Sparatoria in Ortigia, convalidato l'arresto del 22enne. Il difensore: "Ricorso al Riesame"

E’ stato convalidato dal Gip del Tribunale di Siracusa l’arresto del 22enne accusato di avere esploso colpi d’arma da fuoco in Ortigia, ferendo un 30enne. Avrebbe agito per vendetta: la vittima, secondo il giovane, sarebbe stata responsabile del furto e dell’affondamento in mare della sua barca. Sono entrambi pescatori. Da qui la gambizzazione lo scorso venerdì mattina, in Riva Nazario Sauro, a due passi del mercato tradizionale del centro storico.
Sarebbe stato lo stesso 22enne a chiamare la polizia, una volta tornato a casa. Gli investigatori hanno ricostruito l’episodio, anche grazie agli elementi forniti dalle telecamere di videosorveglianza. Giunto sul posto con un furgoncino, avrebbe sparato all’indirizzo del 30enne, nei pressi di una bancarella di pesce, per poi dileguarsi.
L’arma utilizzata è stato ritrovata e sequestrata anche grazie alle indicazioni fornite dallo stesso 22enne. Si tratta di una pistola a salve modificata, perfettamente funzionante.
L’avvocato difensore del giovane incensurato, Pietro Farina ha preannunciato ricorso al Riesame non ritenendo sussistenti particolari esigenze cautelari.




Raggiro del finto sms e spariscono 1.380 euro dal conto: denunciati due truffatori

Un ragazzo di Noto è finito vittima del vecchio raggiro del phishing: finti sms di avviso utilizzati da malintenzionati per rubare le credenziali di accesso a carte di credito ed home banking. Lo scorso 15 maggio, sul display del telefonino era comparso un sms firmato “Poste Italiane” che lo avvisava del rilevamento di un accesso da parte di un dispositivo sconosciuto, invitandolo a cliccare un link per le verifiche. Eseguita l’operazione, la vittima veniva reindirizzata su un sito e poi contattato da un sedicente operatore che, telefonicamente, lo guidava a compiere una serie di operazioni tramite l’APP Postepay. La mattina del 17 maggio, il giovane, verificando l’estratto conto della carta, si è accorto che erano sparti 1.380 euro.
Ha presentato denuncia al locale commissariato e dopo veloci indagini, sono stati denunciati per truffa in concorso un uomo di 64 anni ed una donna di 36. Le verifiche sul conto corrente e sull’utenza telefonica hanno permesso di risalire all’identità dei due truffatori.

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Calci e pugni al Pronto Soccorso di Augusta, arrestato un 35enne

E’ stato arrestato il 35enne che ieri pomeriggio ha dato in escandescenza al Pronto Soccorso del Muscatello di Augusta. Per calmarlo, sono intervenuti agenti di Polizia che lo hanno poi bloccato per resistenza, violenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale e per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità.
Il 35enne, noto alle forze dell’ordine, ha aggredito con calci e pugni il personale sanitario. All’arrivo dei poliziotti, si è scagliato contro questi ultimi che hanno faticato non poco per immobilizzarlo e trarlo in arresto. Secondo gli intervenuti, il 35enne era sotto l’effetto di bevande alcoliche. Si trova adesso ai domiciliari.




Aggressione in carcere: detenuto violento si scaglia contro la Polizia Penitenziaria

Ancora un’aggressione in carcere, ai danni di agenti della Polizia Penitenziaria. Questa volta è accaduto all’interno della casa di reclusione di Noto, quando – ieri pomeriggio – due ispettori e ad un assistente capo colpiti con calci e pugni. L’aggressione è un detenuto siciliano, non nuovo ad episodi di questo tipo. Secondo il coordinatore provinciale della Cgil Polizia Penitenziaria di Siracusa, Giuseppe Argentino, l’uomo avrebbe al suo attivo oltre 100 aggressioni.
“Un detenuto violento in un istituto penitenziario di media sicurezza. E’ una circostanza strana”, commenta lo stesso sindacalista. “La casa di reclusione di Noto è una casa di lavoro, per cui di solito sono ristretti detenuti che intendono lavorare”, spiega prima di chiedere “un cambio di rotta”. Per il sindacato, la Polizia Penitenziaria in servizio nelle carceri italiane si sente “abbandonata a sè stessa”, alla mercè di detenuti violenti e aggressivi che individuano negli agenti i loro obiettivi.

