Pistola nell’armadio, munizioni in auto: i carabinieri arrestano un 32enne ad Avola

Un 32enne di Avola è stato arrestato dai Carabinieri per detenzione abusiva di armi e munizionamento. Una mirata perquisizione personale e domiciliare ha permesso di rinvenire una pistola calibro 9, priva di matricola e con 4 munizioni inserite nel caricatore. L’arma era all’interno di una busta, nell’armadio della camera da letto ed altre 7 munizioni calibro 7,65 erano nascoste nell’auto dell’uomo.
L’arrestato è stato condotto in carcere a Cavadonna, su disposizione dell’Autorità giudiziaria.




Guerriglia urbana a Siracusa, sono 5 i feriti e tutti appartenenti a forze dell’ordine

E’ di 5 feriti il bilancio degli scontri tra tifosi avvenuti ieri a Siracusa. Si tratta di quattro poliziotti e di un vigile urbano. Se la sono cavata con escoriazioni e qualche ferita e una prognosi di qualche giorno. Per nessuno dei facinorosi coinvolti nei tafferugli è stato necessario il ricorso alle cure dei sanitari dell’Umberto I.
La fase più calda degli scontri si è consumata in via Torino, in prossimità dello stadio. Sono poi proseguiti anche nella zona alta della città, Santa Panagia e via Antonello da Messina in particolare. Le forze dell’ordine hanno cercato di evitare che le tifoserie venissero in contatto. Sono volati calci e pugni, diversi lanci di petardi e fumogeni. Molti oggetti lungo la via, come i carrellati della differenziata, sono stati usati a mò di ariete. Diverse le auto in sosta danneggiate, anche un’auto della Municipale di Siracusa colpita sulle due fiancate e sul parabrezza. Gli agenti della Digos hanno avviato le indagini per identificare i partecipanti alla maxi rissa. Tra i sospetti degli investigatori, anche la premeditazione degli scontri.




Perseguita la moglie e la isola, divieto di avvicinamento per un 43enne

Divieto di avvicinamento e di dimora nel comune di Francofonte per un 43enne accusato di maltrattamenti in famiglia.
La misura cautelare è stata emessa dai Carabinieri della Stazione di Cassaro a carico di un uomo di 43enne.
L’uomo è indagato per aver avuto comportamenti nei confronti della moglie, una donna di 37 anni, per circa tre anni, caratterizzati da minacce e insulti.In alcune occasioni la donna è stata picchiata e le è stato impedito di frequentare altre persone, compresi i suoi familiari.
Dopo aver denunciato i fatti ai Carabinieri lo scorso luglio, la vittima era stata ospitata presso una struttura protetta, ma l’uomo è riuscito a rintracciarla e ha continuato a perseguitarla.
Le immediate indagini, coordinate dalla Procura di Siracusa, hanno permesso di raccogliere elementi utili e di giungere all’emissione della misura cautelare per l’indagato del divieto di avvicinamento alla persona offesa e del divieto di dimora nel comune di Francofonte, con l’applicazione del braccialetto elettronico.




Undicenne accoltellato da coetaneo nel siracusano, non è in pericolo di vita

Hanno solo 11 e 12 anni i protagonisti di un nuovo, grave episodio di cronaca avvenuto nella serata di ieri a Portopalo. In contrada Canova, una banale lite ha rischiato di trasformarsi in tragedia il più grande dei due ha tirato fuori un coltellino, con cui ha ferito il coetaneo. Diversi fendenti, fortunatamente non gravi. L’undicenne se l’è cavata con alcuni punti di sutura e tanto spavento. E’ stato accompagnato in ospedale, al Di Maria di Avola, con l’ambulanza del 118 intervenuta insieme ai Carabinieri.
L’aggressore 12enne non è penalmente imputabile, per via della giovane età. Sono stati avvisati, come procedura, i servizi sociali ed il Tribunale dei Minori di Catania. La zona in cui è avvenuto l’incredibile episodio è purtroppo nota a Portopalo per essere una piazza di spaccio.




Tentato omicidio per pochi spicci, fermato 34enne. Vittima in prognosi riservata

Un credito di poche decine di euro alla base di un tentato omicidio aggravato dall’uso di arma commesso ieri mattina ai danni di un 56enne di Augusta.
L’episodio si è verificato in contrada Scardina, in un complesso di case popolari. Sul posto, gli agenti del locale commissariato,che hanno fermato il presunto responsabile, un 34enne già noto alle forze dell’ordine.
La polizia è arrivata sul posto per la segnalazione di una persona che presentava diverse ferite causate da arma da taglio. Prima di essere accompagnato in ospedale, l’uomo ha raccontato di essere stato aggredito poco prima da un uomo di corporatura robusta. Gli investigatori, guidati dal dirigente Naccarato, hanno avviato indagini di polizia giudiziaria che hanno consentito di acclarare che la vittima, a seguito di una discussione avuta con l’aggressore, era stata spintonata, colpita al volto con calci e pugni e, una volta a terra, colpita diverse volte alla schiena con dei fendenti.
Il presunto aggressore si è poi allontanato repentinamente facendo perdere le proprie tracce.
Uno di questi colpi ha raggiunto la vittima ad un polmone, procurandone quasi la perforazione. Prognosi riservata, quindi, per la vittima, in pericolo di vita. L’indagato ha prima tentato di sottrarsi all’arresto ma è stato denunciato nel pomeriggio nei pressi dell’abitazione di un familiare. L’arma è stata sequestrata, il 34enne è stato condotto nel carcere di Cavadonna a disposizione del Pm in attesa di convalida dell’arresto.




