Paura in via Isonzo, furgone in fiamme: identificato l'autore, è un uomo di 38 anni

E’ ritenuto l’autore dell’incendio di un furgone parcheggiato in via Isonzo, a Lentini. Per questo i Carabinieri della Stazione di Lentini hanno denunciato un pregiudicato 38enne.
Durante la nottata, i residenti della zona si sono svegliati a causa della deflagrazione provocata dal liquido infiammabile che il pregiudicato, secondo quanto ritengono gli inquirenti, avrebbe versato sul furgone di proprietà di un uomo residente nello stesso comune. L’incendio è stato spento con l’aiuto di alcuni residenti della zona, azione che ha consentito di limitare i danni.
Dalla descrizione fornita dai testimoni e le ulteriori dichiarazioni acquisite, i Carabinieri hanno identificato quello che ritengono l’autore dell’azione criminosa, denunciato all’Autorità Giudiziaria aretusea per danneggiamento seguito da incendio.




Immigrazione: 52 provvedimenti di respingimento dopo lo sbarco di ieri notte

L’Ufficio Immigrazione ha notificato 52 provvedimenti di respingimento, emessi dal Questore della provincia di Siracusa, nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari di origine egiziana, sbarcati ad Augusta nella notte tra il 23 ed il 24 marzo.
Gli immigrati clandestini che dovranno lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni dalla data della notifica del provvedimento, facevano parte di un gruppo di 83 migranti di nazionalità egiziana e siriana, giunti nel porto commerciale di Augusta a bordo di un natante intercettato al largo delle coste italiane da una motovedetta della Capitaneria di Porto. Tutti gli extracomunitari sono stati visitati e identificati, prima di procedere alle ulteriori procedure amministrative previste dalle vigenti normative.
I 24 cittadini siriani, tutti richiedenti protezione internazionale, saranno trasferiti nelle apposite strutture di accoglienza. Anche nella giornata di oggi sono in corso le operazioni di identificazione di ulteriori 320 migranti, giunti sempre nel porto di Augusta nel corso della nottata.




Pernotta tre giorni in un B&B e va via senza pagare il conto: denunciato

Ha pernottato in un B&B di Noto per tre giorni. Poi ha lasciato la struttura senza pagare il conto. Nella giornata di ieri agenti del Commissariato di Noto hanno denunciato un uomo di 51 anni, per truffa.
L’episodio risale allo scorso 17 dicembre, quando il proprietario della struttura ricettiva, dopo quanto accaduto, ha denunciato il cliente che non aveva saldato il conto dopo il soggiorno.
Gli accertamenti investigativi hanno consentito di risalire al truffatore.

 




Rissa di Pasqua in Ortigia, due assoluzioni e tre condanne per i fatti del 2022

Si è chiuso con due assoluzioni e tre condanne il processo seguito alla famigerata rissa di Pasqua, scoppiata in Ortigia lo scorso anno, proprio nel giorno di Pasqua. Diverse persone si affrontarono senza esclusione di colpi, davanti a passanti e turisti, per vicende riconducibili al servizio delle motocarrozzette.
Con rito ordinario, sono stati assolti Claudio Guzzardi, 36 anni, e Mattia Amenta, 20 anni. Accolta la tesi della legittima difesa: i due sarebbero stati coinvolti nella bagarre perchè aggrediti a loro volta. Guzzardi è proprietario di un chiosco per la somministrazione di bevande in piazza Pancali, dove avvenne la rissa. La sua attività venne sospesa per 10 giorni nel prosieguo delle indagini collegate alla rissa. Contro quel provvedimento, presentato ricorso al Tar di Catania.
Sono stati invece condannati a sei mesi di reclusione Simone, Pietro e Francesco Scamporlino rispettivamente di 33, 63 e 38 anni. La sentenza al termine del rito abbreviato. Secondo l’accusa, la scintilla della rissa fu la gestione del servizio delle apicalessino per turista. In pochi istanti, la rissa assunse i contorni di particolare violenza con bastoni e mazze con cui vennero danneggiate anche alcune vetture.




Peschereccio si inabissa a largo di Isola delle Correnti, salvati i due naufraghi in acqua

Stanno bene i due pescatori della marineria di Portopalo che hanno fatto naufragio con la loro imbarcazione, ieri pomeriggio, a largo dell’Isola delle Correnti. Sono stati soccorsi prima dalla motonave di Arpa Sicilia, Calypso South e poi dall’intervento della Guardia Costiera, prontamente allertata. I due naufraghi erano in acqua da un paio di ore e stavano rischiando l’ipotermia. Non erano riusciti a lanciare l’sos prima del completo inabissamento del loro peschereccio, impegnato in una battuta di pesca. Fortunatamente sono stati avvistati dal personale a bordo della motonave scientifica.
“Desidero ringraziare ed elogiare l’equipaggio dell’imbarcazione Calypso South di Arpa Sicilia che, mentre era impegnata in attività di monitoraggio ambientale, ha avvistato e salvato con prontezza due naufraghi, a cui sono state date immediatamente pronte cure”, il messaggio inviato dal presidente della Regione, Renato Schifani.




Peschereccio con 450 migranti a est delle coste di Siracusa, soccorsi dalla Guardia Costiera

E’ terminata poco prima delle 17 un’operazione di soccorso in mare, svolta sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Catania. Un peschereccio con circa 450 migranti a bordo è stato individuato a circa 100 miglia a est di Siracusa. L’unità, in precarie condizioni di navigabilità, è stata raggiunta e soccorsa da Nave Corsi e da una motovedetta SAR della Guardia costiera. Sul posto in assistenza 3 navi mercantili ed un pattugliatore di Frontex.
Intanto, operazioni di soccorso sono state avviate a partire dalle prime ore di questa mattina con i mezzi della Guardia costiera a favore di un peschereccio con molti migranti a bordo, in area di responsabilità SAR italiana ed in particolare a circa 90 miglia dalla costa jonica calabrese. Nell’operazione, coordinata dalla Guardia Costiera di Reggio Calabria, sono stati tratti in salvo 295 migranti. Le persone soccorse sono state recuperate e trasportate in sicurezza su tre motovedette della Guardia costiera.




