Escursionista cade a Cavagrande, soccorsa dall’elicottero dei Vigili del Fuoco

È stato necessario l’intervento dell’ elicottero dei Vigili del Fuoco per soccorrere un’escursionista infortunatasi a Cavagrande. Nella caduta lungo un odei sentieri scoscesi che conducono ai famosi laghetto, ha riportato un trauma al ginocchio che non le ha permesso di risalire autonomamente.
La persona infortunata è stata soccorsa da personale elisoccorritore e dopo essere stata imbarellata è stata issata a bordo del velivolo e successivamente affidata a personale sanitario, per le cure del caso.
Sul posto anche personale del distaccamento Vigili del Fuoco di Palazzolo. È accaduto poco dopo le 17 di oggi.




Rapina alla stazione di servizio, mitraglietta in pugno: in carcere 34enne catanese

Un 34enne catanese è il destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di rapina aggravata. Secondo le indagini svolte dalla Polizia, sarebbe lui – insieme a due complici al momento non identificati – l’autore di un colpo messo a segno armi in pugno ai danni di un distributore sulla ex SS114, nei pressi di Priolo.
Era l’11 gennaio scorso. Due uomini con il volto travisato da passamontagna, armati di mitraglietta (il 34enne, ndr) e di coltello, si introdussero all’interno del bar dell’area di servizio, minacciando il dipendente dell’esercizio ed impossessandosi di 600 euro in contanti e di 4 pacchi di sigarette prima di darsi a precipitosa fuga a bordo di un’autovettura, all’interno della quale vi era un terzo soggetto ad aspettarli.
Per far perdere le loro tracce avrebbero anche “camuffato” l’auto utilizzata per la rapina. Le indagini della Polizia hanno permesso di risalire al 34enne catanese a cui sono state sequestrate due pistole a salve prive di tappo rosso ed un paio di scarpe identiche a quelle utilizzate durante la rapina.
Acquisiti anche altri indizi di colpevolezza che hanno portato all’odierna misura cautelare in carcere. L’uomo ha precedenti penali per furto e detenzione di stupefacenti.

foto archivio




Truffa dello specchietto, in carcere 36enne: l’episodio risale al 2014

Truffa dello specchietto commessa nel 2014 in provincia di Taranto.

Un uomo di 36 anni è stato arrestato dai carabinieri di Noto dopo essere stato riconosciuto colpevole dell’episodio, con un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica della città pugliese. I militari hanno dato esecuzione al provvedimento, raggiungendo il giovane ed accompagnandolo, dopo le formalità di rito, presso la Casa Circondariale di Cavadonna, a Siracusa.




Scontri tra ultras, denunciati altri 19 pseudo-tifosi per i disordini del post partita

Altri 19 facinorosi sono stati denunciati per i tafferugli avvenuti all’esterno dello stadio, dopo la partita tra Siracusa ed Acireale. Le indagini della Polizia hanno portato ad identificare questo secondo gruppo di violenti.
Alcuni di loro sono già noti alle forze di polizia e i reati a loro contestati si riferiscono al lancio pericoloso di razzi, petardi, bengala e altri fuochi pirotecnici che hanno messo in pericolo l’incolumità pubblica.
Uno dei denunciati è accusato anche del reato di rapina perchè, con il volto travisato, approfittando della confusione, è riuscito ad impossessarsi di una videocamera utilizzata da un operatore della Polizia Scientifica, strappandola con violenza e causando lesioni all’agente.
Anche per questi 19 pseudo-tifosi scatterà il Daspo per evitare la loro partecipazione ad altri eventi sportivi.
Continuano le indagini per identificare altri tifosi violenti.
In precedenza, la Questura aveva già denunciato 46 persone per gli scontri del post partita.




Minaccia i medici in ospedale e distrugge statua della Madonna, denunciato 33enne

Un 33enne è stato denunciato ad Augusta dai Carabinieri per violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. L’uomo si era recato al Pronto Soccorso dell’ospedale Muscatello, pretendendo – raccontano i militari – la visita prioritaria per un familiare che accusava un malore.
Non essendo disposto ad attendere il suo turno, determinato dal codice assegnato dai sanitari, ha raggiunto il reparto di chirurgia minacciando i medici presenti. Nel momento concitato, ha distrutto una statua in gesso raffigurante la Madonna che si trovava nel corridoio del reparto.
Per riportare la calma è stato necessario l’intervento dei Carabinieri che hanno denunciato l’uomo all’Autorità giudiziaria aretusea.




