Capi di abbigliamento acquistati online e mai ricevuti: denunciata una 35enne pugliese

Ancora una truffa online, chiusa con la denuncia del responsabile. Una 24enne di Pachino era convinta di aver acquistato capi di abbigliamento attraverso la piattaforma di un noto social. Dopo aver incassato il pagamento, con una ricarica postepay, non ha però inviato alcunchè. Il profilo utilizzato è risultato falso.
Ma questo non ha fermato gli investigatori del Commissariato di Pachino che hanno identificato e denunciato una pugliese di 35 anni, già conosciuta alle forze di polizia. Dovrà rispondere di truffa on line.

foto dal web




Operazione Coca Drive-in. Arrestato carrozziere: era in crociera, bloccato al rientro

Si godeva una lussuosa crociera nel Mediterraneo e per questo motivo non era stato arrestato nel corso dell’operazione “Coca Drive in” conclusa il 6 novembre scorso dagli uomini del commissariato di Avola e della Squadra Mobile di Siracusa.
Il numero delle misure cautelari sale, dunque, a nove. Denunciate complessivamente 12 persone accusate di aver organizzato una fiorente attività di spaccio, rifornendo di droga gli assuntori mentre passavano con le proprie autovetture nel comune di Avola.
Gli investigatori della Polizia di Stato, dovendo eseguire le misure ed avendo contezza che uno degli indagati, un avolese di 35 anni, si trovava a bordo di una nave da crociera, hanno pianificato il loro intervento seguendo costantemente il tragitto della nave fino al suo rientro nel Porto di Siracusa. L’uomo, ignaro di essere atteso, è stato bloccato dai poliziotti subito dopo essere sceso dalla nave.
Secondo le forze dell’ordine, sarebbe stato un prezioso supporto per l’organizzazione malavitosa dal punto di vista logistico. Grazie alla sua abilità di carrozziere, infatti, sarebbe riuscito a nascondere bene all’interno delle auto degli spacciatori la droga che veniva trasportata per essere poi ceduta.
Decisamente redditizia, secondo quanto appurato dalla polizia, l’attività di fiancheggiatore.




Minaccia con l’accetta i dipendenti di una azienda elettrica: “riattaccatemi la corrente”

Brandendo un’accetta di grosse dimensioni, si è presentato in un punto vendita di un’azienda di Augusta erogatrice di energia elettrica. Agli attoniti impiegati avrebbe quindi rivolto una serie di minacce, anche di morte, pretendendo l’immediata riattivazione della fornitura elettrica, sospesagli da 12 giorni.
La vicenda si è conclusa con l’arresto in flagranza dell’uomo, un 56enne megarese. Secondo la ricostruzione operata dalla Polizia, l’uomo era “in evidente stato di alterazione psicofisica” presumibilmente “dovuta all’eccessiva assunzione di alcoolici”. E’ stato bloccato e disarmato.




Ai domiciliari per tentata rapina, assenti al controllo: due ragazzi finiscono in carcere

Nonostante fossero agli arresti domiciliari per tentata rapina, due giovani di Avola hanno eluso il controllo dei Carabinieri, non facendosi trovare in casa. Una evasione immediatamente segnalata alla magistratura che ha disposto l’aggravamento della misura cautelare a loro carico.
Così i due, di 27 e 19 anni, sono stati condotti in carcere a Cavadonna. Nella disponibilità di uno dei due sono state rinvenute anche alcune cartucce di fucile. Un fatto che è valso una ulteriore denuncia.




“Atti di disprezzo e prevaricazione”: divieto di avvicinamento alla ex per un 37enne pachinese

Disposto per un 37enne di Pachino il divieto di avvicinamento alla ex compagna ed ai luoghi da lei abitualmente frequentati. Dovrà mantenere una distanza di almeno 300 metri dalla donna. E’ quanto disposto con una ordinanza del gip del Tribunale di Siracusa, eseguita dagli uomini del Commissariato di Pachino. E’ questo l’epilogo di una delicata attività investigativa.
Accertata una serie “di condotte lesive e di atti di mero disprezzo e prevaricazione” nei confronti della donna che avrebbe quindi deciso di interrompere la relazione sentimentale, lasciando definitivamente l’abitazione familiare.
Nonostante la separazione, l’indagato avrebbe continuato imperterrito ad assumere delle condotte, definite dalla Polizia “violente”, nei confronti della vittima. In più occasioni, sarebbe stata aggredita in strada.
Informa la magistratura, onde evitare conseguenze peggiori, disposto il divieto di avvicinamento. §




Truffa online, denunciato dalla Polizia un 39enne. Il Codacons lancia Sportello Sos Truffe

