Trasforma l’armadio della sua camera in serra per la canapa indiana: arrestato 18enne

L’armadio della sua camera da letto era diventato una serra indoor per piante di canapa indiana, così da poter produrre marijuana da rivendere. Un giovane di 18 anni è stato denunciato dai carabinieri di Canicattini Bagni, insieme a colleghi della Tenenza di Floridia. L’accusa per lui è detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
A seguito di perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto in casa del giovane 24 grammi di marijuana, oltre a materiale per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente.. L’armadio della camera da letto del 18enne era stato trasformato in una piccola serra per la coltivazione della canapa indiana, accuratamente rivestito, internamente, con carta alluminio e dotato di deumidificatore, termostato e fertilizzante.
La semplicità con la quale possono attingersi informazioni sulla coltivazione degli stupefacenti -fanno presente i carabinieri- allarga ai giovanissimi la platea di chi commette questo genere di reato e, talora, anche all’insaputa dei genitori.




Rapina in una tabaccheria di Siracusa: 22enne arrestato, anche per porto di armi

Custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Siracusa, nei confronti di un giovane di 22 anni, accusato di rapina aggravata, porto illegale di armi ed evasione dagli arresti domiciliari. L’hanno eseguita gli uomini della Squadra Mobile. L’arrestato, nel febbraio scorso, ha commesso una rapina nei confronti di una tabaccheria di  Siracusa.Dopo le incombenze di legge, il ventiduenne è stato condotto in carcere.

Inoltre, nell’ambito dei quotidiani controlli effettuati nei confronti dei soggetti che in città sono sottoposti a misure limitative della libertà personale, agenti delle Volanti hanno denunciato un siracusano di 38 anni, per il reato di evasione dagli arresti domiciliari e un uomo di 40 anni per essersi rifiutato di fornire indicazioni sulla propria identità personale.

Intanto, la scorsa notte, agenti delle Volanti hanno segnalato all’autorità amministrativa un siracusano di 41 anni, sorpreso in via Algeri con due dosi di crack . All’uomo è stata ritirata la patente di guida.




Cocaina e un bilancino di precisione in casa di un 28enne: scatta l’arresto

Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti è l’accusa di cui dovrà rispondere un 28enne di Noto, arrestato dagli agenti del locale commissariato .Ieri pomeriggio, i poliziotti diretti da  Paolo Arena, nel corso di un servizio antidroga, hanno effettuato una perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’arrestato che consentiva di rinvenire e sequestrare 24 grammi di cocaina ed un bilancino di precisione.
L’uomo, dichiarato in stato di arresto, veniva posto in libertà dall’Autorità Giudiziaria competente non ritenendo di applicare alcuna misura cautelare.




Occupava abusivamente l’abitazione in cui scontava i domiciliari: 27enne in carcere

Era ai domiciliari ma occupava abusivamente quell’appartamento. Per questo un 27enne di Pachino è stato condotto in carcere. Per lui è stata decisa la revoca della misura cautelare con braccialetto elettronico. Ad eseguire l’ordinanza sono stati ieri gli agenti del commissariato di Pachino. Il giovane, accusato di due rapine, occupava abusivamente l’appartamento in cui viveva. Per questo era giuridicamente inidoneo al regime degli arresti domiciliari.




Droga addosso e nascosta in casa, ai domiciliari un 34enne di Noto

Con l’accusa di detenzione di stupefacente, i Carabinieri hanno arrestato a Noto un 34enne. A seguito di perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di 95 grammi di cocaina, in parte già suddivisa in dosi preconfezionate. Una quantità maggiore, “in pietra” ovvero ancora da tagliare e suddividere in dosi, era nascosta in un immobile nella periferia della città, insieme a materiale per il confezionamento e la pesatura dello stupefacente, e la somma in contanti di oltre 1.400 euro.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari come disposto dall’Autorità giudiziaria aretusea.




Furto di catalizzatore, denunciato 23enne “specializzato” : in azione di notte con un complice

Ruba un catalizzatore da un’auto in sosta insieme ad un complice, entrambi con il volto travisato. Uno dei due presunti ladri è stato identificato dagli agenti del commissariato di Noto. Si tratta di un giovane di 23 anni, già noto alle forze di polizia, che dovrà adesso rispondere di furto aggravato. L’episodio risale al 15 maggio scorso, quando un uomo aveva parcheggiato la propria auto vicino alla propria abitazione per poi riprenderla l’indomani  mattina e notare che il mezzo, acceso il motore, causava un forte rumore proveniente dallo scarico della marmitta. Una volta interpellato un meccanico, era emerso che qualcuno aveva asportato il catalizzatore. Le indagini, scattate immediatamente, hanno consentito ai poliziotti della squadra investigativa di acquisire immagini utili attinenti alla consumazione del furto. Le immagini mostravano due soggetti travisati che, dopo aver armeggiato nottetempo sul veicolo della vittima, ne asportavano un grosso pezzo poi rivelatosi il catalizzatore. Dalle immagini si è riusciti a risalire alla targa del veicolo in uso ai malviventi intestato ad una società di noleggio catanese. Acquisita la documentazione relativa al contratto di noleggio, gli agenti sono risaliti a chi aveva effettivamente in uso il veicolo, un catanese con numerosi precedenti specifici.