Pistola a salve modificata e caricatore, arrestato un 33enne a Siracusa

I Carabinieri di Siracusa hanno arrestato un 33enne per detenzione abusiva di armi e munizionamento. Una mirata perquisizione personale e domiciliare ha portato al rinvenimento di una pistola a salve modificata e resa offensiva, munita di un caricatore con due proiettili.
L’arma era nascosta all’interno del case di un vecchio computer. Inoltre, l’uomo è stato trovato in possesso di circa 4 grammi di stupefacente, tra hashish e crack.
E’ stato condotto in carcere a Cavadonna, come disposto dall’Autorità giudiziaria aretusea.




Rete da pesca “fantasma” nei fondali, recuperata dai sub della Guardia Costiera

Una rete da pesca di circa 100 metri, abbandonata sul fondale marino, è stata recuperata dalla Guardia Costiera di Siracusa. La rete si trovava in zona A dell’area marina protetta del Plemmirio, dove massima è la tutela per un habitat complesso e sensibile.
L’operazione di recupero è stata condotta dal personale del Nucleo Sub arrivato dalla Guardia Costiera di Messina, con il supporto del battello GC B149 di stanza presso la Capitaneria di porto di Siracusa.
L’attività rientra nella più ampia operazione denominata ‘bonifica reti fantasma’ lanciata dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto nel 2019. La sua finalità è quella di recuperare le reti da pesca abbandonate lungo i fondali che deturpano e alterano l’ecosistema acquatico, per la salvaguardia degli habitat marini.




Nuovo furto sacrilego, rubate le ostie consacrate dalla cappella dell’ospedale di Avola

Un nuovo furto sacrilego turba la chiesa siracusana ed i credenti. E’ avvenuto nella cappella dell’ospedale Di Maria di Avola. Ignoti hanno profanato il tabernacolo, portando via le ostie lì custodite. “Peccato gravissimo”, sottolinea dalla Diocesi di Noto il vescovo Salvatore Rumeo.
“Mentre esprimo il mio più assoluto sconcerto, esorto gli autori di questo grave reato a pentirsi e a restituire le ostie consacrate sottratte al cappellano dell’ospedale”, l’appello contenuto in una nota della Diocesi netina, sotto shock per l’accaduto.
Domenica il vescovo Rumeo ha anticipato una sua visita ad Avola per una “messa di riparazione”. Intanto, l’appello: “Mi rendo disponibile ad incontrare questi fratelli che hanno gravemente peccato per aiutarli a ponderare la gravità del loro atto e invitarli a ritornare sui propri passi e a ravvedersi”, le parole del vescovo Rumeo.
A giugno scorso un analogo episodio si verificò a Siracusa. Ignoti profanarono il tabernacolo della chiesa di Grottasanta. Tra le ipotesi, anche il satanismo.

la foto è relativa al precedente furto sacrilego, avvenuto a Grottasanta




Pesca di frodo in zona militare, multa da 2.000 euro per un subacqueo ad Augusta

Pescatore di frodo sorpreso dalla Guardia Costiera di Augusta in area vietata: dentro il porto e nei pressi di zona militare. Le attrezzature del subacqueo sono state trattenute a bordo della motovedetta: si tratta di uno scooter subacqueo e di un fucile subacqueo. Una volta a terra, al trasgressore è stata comminata una sanzione di circa 2.000 euro. Sequestrata l’attrezzatura.
“Rimane sempre molto alta l’attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta nel contrasto alla pesca di frodo, prestata per mezzo di una continua attività di vigilanza, mirata al contrasto delle illecite condotte in materia, ed alla tutela della pesca sostenibile e dell’ambiente”, spiegano i militari megaresi.




Furto a Belvedere, individuati i responsabili: sono gli stessi dei “colpi” in Ortigia

Dopo aver fatto luce sui furti consumati in Ortigia, i Carabinieri hanno chiuso anche il caso di un episodio commesso a Belvedere. Le indagini hanno permesso di identificare come responsabili del furto aggravato consumato a settembre un uomo e una donna. I due, di 22 e 46 anni, sono stati denunciati in concorso. Da un’attività commerciale nel centro di Belvedere hanno rubato i contanti conservati nel registratore di cassa.
I due sono già oggetto di misura cautelare perchè sospettati di essere gli autori – insieme ad altre due persone – dei “colpi” commessi in danno di attività di ristorazione nel centro storico di Siracusa.
Non è probabilmente un caso se, dopo l’intervento dei Carabinieri, è tornato il sereno tra i commercianti del centro storico, preoccupati dai continui furti. Un contributo importante è arrivato anche dalle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza. Spesso entravano in azione a volto scoperto, verosimilmente perchè sicuri di farla comunque franca o di cavarsela tutt’al più con una denuncia. In un caso, però, i Carabinieri sono riusciti a sorprenderli in fragranza e quindi sono scatti gli arresti.