Sorpreso a rubare, si scaglia contro l'auto dei Carabinieri: denunciato 21enne ghanese

Un ghanese di 21 anni è stato denunciato dai Carabinieri di Lentini. Lo hanno sorpreso nella notte mentre tentava di rubare un’autovettura in sosta. Nel tentativo di darsi alla fuga, con un calcio ha mandato in frantumi il finestrino della Gazzella dei militari. Dovrà ora rispondere di resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento.
Nei giorni scorsi, a Siracusa, un altro giovane ghanese era stato denunciato dalla Polizia, al termine di un complesso intervento in viale Tunisi, nel corso del quale gli agenti hanno dovuto utilizzare anche il taser – la pistola elettrica – per cercare di calmare il giovane straniero, in escandescenza.




Blitz nelle case popolari di Pachino: sequestrati armi, droga e soldi; arresti e denunce

Le operazioni di controllo sono scattate all’alba. I Carabinieri della compagnia di Noto – con rinforzi arrivati da Siracusa ed Augusta e il supporto dei Cacciatori e di unità cinofile – hanno perquisito minuziosamente le 7 palazzine popolari di via Cappellini, a Pachino.
Nel corso del blitz, è stata arrestata una 29enne per detenzione di 35 grammi di hashish, suddivisi in dosi; erano nascosti nella cassettiera in camera da letto, con un coltello per il taglio della sostanza e 1800 euro in banconote di vario taglio, verosimile provento dell’attività di spaccio.
Altre 4 persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria aretusea per possesso di cocaina, crack, hashish, metadone, con il sequestro di oltre 500 euro in contanti, presunto provento dello spaccio, abilmente occultati in vani nascosti dietro mobili o in cassetti della biancheria. Inoltre, sono state segnalate alla Prefettura di Siracusa, 2 persone per uso personale di sostanze stupefacenti perché trovate in possesso di modica quantità di cocaina e hashish.
Nel corso delle perquisizioni delle 7 palazzine, sono state denunciate per porto abusivo di armi e per ricettazione 2 persone, trovate in possesso di una pistola a salve priva di tappo rosso, di una balestra di fattura estera altamente offensiva e di due cardellini “carduelis carduelis”, specie protetta secondo la Convenzione di Berna.
La perquisizione si è estesa anche alle aree comuni delle palazzine, dove sono stati rinvenuti un involucro di cocaina di circa 2 grammi e numerosi candelotti di fuochi d’artificio artigianali già esplosi.
Infine, verificati gli allacci alla rete elettrica: 33 le utenze abusive, i cui intestatari sono stati deferiti, alla Procura della Repubblica di Siracusa, per furto di energia elettrica.

foto di Ivan Sortino




Rapina all'ufficio postale di Augusta, indagato 40enne catanese

Un 40enne catanese, già noto alle forze dell’ordine, è indagato per la rapina commessa all’ufficio postale di Augusta a dicembre del 2022. L’avviso gli è stato notificato nel carcere di Piazza Lanza, dove si trova recluso in custodia cautelare per aver commesso un’altra rapina, in provincia di Catania, lo scorso gennaio.
Secondo la ricostruzione della Procura, il 40enne avrebbe raggiunto Augusta a bordo di una moto di grossa cilindrata per poi fare ingresso all’ufficio postale di viale Italia col volto travisato dal casco. Con un taglierino, ha preso in ostaggio una cliente anziana per poi chiedere ad una cassiera il denaro. Non accontentato, è saltato dall’altro lato dello sportello per aprire autonomamente la cassa ed impossessarsi di un migliaio di euro. Il rapinatore si è poi dileguato a bordo della moto, facendo perdere le proprie tracce.
Le indagini avviate dal Commissariato di Augusta e coordinate dalla Procura di Siracusa hanno permesso di raccogliere elementi tali da risalire al 40enne catanese. E’ stato così emesso l’avviso di conclusione indagini e, considerati i gravi indizi di colpevolezza, è stato anche richiesto pochi giorni addietro il rinvio a giudizio al Gup di Siracusa.

foto dal web




Cavallino di ritorno 2.0: ruba nel negozio e poi chiede "l'amicizia" social al titolare

