Controlli a tappeto dei carabinieri: sanzioni per oltre 15 mila euro

Potenziati i controlli del territorio da parte dei carabinieri della Stazione di Belvedere. I militari nei giorni scorsi hanno elevato sanzioni per oltre 15 mila euro, sottraendo 20 punti dalle patenti di guida. Sono state controllati 20 persone e 18 veicoli, effettuate perquisizioni personali e veicolari e contestate violazioni al Codice della Strada per 2 casi di guida senza patente, 3 mezzi sprovvisti di copertura assicurativa, 2 veicoli in circolazione nonostante già sottoposti a sequestro amministrativo, 1 conducente di motociclo senza casco ed altre violazioni di varia natura sequestrando, complessivamente, 5 veicoli e 3 sono stati sottoposti a fermo amministrativo.
Inoltre, in quattro sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti.




Droga in casa, arrestato e rimesso in libertà giovane di 23 anni

Detenzione ai fini di spaccio di droga. Agenti della Squadra Mobile hanno arrestato, nel corso del contrasto quotidiano al consumo e alla vendita di stupefacenti, un giovane di 23 anni, residente a Priolo. Gli investigatori, a seguito di indagini di polizia giudiziaria, hanno effettuato una perquisizione domiciliare a casa dell’arrestato che ha consentito di rinvenire e sequestrare 10,40 grammi di hashish e 17,20 grammi di cocaina.
Il ventitreenne, dopo le incombenze di legge, è stato posto in libertà dall’Autorità Giudiziaria competente non ritenendo necessaria l’applicazione di una misura cautelare.




Incidente mortale: polacco 38enne perde la vita nello scontro con un trattore

Un uomo di 38 anni ha perduto la vita in un tragico incidente stradale avvenuto lungo la strada che collega Avola con Lido di Noto. Era in sella sul suo ciclomotore quando, per cause in fase di accertamento, nei pressi della rotonda dell’Ulivo, è avvenuto lo scontro con un trattore.
Le condizioni dell’uomo sono subito apparse gravi. E purtroppo a nulla sono serviti i soccorsi. Illeso l’uomo alla guida del trattore. Sul posto per i rilievi del caso, i Carabinieri. La Procura di Siracusa ha avviato un’indagine.
La vittima è di origini polacche.




Accusati di calunnia e lesioni, assolti due pachinesi. E chi li accusava rischia processo

La presidente della sezione penale del Tribunale di Siracusa ha assolto due pachinesi, padre e figlio, accusati di calunnia e lesioni personali aggravate. Entrambi difesi dall’avvocato Giuseppe Gurrieri. Riguardo l’accusa di calunnia, “il fatto non sussiste”; quanto alla contestazione delle lesioni, giudicato “tenue” il fatto.
La vicenda risale al novembre del 2018, quando uno degli imputati, professore in pensione, si recò in piazza presso la farmacia Tafuri. In quell’occasione venne avvicinato dall’ex consuocero che, come peraltro accaduto in altre occasioni, inizia ad appellarlo con termini offensivi e volgari; ciò nonostante il professore decideva di fare ritorno a casa perchè già iniziava a sentirsi male a causa di un rialzo pressorio.
Circa mezz’ora dopo i due, il padre ed il figlio, un noto professionista pachinese, erano costretti a fare ritorno in piazza Vittorio Emanuele ed in quella occasione nasceva una colluttazione tra l’ex suocero e l’ex genero, all’esito della quale entrambi risultavano feriti, come da referto del PTE di Pachino.
I tre protagonisti facevano le rispettive denunce alla stazione dei Carabinieri di Pachino. La Procura ritenne però di procedere solo nei confronti dei due congiunti, padre e figlio, che venivano rinviati a giudizio per i reati di calunnia e, il solo figlio, per lesioni nei confronti dell’ex suocero. .
All’esito del dibattimento, è emersa la reale portata degli accadimenti. I due, infatti, sono stati ritenuti non colpevoli perchè le loro denunce erano tutt’altro che inventate ed infatti la giudice ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura per chiedere di processare l’ex suocero per avere egli arrecato delle lesioni all’ex genero.