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Lavoro nero in uno studio odontoiatrico, maxi-multa elevata dalla Guardia di Finanza

Pagamenti in contanti a lavoratori irregolari. Doppio guaio per uno studio odontoiatrico di Avola, su cui si sono concentrate le verifiche a cura della Guardia di Finanza. Le indagini dei militari della Compagnia di Noto, diretti dal capitano Mariagrazia Ponziano, hanno accertato che un dipendente lavorava nello studio dal 2020, per un totale di 251 giorni di prestazioni in nero, e che per un secondo dipendente le comunicazioni di instaurazione del rapporto di lavoro sono state inviate al Centro per l’impiego in epoca successiva all’effettivo inizio del rapporto di lavoro.
Nel corso dell’accertamento sono emerse irregolarità sull’erogazione della retribuzione: il titolare dello studio avrebbe pagato i dipendenti in contanti, non permettendo così la tracciabilità degli stipendi per le annualità 2020-2023. Al datore di lavoro è stata elevata una sanzione di 225.667 euro




Gite in barca per turisti, troppe persone a bordo: la Guardia Costiera multa imbarcazione

Multa per una delle imbarcazioni che offrono ai turisti un’escursione attorno ad Ortigia. La Guardia Costiera di Siracusa si è dedicata ad una serie di controlli mirati a contrastare il fenomeno del noleggio abusivo di imbarcazioni e l’utilizzo di barche non autorizzate per il trasporto passeggeri.
Con il nuovo e agile battello da poco entrato in servizio, hanno sottoposto a controllo un’unità da diporto impiegata per il trasporto dei turisti, a pagamento. Le verifiche eseguite hanno fatto emergere che a bordo vi erano più persone rispetto al limite consentito per legge. E’ quindi scattata la sanzione amministrativa.
I controlli della Guardia Costiera proseguono e sono dedicati, specie alle porte della stagione estiva, alla verifica del rispetto delle misure di sicurezza disposte a tutela e nell’interesse di bagnanti, diportisti, subacquei e operatori commerciali.




Immigrazione clandestina, arrestati due scafisti dopo lo sbarco di 58 bengalesi

Agenti della Squadra Mobile di Siracusano hanno arrestato due gambiani. Sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I due, di 19 e 25 anni, sono ritenuti gli scafisti della traversata via mare di 58 bengalesi, condotti ieri al porto commerciale di Augusta. Dopo le formalità di rito, sono stati trasferiti in carcere a Cavadonna.

foto archivio




Muore l'anziana inquilina e loro occupano l'abitazione: due denunciati a Pachino

Una coppia è stata denunciata a Pachino dalla Polizia. I due, già noti alle forze dell’ordine, sono accusati di aver occupato abusivamente la casa di una donna. Non appena appreso del decesso dell’anziana, e considerando “libero” l’appartamento, si sarebbero intrufolati nell’abitazione, occupandola di fatto.
Un fatto che non è passato inosservato e la Polizia, anche sulla scorta di alcune segnalazioni, si è subito attivata per lo sgombero, concluso con la denuncia dell’uomo e della donna, rispettivamente di 39 e 40 anni.
L’anziana inquilina era deceduta da appena una settimana.




Perseguita la ragazza di cui si è invaghito e minaccia lei e i suoi cari: arrestato 35enne

Nonostante il divieto di avvicinamento, continuava a perseguitare la ragazza della quale si era invaghito, tormentandola con messaggi e telefonate, anche dal tenore minaccioso e diffamatorio, indirizzati inoltre a persone vicine alla vittima. Per questo un 35enne di Palazzolo è stato arrestato dai carabinieri, in ottemperanza ad un provvedimento di aggravamento del Tribunale di Siracusa.
Le reiterate violazioni alle prescrizioni imposte,  segnalate dai Carabinieri all’Autorità giudiziaria aretusea, hanno portato all’emissione di un provvedimento di aggravamento, a seguito del quale il 35enne è stato posto ai domiciliari.




Ruba un cane ad un anziano strappandogli il guinzaglio: arrestato 51enne

Strappa con forza ad un anziano il guinzaglio con cui portava a spasso il suo cane, allo scopo di rubare l’animali. Per questo agenti delle Volanti, ieri sera, hanno arrestato un uomo di 51 anni, nigeriano, che poco prima si era reso responsabile del furto con destrezza, accusa di cui adesso è chiamato a rispondere. L’uomo avrebbe anche opposto resistenza, Dopo l’arresto, è stato condotto nel carcere di Cavadonna in attesa del rito per direttissima.