Ancora un caso di truffa online. Un 39enne di Salerno è stato denunciato dalla Polizia di Siracusa. L’uomo aveva venduto ad un siracusano, tramite un sito internet, un’asciugatrice. Ma dopo aver riscosso il pagamento di 471 euro, non ha inviato la merce all’acquirente.
L’associazione dei consumatori Codacons ha attivato a Siracusa ed in Sicilia lo Sportello Sos Truffe. Attraverso i propri legali, aiuterà i siciliani a prevenire la frode, con i consigli adatti a smascherarla prima che si compia, o a recuperare i soldi persi dopo l’inganno. Il vicepresidente regionale, il siracusano Bruno Messina, spiega che i cittadini potranno contattare lo Sportello telefonando o inviando un messaggio WhatsApp allo 3397253570 o via mail: sportello@codaconsicilia.it.

foto generica dal web




Siracusa. Marijuana, cocaina e soldi addosso ad un 29enne: scatta l’arresto

Continua l’azione di contrasto della Polizia di Stato alle piazze dello spaccio.
Nelle prime ore di questa mattina gli agenti, che si trovavano in via Santi Amato, nota piazza di spaccio siracusana, sottoponevano a controllo due soggetti uno dei quali, un uomo di 29 anni veniva trovato in possesso di 37 dosi di marijuana e 4 dosi di cocaina nonché di 125 euro in contanti probabile provento dell’attività di spaccio. Per tali motivi l’uomo è stato arrestato e posto in regime di arresti domiciliari.




Centauri sulla Maremonti, sfilza di multe: servizio congiunto carabinieri-municipale

Decine di posti di controllo, nell’arco della giornata di ieri, lungo la Maremonti.

I Carabinieri della Compagnia di Noto, insieme alla Polizia Locale di Canicattini Bagni, hanno concentrato l’attenzione sulle strade statali e provinciali che collegano Buccheri  a Siracusa.
Il servizio di controllo straordinario del territorio ha coinvolto tutte le Stazioni Carabinieri della zona montana e il Nucleo Operativo e Radiomobile e si è reso necessario per porre un freno alle condotte a dir poco azzardate di automobilisti e centauri lungo le strade montane.
La Polizia Locale di Canicattini Bagni ha utilizzato l’autovelox in dotazione sanzionando 20 veicoli ed alcuni motocicli per eccesso di velocità, i Carabinieri hanno controllato alcune decine di centauri in più punti della “Maremonti”, sanzionando complessivamente 25 motociclisti per guida pericolosa, sorpasso con striscia continua, mancanza di copertura assicurativa ed altre violazioni al codice della strada. Nel corso dei controlli è stato utilizzato anche l’etilometro in uso ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Noto per accertare tassi alcolemici superiori al consentito.
Analoghi servizi, in collaborazione con le Polizie Locali della zona montana iblea, saranno svolti nei prossimi fine settimana.




Controlli dei carabinieri provincia: sanzioni per 4 mila euro in poche ore

Potenziati i controlli per la verifica del rispetto delle misure di contenimento della pandemia.

I carabinieri della Compagnia di Augusta sono stati impegnati, nelle scorse ore, lungo le principali vie di collegamento del territorio di loro competenza.
Nello specifico,  oltre a vigilare le zone più sensibili per l’ordine e la sicurezza pubblica, i militari hanno concentrato l’attenzione sulle arterie che conducono ai luoghi di intrattenimento più frequentati. Durante i servizi sono stati controllati diversi esercizi commerciali, 346 persone e 183 veicoli. Sono state inoltre eseguite perquisizioni personali, veicolari e domiciliari contestando violazioni al Codice della Strada per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, per guida con il contestuale utilizzo del telefono cellulare, senza la revisione periodica del mezzo o privo di assicurazione RCA o, in ultimo, per essersi posto alla guida di veicolo sotto l’effetto dell’alcool. Un soggetto, per quest’ultima violazione, è stato segnalato alla Prefettura di Siracusa, poiché dopo l’alcoltest, è risultato con un tasso alcolemico di 0,70 g/litro.
Gli importi dovuti per le violazioni contestate ammontano complessivamente a circa 4.000 euro, sono stati sottratti complessivamente 35 punti dalle patenti di guida e ritirati 3 documenti di circolazione.
Infine, I Carabinieri di Ferla, hanno segnalato alla Prefettura aretusea un giovane poiché è stato trovato in possesso di circa 4 grammi di marijuana e di uno spinello.