Bufera Seus: le indagini, ambulanze in pessime condizioni ma guai a segnalare i guasti

Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Siracusa hanno avuto inizio nel 2020, nel pieno dell’emergenza covid. E si sono concentrate sulle condizioni di lavoro in cui sarebbero stati impiegati gli autisti soccorritori e gli equipaggi delle ambulanze del 118, il servizio di emergenza-urgenza gestito dalla Seus, società pubblica partecipata dalla Regione con sede a Palermo.
Ci sono due indagati, palermitani, chiamati a rispondere di sfruttamento dei lavoratori e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Secondo l’accusa, in concorso tra loro ed “in esecuzione di un medesimo disegno criminoso”, avrebbero impiegato gli autisti soccorritori (circa 180 dipendenti solo nella provincia di Siracusa) “sottoponendoli a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno; intimidendoli con la contestazione strumentale di illeciti disciplinari in occasione delle segnalazioni di guasti alle ambulanze; instillando la paura di trasferimenti presso sedi di lavoro disagevoli; obbligando loro di prestare servizio su autoambulanze prive dei presidi minimi essenziali per prevenire disastri o infortuni sul lavoro”.
Alla società Seus scpa viene contestata la “responsabilità amministrativa degli enti” in relazione al reato di sfruttamento dei lavoratori e per l’assenza di modelli organizzativi concretamente attuati ed idonei a prevenire reati.

Nel corso delle indagini sono state inoltre notificate ai due indagati 24 prescrizioni e 21 disposizioni con le quali venivano contestate numerose violazioni al Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro, fra cui il mancato mantenimento in efficienza degli indumenti ad alta visibilità (D.P.I.), mancato funzionamento del sistema di climatizzazione e degli estintori presenti in alcune ambulanze, presenza di ruggine all’interno del vano sanitario, sistema di ritenzione cinture di sicurezza non funzionante, mancanza sedili vano sanitario, maniglie interne ed esterne dei portelloni di accesso al vano sanitario mancanti e sostituite con cavi d’acciaio, mancanza detersione esterna e interna mezzo ed altro.
L’attività di indagine è stata condotta con il coordinamento della Procura di Siracusa ed ha portato i Carabinieri ad eseguire una misura di controllo giudiziario di azienda, disposta dal Gip del Tribunale di Siracusa nei confronti della società Seus, con sede legale a Palermo.




Terremoto 118: controllo giudiziario per la Seus, operazione Carabinieri-Procura

Finisce in controllo giudiziario la Seus, la società che gestisce in Sicilia i servizi di emergenza7urgenza con le ambulanze del 118. Sono stati i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Siracusa ad eseguire la misura, sotto il coordinamento della Procura.
Le ipotesi di reato contestate – secondo le prime indiscrezioni – vanno dallo sfruttamento dei lavoratori alla rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Secondo l’accusa, sarebbe stato messo in piedi un sistema “criminoso” per sfruttare e intimidire i dipendenti.
La Seus è una società a capitale interamente pubblico. Presidente della società, di recente nomina, è Riccardo Gabriele Castro.




Super-sanzione per un ristorante di Siracusa: 3.500 euro e sospensione a tempo

E’ stata sospesa temporaneamente l’attività di un ristorante di Siracusa. A richiedere la misura è stata la Capitaneria di Porto, intervenuta per una serie di controlli insieme a personale dell’Asp. Gli intervenuti non forniscono informazioni sul nome del ristorante sanzionato per cui non ci è possibile indicarlo con precisione.
Lunga la lista delle infrazioni accertate: mancato rispetto delle informazioni previste per la tracciabilità del prodotto somministrato e delle norme sulla sicurezza alimentare; corretta conservazione del pescato e di altri prodotti alimentari; carenze igienico-sanitarie nel locale cucina e violazione delle procedure di disinfestazione e derattizzazione degli ambienti.
In totale sono state comminate al titolare del ristorante sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 3.500 euro. Sono stati posti sotto sequestro circa 20 kg di prodotti alimentari, tra cui pesce e carne.
La Capitaneria di porto sottolinea come questo intervento rientri nell’attività di controllo per la tutela dei consumatori, con verifiche – presso gli esercizi commerciali e della ristorazione – della corretta applicazione delle norme sulla tracciabilità e su quelle igienico-sanitarie.




Restano in carcere i poliziotti arrestati per droga, la Cassazione respinge il ricorso

Rigettato dalla Cassazione il ricorso per l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere dei due poliziotti siracusani arrestati con l’accusa di essere complici dello spaccio. L’arresto ad ottobre dello scorso anno, in una indagine che destò comprensibile scalpore.
Secondo l’accusa, i due poliziotti arrestati – Rosario Salemi e Giuseppe Iacono – avrebbero intessuto un rapporto più o meno stabile con una delle principali piazze di spaccio cittadine. E si sarebbero mossi in diverse occasioni in “aiuto” degli spacciatori, rivelando indagini in corsi, attività di indagine ed intercettazioni, dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.
Tesi contestate dagli avvocati della difesa anche sotto l’aspetto patrimoniale: non ci sarebbero prove che beni e gli averi dei due poliziotti siano riconducibili ad affari illeciti.

foto dal web