella zona sono in corso i lavori di sostituzione degli elementi a rischio crollo dopo l’ultima ondata di maltempo. L’uomo stava lavorando proprio su uno dei pali, con ordinaria imbracatura. Per cause non ancora chiare, è improvvisamente rovinato al suolo, finendo con la schiena contro il guardrail e poi sull’asfalto.
Le sue condizioni sono subito apparse serie. E’ stato infatti richiesto l’intervento dell’elisoccorso per un trasferimento urgente in struttura specializzata a Catania. Sul posto è intervenuta anche la polizia.




Reddito di Cittadinanza, il 30% dei richiedenti in zona montana ha truffato lo Stato

Una attenta indagine condotta dai Carabinieri di Cassaro in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del lavoro di Siracusa, ha fatto emergere un inquietante dato relativo al reddito di cittadinanza. Gli investigatori hanno concentrato le loro attenzioni sulle richieste presentate dai residenti in alcuni centri montani della provincia di Siracusa. Sono stati rilevati illeciti da parte di 9 beneficiari del rdc.
Sebbene il numero possa apparire esiguo, rappresenta in realtà un dato percentuale degno di nota: oltre il 30% delle domande di reddito di cittadinanza era supportato da false attestazioni. Se ne sono accorti i Carabinieri, grazie ad un lavoro certosino e puntuale, condotto incrociando i dati con le informazioni presenti nelle banche dati di vari enti pubblici.
I Carabinieri hanno accertato in alcuni casi false dichiarazioni di residenza, in altri, la totale assenza di consumo di energia elettrica o di produzione di rifiuti, segnali inequivocabili della fittizia residenza fornita per giustificare la richiesta del beneficio.
I 9 percettori del reddito sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Siracusa. Per loro in arrivo la sospensione del beneficio ed una più che probabile richiesta di restituire quanto percepito illecitamente.




Aggressione ad automobilista 70enne, identificati gli autori: un uomo e una donna

Si è conclusa con due persone denunciate da Polizia di Noto l’aggressione di un automobilista 70enne. Lo scorso 21 dicembre, in via Ducezio, si era fermato per far attraversare la strada ad una donna. Questa, una volta raggiunto il marciapiede, indispettita forse per il repentino passaggio del mezzo, ha iniziato ad inveire contro l’anziano scagliando un calcio contro l’auto, ammaccando la carrozzeria. Un passante ha quindi pensato bene di scagliare un pugno al 70enne, approfittando del finestrino aperto lato guida, pronunciando diverse offese e frasi minacciose.
Le immagini di videosorveglianza hanno permesso agli agenti di ricostruire i fatti e identificare gli autori dell’aggressione. Si tratta di una donna di 25 anni e di un 31enne, entrambi di Noto. Sono stati denunciati per lesioni personali e minacce aggravati dai futili motivi. La donna anche per danneggiamento.




Uomini violenti, altri due provvedimenti nel siracusano: piaga maltrattamenti in famiglia

Braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento alla ex convivente. La misura cautelare è stata eseguita da agenti delle Volanti della Questura di Siracusa, nei confronti di un 40enne ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della donna.
Non è un caso isolato. Nelle ore scorse anche a Pachino è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia un 54enne. Dovrà rispondere anche di danneggiamento e atti persecutori nei confronti della ex compagna. Aveva già ricevuto un provvedimento di ammonimento del Questore.




Ai domiciliari ma con cocaina in casa, un 23enne siracusano finisce in carcere

Niente più domiciliari per un 23enne siracusano. Trovato in possesso di cocaina e di materiale per il confezionamento dello stupefacente, è stato condotto in carcere a Noto. Sono stati gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura di Siracusa a procedere all’arresto, in esecuzione del provvedimento di revoca degli arresti domiciliari cui era sottoposto.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Siracusa.




L’omicidio dei badanti, la sentenza: ristoratore 51enne condannato all’ergastolo

Ergastolo per Giampiero Riccioli, il 51enne il ristoratore siracusano finito sotto processo con l’accusa di aver ucciso e nascosto i corpi di due badanti campani, Alessandro Sabatino, 40 anni, e Luigi Cerreto, 23 anni. Il gup del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha condiviso quella che era stata la richiesta di condanna della Procura generale di Catania che ha seguito la fase inquirente della complessa vicenda.
Un caso di cui si è a lungo anche occupata la trasmissione televisiva Chi l’ha Visto?, sin dalle prime battute quando – era il 2014 – pochi giorni dopo l’arrivo a Siracusa della coppia di ragazzi, si persero le loro tracce. Erano stati assunti come badanti dell’anziano padre dell’imputato. Poco meno di un anno fa, la svolta con la perquisizione della villa in contrada Tivoli e la scoperta nel sottosuolo di resti umani. Gli esami effettuati hanno confermato che appartengono ai due badanti campani. A disporre le nuove operazioni fu proprio il tribunale etneo che aveva avocato le indagini.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, alla base del duplice omicidio ci sarebbe stata una lite, tra i badanti e il 51enne. Avrebbero minacciato di denunciarlo per i maltrattamenti al padre e sarebbero anche sopraggiunti problemi di natura economica, verosimilmente legati al loro stipendio.