La droga servita direttamente in auto: “Coca Drive In”, sgominato traffico ad Avola

La Polizia ha sgominato una organizzazione che si era specializzata nello spaccio di droga ad Avola, tra le vie cittadine. Azzerato una attività definita dagli investigatori “fiorente”.
La droga veniva approvvigionata a Catania e veniva ceduta ai clienti con una sorte di metodo drive in: senza scendere dall’auto, accesa sulla pubblica via. E proprio “Coca Drive In” è il nome scelto per l’operazione scattata all’alba.
Per il recupero dei crediti, a fronte delle reiterate cessioni di droga, gli indagati avrebbero fatto ricorso a violenze fisiche e minacce, commettendo il reato di estorsione aggravata. In totale sono state eseguite 8 misure cautelari ed effettuate altrettante perquisizioni. Denunciate 12 persone.
Gli uomini del Commissariato di Avola, a conclusione di un’articolata attività investigativa, coordinata dalla dal procuratore Fabio Scavone e dal sostituto Gaetano Bono, hanno eseguito le 8 misure cautelari: in 7 sono stati arrestati. Durante le perquisizioni sono state rinvenute e sequestrate alcune dosi di cocaina, bilancini di precisione e vario materiale utile al confezionamento dello stupefacente.
Le celeri indagini degli investigatori hanno fin da subito consentito di “decodificare” il linguaggio utilizzato dagli indagati nelle loro conversazioni. E’ emerso che, a partire dal dicembre 2020, vi erano degli accordi criminali finalizzati ad attivare dei canali di fornitura di stupefacente da Catania verso Avola, per poi smerciare le singole dosi tra le vie di un quartiere.
In appena sei mesi di indagine, accertati numerosi episodi di acquisto all’ingrosso dello stupefacente che veniva poi trasportato ad Avola e custodito presso una autocarrozzeria. La droga veniva suddivisa in singole dosi e ceduta comodamente tra le vie adiacenti all’abitazione di due degli indagati, un uomo ed una donna che, avvalendosi di altri fiancheggiatori, soddisfacevano le richieste dei loro “clienti”.
Durante le indagini sono state effettuate numerose attività di riscontro del traffico illecito, oltre che diverse perquisizioni volte ad interrompere le condotte illecite.
Arrestato un uomo di 48 anni, ritenuto l’autore del traffico di stupefacenti. Sua moglie, di 38 anni, proseguendo l’attività illecita per conto del marito avrebbe effettuato numerose cessioni di sostanza stupefacente anche dopo l’arresto del marito che, nonostante fosse ai domiciliari, continuava, anch’egli, a spacciare droga.
Gli investigatori, infatti, hanno accertato alcuni incontri tra gli indagati e contatti con un catanese, anch’egli arrestato, che avrebbe garantito la fornitura all’ingrosso di stupefacente ed ha proposto con nuove modalità che potessero far proseguire il flusso di droga verso Avola.
Per il pagamento dello stupefacente ceduto, gli indagati erano soliti concedere ai propri acquirenti dei crediti via via crescenti che, tuttavia, molto spesso i “clienti” non riuscivano a rimborsare subendo gravi minacce e, nei casi più gravi, atti di aggressione fisica commessi da alcuni degli indagati.
Proprio a seguito delle reiterate minacce patite, una donna – ormai stanca e preoccupata delle possibili ritorsioni ai danni del proprio nucleo familiare – si è rivolta ai poliziotti denunciando i fatti che avevano coinvolto il proprio figlio tossicodipendente che non aveva potuto onorare i debiti assunti.
La consequenziale attività info – investigativa, ha permesso di individuare sia il principale fornitore della cocaina, nel comune di Catania, sia i principali “spacciatori” della sostanza stupefacente ed i soggetti di cui si sono avvalsi in varie occasioni e per i diversi compiti.
Inoltre, sono state portate alla luce numerosi casi di estorsione messi in atto per la riscossione dei crediti concessi nel tempo. I poliziotti del Commissariato di Avola, diretti dal Commissario Capo Mario Venuto, si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche e tra persone presenti, attuando sistematiche attività di osservazione e controllo anche attraverso sistemi di video sorveglianza.
Infine, gli elementi acquisiti hanno anche consentito di stimare il valore economico dell’attività illecita di spaccio che ha garantito al nucleo familiare che la gestiva ed agli altri concorrenti nel reato, di mantenere uno stile di vita ampiamente superiore alle loro possibilità economiche.
Pertanto, alla luce del solido quadro indiziario, emerso a carico di ciascuno degli indagati, la Procura di Siracusa ha avanzato richiesta di misura cautelare a seguito della quale il gip Andrea Migneco ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare alla cui esecuzione hanno preso parte circa 60 poliziotti.