Il classico “cavallino di ritorno” scoperto dai carabinieri della Tenenza di Floridia, che hanno arrestato per tentata estorsione un giovane di 23 anni, già noto alla giustizia. Il giovane avrebbe tentato di mettere in atto il sistema ai danni del titolare di un negozio di autoricambi. La vittima, alcuni giorni fa, ha denunciato  un furto perpetrato all’interno della propria attività commerciale, materiale informatico, tra cui un computer di ultima generazione per la ricerca e il dosaggio delle tinte di colore, del valore commerciale di circa 7000 euro. Dopo un’accurata indagine, i carabinieri hanno constatato che un noto pregiudicato aveva chiesto “l’amicizia” alla vittima, seguita dalla pretesa di 150 euro per la restituzione del materiale informatico, di cui il malvivente ha inviato alcune foto, a conferma della disponibilità del bene. Identificato l’autore dei messaggi, i militari hanno rinvenuto, a seguito di perquisizione, tanto il pc quanto il cellulare utilizzato per richiedere il denaro. I carabinieri hanno, infine, sequestrato i filmati delle telecamere di videosorveglianza di un esercizio commerciale attiguo all’attività, constatando che il giovane, nottetempo, aveva asportato il computer, tre telecamere e 80 euro in contanti, nonostante fosse, peraltro, sottoposto ai domiciliari per una serie di furti in negozi della zona. L’Autorità Giudiziaria ha applicato all’uomo la misura cautelare della custodia in carcere.




Bastonate all'ex moglie, in carcere uomo violento: "Anni di percosse, controllava la donna con un'app"

Da anni  maltrattava l’ex moglie, picchiandola, aggredendola verbalmente, rendendole la vita impossibile. L’ultimo episodio è costato l’arresto ad un 49enne di Augusta. I carabinieri hanno ricevuto alcuni giorni fa una segnalazione che parlava di un’aggressione ai danni di una donna da parte dell’ex marito, che si era introdotto nella sua abitazione infrangendo il vetro di una finestra.  L’uomo, accecato dalla gelosia, pensava che in casa vi fosse un altro uomo e, raggiunta la malcapitata, nonostante il sospetto si fosse rivelato infondato, avrebbe iniziato a colpirla violentemente e ripetutamente con il manico di un piccone. Subito dopo avrebbe impugnato un bastone, ricominciando a colpire la donna. L’oggetto è poi stato rinvenuto dai carabinieri, che nel frattempo sono intervenuti, ponendo fine all’aggressione. La donna, che non voleva sporgere querela, è stata in ogni caso accompagnata all’ospedale Muscatello di Augusta, dove le sono state riscontrate ecchimosi in varie parti del corpo, un trauma cranico e la rottura di un incisivo. Le indagini dei carabinieri hanno consentito ai militari di appurare che la donna da diversi anni, anche durante il matrimonio, era oggetto di maltrattamenti fisici e verbali, privata della gestione delle sue risorse economiche, costantemente controllate dal partner. L’uomo era arrivato ad installare sul suo smartphone un’app per monitorare gli spostamenti della donna, costringendola a non disinstallarla per nessun motivo, nemmeno per un istante. Uno stato di terrore per la donna, che proprio per questo motivo non aveva mai denunciato queste condotte. I carabinieri hanno riferito le risultanze investigative alla Procura della Repubblica di Siracusa che ha vagliato la situazione chiedendo, infine, al Tribunale, una misura cautelare a carico dell’uomo, arrestato e condotto nel carcere di Cavadonna.




Violento incendio in via Premuda, a fuoco deposito di masserizie: nessun ferito

Una alta colonna di fumo nero, visibile quasi da ogni parte di Siracusa, è stata originata da un incendio scoppiato nel pomeriggio in via Premuda, alla Borgata. A prendere fuoco, masserizie varie accatastate in un cortile interno di un’abitazione a due piani. Probabilmente, anche una sigaretta lanciata da una vettura di passaggio potrebbe aver svolto la funzione di innesco. Difficile, comunque, risalire all’origine delle fiamme.
Per domare il rogo sono intervenute sul posto due squadre dei Vigili del Fuoco di Siracusa. Per facilitare le operazioni, la Polizia Municipale ha interdetto temporaneamente l’accesso all’area. Sul posto anche Carabinieri ed un’ambulanza del 118. Fortunatamente non c’è stato bisogno dell’intervento dei sanitari: nessun ferito.
Il proprietario della costruzione è stato ascoltato dagli investigatori. I Vigili del Fuoco si sono occupati di un primo esame statico dell’edificio. Nonostante il fuoco e le alte temperature, non vi sarebbero rischi di natura statica.




