Droga in via Santi Amato, cocaina nascosta nella piccionaia: arrestato 42enne

Agenti della Squadra Mobile di Siracusa, coadiuvati da unità cinofile antidroga, hanno arrestato un 42enne per spaccio di droga. Gli investigatori lo hanno sorpreso nella zona di via Santi Amato, dopo aver ceduto 2 dosi di cocaina a due assuntori. Lo hanno prontamente bloccato per poi perquisire la piccionaia in legno al centro della pizza dove lo avevano visto all’opera. All’interno, hanno trovato e sequestrato 21 dosi di cocaina e 5 dosi di hashish.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari mentre i due assuntori sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa competente.




In scooter senza documenti, niente scuse solo minacce ai poliziotti: denunciato 16enne

Nel corso della nottata, poliziotti delle Volanti hanno fermato ad un posto di blocco un minore di 16 anni, noto per fatti di droga. Era in sella ad uno scooter ma sprovvisto dei documenti di riconoscimento e di quelli relativi al mezzo sul quale viaggiava. Invitato a salire a bordo della Volante per essere condotto in Questura, ha minacciato i poliziotti. E’ stato per questo denunciato per i reati di minacce a pubblico ufficiale e per l’acquisto di cose di sospetta provenienza.




Un bar come ritrovo per pregiudicati: i Carabinieri lo chiudono per sette giorni

I Carabinieri hanno disposto la chiusura di un bar di Villasmundo per motivi di ordine pubblico. Da gennaio dello scorso anno e fino a febbraio 2023 hanno monitorato il locale pubblico della frazione di Melilli, annotando e segnalando la presenza abituale di pregiudicati e persone pericolose che ne avevano fatto il loro ritrovo.
Le numerose segnalazioni trasmesse al Questore di Siracusa hanno consentito l’emissione del provvedimento di chiusura. Per sette giorni saracinesca abbassata.
Nei giorni scorsi, sempre i Carabinieri avevano arrestato un 35enne augustano accusato di spaccio nella sua attività commerciale.




Tragedia in viale Scala Greca, perde la vita una 45enne: suicidio o incidente?

Dramma nella tarda serata di ieri in viale Scala Greca. Attorno alle 23 i residenti sono stati svegliati da sirene e lampeggianti con Polizia, 118 e Vigili del Fuoco accorsi sul posto. Purtroppo, però, non c’era più nulla da fare per una giovane di 45 anni riversa esanime in terra. Una scena che ha scosso quanti si sono ritrovati ad assistervi, incuriositi dalla improvvisa mobilitazione.
Al momento non viene tralasciata alcuna ipotesi, dal gesto estremo all’incidente domestico. La donna – secondo alcune testimonianze – avrebbe assunto occasionalmente sostanze psicotrope ed alcolici e potrebbe quindi aver perso l’equilibro mentre si trovava in balcone, al secondo piano di un condominio della parte alta di Scala Greca.
Con l’aiuto dei Vigili del Fuoco, gli agenti delle Volanti hanno avuto accesso all’appartamento per verificare e cristallizzare possibili elementi di indagine. La Procura ha aperto un’inchiesta, sul posto anche il medico legale.

foto archivio




Mafia: torna al 41 bis Alessio Attanasio, il boss della cosca siracusana

Disposto il regime del carcere duro, il 41bis, per Alessio Attanasio ritenuto il boss della cosca siracusana Bottaro-Attanasio. Per i magistrati vi sarebbe il rischio che possa impartire ordini dalla struttura carceraria dove si trova detenuto.
Lo scorso anno, a luglio, aveva finito di scontare la sua pena ed era stato scarcerato dopo vent’anni. Ma pochi giorni dopo è nuovamente tornato in carcere, dopo una sentenza di condanna a 30 anni per omicidio. Un pronunciamento seguito da un secondo, identico, pochi mesi dopo. Ed ora il 41 bis.
Il suo primo arresto risale alla fine del 2002, in Calabria. Dopo pochi anni, nel 2004, il suo nome è finito nelle principali operazioni antimafia, coordinate dalla Dda di Catania che ne ha tracciato il profilo da leader dell’organizzazione criminale.
Negli anni in carcere, Alessio Attanasio ha conseguito ben due lauree: Scienza della Comunicazione e Giurisprudenza.