“Il fatto non sussiste”: non fu aggressione al sindaco di Augusta, proscioglimento

Prosciolto l’uomo che era stato accusato di aver aggredito il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare. Così ha disposto il giudice del Tribunale penale monocratico di Siracusa, perchè “il fatto non sussiste”. I fatti risalgono ad ottobre dello scorso anno, quando Di Mare denunciò di essere stato oggetto di aggressione da parte di un cittadino. Questi era stato rimproverato dal primo cittadino perchè avrebbe conferito in modo irregolare dei rifiuti edili. Qualche parola di troppo, poi – secondo quanto riferito del sindaco – l’aggressione.
Del contatto fisico non vi sarebbe però traccia nelle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza. Quanto all’ipotesi di minacce, arrivato il proscioglimento. “E’ la fine di un incubo. Non sono un violento. Giustizia è fatta”, dice l’uomo attraverso il suo legale difensore.
In una nota, il commento del sindaco di Augusta. “Le sentenze si rispettano. Attenderò le motivazioni del Tribunale di Siracusa e, com’è nel mio diritto, deciderò se e come procedere. Rimango, tuttavia, convinto di essere stato offeso, sul piano fisico e verbale, né dubito della matrice politica che ha ispirato l’autore. Per il resto, sono sereno: ho fatto il mio dovere di Sindaco e rifarei lo stesso nei confronti di qualunque cittadino se questi conferisse rifiuti contro ogni regola. Spero soltanto che non si ripeta l’accaduto ad opera di chi confida nell’impunità”.

foto: il Municipio




Estorsione e droga, sei anni di reclusione per un 63enne di Palazzolo Acreide

I Carabinieri di Palazzolo Acreide hanno arrestato un 63enne. Riconosciuto colpevole di estorsione e violazione della normativa sugli stupefacenti, deve scontare una condanna a 6 anni di reclusione oltre al pagamento di 18mila euro di multa. E’ stato condotto in carcere a Cavadonna.
Eseguito dai militari un provvedimento di esecuzione pena emesso dalla Procura d’Appello di Catania.




Bruciava rifiuti in mezzo alle case popolari, per un 40enne divieto di dimora a Noto

Sei persone denunciate a Noto per gestione non autorizzata di rifiuti, in concorso e continuata. Per uno di loro, un 40enne, disposta dalla Procura di Siracusa anche la misura cautelare del divieto di dimora a Noto. A lui è contestata anche la combustione illecita di rifiuti. I veicoli utilizzati sono stati sottoposti a sequestro preventivo.
Le indagini sono state condotte dal Commissariato di Noto. Le sei persone coinvolte hanno un’età compresa tra 40 e 67 anni. del sequestro preventivo dei veicoli utilizzati.
A dare il via ai controlli, un esposto presentato dai residenti di via Sonnino, a Noto. Anche esponenti dell’amministrazione comunale avevano caldeggiato attività di ispezione per i casi segnalati. In particolare, il forte stato di degrado in cui versava la zona: due vie parallele che abbracciano un grande complesso di case di edilizia popolare. Sulla pubblica via venivano depositati non solo rifiuti solidi urbani, che non venivano correttamente conferiti con il sistema della raccolta differenziata, ma anche mobili ed altro. La cosa che maggiormente preoccupava ed allarmava gli esponenti, era la costante combustione dei cumuli di spazzatura che venivano incendiati nell’indifferenza più totale.
Nel periodo tra gennaio 2022 e febbraio 2023, le squadre dei Vigili del Fuoco effettuavano ben 22 interventi per lo spegnimento di incendi di rifiuti. Particolare interesse destava un’area recintata, con teloni frangivento oscurati, ubicata immediatamente a ridosso di una palazzina di edilizia popolare. All’interno – spiegano gli investigatori – erano stipati rifiuti di vario genere, una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto.
Al fine di risalire agli autori degli atti penalmente rilevanti, sono state disposte intercettazioni e riprese video. Questo ha permesso di identificare quello che viene ritenuto il principale utilizzatore dell’area che, in più occasioni, appiccava il fuoco ai rifiuti lì stipati o se ne liberava abbandonandoli sull’area pubblica di via Sonnino, unitamente a rifiuti speciali in eternit gravemente pericolosi per la salute pubblica.
Sin dall’inizio dell’attività investigativa, l’indagato rimuoveva ed eliminava i rifiuti stipati nell’area che aveva in uso. Per raggiungere tale scopo, “l’uomo non si sarebbe fatto scrupolo alcuno nell’incendiare i rifiuti, la cui combustione generava incendi anche di copiosa intensità, con il concreto e reale pericolo che gli stessi si propagassero in maniera incontrollata nelle vicine case popolari ubicate a ridosso dell’area”, rivelano fonti di Polizia. La combustione, in particolare, originava spesso dense nuvole di fumo potenzialmente dannose per la salute.