Brucia sterpaglie ma genera un incendio: evacuate due villette, ingenti i danni

Aveva accumulato delle sterpaglie, per poi smaltirle bruciandole. Un’operazione incauta – e non consentita – che ha rischiato di generare un vasto incendio tra due villette, nei pressi di via della Lampreda, ad Ognina.
A dare origine al rogo, un 49enne che non è riuscito a contenere l’avanzata delle fiamme che, in poco tempo, si era propagato. I poliziotti hanno fatto evacuare le persone che si trovavano nelle abitazioni.
L’uomo, nel tentativo disperato di spegnere le fiamme, si è ustionato lievemente i piedi e le braccia. E’ stato denunciato per aver causato con colpa l’incendio.
Le abitazioni riportavano ingenti danni anche se, a giudizio dei Vigili del Fuoco intervenuti, non mettevano a rischio le strutture portanti.

foto archivio




Escavatore venduto col "trucco", denunciato il titolare di un autosalone di Agrigento

Il Commissariato di Noto ha un fiuto speciale per scovare e denunciare i truffatori. L’ultimo caso di una lunga serie riguarda l’identificazione di un 39enne che dovrà adesso rispondere di truffa.
La vicenda riguarda l’acquisto di un escavatore di seconda mano in una concessionaria di Agrigento, per l’importo di 22.000 euro, con l’impegno di sostituire il motore non perfettamente funzionante, versando un acconto di 5.000 euro.
A distanza di alcuni mesi, nonostante fosse stato aggiustato, il veicolo presentava vari problemi di funzionamento. Una verifica documentale, peraltro, ha portato alla scoperta di irregolarità nei certificati di conformità del mezzo d’opera. Il 39enne denunciato è il titolare dell’autosalone.

foto dal web




Minacce ad un giudice, frase intimidatoria a due passi dal Tribunale di Siracusa

A poca distanza dal Tribunale, su un muretto di viale Santa Panagia è comparsa una scritta intimidatoria. Bersaglio delle minacce è Giuseppina Storaci, giudice in servizio a Siracusa (presidente della sezione penale) anche se l’ignoto autore della scritta sbaglia il cognome e la grafia di altre parole: “Storagi Giuseppina ricominciamo la prossima volta ti sputanio”. E per rendere ancora più chiaro l’intento intimidatorio, verga con lo spray nero una croce.
Su questo fatto è stata presentata denuncia. Non è la prima volta che la giudice viene presa di mira da episodi di questo tipo. Circa due anni addietro, un’altra scritta dal simile tenore – e corredata da diversi errori – era apparsa sempre su un muretto. Un sospetto che potrebbe valere come prima pista per gli investigatori che ritengono possa esserci un personaggio noto alle cronache giudiziarie dietro questa intimidazione.
“Le minacce alla dottoressa Storaci non riusciranno a scalfire il solido muro di legalità che le istituzioni siracusane hanno eretto da anni per contrastare i tentativi compiuti dalla criminalità e dal malaffare di inquinare la vita civile e democratica. Alla presidente della sezione penale del tribunale va l’incondizionata solidarietà personale, dell’amministrazione comunale e di tutta la città”, le parole del sindaco, Francesco Italia.




Migrante "alterato": inseguimento tra le auto e pistola taser, tensione in viale Tunisi

Momenti di agitazione in viale Tunisi, nella parte alta di Siracusa. Nel pomeriggio di ieri, la Polizia è dovuta intervenire per cercare di riportare alla calma un giovane extracomunitario, in stato di agitazione per motivi non ancora chiariti. Gli agenti si sono visti costretti ad utilizzare il taser, la pistola elettrica da qualche tempo in dotazione alle forze dell’ordine. Hanno seguito la procedura che prevede una serie di “warning” prima di procedere allo sparo del dardo elettrico. Ma non è stato semplice riuscire ad immobilizzare l’uomo che ha anche tentato la fuga tra le auto di passaggio. In pochi istanti è stato raggiunto e bloccato, con il ricorso ancora una volta al taser, prima dell’arrivo dei rinforzi e, prudenzialmente, del personale sanitario.
La scena è stata ripresa da alcuni passanti ed il video – che vi proponiamo in una versione protetta – è rimbalzato di chat in chat attraverso programmi di messaggistica.

Il 21enne, originario del Ghana, senza fissa dimora e già conosciuto alle forze di polizia, è stato denunciato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Contro i poliziotti, intervenuti per la segnalazione di un uomo molesto nei pressi di un supermercato, il ventunenne ha lanciato una bomboletta e del liquido.