Dal carcere di Milano a quello di Siracusa, Niko Pandetta trasferito a Cavadonna

A Cavadonna da circa un mese è stato trasferito il cantante neomelodico Niko Pandetta. Condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione per vicende di droga, è stato avvicinato a casa per favorire le visite ed i colloqui con i parenti. A riportare la notizia è stato prima il Nuovo Diario ed è stata anche riportata dal quotidiano La Sicilia, attraverso le parole del legale di Pandetta.
La sua presenza nel carcere siracusano avrebbe in qualche misurato acceso l’entusiasmo dei detenuti, molti fan del cantante che è diventato popolare anche grazie a canzoni come “Maresciallo non ci prendi”. Per salutare il 31enne catanese, qualcuno avrebbe anche intonato tra le sbarre proprio quel ritornello.

foto dal web




Atti persecutori ai danni dell'ex moglie: dal divieto di avvicinamento all'arresto

Ha sistematicamente violato il divieto di avvicinamento all’ex moglie, disposto per atti persecutori. I carabinieri della Stazione di Belvedere hanno arrestato un uomo di 44 anni, già noto alla giustizia, e denunciato in precedenza dalla donna, tanto da arrivare alla misura di divieto di avvicinamento alla parte offesa. Incurante, l’uomo è tornato spesso in azione, raggiungendo l’abitazione dell’ex moglie per minacciarla. I Carabinieri, intervenuti in più circostanze, hanno per questo chiesto l’aggravamento della misura emessa dall’Autorità Giudiziaria aretusea e dopo aver rintracciato l’uomo, lo hanno sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.




Truffa dello specchietto a Canicattini: arrestato 21enne e denunciata la moglie

I Carabinieri della Stazione di Canicattini Bagni hanno arrestato un giovane di 21 anni e denunciato una ragazza di 20 anni, marito e moglie, entrambi netini, a seguito della denuncia di un automobilista vittima della “truffa dello specchietto”.
Dalle indicazioni fornite dal denunciante, i militari hanno immediatamente avviato le ricerche degli autori della truffa, intercettando l’auto dei giovani sulla Maremonti.
Alla vista dei Carabinieri, l’auto con a bordo i sospettati, ha tentato di dileguarsi, ma è stata raggiunta dai militari che hanno identificato i due coniugi ed arrestato il conducente per resistenza a pubblico ufficiale, oltre a denunciare entrambi per truffa.
Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria aretusea.




Rissa a Marzamemi tra due gruppi di giovani: un arresto e una denuncia

Con una battuta, si potrebbe dire che non è Pasquetta senza rissa a Marzamemi. Purtroppo, puntuale, c’è stata anche quest’anno. Ieri sera sono intervenuti Carabinieri e Polizia per riportare la calma, in una baruffa tra giovani. L’intervento dei Carabinieri ha permesso di arrestare per resistenza a Pubblico ufficiale un 18enne di Pachino, che poco prima avrebbe partecipato alla rissa, mentre gli Agenti del Commissariato hanno denunciato per lo stesso reato un coetaneo che ha cercato di ostacolare l’intervento delle forze dell’ordine.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa




Incidente stradale, automobilista fugge lasciando scooterista ferito: denunciato

Dovrà adesso rispondere di lesioni personali colpose l’uomo che ieri, nella tarda serata, percorreva via Siracusa, ad Avola, a bordo di un’auto. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il conducente del veicolo sarebbe stato protagonista di un incidente con uno scooter. Non avrebbe, subito dopo, prestato assistenza al motociclista, rovinato sulla strada a seguito dell’impatto. Dopo la collisione, infatti, l’automobilista si era allontanato facendo inizialmente perdere le proprie tracce. Lo scooterista era rimasto dolorante a terra. Sul posto, il personale del 118 che, dopo aver prestato le prime cure, l’ha trasportato in Codice Rosso al Pronto Soccorso di Avola. Il ferito ha riportato una prognosi di dieci giorni. Durante i rilievi, gli uomini delle Volanti sono risaliti all’auto coinvolta nell’incidente e poi abbandonata per strada. Il conducente, nel frattempo, accompagnato dal suo legale si è presentato spontaneamente al Commissariato di Avola, raccontando l’accaduto.