Auto distrutta dalle fiamme a Priolo, la proprietaria è un’imprenditrice locale

E’ di probabile natura dolosa l’incendio che ha distrutto un’auto in zona Pineta a Priolo, in via Cesare Abba. Poco prima delle 4 del mattino sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno spento le fiamme e rinvenuto elementi che fanno propendere per l’origine dolosa. Scientifica e Squadra Mobile sul posto per le attività di indagine.
La vetture è di proprietà di una donna di 47 anni, imprenditrice. E’ titolare di un noto locale priolese. Gli investigatori hanno ascoltato la donna che non avrebbe fatto accenno a minacce o altri eventi sospetti.




Sbarco di Portopalo, fermato presunto scafista

Rientro illegale nel territorio nazionale ma sarebbe anche lo scafista dello sbarco di Portopalo.
Nel pomeriggio di ieri, agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un egiziano, di 58 anni, colto nella flagranza del reato. Il decreto era stato emesso dal Questore di Siracusa in data 24 febbraio 2022.
L’uomo fa parte del gruppo di 37 migranti sbarcati ieri presso il porto di Portopalo di Capo Passero (SR) e trasferiti successivamente presso il porto commerciale di Augusta.
Il P.M. di turno ha disposto che l’arrestato venisse posto in libertà concedendo contestualmente il nulla osta per la sua espulsione.
Contestualmente, il cittadino egiziano è stato sottoposto a fermo di P.G. poiché gravemente indiziato del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in quanto, dagli elementi emersi, è stato individuato quale scafista dell’imbarcazione di circa 10 metri partita dalla coste libiche e giunta nelle prime ore del mattino di ieri a Portopalo di Capo Passero.
Il predetto, dopo le incombenze di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Cavadonna.

Foto: dal web a titolo esemplificativo.




Furti in negozi e auto nel centro storico, domiciliari per un 28enne

Arresto domiciliari per furto e danneggiamento aggravati ai danni di esercizi commerciali e auto in sosta.
Nella giornata di ieri, agenti del Commissariato di Noto hanno eseguito una misura cautelare personale, emessa il 2 ottobre dal Giudice per le indagini Preliminari di Siracusa, con la quale è stata disposta la misura degli arresti domiciliari nei confronti di un uomo di 28 anni per i reati di furto e danneggiamento aggravati.
Il giovane è stato riconosciuto nelle immagini dei sistemi di videosorveglianza istallati nei pressi dei luoghi ove sono avvenuti numerosi furti e danneggiamenti aggravati, nel periodo compreso tre il 2 agosto e l’8 settembre, in danno ad esercizi commerciali ed autovetture in sosta nel centro storico e nelle arterie della città di Noto.




VIDEO. Aggressione alla Pizzuta, le immagini: la lite, la corsa, la pistola

E’ stata ripresa con un telefonino l’aggressione avvenuta domenica pomeriggio alla Pizzuta, zona residenziale di Siracusa. Per cause al vaglio degli investigatori, forse una precedenza mancata su strada, si è subito accesa una discussione tra automobilisti, nei pressi di piazza Ernesto Cosenza. Protagonisti un uomo sulla sessantina ed un ragazzo, che in pochi istanti passano dalle parole (pesanti) ai fatti.
Un passante immortala la scena. Ad un certo punto, si vede correre il sessantenne verso la sua autovettura, dopo un primo momento di “scontro”. Prende qualcosa dal vano oggetti dello sportello: una pistola. Arma in pugno – a salve, spiegano le forze dell’ordine – si dirige verso il giovane avversario, verosimilmente per intimorirlo. Per nulla spaventato, il ragazzo mette ko l’uomo armato di pistola, immobilizzandolo a terra. Intorno, urla e visibile tensione.
Un’aggressione shock che ha creato allarme e timore diffuso, anche perchè avvenuta in una zona considerata “tranquilla” e per banali motivi.
Il video – che ha preso a circolare sui social e via chat – è in possesso anche della Polizia che si sta occupando delle indagini, mirate a chiarire ogni aspetto dell’accaduto. Il sessantenne ha riportato alcuni giorni di prognosi. La pistola non sarebbe ancora stata ritrovata.
Da settimane, i residenti della Pizzuta lamentano schiamazzi, risse ed episodi di generale maleducazione con protagonisti giovani e giovanissimi. E sui social fioccano i commenti amari: “si aspetta che succeda qualcosa di grave, prima di intervenire”, scrivono in tanti. Le forze dell’ordine, però, assicurano controlli quotidiani e costanti.




Poliziotti arrestati a Siracusa, il pm della Dda di Catania chiede il rinvio a giudizio

I due poliziotti siracusani arrestati con l’accusa di essere complici di esponenti dello spaccio, “vanno processati”. Ne è convinto il pm della Dda di Catania che ha chiesto il rinvio a giudizio per Rosario Salemi e Giuseppe Iacono, nel corso dell’udienza preliminare. La difesa, in precedenza, aveva richiesto il giudizio abbreviato condizionato respinto però dal gip del Tribunale etneo.
I poliziotti in servizio alla Questura di Siracusa vennero arrestati dai colleghi nell’ottobre del 2022. Secondo l’accusa, avrebbero intrattenuto un rapporto stretto, consolidato con esponenti dello spaccio di di droga a Siracusa. Un rapporto fatto di rivelazioni e “consigli”, consegne di quantità di droga sottratta a quella sequestrata e soldi in cambio delle informazioni. Importanti per le indagini risultarono le rilevazioni dei collaboratori di giustizia, tra cui in particolare Cesco Capodieci, il “re” del Bronx.
La difesa dei poliziotti ha invece sempre sostenuto che i due non avrebbero gestito alcun traffico di droga e neanche “interferito” con il percorso dei collaboratori di giustizia.