 

 




Colpo allo spaccio, azzerata la piazza di Santa Panagia: 16 misure cautelari, 10 in carcere

Sono 16 le misure cautelari eseguite dalla Polizia di Stato, impegnata dalle prime ore dell’alba in una vasta operazione antidroga. Dieci persone sono finite in carcere, per gli altri obbligo di dimora nel comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione tra le 21 e le 6, insieme all’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria.
L’indagine nasce al termine di un’attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dalla Squadra Mobile di Siracusa, in un arco temporale che va dal novembre 2017 al settembre 2021.
Emersa una “fiorente e redditizia piazza di spaccio” in viale Santa Panagia, a Siracusa, collegata ad “una vera e propria associazione per delinquere dedita al narcotraffico e alla cessione di sostanze stupefacenti”.
Lo spaccio avveniva in maniera metodica, con una rete di pusher attiva anche con turni notturni. La base logistica, secondo gli investigatori, era all’interno dell’abitazione di uno dei principali indagati.
Ricostruita l’organizzazione del gruppo criminale con un sistema verticistico “familiare”. Ben definiti i ruoli: c’era chi si occupava delle attività di approvvigionamento della sostanza stupefacente; gli addetti alla vendita al dettaglio che si occupavano di immetterla nel mercato della città di Siracusa; i “corrieri cittadini” a cui era affidato il compito di trasportare la sostanza stupefacente dai prefissati luoghi di custodia, individuati all’interno della città di Siracusa.
Il quadro probatorio raccolto ha permesso di fare luce sui vari canali di approvvigionamento della droga, consentendo di monitorare le “trasferte” del capo dell’organizzazione, unitamente al suo braccio destro, finalizzate alla contrattazione delle forniture di cocaina nell’hinterland della provincia di Reggio Calabria; inoltre, è stato acclarato il coinvolgimento di fornitori di hashish sia del capoluogo palermitano che
originari della città di Siracusa.
Durante l’indagine, sono stati sequestrati oltre 3 Kg di cocaina e più di 28 Kg di hashish, insieme a varie quantità di marijuana. Lo stupefacente sequestrato avrebbe fruttato al sodalizio criminale un guadagno di oltre 1 milione di euro.




Antidroga: i nomi degli arrestati e degli indagati sottoposti ad obbligo di dimora

Operazione antidroga, sgominata la rete di spaccio attiva nella zona di Santa Panagia, a Siracusa. Eseguite dalla Polizia, coordinata dalla Dda di Catania, 16 misure cautelari. Dieci persone sono finite in carcere. Questi i nomi degli arrestati: Agostino Urso (Siracusa, 66 anni); Pasqualino Urso (Siracusa, 51 anni); Carmela Falco (Pachino, 63 anni); Concetto Urso detto Simone (Siracusa, 23 anni); Francesco Granata (Siracusa, 44 anni); Manuel Pisano (Siracusa, 33 anni); Salvatrice Aglianò (27 anni); Marco Campisi (Siracusa, 47 anni); Emanuele Riani (Siracusa, 41 anni); Shaila Tringali (Siracusa, 29 anni).

Gli indagati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria sono: Michael Berardi (Siracusa, 29 anni); Giuseppe Bronte (Palermo, 29 anni); Alfredo Caruso (Palermo, 39 anni); Vincenzo Davì (Catania, 45 anni); Andrea Deuscit (Francofonte, 55 anni); Marcello Deuscit (Francofonte, 57 anni).

Durante l’indagine, sono stati sequestrati oltre 3 Kg di cocaina e più di 28 Kg di hashish, insieme a varie quantità di marijuana. Lo stupefacente sequestrato avrebbe fruttato al sodalizio criminale un guadagno di oltre 1 milione di euro.




Operazione antidroga a Siracusa, il blitz della Polizia scatta all’alba

Dalle prime ore del mattino, è in corso una vasta operazione antidroga, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e condotta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Siracusa. Eseguite numerose misure cautelari: 10 in carcere e 6 di altra natura. Una piccola folla di familiari degli arrestati si è radunata davanti alla Questura.

“Le indagini hanno permesso di disarticolare un’associazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti che ha la sua base logistica na Siracusa”, spiegano fonti della Questura.
La Polizia di Stato da mesi è impegnata in un’azione di contrasto dello spaccio di droga, con controlli costanti nelle principali piazze di consumo e vendita. In questo contesto, si inserisce l’operazione odierna.
Notizia in aggiornamento.

Foto archivio




Ordigno rudimentale contro una pizzeria di Siracusa, condannati i tre imputati

Sono stati condannati i tre siracusani accusati di esser egli autori dell’attentato dinamitardo contro un pizzeria di via Lentini. Il gup del Tribunale di Siracusa ha disposto una pena di 1 anno e 8 mesi per Jonathan Destasio (31 anni) e Raffaele Fileccia (48). Per il terzo imputato, Kevin Perez (25 anni), condanna ad 1 anno e 6 mesi.
I tre hanno scelto il rito abbreviato ed avrebbero ammesso le loro responsabilità circa l’episodio del 15 settembre dello scorso anno.
Nelle indagini seguite all’esplosione, sono state preziose anche le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. I tre furono poi arrestati a gennaio. Secondo l’accusa, dietro il gesto ci sarebbe una tentata estorsione.