L’uomo, che risiede in altra area di Noto, per recarsi in via Sonnino utilizzava mezzi a lui riconducibili: una moto Ape Piaggio, un’autovettura Fiat 600 ed uno scooter. Le telecamere non lasciavano dubbi sulla responsabilità del 40enne, “ripreso più volte nell’esecuzione dell’azione delittuosa per poi allontanarsi repentinamente all’arrivo dei Poliziotti e dei Vigili del fuoco per ritornare a colpire quasi subito, nelle ore e nei giorni successivi”.
L’uomo, per porre in essere le condotte delittuose, si avvaleva anche della collaborazione di terze persone e dei loro rispettivi mezzi (autocarri). Anche il fratello era solito effettuare attività di raccolta e trasporto di materiale ferroso abbandonato nella discarica in esame. Per evitare la prosecuzione dei reati contestati, è scattato il sequestro preventivo anche di quei mezzi, ai fini della confisca ed affidamento in giudiziale custodia.
Nei confronti del principale indagato, disposta la misura cautelare del divieto di dimora a Noto e la prescrizione di non poter accedere in città senza autorizzazione specifica dell’Autorità Giudiziaria.
L’indagine del Commissariato, coordinata dalla Procura, ha consentito di interrompere l’azione delittuosa.




Violento incidente in contrada Ciancia: muore un 86enne di Pachino

Tragedia ieri in contrada Ciancia, nel territorio di Modica. Un anziano di Pachino, 86 anni, ha perso la vita a causa di un violento incidente stradale mentre si trovava alla guida della sua auto, una Lancia Y. Per ragioni in fase di verifica, l’utilitaria ha impattato contro una Audi Q3 a bordo della quale viaggiavano due persone, due coniugi. Le lesioni che l’86enne ha riportato sono subito apparse particolarmente gravi, tanto da determinarne il decesso. Sgomento a Pachino, dove l’uomo era molto conosciuto. La Procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale a carico dei due occupanti dell’altra auto.




Carcere di Augusta: detenuto tenta suicidio, poliziotto penitenziario aggredito

Ancora due inquietanti episodi all’interno del carcere di Augusta. A denunciare una situazione ormai di “ordinaria emergenza” è il sindacato di polizia penitenziaria Sippe. L’altro ieri, un detenuto straniero in preda ad una crisi nervosa, avrebbe tentato di togliersi la vita, impiccandosi. L’intervento di un agente di polizia penitenziaria ha evitato che la vicenda avesse un tragico epilogo. Il detenuto è stato scortato in ospedale per accertamenti.
Ieri un nuovo episodio. Questa volta, all’interno della sezione, si è consumata l’ennesima aggressione ai danni un poliziotto penitenziario. Un detenuto lo ha colpito con il manico in legno di una scopa, causandogli una ferita al labbro ed un dente rotto. Per l’agente, prognosi di alcuni giorni.
Dal Sippe nuovo grido di allarme: “troppe criticità nel carcere di Augusta”. Il sindacato lamenta la sovrappopolazione carceraria, l’esiguo numero di agenti di Polizia Penitenziaria e lamenta criticità anche strutturali. E adesso, con il caldo, è caccia al ventilatore: “non ce ne sono a sufficienza per tutti, ma tutti i detenuti ne vogliono uno”, raccontano fonti sindacali.




Truffa dello specchietto a un turista inglese, un passante chiama la polizia: “Soldi recuperati”

Ennesima truffa dello specchietto, questa volta a Siracusa e ai danni di un turista inglese. A metterla in atto sarebbero stati due netini, di 26 e 19 anni. Il turista si trovava nel parcheggio di un centro commerciale quando i due giovani hanno avvicinato il turista, impaurito dai modi vessatori e prepotenti dei due truffatori, che hanno richiesto a titolo di presunto risarcimento il denaro in suo possesso, 530 euro. Una persona ha, però, per fortuna, assistito alla scena, chiamando la polizia. Una delle Volanti ha raggiunto il posto nei minuti successivi, sorprendendo i due truffatori in flagranza di reato con il denaro estorto al turista ancora in tasca. Il denaro è stato restituito al legittimo proprietario, che ha sporto regolare denuncia. L’esito della vicenda è stato felice grazie al senso civico del testimone e alla tempestività degli agenti. In altre analoghe circostanze, tuttavia, fa notare la Questura, l’atto criminale viene portato a termine ai danni di persone nella maggior parte dei casi fragili, a partire dagli anziani. Da questa considerazione parte l’appello a rivolgersi, se ci si trovasse in queste situazioni, immediatamente alle forze dell’ordine.